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Autore: b r i c i o l a    25/04/2009    1 recensioni
era partita come una one shot ... ma poi, grazie alle ostre recensioni ho deciso di continuarla... tutto parte dal momento in cui Rosalie trova Emmtt nel bosco, mentre sta per essere sbranato dall'orso... ho cercato di dare fondo ai loro lati dolci..spero vi piaccia...
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Rosalie Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wow … quante recensioni!!! Mi commovete davvero …

Scherzi a parte … beh almeno l’avete letta … forse non è come la immaginavate … ma mi piace pensare che sia così, e non ho rimpianti sui capitoli che sto scrivendo …

Non so ancora di preciso quanti capitoli saranno, ma sicuramente non supereranno i dieci … vi lascio alla lettura …

Baci

Scimmietta

 

 

 

Capitolo 3

 

La sua promessa, valeva più di tutto. Ero felice di sapere che qualcuno per me ci sarebbe stato sempre.

Se ero triste, se ero felice, se ero abbattuta, lui ci sarebbe stato per consolarmi o essere partecipe.

Ero seduta sul mio letto, a pensarlo, quando lui entrò.

“Rosalie, Esme vuole parlarti. Scendi?” mi chiese, osservando il mio viso.

“Certo. Scendo subito. Grazie Emm!” gli dissi, alzandomi e uscendo dalla porta.

Mi prese la mano, stringendola. Non forte, sapeva che era ancora neonato, e che la sua forza era superiore alla mia.

Lo guardai con la coda dell’occhio, e lo vidi sorridere, spensierato.

“Esme sono qui. Dimmi” dissi, mettendomi di fronte a lei.

“Tesoro … ti ho vista, con Emmett. Sei diventata un’altra. Sembri un’altra persona …” mi disse, avvicinandosi.

“Davvero?”

“Si … sei più felice, più luminosa!”

“Si … me ne sono resa conto anche io. Emmett mi fa felice. Quando mi sta vicino, quando sorride, il mio cuore sembra rinascere …”

“Oh piccola Rose … cosa ti fa provare l’Amore …”

L’abbracciai. Tutto quello che le avevo detto era vero.

“Esme” Carlisle la chiamò, ed io rimasi sola in cucina. Misi una mano sugli occhi. Speravo non mi avesse sentita.

“Si che ti ha sentita … ed è felice. Non dovrei dirtelo, ma …” Edward mi riscosse dai miei pensieri.

“Ma …” gli chiesi, incitandolo a continuare. Prese un biglietto dal ripiano della cucina e scrisse qualcosa. Poi me lo mostrò.

Ma lui prova i tuoi stessi sentimenti!

Ridacchiai a quello stratagemma per nn farsi sentire. Alzai la testa verso di lui, e annuì, per confermare i miei pensieri.

Ora il mio cuore aveva preso il volo, con le ali fatte di soffice piuma. Amore.

Edward mi fece l’occhiolino e mi lasciò sola.

Lui prese il suo posto. Si schiarì la voce.

“Hai sentito vero?” gli chiesi, guardandolo interrogativa.

“Si … pensi davvero quello che hai detto?”

“Ti direi una bugia se rispondessi di no … quindi si, penso, anzi no, provo davvero quello che ho detto ad Esme!”

“Ti capisco Rose … forse quel guastafeste di Eddino te l’avrà già detto, ma provo i tuoi stessi sentimenti …”

Ridacchiai. Aveva ragione, Edward a volte era davvero un guastafeste.

Mi alzai dalla sedia sulla quale ero seduta, e mi avvicinai al mio orso. Gli accarezzai un braccio, risalendo poi fino al suo viso.

Sembrò volere di più. Mi afferrò per la vita, e poi portò le mie braccia dietro la sua testa. Lo strinsi forte, felice di quel contatto tanto agognato.

Mi baciò il collo, dolcemente. Poi si spostò sulla mia guancia, e infine sulle mie labbra.

Le mordicchiò, e mi baciò passionalmente.

Era il bacio che avevo sempre sperato di avere.

Era il bacio che avevo visto scambiarsi tra Vera e suo marito.

Era il bacio che Royce non mi aveva mai concesso.

Ci staccammo. Mi guardava con occhi da pesce lesso, e non c’era bisogno di uno specchio per sapere che anche io avevo quello sguardo. Sorridemmo, e poi lo abbracciai.

“Emmett … ti amo …” gli sussurrai, nascondendo il viso nella sua maglietta.

“Oh piccola … speravo me lo dicessi … ti amo anch’io!” Prese il mio mento tra il pollice e l’indice, e si avvicinò ancora per baciarmi. Fu un bacio piccolo, casto, ma ugualmente dolce.

“Vado a cambiarmi” dissi, staccandomi.

“Ok … ti aspetto!”

Salii in camera, e decisi di farmi una doccia.

Dal mio armadio presi un abito, lungo, nero e verde. Raccolsi i capelli sulla nuca, con una pinza a forma di rosa. Era la mia preferita.

Scesi di nuovo giù, trovando tutti intorno alla porta. Mi avvicinai curiosa.

“Emmett ti aspetta al fiume,  Rosalie” mi disse Carlisle, facendomi un cenno con la mano.

“Ok … lo raggiungo!”

Mi sembrava di essere una bambina in cerca di coccole, quando correndo per il prato, arrivai al fiume e lo strinsi tra le mie braccia. Peccato che non riuscii a circondarlo tutto … era troppo grosso per me …

Si girò per rispondere al mio abbraccio.

“Ti aspettavo piccola”

“Lo so … dove andiamo?”

“In un posto speciale … tutto nostro!”

In un secondo fui sulla sua spalla  e senza neanche farmene rendere conto, aveva iniziato a correre.

“Emm guarda che anch’io corro veloce come te!” lo rimproverai, dandogli un colpetto sulla testa e baciandoli il collo.

Fu un attimo, ed entrambi ci ritrovammo a terra, dopo aver sbattuto contro un albero.

Lo guardai sconvolta mentre si massaggiava il punto in cui aveva sbattuto la testa, e scoppiai a ridere.

Mi guardò, un po’ offeso.

“Hey, perché ridi?” mi chiese, avvicinandosi pericoloso.

“Sei il primo vampiro della storia che va a sbattere contro un albero e si fa male!” gli dissi, cercando di trattenere un altro attacco di risa, inutilmente.

“Non è colpa mia se un angelo mi ha baciato e mi ha fatto deconcentrare!” esclamò, buttandosi sopra di me e incominciando a farmi il solletico.

Continuammo così per ore, fino a quando il tramonto non lasciò una meravigliosa luce rossastra intorno a noi.

Il crepuscolo, il momento più sicuro per noi creature della notte.

Emmett mi guardò, raggiante, e mi fece sdraiare accanto a lui.

In cerca di coccole appoggiai la mia testa sul suo petto, tracciando disegni invisibili con le dita.

Lui incominciò ad accarezzarmi i capelli, lentamente. Se fossi stata umana, mi sarei addormentata, per il lieve torpore che quelle carezze mi portavano.

È davvero un posto stupendo!” esclamai, continuando a guardare il bagliore rosato della luce.

“Si … l’ho trovato mentre cacciavo, e ho pensato subito a te!”

“Davvero?”

“Si piccola, ormai tu sei sempre nei miei pensieri!”

Si avvicinò al mio volto, e mi lasciò un bacio sulla fronte.

Sorrisi, con gli occhi pungenti, e lo ammirai mentre si alzava in piedi e mi dava la mano.

“Vieni, voglio fare una cosa” disse, e poi mi portò al centro del prato.

Appoggiò una mano sul mio fianco, e poi mi prese l’altra nella sua.

Iniziò a muoversi in circolo, ballando. Era bravissimo.

La musica non c’era, ma ben presto la sentii nascere in me.

Era una melodia dolce, magica e luminosa. Mi stregò e mi fece sognare che quel momento magico non finisse mai.

Mi sentivo protetta e leggera.

Emmett mi guardava, aspettandosi qualcosa.

“La senti la musica piccola?” mi chiese, fissandomi negli occhi.

“Si, ed è meravigliosa … tu la senti?” risposi, guardandolo sorridere.

“Si piccola, quella è la musica del nostro Amore. Amore con la A maiuscola!”

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My new life

Rose e Scorpius_ Un nuovo Amore_

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I love you

   
 
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