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Autore: Francy_Kid    02/08/2016    3 recensioni
~Sequel di "Amour masqué"~
Sono passati quattro mesi da quando Chat Noir ha svelato la sua identità segreta a Marinette. Malgrado i due stanno insieme da tutto quel tempo, una vecchia conoscenza si ripresenta, minacciando il loro rapporto e le loro vite.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Cap. 16

 

Marinette scoppiò in un pianto, urlando più volte il nome del suo compagno, senza vedere alcun movimento –nemmeno un tremolio– della mano libera.

«Chat... Ti prego... Alzati...» singhiozzò la corvina, sperando che potesse sentirla.
«Perché non hai fatto nulla, Ladybug? Perché non ti sei trasformata davanti a lui per salvarlo?» chiese Papillon, camminando intorno alla ragazza, continuando quando non ricevette risposta: «Hai ancora paura malgrado l'abbia già scoperto. Che patetico.» ghignò, fermandosi alle spalle, posando una mano su di esse e abbassandosi per sussurrarle nell'orecchio: «Tu non hai la stoffa per essere Ladybug: hai passato un anno mentendo a tutti. Non sei degna di portare il Miraculous della creazione.»

Volpina, in lontananza, rise malignamente al suono di quelle parole, concordando con l'uomo e facendo scivolare altre lacrime lungo le guance di Marinette.

"Hanno ragione. Io non sono adatta per essere Ladybug." pensò, ignorando le parole di Tikki che le rimbombavano in testa: che lei era una perfetta Ladybug e che non occorreva una maschera e un costume dimostrarlo.

Nella sua mente passavano le immagini delle lotte con Chat come su una pellicola, ed ora le sembrava tutto un sogno, come se tutto quello che aveva vissuto fino ad ora fosse frutto della sua fantasia per sfuggire alla vita noiosa.

Vedeva i suoi amici prendersi gioco di lei dopo che si era rivelata a loro, lasciando alcuni senza parole e altri impauriti o addirittura arrabbiati: erano delusi dal fatto che la loro supereroina preferita fosse, in realtà, lei; persino Adrien e i suoi genitori le davano le spalle.

«Volpina, recupera l'anello di Chat.» disse Papillon agitando il bastone, ricevendo una risposta positiva dal suo akuma, che iniziò a spostare i primi detriti per arrivare al suo bottino. «Hai deluso Chat e tutti i cittadini di Parigi.» continuò l'uomo, rivolgendosi nuovamente alla corvina, che fissava i ferri con occhi vuoti.

«Ti sbagli!»

Dal mucchio di ferraglia arrugginita si levò un grido strozzato: «Cataclisma!»

In men che non si dica, Chat era libero dalle macerie, con un rivolo di sangue che gli rigava il viso, segno che si era ferito la testa, e qualche graffio sulle guance e sulla fronte; grazie al suo attacco, l'onda d'urto che non sgretolò i detriti colpì Volpina, che venne scaraventata a diversi metri di distanza, coperta da una vecchia lastra di metallo.

Gli occhi verdi del felino bruciavano di una luce nuova: rabbia nei confronti dei loro nemici, ma anche per se stesso, per non essere riuscito a proteggere la sua Principessa.

«Marinette è una Ladybug eccezionale e, anche se non me l'ha voluto dire per tutti questo tempo, io non sono arrabbiato con lei. Penso che ci sia voluta parecchia volontà per mantenere il segreto a tutti e parecchio coraggio per riuscire a compensare la vita privata con la vita da supereroina.» sbraitò il biondo, avvicinandosi a Papillon, zoppicando e tenendosi la spalla destra, rimasta ferita. «Marinette è una Ladybug perfetta. Non potrei desiderare una partner diversa da lei, una ragazza diversa da lei e credimi quando ti dico che se osi avvicinarti un'altra volta a lei farai la fine del topo quando incontra un gatto affamato.» lo sfidò, fermandosi a due metri di distanza, cercando di rimanere diritto e non mostrare il dolore che gli trafiggeva il corpo.
«Chat... Lui ha ragione: io ti ho deluso.» pianse Marinette, non guardandolo negli occhi.
«Hai sentito? Non ha voglia di lottare, così sarà più semplice prenderle il Miraculous.» rise l'uomo, sfiorando con il dito il lobo del suo ostaggio.
«Marinette, non è vero che mi hai deluso.» spiegò il ragazzo, riattirando l'attenzione su di sé. «Se realmente mi avessi deluso allora me ne sarei andato, lasciandoti in balia di questi due malati perché sono troppo fifone per lottare contro due nemici, cosa che nemmeno mi è passata per la testa. Io non posso vincere senza di te, devi lottare per tutti i cittadini che credono in te.» la incitò, notando che i suoi occhi ripresero ad essere vivi, come quando era la sua compagna di lotta. «D'altronde, me l'hai detto anche tu: Chat Noir non può niente senza Ladybug. Io non posso lottare da solo contro loro due; insomma, guarda come mi hanno ridotto –ridacchiò– Reagisci, Principessa, devi lottare!»
«Gattino...»
«Che scena pietosa.» sbottò Papillon. «Lei ha capito che non è Ladybug e ha rinunciato a lottare. Tutte le belle parole che le hai detto non serviranno per convincerla che è utile a qualcuno!»

Appena Papillon le sfiorò il lobo dell'orecchio, volendo prendere ciò che bramava da tempo, Chat ricominciò a correre contro di lui, ma Volpina lo atterrò con un calcio all'altezza delle costole, mandandolo a terra senza fiato, per poi tenerlo fermo puntandogli il piede sullo sterno.

«Chat!» urlò Marinette, cercando di divincolarsi e peggiorando le ferite attorno ai polsi.

L'uomo si avvicinò ai due: «Non ti arrendi ancora. Per quante volte dovrai essere colpito prima di darmi il tuo Miraculous?»
«Sopporterò per sempre se è necessario, anche senza trasformazione se il mio tempo dovesse scadere.» ringhiò Chat, afferrando la caviglia della mora e strattonandola per farla spostare, non riuscendoci; le forze iniziavano ad abbandonarlo.
«Ti manca poco tempo visto che hai usato il tuo potere speciale.» ghignò quando il segnale acustico segnava l'inizio del conto alla rovescia.

Quattro minuti.

Marinette continuò divincolarsi, finché non vide Papillon inginocchiarsi accanto al suo partner, afferrandogli il polso per rubargli l'anello.

Adrien stava combattendo per lei e non solo stava per detrasformarsi, ma aveva esaurito le energie.

Era colpa sua se Parigi sarebbe caduta nelle mani di Papillon.

Chat aveva ragione e doveva reagire.

«Tikki.» la chiamò, facendola uscire dal suo nascondiglio sotto la maglietta. «Trasformami!»

Un lampo di luce rosa investì i tre che, stupiti, ora fissavano Ladybug, libera dalle corde, mentre correva verso di loro, colpendo con un calcio Volpina e Papillon con un pugno, riuscendo così a risollevare Chat da terra.

«Ladybug? Sei realmente tu?» chiese ancora incredulo.
«Sorpresa.» sorrise nervosamente la ragazza, afferrando il suo yo-yo e agitandolo.
«Se non l'avessi visto con i miei occhi giurerei che Papillon mi stava mentendo.» esclamò, prendendole la mano e portandosela alla bocca. «Ben tornata, My Lady.»

La ragazza gli sorrise, ringraziandolo, per poi entrambi assumere la posizione d'attacco.

«Due contro due, ora sì che è uno scontro equo.» esclamò Chat, prendendo il bastone.
«Ce li dividiamo, Gattino?» chiese Ladybug, facendo roteare lo yo-yo accanto a lei.
«Io Papillon e tu Volpina.»

I due corsero nelle direzioni dei loro bersagli, iniziando lo scontro.

La corvina attaccò la volpe, parando maggior parte dei colpi; per sua fortuna Chat Noir le aveva fatto scaricare un po' le pile, così era più facile da battere.

«Non credere che sia così semplice con me, Ladybug. Io sono più forte e furba di te.» ghignò, suonando una melodia col suo flauto –recuperato mentre Chat era intrappolato sotto le macerie– e facendo apparire circa una decina di suoi cloni che la circondavano. «Ora voglio vederti trovare la vera me.» rise, facendo muovere in contemporanea tutte le sue copie.

Ladybug, non lasciandosi intimidire, accettò la sfida, allungando il filo del suo yo-yo e facendolo girare in modo tale da colpire tutte le illusioni, che sparirono in una nuvola di fumo appena vennero sfiorate.

Appena l'ultima figura sparì, la vera Volpina attaccò la ragazza alle spalle, facendola cadere a terra, ma lei si rialzò subito, tenendosi pronta ad un nuovo colpo.

L'italiana si librò in volo, calando in picchiata sulla coccinella, ma quando venne toccata dallo yo-yo sparì ed il fumo servì per nascondere la vera Volpina, che attaccò Ladybug con un pugno al volto.

«Non puoi sconfiggermi Ladybug.» esclamò Lila, tenendo pronto il flauto.
«Lila, io non ti voglio fare del male.» disse l'altra, asciugandosi il sangue da un taglio sul labbro. «Ti prego: rinnega Papillon e noi potremmo essere amici.»
«Te l'ho già detto: noi due non saremmo mai amiche!» abbaiò la volpe, serrando i pugni. «Io voglio vendetta!»

Volpina corse per scontrarsi contro Ladybug, che evocò il Lucky Charm.

Una corda rossa e a pois neri atterrò nelle mani della corvina, sapendo già cosa doveva fare; era un oggetto semplice, ma efficace.

Saltò appena prima di venire attaccata dalla mora, scavalcandola e colpendola con un calcio alla schiena, che la vece cadere a terra; la corvina la immobilizzò, legandola con la corda per immobilizzarla.

«Mi sarebbe piaciuto parecchio scontrarmi ancora contro di te, ma il mio partner ha bisogno d'aiuto.» disse Ladybug, correndo verso il nemico restante.
«Non sono abbastanza forte per sconfiggerla. Mi serve più forza, un potere che nemmeno Papillon potrebbe darmi.» ringhiò, senza essere sentita da nessuno, stringendo il flauto che aveva ancora in mano e ghignando quando le venne in mente un piano per soddisfare la sua sete di forza.


 

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Ciaone popolo :D

Visto che sono stata buona? XD

Questi sono gli ultimi capitoli: Lila è stata fermata ed ora manca solo Papillon.

Come finirà lo scontro?😏

Aspettate il prossimo ;P

(I really love you, guys :'3)

Francy_Kid

  
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