Mi sarei potuto aspettare di tutto dalla Principessa, tranne
la reazione che ha effettivamente avuto. “Non c’è problema, vi accompagno io!”
Questa s’è fumata qualcosa. Ci scorta fuori dal Castello, insieme ad Impa, alla quale ha ordinato di non seguirci, per qualche
motivo.
-Bene! Ora mettiamoci in viaggio verso il Monte Morte!-
E’ così… così entusiasta di dover andare su quella montagna
che ora odiano tutti, e ha cambiato idea solo quando ha saputo che sappiamo usare la magia. Mi chiedo perché…
Usciamo anche dal Borgo, sempre cercando di non essere visti.
Subito chiamo Epona, e Mido chiama Efesto. Li vediamo
arrivare a grande velocità.
Come al solito, Saria sale con
Mido, quindi alla sfortunata Principessa toccherà fare quel chilometro a
cavallo con il sottoscritto. Il che significa almeno cento chilometri orari.
-Beh, Link. A quanto pare, dovrò
salire su Epona con te!-
Ma tu guardala, che mi dà
del tu! E’ più piccola di me di un anno, e siccome ha il sangue colorato devo darle del lei?! Glielo faccio vedere io!
-Bene, Zelda. Sali, e tieniti forte.- le dico, per vedere
che faccia fa.
E la faccia che fa è un gran bel sorrisone.
Non se n’è manco accorta che le ho dato del tu, e che l’ho
chiamata per nome. Bah, meglio, gliene avrei detto delle belle, questo è certo.
Cerca di salire saltando sulla schiena di Epona, dietro di
me, ma è troppo bassa, senza far vedere che non ce la fa,
decide di cambiare tattica e di scavalcare con una gamba. Ci prova, ma,
ovviamente, il vestito scivolerebbe, e la sua dignità da Principessa andrebbe a
qual paese. Lei sospira. Mi schiarisco la voce.
-Serve una mano?-
Altro sospiro.
-Sì, direi…-
-Beh, ci sono le briglie, lì. Ci metti un piede sopra, e ti
siedi di lato.-
-Di lato?-
-Pretendi forse di andare a cavallo con un vestito?-
-E come mi tengo? Mi hai detto di tenermi!-
Sospiro.
-Andrò piano… questa volta. E se ce ne sarà una prossima…
procurati dei pantaloni.-
-Non mi interessa!- sbotta. –Mi siedo bene come te! E col vestito!-
Triforza… questa è proprio una bambina viziata.
-Come ti pare… non mi risparmierò in velocità, sappilo.-
-Sono pronta a tutto!-
-Allora sali.-
Fa come le ho detto, prima una gamba e poi l’altra. Vedo che
non si tiene a me, né alla sella… Hmpf! Chi crede di prendere in giro?!
-Io sto partendo, eh!-
-Prego!-
Ancora non si tiene da nessuna parte… Con un “hyah!” sprono
Epona a partire e quasi subito raggiungiamo una velocità considerevole.
La Principessa è costretta a tenersi alla sella, ma è molto
instabile. Non la sella, per carità. La
Principessa.
Lei non può vedermi, ma io sorrido, e sprono di nuovo Epona.
So che questa è quasi la velocità massima
che può sostenere, quindi vediamo di sfruttare al massimo le sue qualità!
-Più veloce della luce, Epona!- esclamo, lei impenna, io
rido, Zelda urla, ed Epona riparte ancora più veloce di prima. Non c’è bisogno
di dirlo, la Principessa si aggrappa al mio petto più forte che può.
Missione compiuta. Il mondo che c’è dentro il Castello non è il mondo che c’è fuori, mia cara.
Dopo un po’ di tempo allenta la presa, e la paura di prima le passa.
-Ehi! Mi vanno tutti i capelli in faccia!-
Perché non c’è un Principe ad
Hyrule? Almeno, avrebbe rotto le palle solo per il mantello.
Arriviamo all’entrata del Villaggio di Kakariko, situato
alla base del Monte.
Epona sa salire le scale, Efesto no. E’ per quello che Mido
e Saria sono costretti a fermarsi alla base del
villaggio, mentre io e la Principessa continuiamo a salire. Siamo dentro il
Villaggio, un cavallo lì in mezzo scatena un po’ il panico, chi urla, chi
corre, chi mi ordina di fermarmi. Poi arriviamo davanti al cancello che conduce
al Monte vero e proprio. E’ qui che alcune guardie del Castello controllano se
qualcuno cerca di accedervi senza autorizzazione.
Fermo Epona, Zelda scende e avvisa le guardie, che le fanno
“ma perché?” “Stia attenta, Principessa!” “E il Re che dice, è d’accordo?”
“Quel giovinotto con lei, è affidabile?”
-Certo che sono affidabile!- esclamo, e sistemo il mio
cappello.
Arrivano anche Mido e Saria, esausti
per la corsa che hanno dovuto fare per raggiungerci.
Come sempre, del resto.
-Bene, bene…- fa una guardia. –Il cavallo resta qui.-
-COSA?!- non riesco ad astenermi
dall’esclamarlo. –Non posso separarmi dalla mia Epona!
Dove vado io viene lei, è chiaro?!-
-Mi dispiace, Link…- risponde
Zelda. –E’ per questioni di sicurezza, capisci?-
-Ma quale sicurezza?! Avere un
cavallo rende le cose più facili!-
-Potrebbe imbizzarrirsi e scappare, e…-
-Non sarebbe la mia Epona, se-
-LINK!- urla la Principessa. –E’ così e basta! Devi lasciare
qui il tuo cavallo!- fa una pausa –Sarà in buone mani, tranquillo.-
Le uniche buone mani per Epona sono le mie! E si permette di
darmi ordini questa qui, che si lamenta per i
capelli?!
Ma vaffanculo un po’, va’!