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Autore: laughxthey    04/08/2016    5 recensioni
-Perseus Jackson! Dove sei piccolo semidio dei miei stivali! Questa è la volta buona che finisci a terra in un mucchio di cenere!-
Grandioso, come iniziare bene la giornata, pensò il semidio.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atena, Percy/Annabeth, Poseidone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Perseus Jackson! Dove sei piccolo semidio dei miei stivali! Questa è la volta buona che finisci a terra in un mucchio di cenere!-
Grandioso, come iniziare bene la giornata, pensò il semidio.
Una Atena furiosa spalancò con un colpo secco la porta dell’appartamento dove Percy e Annabeth convivevano da qualche anno ed entrò, più arrabbiata che mai. Ora, Atena è la dea della saggezza, sono rare le occasioni in cui si arrabbia, ma sapete com’è: Percy Jackson è in grado di far arrabbiare anche il più pacifico degli dei.
I due semidei si erano immaginati che la madre di Annabeth avesse potuto reagire in modo poco carino, ma di certo Percy non si aspettava di trovarsi una dea infuriata in salotto di prima mattina.
-Atena, salve. Prego si accomodi pure.- esclamò sarcastico Percy
-Fai il sarcastico quanto vuoi signor Alga Marina, tra poco finirai a terra ridotto in cenere-
-Non le sembra un po’ esagerato? Non può trasformarmi un dolcetto blu, piuttosto?-
Gli occhi della dea erano in fiamme, letteralmente, e il figlio del mare avrebbe fatto una brutta fine se in quel momento non avesse fatto irruzione Poseidone.
-Suvvia Atena cosa è successo di tanto grave? Mio figlio è un bravo ragazzo, non penso che sia necessario trasformarlo in cenere.-
-Concordo con mio padre e poi non avevamo risolto questa storia dell’odio verso di me?-
-Jackson tu non hai diritto di parlare e tu, Poseidone, vieni da me a chiedere cosa sia successo di tanto grave?!- sbottò Atena –Perché non lo chiedi a tuo figlio cosa è successo-
Al che Poseidone si rivolse al figlio: -Percy, cosa è successo di tanto grave da far scaturire l’ira di Atena?-
Il figlio del mare si portò una mano dietro il collo, leggermente imbarazzato: -Ieri Annabeth ha scoperto di essere incinta, penso sia questo il motivo…-
La faccia del dio si illuminò –Ma è una cosa meravigliosa! Cosa c’è di male? Spero sarà una femmina, adoro le fem-
-Cosa c’è di male?!- esplose la dea interrompendo Poseidone –Te lo dico io cosa c’è di male. Mia figlia è giovane, non può permettersi di avere figli ora, deve pensare alla sua carriera, non è il momento di pensare ai bambini!-
-Andiamo Atena, non fare la solita guastafeste. I nostri ragazzi sono giovani e questo è stato un incidente, certo, ma è pur sempre una cosa meravigliosa non trovi?-
Percy, che era rimasto ad osservare la scena, sentì qualcuno alle sue spalle trascinare i piedi in salotto. Era Annabeth.
-Percy? Che succede? Cosa è tutto questo baccano?- domandò la ragazza, per poi accorgersi degli intrusi -Mamma?- sbattè le palpebre per assicurarsi di non star sognando –Poseidone? Cosa ci fate qui?-
-Oh Annabeth figlia mia come stai? Va tutto bene? Non ti preoccupare risolveremo la situazione.-
Annabeth era confusa –Situazione? Che situazione? Io sto benissimo, non c’è niente da risolvere.-
-Non puoi dire così cara, non è certo il momento di pensare ai figli. La tua carriera prima di tutto.-
La giovane semidea assunse un’espressione infastidita: -Madre, apprezzo la tua preoccupazione, ma non ho certo intenzione di rinunciare a questa gravidanza. Quel che è successo ormai è successo, non si possono cambiare le cose e, anche se fosse, -continuò senza dare il tempo alla madre per ribattere –non ho intenzione di modificare ciò che è avvenuto.-
-Oh ma non puoi dire così. Ti posso aiut- un tuono rimbombò nell’aria interrompendo Atena, la quale si zittì e disse: -Zeus mi impedisce di continuare a dissuaderti. Sto intralciando troppo le vostre decisioni. Ho finito con le parole, addio e, Annabeth, spero non ti pentirai della tua scelta.- detto ciò scomparì in un lampo di luce grigia.
Poseidone, il quale era rimasto in disparte con il figlio, esclamò: -Bene ragazzi, il mio tempo qua si è esaurito. Arrivederci e, Annabeth, non preoccuparti per tua madre, le passerà.- e se ne andò come aveva precedentemente fatto la dea, solo che, questa volta, la luce era blu.
-Beh, che dire, il buongiorno si vede dal mattino- esclamò Percy, sbadigliando.
 
Una volta tornato nel suo palazzo sottomarino Poseidone si sfregò le mani e: -Lo sapevo che bucare i preservativi avrebbe portato a qualcosa di buono ed efficace- ghignò avviandosi alla sala del trono.

Dedico questa one shot a Margherita che è stata la prima a leggerla e a spingermi a pubblicarla, ti voglio bene.
Ringrazio anche la Demigods Squad che mi dà sempre idee nuove.
Spero che ciò che ho scritto sia di vostro gradimento, alla prossima.


 
   
 
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