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Autore: Freez shad    02/08/2016    7 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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Nick si accomodò sulla piccola poltroncina indicatagli, di fronte a Stu, assumendo una posizione tanto composta e rigida, così diversa da quella sua solita rilassata e comoda, da far impressione persino a se stesso; era teso, non poteva negarlo e gli era difficile da nascondere.
Sapeva che l'esito di quella conversazione era da dividersi in due soli modi, ben distinti tra loro:
il primo, a seguito di un fallimento, scappando fuori di casa per evitare le molteplici schioppettate dell'archibugio esposto sulla mensola del camino;
il secondo, come vincitore, riuscendo ad ottenere quel tanto agognato permesso, insieme magari ad una benedizione da parte loro.
Ma già uscirne vivo sarebbe stato un grande risultato per lui.



'Come avevo detto prima? Sii te stesso e tutto andrà bene, sii te stesso e tutto andrà bene, sii te stesso.....ma mi converrà esserlo?'



<< Dunque signor Wilde, ho avuto modo di parlare poco fa con mia figlia. Sembra essere parecchio attaccata a lei, o sbaglio? >> chiese retorico Stu, riportando alla realtà la volpe, incominciando la sua indagine con fare velato ma serio,
<< Spero che la cosa non la turbi, signore >> 'Perfetto! Come prima risposta va più che bene. Rispettoso, rilassato',
<< Non le nascondo che la cosa mi ha sorpreso parecchio.....e non in modo positivo, ma questo lo avrà già capito da solo >> ,
<< Davvero? Non lo avevo.... >> 'No, zitto! Attenzione al sarcasmo, niente sarcasmo' << Cioè, non fa niente. Anzi, penso mi abbia fatto bene un po di moto >> si riprese immediatamente, con assoluta disinvoltura, massaggiandosi le zampe posteriori indolenzite,
<< Vede, quando Judy la scorsa settimana ci aveva rivelato di frequentarsi con qualcuno, io e mia moglie non potevamo che esserne lieti. Era da tempo che aspettavamo una cosa simile e può capire la nostra curiosità nel voler conoscere il ragazzo che era riuscito a far breccia nel suo cuore >> raccontò Stu rivelando una nota di felicità sul volto, come accenno del sentimento che aveva provato in quel momento, prima di ritornare serio << E quando alla stazione ci ha presentato lei......insomma potevo aspettarmi chiunque, ma in veste di coniglio, non certo in quelli di un altro animale. O di una volpe, addirittura >>.


Un'affermazione piuttosto dura, detta poi in un ambito particolare come quello; comunque Nick, ormai abituato a certe rimostranze, incassò il colpo senza rivelare niente se non l'indifferenza.
Solo un lieve sorriso, più per garbo che per volontà, gli comparve sul volto,
<< Bhe, vostra figlia si è rivelata un mare di sorprese, non è vero? >>,
<< Questo è certo, ma le assicuro che non era mia intenzione offenderla. Però.....è stato così inatteso e inusuale. Un coniglio e una volpe, dove si è mai sentita una cosa simile? >>,
<< Non posso che darle ragione >> lo compatì la volpe, pronta per “attaccare” << Ma immagino che un coniglio del suo calibro, forte di tante esperienze, abbia già avuto modo di provare e accettare le particolari scelte di sua figlia >>,
<< Se si riferisce al lavoro e alla sua attuale vita non posso che dirle di sì, anche se non è stato facile >>,
<< Immagino la sua preoccupazione! Una creaturina come Judy in una città grande come Zootropolis, a sua volta abitata da mammiferi tanto grandi che basterebbe una loro minima distrazione durante una passeggiata per schiacciarla,.... >> 'Occhio a quello che dici, Nick!' pensò la volpe, prendendo volontariamente una pausa per colpire a fondo il coniglio << .....ma lei l'ha lasciata andare comunque, è una cosa da ammirare >>,
<< Oh grazie, anche a nome di mia moglie visto che è stata una decisione condivisa e patita da entrambi! E' un grande complimento quello che ci fa, sopratutto perché giunge da una specie diversa come la sua >> disse Stu senza alcuna malizia nelle parole, sciogliendo quell'espressione accigliata che per tutto il tempo gli aveva segnato il volto,
<< Io sono solo sincero! >> 'Quasi' << Questo dovrebbe esserle di stimolo anche ad accettare una relazione così diversa come la nostra. In fondo si tratta di una cosa simile, se non uguale. Un nuovo modo di vivere la vita, non proprio tradizionalista >> provò fiduciosa la volpe,
<< Mi dispiace, ma non è la stessa cosa e la decisione non è così semplice >>,
<< Andiamo signor Hopps, consideri che adesso Judy non è più una bambina e quindi il suo compito potrebbe considerarsi pressoché finito >>.


Non era, né poteva essere, molto afferrato in materia di figura paterna; non avendone potuto assaporarne la presenza fisica e non avendola avuto come esempio, non risultava del tutto chiaro neanche a lui quanto quelle parole risuonassero così errate, pesanti, distorte; aveva appena relegato la figura di Stu, la figura del padre, in un contesto marginale, lontano dal mondo della figlia che lui per primo aveva contribuito a creare sin dal suo concepimento. Poté comprendere questo solo quando vide il volto del coniglio rabbuiarsi, in un modo ancora più marcato di prima, sentendo su di sé il suo sguardo così concentrato e attento da percepirne la forza; dopo un profondo respiro, Stu iniziò a parlare con cadenza lenta e profonda


<< Immagino che lei comprenda l'obbligo naturale che grava su un padre nel cercare di dare sempre il meglio alla propria figlia! >>,
<< Si, ma questo cosa... >>,
<< Come può intuire quanto possa risultare difficile, nonostante sia appagante, tale ricerca! >>,
<< Certo, anche questo mi.... >>,
<< E di come questa responsabilità si estenda, non solo durante l'infanzia della figlia, ma per tutta la vita! >> tre affermazioni, dette una con più vigore dell'altra << Io tengo a mia figlia, lo capisce? E in special modo al suo futuro e non permetterò a nessuno di farla soffrire! >>.
Per la prima volta Nick, sorpreso e in parte intimorito da quella trasformazione, si era sentito mettere a tacere; aveva di fronte forse l'unica persona che, per quanto gli potesse essere risultata improbabile, era riuscito a schiacciarlo sotto il peso delle sue parole.
C'era dello straordinario in tutto questo, tanto più che fino a quel momento aveva creduto di ottenere vantaggio da quella sua capacità.
Per quanto quel coniglio fosse più piccolo di lui, in quel frangente Nick si sentì sovrastato da quella sua figura così autorevole,

<< Adesso mi dica, da quanto vi frequentate? >> gli chiese tutta un tratto, piegandosi in avanti in modo da avvicinarsi a lui,
<< Bhe, da qualche mese, non so di preciso >>, << Passate molto tempo insieme? >>,
<< Praticamente tutto il giorno, tra lavoro e svago. Diciamo che condividiamo molto il tempo. >>,
<< Capisco! >> a quella parola Nick, senza un apparente motivo, senti sudare freddo << Questo comporta, oltre alla centrale, la condivisione dei pasti, dei luoghi e....dei letti? Non avrete mica......? >> chiese Stu, facendo un impercettibile movimento della mano verso l'arma sulla mensola del camino,
<< Cosa? No, assolutamente no. Lei ha la sua abitazione e io ho la mia e siamo assolutamente concordi al non fare niente fino al matrimonio. Certo, a volte ci invitiamo nei rispettivi appartamenti per mangiare o guardare film insieme e a volte facciamo tardi la notte, ma.... >> 'Idiota! Vuoi forse finire a fare il tappeto davanti a questo camino' << …...nient'altro >>,
<< E ha mai sentito quel tipo di desiderio stando in sua compagnia? >> 'Colpo basso. Se rispondo sì mi fucila, se invece no potrebbe intendere che non mi piaccia e allora che ci sto a fare qui?',
<< Scusi, può essere più chiaro? >>,
<< Mi riferisco ai suoi istinti >>,
<< Oh, quelli sono sempre sotto controllo, può starne certo >>,
<< Valuterò ma, conoscendo mia figlia, immagino sia uso tra voi scambiarvi qualche effusione d'affetto, vero? >>,
<< Diciamo che non mancano i momenti, comunque sempre contenuti >> rispose vago, onde evitare possibili pericoli d'ogni genere,
<< Se sono contenuti tocca sempre a me dirlo piuttosto, cosa ha in programma di fare con mia figlia in futuro? >>,
<< Intanto la vorrei conoscere meglio in tutte le sue sfaccettature e poi chissà, magari potremmo.... >>,
<< A me piacerebbe diventare nonno, lei me lo può assicurare? >> 'Alla faccia della franchezza, a questo punto basta che mi chieda quanti peli ha la mia coda',
<< Non saprei.....non è mai successo prima questo tipo di incrocio, perciò non posso......e poi mi sembra presto per parlare di certe cose >> fece Nick, fingendo imbarazzo, sviando così l'argomento,
<< Va bene, allora mi racconti cosa faceva prima di entrare in polizia? Quale era la sua professione? >>,
'Il truffatore e l'evasore fiscale' << Commerciante di prodotti commestibili refrigeranti anti-calura >>,
<< Molto bene >> fece compiaciuto il coniglio << Un lavoro impegnativo e a contatto con le persone come il nostro, ed era bravo? >>,
<< Diciamo ricercato, soprattutto da sua figlia >> in fondo era divertente, l'equilibrio sulle mezze verità, neanche troppo stressante e in più rendeva soddisfatto quel “possibile” suocero,
<< Parlando con Judy ho scoperto che lei non è al cento per cento affidabile e questo gioca a suo sfavore, per noi conigli l'affidabilità è uno dei perni fondamentali per costruire una famiglia >>,
<< Ma quello che intende è che a volte mi intrattengo troppo in varie conversazioni coi colleghi alla macchinetta del caffè oppure vado a rilento nel compilare alcune pratiche che, in confidenza, sono molto noiose >> si giustificò la volpe, cercando di riportare il coniglio nella sua direzione, peggiorando invece la sua già precaria posizione,
<< Peggio ancora, vuol dire che è pigro, nella nostra laboriosa famiglia non abbiamo posto per volpi nullafacenti. Questo è un motivo in più per preferire un qualsiasi altro coniglio a lei >>.


Non poteva crederci; con una semplice frase si era giocato.....semplicemente tutto. Troppe cose erano in ballo da permettere ad un coniglio, dalla mentalità tanto chiusa quanto antiquata, di frapporsi a quella nuova vita che stava faticosamente costruendo. Se voleva giocare duro, lo avrebbe fatto anche lui,


<< Ha perfettamente ragione >> improvvisò Nick, cogliendo alla sprovvista Stu che non si aspettava una reazione tanto pacata << Non posso assolutamente competere con un qualsiasi altro coniglio >>,
<< Mi fa piacere che lo abbia capito, così lei potrà.... >>,
<< Chi sono io poi, da potermi intromettere in una famiglia così radicata e attaccata alle sue convinzioni, tanto da ritenerle di un valore superiore ai sentimenti di una delle sue figlie? Nessuno, giusto? >>,
<< Un momento, io non ho mai detto.... >>,
<< Ma sì, ha ragione. Lei saprà sicuramente trovarle un buon partito che, anche se a Judy non piacerà, si mostrerà comunque all'altezza delle sue aspettative. Specialmente perché sarà un coniglio >>,
<< Ma, veramente.... >>, Stu si sentì in trappola, come accerchiato da parole con un ragionamento così azzeccato e al contempo sbagliato da essere riuscito a renderlo incapace di formulare una qualsiasi frase di senso compiuto, cosa di cui Nick approfittò subito per assestare il classico colpo di grazia,
<< Bene, non mi resta che alzarmi e ritornarmene a casa. Vorrei prima salutare la mia.....collega, se me lo permette. Certo, soffrirà parecchio quando la informerò della sua decisione, ma sono convinto che prima o poi capirà e ringrazierà lei di tutto questo >> concluse, congedandosi con un leggero cenno col capo, dirigendosi verso il corridoio.


Preso com'era dalla sua determinata contrarietà, Stu non aveva minimamente pensato a come la cosa avrebbe fatto sentire Judy. Aveva da poco detto che non avrebbe permesso a nessuno di farla soffrire, ma adesso sarebbe stato proprio lui a farle questo; con che occhi lo avrebbe guardato sua figlia dopo; dopo che le aveva assicurato di dare a quel...Wilde una possibilità; dopo essersi rivelato un ipocrita, con lei, con quella volpe, ma soprattutto con se stesso. Le decisioni di un padre non sono mai facili, specialmente se queste si scontrano con quelli che sono i propri interessi o convinzioni, ma devono avere tutte lo stesso obbiettivo,


<< Aspetti signor Wilde! >> lo chiamò fulmineo Stu, interrompendo l'allontanarsi della volpe,
<< Sì, vuole dirmi qualcos'altro? >> fece mellifluamente Nick,
<< Mi ha convinto. Se è per la felicità di mia figlia, allora le concederò una possibilità. Ma stia attento, al primo passo falso.... >> terminò la frase indicando l'archibugio poco sopra di lui << Ci siamo intesi? >>
<< Perfettamente >>.




Quando entrambi uscirono, trovarono quasi tutta la famiglia ad attenderli fuori dalla porta che separava il corridoio dal salotto; da parecchio tempo i due si erano “rintanati” dentro quella stanza, perciò era comprensibile quanto la preoccupazione degli altri famigliari fosse sempre più aumentata con l'avanzare dei minuti e quanto grande fu il loro sollievo nel rivedere il loro capofamiglia vivo e vegeto.
Ma al momento, risolta la questione della salute, c'era una domanda che voleva avere voce e risposta,
<< Allora, cosa hai deciso? >> chiesero tutti in coro, sorprendendo la volpe,
<< Bonnie, se hai già preparato per il pranzo, aggiungi un posto a tavola. Il signor Wilde si fermerà con noi a mangiare....e per qualche giorno >> si rivolse alla moglie che, delusa nelle sue aspettative, si incamminò verso la cucina insieme agli altri figli lasciando la figlia e il marito con Nick,
<< Vuoi dire che...ti ha convinto? >> chiese eccitata Judy, guardando meravigliata il padre,
<< Sì, mi ha convinto. Credo di incominciare a capire che tipo è, ma  ti assicuro che non avrà nessun trattamento di favore, puoi starne certa >> rispose alla figlia, però voltandosi e fissando il predatore,
<< Oh papà, sei meraviglioso >> concluse Judy abbracciandolo.


Lo sguardo che Stu aveva rivolto alla volpe, parve avere un ché di tremendo, di sadico; cosa gli stava sfuggendo? Perché quell'avvertimento? E infine...


<< Ehm, scusate se mi intrometto ma....ha detto qualche giorno? Cosa vorrebbe dire? >>,
<< Come Judy ha detto di averle raccontato, noi conigli sottoponiamo per tradizione a delle prove tutti coloro che mostrano interesse per una delle loro figlie >> 'Ecco cos'era. Devo ricordarmi di segnarmele certe cose',
<< E sono proprio necessarie? >> chiese speranzoso Nick, pur sapendo la risposta, cercando di evitare ulteriori fatiche << Sa, io dovrei ritornare al lavoro domani e non credo che il capitano Bogo sarà contento di...? >>,
<< Ma a quello ci penso io. Lo chiamo subito! >> lo interruppe Judy, non cogliendo il tentativo d'elusione del partner, allontanandosi per chiamare il capitano,
<< Aspetta, probabilmente starà lavorando. Non mi sembra il caso di disturbarlo >> ritentò, ma inutilmente, dato che la coniglietta stava già conversando col principale .


La telefonata non durò molto; per quel breve tempo la volpe aveva sperato sulla severa solerzia e intransigenza del proprio capo affinché divenisse come una barriera impenetrabile contro quella proposta, ma alla fine dovette tristemente constatare quanto tale speranza risultò essere vana osservando la coniglietta che, riavvicinandosi a loro, mostrava in volto uno sguardo soddisfatto,
<< Siamo fortunati, Nick! Il capitano ha detto che non ci sono problemi. La città sta passando un periodo di relativa calma, così ha deciso di concederci qualche giorno in più di permesso >>,
<< Oh, che gentile! >> disse sarcasticamente la volpe, a denti stretti << Immagino che tu gli abbia raccontato tutto, compresa la storia delle prove. E non ha detto nient'altro? >>,
<< Sì, mi ha detto di raccomandare a papà di farti sudare tutte le tue sciatte camice a fiori che hai nell'armadio >> disse rivolta verso suo padre, per poi sussurrare alla volpe << Mi ha anche detto che è per ripagarti della storia di un certo taccuino >> concluse la coniglietta, guardando di sottecchi il partner, mentre quest'ultimo la ricambiava con fare interdetto.
Anche lei ricordava ancora quella storia e non poté che essere divertita nell'osservare come le subdole trovate della volpe alla fine, senza cattiveria, gli si erano ritorte contro; le ricordava quella volta quando, per provocarla ed esaltare la propria furbizia, gli aveva rivelato la vendita illecita di ghiaccioli che faceva giornalmente e il guadagno che continuava ad incassare da quella sua attività senza denunciarne il reddito.
In un certo senso, anche se in parte le dispiaceva, provava anche lei quel senso di soddisfazione nel vederlo scendere ogni tanto da quel piedistallo su cui puntualmente saliva.
Improvvisamente, uno dei piccoli coniglietti della coppia gli chiamò per avvisarli del pasto pronto,
<< Bene, mi pare di aver capito che sia tutto a posto. Andiamo, parleremo dei dettagli a tavola >> concluse Stu, invitando i due a raggiungere la sala da pranzo dove tutta la famiglia li stava aspettando.


La stanza, esattamente come tutte le altre, era 'enorme e verniciata di un giallo acceso dove il lungo tavolo di legno, levigato e ben lavorato, spiccava su tutto il resto del mobilio; Nick si trovava proprio accanto a Stu, posto a capotavola, con Judy di fronte; l'aria che si respirava, oltre ad avere l'ottimo sapore del cibo che Bonnie aveva preparato, era tesa, densa, palpabile e la volpe non si meravigliò del leggero vuoto che gli si era creato accanto e dalle occhiate che gli altri conigli intimoriti lanciavano nella sua direzione,



'Che ti serva di lezione. La prossima volta evita di fare dello spirito con dei piccoli di coniglio, idiota!',



<< Dunque, cosa sa di preciso su queste nostre prove? >> chiese Stu, rompendo quell'assordante silenzio che mai si era sentito in quella stanza,
<< So solo che dovrebbero essere tre e che servono a lei per valutarmi in base a diversi fattori >>,
<< In verità non c'è un numero preciso, sta al padre deciderlo ma devono essere abbastanza da permettergli di valutare le sue doti >>,
<< Capito! E quali sarebbero queste prove? Cioè, sono prove di forza, d'intelligenza, di resistenza e cose così ? >>,
<< Questo non posso dirglielo in quanto sono decisioni che riguardano solo il genitore, in più è un modo per incitare il pretendente a dare il meglio di sé. Comunque lo capirà meglio domani infatti, non mi stupirei se Judy non glielo ha saputo spiegare bene, non è mai stata una ragazza attenta a queste usanze >> fece scrollando comicamente la testa,
<< Solo perché non le trovo poi tanto utili. Io conosco Nick già da diverso tempo e posso garantire sulla sua persona senza sottoporlo a chissà cosa >> rispose prontamente Judy,
<< Cara, ne abbiamo già parlato! Lascia fare a tuo padre >> la riprese prontamente Bonnie, seduta accanto a lei,
<< Voglio essere sincero con lei Wilde, non sarà affatto facile e perciò le richiedo....è sicuro di voler andare avanti? >>.


La domanda postagli non era di semplice risposta; Nick non aveva mai partecipato ad una qualsiasi sfida che la vita gli aveva posto davanti, senza avere la certezza matematica della vittoria anche se a volte tale certezza risultò principalmente un colossale fiasco.
Ma questa volta era diverso; la situazione era diversa; quel loro mondo era diverso da quello in cui era cresciuto; solo quegli animali e la loro mente era, metaforicamente, uguale a quella di città.
No, questa volta si trattava di un vero salto nel vuoto, circondato da fitte tenebre, dove l'unica cosa probabile era la sconfitta, a causa proprio di quella loro mentalità; per questo la risposta stava tardando ad arrivare, cosa che accese quella fiammella di speranza nella madre e nei fratelli di Judy, anch'essi contrari alla sua presenza.
Ma fu proprio lo sguardo incoraggiante di quest'ultima a dargli la spinta per rispondere convinto...


<< Sì, sono pronto! >>,
<< Bene, allora oggi si prenda la giornata libera, è il minimo dopo il giro che gli ho fatto fare con quella preistorica bicicletta. Ma domani cominceremo sul serio >>,


'Ahi, la vedo dura'





N.d.A. Salve a tutti i presenti.
Come avrete capito, questa storia non ha una lunghezza standard; molto dipenderà da cosa tratterò passo per passo.
So che forse non è quello che vi stavate aspettando, ma l'inizio degli....eventi incomincierà dal prossimo.
Arrisentirci a tutti
   
 
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