Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: eli_mination    03/08/2016    4 recensioni
Il Barian World è scosso da una minaccia imminente. Una divinità sconfitta millenni fa si sta per risvegliare, portando distruzione e morte. L'unica soluzione? Sette umani, ai quali è stato tramandato un potere particolare, in grado di debellarla. Riusciranno nel loro intento?
[STORIA SOSPESA]
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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POV: Nick

Una leggera brezza soffia, mentre i tuoni si sentono sempre più lontani. Di fronte a noi, i due servitori osservano i nostri amici (Ivan, Elise e i loro Bariani) allontanarsi con i loro avversari. Spero vivamente che se la cavino. Tre preoccupazioni mi affliggono: quella per Nathan e Masumi, poiché non sappiamo dove si trovano e se stanno bene; quella per i ragazzi che proprio ora stanno per scontrarsi; quella noi due.

“A… allora…” dice Juniper, irrequieta. “Ci portate nel luogo dello scontro?”

“Non dovremo fare altri passi, ci siamo già.” risponde il ragazzo. Qui?! Non è che questa sia una strada dove non passa nessuno…

“I vostri nomi…” ordina Merag. Anche lei sembra leggermente intimorita.

“Uhm, non sono poi così utili, dopotutto… Ma ve li diciamo ugualmente: io sono Samantha, ma preferisco “Sam”, mentre lui è Matt.”
Sam sembra un’adolescente. Ha i capelli biondi, lunghi fino a metà schiena e legati in una coda di cavallo bassa, occhi grigi e lentiggini sotto gli occhi e sul naso. Indossa una canotta nera dalle bretelle sottili, degli shorts chiari, scarpe da ginnastica nere e bracciali all’altezza del gomito. Matt, invece, è castano e porta un taglio corto e spettinato, ha occhi scuri protetti da un paio di occhiali da vista quadrati. Anche lui è vestito normalmente: felpa blu con cerniera aperta, maglietta bianca, pantalone largo blu scuro e scarpe basse.

“Mi pare di aver già sentito quel nome, servitrice. Ma non ricordo dove… In ogni caso, non vedo nessun motivo per attendere oltre…” sostiene Merag.

“Beh, allora…” dice la ragazza, materializzando un’arma: un’ascia! Ha il manico di legno, con degli intarsi colorati che brillano, mentre la lama è normale. Anche Matt si prepara, tirando fuori una spada meno dettagliata dell’ascia usata da Sam, con l’elsa dorata e la lama lucente.

Vedo Sam dirigersi verso di me, così mi preparo a difendermi con i miei anelli. Arriva poco distante da me e… cambia improvvisamente direzione. Si dirige verso Merag, caricando l’ascia. La distanza tra le due è poca, sembra che per la Bariana non ci sia molto tempo per riuscire a proteggersi. Cerco di rallentare la servitrice con uno dei miei cerchi, ma la manco. Anche Juniper, vedendola avvicinarsi pericolosamente, crea un muro di ghiaccio, ma non fa in tempo a sollevarsi che Sam è già passata. Merag verrà ferita, me lo sento…

“Argh, accidenti!” impreca la servitrice, vedendo che il suo colpo non è andato a segno: Vector, poco prima che la lama sfiorasse la sorella di Nasch, ha usato la sua forma Bariana, ha preso il volo e l’ha afferrata per i fianchi, ponendosi in alto. Intanto, Matt viene lentamente verso di me ed io mi metto sulla difensiva, parando davanti a me, con la mano destra, un anello, mentre l’altra mano regge gli altri due.

“Grazie, ma sapevo cavarmela!” sento dire da Merag. Il Bariano alato risponde con una risatina di scherno.

Il servitore, con un fendente, attacca. Io riesco a pararlo, ma lui continua ad esercitare pressione sull’anello che separa la sua arma da me. Faccio forza con entrambe le mani e cerco di respingerlo. Lui, però, è più potente di me. Le mie braccia cedono e Matt porta la spada in alto, preparandosi a tagliarmi in due. Ma riesco a salvarmi grazie a Juniper, che tira delle schegge fredde al mio avversario, che, distraendosi un attimo, per poco non gli tagliavo via un braccio.

“Ok… haha… cavolo…” ride nervosamente lui. “Me la sono vista davvero brutta.”

Intanto, l’ascia di Sam finisce a terra, poco distante da me. Qualcuno, forse Merag, deve averla deviata, la proprietaria corre verso di essa, nel tentativo di riprenderla.

“Non ce la farai!” esclama la gemella di Nathan, poggiando le mani al suolo e ghiacciandolo, rendendolo scivoloso. La servitrice, infatti, cade a terra, rischiando di farsi male poiché vicinissima alla sua arma. Nel mentre, Vector e Merag tornano giù.

“Ugh, che botta…” si lamenta Sam, in ginocchio, mentre si massaggia il naso. È caduta di faccia.

“Se per te questo fa male, figuriamoci quando userò meglio i miei poteri su di te!” dice Juniper, beffarda. Subito dopo, Matt la colpisce, ma lei riesce a parare… con la mano?

“Ma… come hai fatto a non tagliarti?” si stupisce il servitore, tirando la lama verso di sé. “E perché non riesco a staccarla?”

In effetti, sembra che la spada si sia conficcata nell’arto, ma sul volto della Mezza-Bariana non c’è nessuna espressione che indica dolore. Inoltre, non ha ritratto il braccio, gesto involontario che compiamo quando ci facciamo male.

“Ho creato uno strato di ghiaccio sulla mia mano, durissimo. Ho fatto in modo che si sciogliesse leggermente, così da diventare un po’ liquido. Appena la tua arma mi ha toccato, l’ho ricongelato all’istante. Per questo la lama si è incastrata…” spiega.

“Che furba… Ma posso sempre sfruttare la cosa a mio favore…” dice Matt, strattonando con forza la spada, verso di sé. Forse voleva avvicinare Juniper e colpirla con un pugno o un calcio. Ma non riesce perché, tirando, la spada si stacca e se la dà in testa, provocandosi un piccolo taglietto sulla fronte.

“Anche io!” lo prende in giro lei. “Perché ti colpisci da solo? Sei confuso?”

“Che bastarda…” commenta Sam, assistendo alla scena. È occupata a vedere cosa è successo! È la mia occasione! Le lancio un cerchio…

… ma lei, quasi come se la sua ascia fosse una mazza da baseball, prendendo l’arma con entrambe le mani, devia il lancio.

“Ma…” dico, stranito da quella mossa.

“Cosa c’è? Mi credevi stupida, per caso?” mi domanda, puntandomi. Avrei dovuto prevedere una simile eventualità…

Tiro un altro cerchio, ma questo viene facilmente evitato. Ne resta solo uno nella mia mano. Cosa faccio? Attacco ancora o lo uso per proteggermi?

“Ora ti sistemo io!” dice lei, avvicinandosi a me. Alza l’ascia. A questo punto userò la mia ultima arma come scudo. Mi preparo ad assorbire questo colpo…

“Gh… la mia schiena…” dice, mettendosi una mano sulla spina dorsale. Rimane sconvolta quando si rende conto che c’è una ferita da cui esce sangue.

“Se non fossi stata stupida, avresti considerato il fatto che ci siamo anche noi due!” dice Vector, tenendo in mano uno dei due cerchi che erano caduti per terra.

“Ma allora… sei stato tu!” dice Sam, furente, rivolta verso il Bariano.

“Nick, prendi!” mi ordina Merag, che intanto ha recuperato l’altro anello di Masquerade e me lo ha lanciato.

 
POV: Ivan

Cadiamo a terra con un tonfo. Qualche piccolo fulmine ci circonda, scoppiettante, mentre tremiamo ancora, quasi paralizzati. Elise corre verso di noi, ma così facendo fa saltare la copertura che aveva. Infatti Bella se ne accorge.

"Eccoti! Non mi scappi!" dice ancora in volo, caricando un attacco somigliante ad una palla di cannone. Lei non si volta. Si farà malissimo!

"Eli… atten… ta…" la avverto, alzando un braccio verso di lei. Bella scaglia quella palla, ed Elise si gira all'ultimo…

…quando il colpo viene deviato da Gilag.

"Argh, che seccatore!" si lamenta la servitrice, calciando il Bariano e allontanandolo. 

"Gilag!" esclamo stupito.

"State bene, ragaz-"

Elise si interrompe subito e schiva con una capriola un fulmine di Cale.

"Ah, ci sei anche tu…" dice, per poi scoccargli contro una freccia, che evita con facilità. Cerco di rialzarmi. Il tremore è quasi scomparso. Durbe, invece, si rialza quasi subito una volta scomparso il dolore.

"Ugh… Mi ero quasi dimenticato questa sensazione…" dice lui.

"Tutto ok?" gli sussurra Elise. Sembra un po' preoccupata.

"Si, tranquilla…" le risponde. 

"Credimi, Durbe, mi sono trattenuto parecchio rispetto alla scorsa volta!" gli dice Cale, con un mezzo sorriso.

"Scorsa volta?" chiedo, mentre mi alzo e vado a vedere come sta Gilag. Si mette in piedi un po' barcollante, ma anche lui è a posto.

"Si, ma ne parleremo dopo. Non è il momento adesso…" ci risponde Durbe.

"Già, ora dobbiamo at- AAAARGH!!" 

Mi giro di scatto. Elise è in ginocchio. Stavolta non ha evitato il lampo e l'ha ricevuto in pieno petto.

"Eli!" esclama Durbe, inginocchiandosi vicino a lei e mettendole una mano sulla spalla, poi rivolge uno sguardo assassino verso Cale. "È sleale attaccare qualcuno mentre è distratto, bastardo!"

"Oh, ci sono delle regole? Non mi risulta…" gli risponde, con una voce a dir poco insopportabile. "E poi in ballo ci sono le nostre vite. Non dovreste distrarvi neppure un secondo, poiché non potremmo mai avere un minimo di pietà verso di voi. Il nostro scopo è distruggervi, quindi perché lasciarci sfuggire l'occasione di non sporcarci tanto le mani?"

"Non siete veri combattenti se cercate di vincere senza impegnarvi. Argh, ma che importa a voi?!" sibila il Bariano. "Voi siete solo degli stupidi che obbediscono agli ordini di una divinità!"

"Come ci hai chiamato?!" ruggisce il servitore, mentre il turbine attorno a lui gira più velocemente.

"Calmati, Cale… Te la prendi davvero per il commento di un Bariano?" dice Bella, incrociando le braccia. "Continuiamo!"

La ragazza scaglia delle lance appuntite verso di me. Alcune le schivo, altre le blocco con le mani, con così tanta forza da frantumarle. Elise, intanto, si è rialzata e prende la mira verso Cale, mentre Durbe carica una sfera luminosa su una mano. Gilag, invece, riesce a prendere Bella per una caviglia e scagliarla lontano, contro una colonna. Le sue ali la proteggono un po' dallo schianto. 

"Bravo, amico!" commento con una piccola risata. Dò un'occhiata all'altro servitore. Man mano che scaglia i suoi fulmini, il turbine attorno a lui si restringe e si concentra attorno alla sua vita. Sembra più vulnerabile alla testa. Mimo ad Eli di colpire sulla testa, ma appena lei mi rivolge lo sguardo, mi arriva un altro lampo.

"Non abbiamo bisogno di suggeritori!" dice Cale, con sguardo glaciale. "Te lo sei solo merit- AUCH!"

Si interrompe perché un disco argenteo gli arriva dritto in testa e lo taglia sulla fronte. 

"Questo è per quello che hai fatto prima ad Elise!" esclama Durbe. La ragazza in questione lo guarda, sorridente.

Il fastidio per quel colpo si può sopportare. Non è stato forte come il primissimo. Mi giro verso Bella e vedo che si è rimessa in piedi. In un attimo mi scaglia contro altre lance bianche, che riesco a schivare gettandomi a terra. Senza attendere un secondo in più, proiettili dello stesso colore tentano di perforarmi la pelle, senza successo. Ancora non demorde: prima che mi rialzi, la servitrice viene verso di me volando, facendo un po’ di fatica, siccome l’impatto con quella colonna ha causato delle piccole crepe nelle ossa che formano le ali. Apre la mano e dell’energia lattea converge sul palmo. Dopodiché, me la scaglia contro ma… vedo quella luce rimbalzare, come una palla su un muro, e tornare su di lei, colpendola. Cosa diavolo sarà successo?

“OUCH!” geme lei, tornando sul suolo, atterrata di schiena. Non ci penso troppo, mi rialzo e, approfittando dell’attimo la colpisco, mentre è ancora a terra, con un pugno. Il primo lo incassa, il secondo lo blocca con una sfera bianca, che appena viene toccata dal mio gancio destro si rompe in tanti pezzi. Ed è così per il terzo, il quarto, il quinto… a quel punto rotola di lato e si solleva in aria. Velocissima, forma altre sfere più piccole delle altre e le tira tutte contro di me. Qui non ho il tempo per attaccare, quindi mi proteggo e frantumo quelle palle.

“Ehi, cosa c’è?” ride lei derisoria.  “Ti vedo un po’ in difficoltà… HAHAHAHAHA!”

Intorno a me, tanti frammenti, alcuni più piccoli ed altri più grandi, di quello strano materiale continuano ad ammucchiarsi in piccole montagne.
“Prima o poi riuscirò ad intrappolarti dentro quei frammenti!” esclama Bella. “Questa scarica non finirà…”

E invece è costretta ad interrompersi. Qualcosa di luccicante si pianta nel suo fianco e lei, d’istinto, ci poggia entrambe le mani, emettendo un piccolo verso di dolore. È una freccia! Elise si trova poco lontano si tiene il braccio, colpito dal fulmine di Cale.

“Ugh…” si lamenta lei, incoccando velocemente un’altra freccia, infischiandosene del fastidio che le dà l’arto, e tirandola contro la servitrice bionda, che stavolta la schiva. Intanto io mi sposto da quella catena montuosa fatta di… osso? Chi lo sa…

“Accidenti… Beh, è arrivato il momento giusto…” dice lei, staccandosi il dardo dalla pelle. E dopo, i suoi occhi… OH NO!

“NON GUARDATE!” urlo, coprendomi velocemente gli occhi con le mani e girandomi di lato. L’ha fatto! Non ci posso credere… non era in gigantesca difficoltà, perché ha anticipato la sua mossa più efficace?! Quando mi accorgo che il buio dato dai miei occhi chiusi diventa ancora più nero, mi rendo conto che forse ha terminato. Apro gli occhi. Chi avrà preso? Gilag, Durbe… Elise? No, nessuno. Sono tutti perfettamente svegli! Eppure dev’essere cambiato qualcosa. Noto un sorriso sadico sul volto di Bella. E osservo meglio le facce dei miei amici. Sembrano molto irrequieti, stanno osservando un punto preciso, dietro di me. Allora mi giro e…



…avrei preferito non farlo…

 
 
Angolo Autrice

Sono una persona cattiva! Non solo vi ho fatto aspettare anni per l’uscita di questo capitolo, ma è anche terminato con un odioso CLIFFANGER!! Argh, scusatemi, sono un esempio da non seguire T.T

In compenso, questa volta è uscito fuori un po’ più lungo il capitolo, non trovate? ^^

Beh, vi lascio ora che ho da fare, ci vediamo alla prossima!!

P.S. Si, il titolo del capitolo è riferito a quando Matt si colpisce da solo. Ed è la traduzione di “è così confuso da colpirsi da solo” xD
  
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