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Autore: LordWeavile94    09/08/2016    0 recensioni
Dalle profondità di un monte solitario di Johto, risorge una creatura oscura, risvegliatasi dopo secoli di riposo. Ash, durante i suoi allenamenti, riceve una terribile notizia. Aiutato dai suoi amici più fedeli scoprirà cosa si nasconde dietro il Monte Argento e il suo abitante solitario. Avventura, Amicizia, Amore, Arcani: una lotta contro l'oscurità, un destino corrotto.
Seguito di "Pokémon: Il regno dell'oscurità"
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Capitolo Secondo: Doppio incontro!


Buonasera a tutti! Ci ho messo un po’, dato che avevo degli esami, e poi ho fatto qualche vacanza, ma finalmente, eccolo qui. Buona lettura!
 
La mattina seguente, Ash, Lucinda e Brock si alzarono presto, pronti ad una nuova giornata di allenamenti. Brock stava aiutando Ash a decidere delle nuove mosse da far imparare ai suoi pokémon, in particolare quelli che quella mattina stessa aveva ritirato dal laboratorio del professor Oak. Questa volta non si stava limitando a sei pokémon da tenere fissi in squadra, ma li stava allenando più o meno tutti, a rotazione. Lucinda stava lavorando soprattutto con Buneary, dato che il suo Geloraggio si prestava sempre a belle combinazioni. Questa volta, avendo tutto il giorno a disposizione, avevano deciso di allenarsi fuori città, dove i pokémon di Ash potevano sbizzarrirsi e non limitare eccessivamente la propria potenza. In particolare, stavano cercando di far imparare a Corphish Troppoforte, una mossa lotta che gli sarebbe potuta essere utile contro pokémon particolarmente resistenti.
-Vai Corphish, accumula tutta l’energia che puoi…e poi rilasciala!- disse Ash, incitando il suo pokémon, che si concentrò, cominciando ad illuminarsi di bianco. Dopodiché gridò il suo nome e si getto a tutta forza contro una roccia... sbattendoci contro la testa. Il piccolo pokémon rimbalzò via, senza neanche essere riuscito a scalfire la pietra.
-Ah, c’è un po’ di lavoro da fare. Ma non preoccuparti Corphish, molto presto ce la farai.-
Il piccolo pokémon Birbone annuì, poi tornò a concentrarsi, determinato a imparare la nuova mossa.
Mentre Ash sorrideva e ricominciava a dare istruzioni ai suoi pokémon, sentirono una voce.
-Ehi! Tu sei Ash Ketchum, vero?- era una voce giovanile e i nostri eroi, girandosi, si trovarono di fronte due persone, un ragazzo ed una ragazza, che dovevano avere un paio di anni in meno di Ash, che camminavano verso di loro. A parlare era stata la ragazza, abbastanza bassina, dai capelli rossi che le arrivavano fino alle spalle e due grandi, luminosi occhi verdi. Vestiva con una maglietta rossa con la scritta “Gotta catch ‘em all” in giallo e un paio di pantaloncini color verde acqua.
Il ragazzo era molto simile alla sua compagna, era alto solo qualche centimetro più di lei, aveva capelli rossi leggermente più scuri e occhi azzurri. Aveva una maglietta blu a tinta unica e un pantaloncino di jeans. Entrambi avevano un’espressione determinata.
Ash, incuriosito, si diresse verso i due.
-Esatto, sono proprio io! Voi chi siete?- disse, mentre anche Lucinda smetteva di fare le sue combinazioni e veniva a salutare i nuovi arrivati. Fu il ragazzo a parlare.
-Quindi tu sei Lucinda, la principessa di Sinnoh, giusto?- disse, con voce incuriosita e quasi… adorante?
-Vogliamo una lotta in doppio! Io e mio fratello contro te e Lucinda!- continuò la ragazza con irruenza, senza lasciare che Lucinda rispondesse. Sembrava determinata, ma un occhio attento avrebbe visto che tremava come una foglia. E Ash non era per niente un occhio attento. Anzi, la prospettiva di una lotta era così invitante che quasi già stava scegliendo il pokémon.
-Lucinda? Va bene? Dai, perfavore!- chiese l’allenatore con quello sguardo che la coordinatrice proprio non sapeva rifiutare. Lei sospirò.
-Va bene, va bene! Ma… posso sapere i vostri nomi?- chiese ai due ragazzi, che fecero un gran sorriso.
-Io sono Clair Walker da Luminopoli!- disse lei.
-E io sono Josh Walker, sempre da Luminopoli!- disse lui.
E così cominciò.
 
Poco più tardi, il gruppo aveva liberato una grossa zona in modo da creare un campo di combattimento. Non era il massimo, ma ci si poteva stare.
Lucinda fu la prima a lanciare la sua pokéball.
-Pachirisu, vai!- disse, liberando il piccolo pokémon elettrico. Il piccoletto lanciò il suo verso, mettendosi in posizione di combattimento.
Il secondo fu Ash.
-E’ da un po’ che non combattiamo insieme… vai, Swellow!- gridò, lanciando la sfera. Da essa uscì un pokémon volante simile ad una grossa rondine.
I due fratelli, invece, sorrisero e lanciarono insieme le pokéball, gridando all’unisono:
-Andate, Aegislash e Heliolisk!-
Dalle sfere uscirono due pokémon sconosciuti ai nostri eroi: il primo era costituito da una specie di cerchio dorato e con tre protuberanze, insieme a quelle che sembravano due punte che uscivano da sopra e sotto, oltre a delle specie di piccole ali ai lati del cerchio. Il secondo era una specie di lucertola, con il corpo giallo con decorazioni arancioni e il collo e la testa neri. Quando uscì aprì una sorta di collare che aveva sul collo, sembrando così più grosso e minaccioso.
-Cosa sono?- chiese Ash, non avendo mai visto due pokémon del genere. Sia lui che Lucinda cercarono il pokédex e lo aprirono, volendo scoprire qualche informazione in più sui loro avversari.
-Pokémon sconosciuto, si prega di aggiornare questa unità.- recitarono all’unisono entrambe le macchine. I due fratelli ghignarono.
-Sono pokémon della nostra regione nativa, Kalos.-
Ash scrollò le spalle.
-Non importa da dove vengono, li sconfiggeremo comunque! Swellow, Aeroassalto!- Il pokémon lanciò il suo versò e salì verso l’alto, per poi scendere in picchiata sui suoi avversari.
Clair ghignò.
-Aegislash, Scudo Reale!- gridò, e il pokémon volò in alto, il suo scudo che brillava di una luce intensa , pronto a fermare l’attacco avversario. L’impatto fu tremendo, ma Aegislash non si mosse di un millimetro. Il pokémon rondine invece volò via, lanciando il suo verso e rimettendosi in posizione di combattimento.
-Pachirisu, usa Scarica su quell’Aegislash!- disse Lucinda, e il suo pokémon saltò in aria, rilasciando una potente scarica elettrica diretta verso entrambi i suoi avversari.
-Heliolisk, Granvoce!- gridò il ragazzino mentre il suo pokémon avanzava e lanciava un urlo spaccatimpani, che colpì e annullò la scarica di Pachirisu.
-Aegislash, ora usa Spadasolenne su quel Pachirisu!-
Con grande stupore di Ash e Lucinda, il pokémon cambiò forma, rivelando che il suo corpo era in realtà una spada, e quel cerchio che aveva davanti era uno scudo, ora tenuto da una delle “ali” del pokémon. Aegislash si lanciò in avanti, usando il suo stesso corpo per canalizzare la mossa.
Ash fu il primo a riprendersi.
-Swellow, bloccalo con Ondacalda!- gridò l’allenatore, e il suo pokémon reagì immediatamente, creando un potente vento caldo che costrinse Aegislash a interrompere il suo attacco.
-Ora attacca quell’Heliolisk con Aeroassalto!-
Swellow si gettò subito sul pokémon avversario, colpendolo e mandandolo a terra.
-Perfetto, e con questo uno è andato! Ora…- Ash fu interrotto dalla voce del ragazzo, che gridò.
-Heliolisk, Caricaparabola!- immediatamente la lucertola si alzò, aprendo il suo collare e lanciando un attacco contro lo Swellow di Ash, che, non aspettandosi quella mossa, fu colpito in pieno. Il pokémon volante lanciò il suo verso atterrando pesantemente sul terreno.
-Swellow! Come ha fatto a resistere?- gridò Ash, che era abbastanza sicuro della forza del suo pokémon da pensare che il colpo avrebbe sconfitto Heliolisk.
Mentre la lucertola recuperava energie grazie all’attacco, Clair parlò.
-Semplice, quando un pokémon colpisce direttamente Scudo Reale, oltre a non fare danni subisce una diminuzione dell’attacco fisico.- spiegò, fiera di sé.
Ash e Lucinda rimasero un attimo sbigottiti dalla spiegazione, ma poi l’allenatore scoppiò a ridere.
-Molto interessante, questa non me l’aspettavo!-
Poi si concentrò sugli avversari. Prese poi il suo cappello e lo girò all’indietro, in modo che la visiera fosse dietro la testa.
- Va bene, è ora di finirla. Lucinda, sai cosa fare! Preparati, Swellow!-
Il volatile lanciò il suo verso e si librò nuovamente in aria, rimanendo però vicino al terreno. Poi toccò alla coordinatrice.
-Certo! Pachirisu, salta sopra Swellow!- il suo pokémon eseguì.
-E ora… usa Tuono verso l’alto!- gridò. Il piccolo pokémon saltò e lanciò una potente scarica elettrica in verticale.
I due avversari erano sgomenti.
-Cosa stanno facendo?- disse Josh.
-Se non si muovono, il Tuono gli piomberà addosso!- gridò Clair, non capendo quella mossa suicida. E così fu. Il Tuono, tornando verso terra, colpì Swellow e Pachirisu in pieno, facendo lanciare al volatile un verso di dolore.
-Swellow, resisti! So che ce la puoi fare!-  gridò Ash, e il suo pokémon rispose, sbattendo con potenza le ali e creando un bagliore di luce. Quello che emerse paralizzò i loro avversari. Swellow e Pachirisu erano ora coperti da quella che sembrava una patina dorata, ed intorno a loro stava un’aura elettrica.
Ash ghignò.
-Ora, Swellow! Aeroassalto!-
-Pachirisu, Scarica!-
completò Lucinda.
Swellow partì immediatamente alla carica, mentre Pachirisu potenziava ancora l’armatura elettrica che li circondava con la sua mossa.
Ripresasi dallo stupore, Clair tentò di difendersi.
-Aegislash, Scudo Reale!-
Ma appena prima che questi riuscisse a terminare la propria mossa Swellow colpì, trascinandolo con sé fino a colpire anche Heliolisk. Ci fu una tremenda esplosione e una grande colonna di elettricità si innalzò nel cielo.
Quando il fumò provocato dall’esplosione svanì, c’erano Aegislash e Heliolisk a terra, KO.
 
Il gruppo di allenatori e pokémon stava ora mangiando, accompagnato dai due fratelli.
-Quindi siete venuti a Johto perché a Kalos non potevi partecipare alle gare?- chiese Lucinda, tra un boccone e l’altro del famoso stufato di Brock.
Il ragazzo, Josh, fece cenno di sì con la testa.
-Esattamente. L’equivalente a Kalos delle Gare Pokémon sono i Pokévarietà. Purtroppo ci possono partecipare solo le ragazze.-
Tutti quanti annuirono.
-Che poi è una cosa stupida, no? Tutti dovrebbero poter partecipare alle gare, come qui a Johto! E’ come dire che la Lega Pokémon è esclusiva dei maschi, non esiste!- ribatté Clair con forza.
-Giusto!- confermò Ash -Tu e il tuo Aegislash siete forti, non c’è alcun motivo per non poter partecipare alle lotte in palestra.-
-Però- continuò Brock -alla Lega Pokémon non c’è discriminazione di sesso, no? O a Kalos è così?- chiese, sinceramente curioso.
Clair era impegnata ad ingurgitare (in un modo molto simile a quello di Ash) lo stufato, quindi fu Josh a rispondere.
-No, chiunque può partecipare, ma diciamo che… a Kalos le femmine sono molto più considerate se partecipano ad un Pokévarietà rispetto che alla Lega. Alcuni pensano che le lotte siano solo cose da maschi. Nessuno dice nulla, ovviamente, a parte in… alcune famiglie.-
Non ci fu bisogno di altre parole per comprendere la situazione dei due ragazzi.
Qualche altro minuto passò senza che nessuno dicesse niente.
Quando finirono di mangiare tutti, di comune accordo, cominciarono a sparecchiare e ad aiutare a mettere a posto. I pokémon, intanto, parlavano tra di loro, conoscendosi.
-Ash, ma come avete fatto a creare quella… quell’armatura? Non ho mai visto nulla del genere.- disse Clair, rivolgendosi all’allenatore.
-E’ nato tutto anni fa, mentre viaggiavo per la regione di Hoenn. Dovevo sconfiggere i settimi capipalestra, Tell e Pat. Erano gemelli ed erano molto, molto bravi nelle lotte in doppio. Durante la lotta in palestra pensavo di stare per perdere, quando mi è venuta questa idea. Ho avuto fiducia in Swellow e Pikachu e…be’, abbiamo vinto.-
Disse semplicemente, mentre Pikachu gli balzava sulla spalla lanciando il suo verso in segno di approvazione, insieme a Swellow. Clair sembrò rimanere stupita, e cercò di carpire altre informazioni da Ash.
Poco più lontano, al fiume, anche Lucinda e Josh stavano conversando.
-Quindi parteciperai anche tu alla gara?- chiese la coordinatrice al nuovo amico.
-Esattamente. Heliolisk è uno dei miei pokémon migliori, non è solo abile nella lotta. Vedrai, ti stupirà!- disse con fare determinato. Lucinda scoppiò a ridere, e lui rispose con un timido sorriso.
-Anche io non ho intenzione di perdere! Non vedo l’ora di gareggiare!- disse lei, felice di avere un altro rivale con cui confrontarsi.

Poco più tardi, quando il gruppo aveva smesso di mettere a posto, un rombo soffocato giunse dal cielo. Tutti quanti guardarono in alto per scoprire un ampio fronte nuvoloso in veloce avvicinamento.
-Ci conviene tornare in città.- disse Brock -Qui presto si scatenerà una tempesta.- tutti quanti erano d’accordo, quindi presero le loro cose e cominciarono ad incamminarsi. Quando però si girarono verso il sentiero videro un uomo alto più di due metri, incappucciato ed il cui volto era nascosto, dirigersi verso di loro.
-Signore?- disse Brock -Le conviene tornare in città, presto scoppierà un temporale!-
L’uomo non rispose e continuò ad avanzare.
Ad un certo punto tutti quanti trattennero il fiato, e le ragazze si portarono le mani alla bocca per soffocare un urlo. Le braccia dell’uomo erano piene di tagli, abrasioni e contusioni, alcuni davvero orribili. Sui polsi avevi due grossi segni circolari rossi, come se fosse stato ammanettato per lungo tempo. I piedi nudi erano anch’essi pieni di ferite, così come il poco che si vedeva delle gambe. Alla caviglia sinistra aveva ancora attaccato un pezzo di catena, che tintinnava ad ogni suo passo.
Il gruppo stava per correre ad aiutarlo, quando lui parlò, con voce roca, di chi aveva ricominciato a parlare da poco tempo.
-Ash…Ketchum…-
Il gruppo si bloccò.
-Tu…- la sua voce cominciò ad alzarsi. Prese una sfera tra quelle appese alla sua cintura e la lanciò in aria. Da essa uscì un grande pokémon quadrupede dal lungo collo, blu e azzurro, con quelle che sembravano pietre preziose sul corpo. Aveva due grandi creste intorno alla testa di colori cangianti.
Il pokémon Tundra, Aurorus, lanciò il suo verso, e una grande nuvola si formò tutto attorno alla radura. Cominciarono poi a scendere piccoli chicchi di grandine.
-Cos’è quello?- disse Ash, non conoscendo il pokémon. Fu Josh a rispondere.
-E’ Aurorus, un pokémon di Kalos resuscitato da un fossile. E’ di tipo roccia e ghiaccio!-
L’uomo scoppiò in una risata fragorosa, potente e profonda. Alzò il viso verso il cielo e il cappuccio cadde, rivelando un orribile volto segnato da cicatrici e ferite profonde. Un lungo rivolo di sangue secco gli scendeva dalla tempia destra. I capelli neri erano pieni di croste rossastre e gli occhi, neri anch’essi, erano iniettati di sangue. La barba folta era mal curata e lunga, come di chi non la tagli da molto tempo.
-Tu… sì, tu… la Madre… tu devi… devi MORIRE!- gridò, scoppiando poi in una nuova risata.
Alle parole dell’uomo tutto il gruppo si strinse intorno ad Ash con fare protettivo, soprattutto i suoi pokémon ancora fuori dalle sfere, ovvero Swellow e Pikachu. Il pokémon uccello aprì le grandi ali in protezione, mentre Pikachu lanciava scintille dalle sue gote e aveva la coda ritta in posizione di combattimento.
-Cosa… cosa stai dicendo?- disse Lucinda, con il braccio davanti al suo ragazzo, spaventata.
-Aurorus, Geloraggio!- gridò l’uomo. Il pokémon spalancò la bocca e, senza alcuna esitazione, sparò un raggio gelido contro Ash. Tutti si bloccarono, anche i pokémon, increduli a quanto stava succedendo.
La più veloce a reagire fu Clair che spinse Ash e suo fratello, che era dietro Ash, da parte facendoli cadere a terra. Così, però, era rimasta lei nella traiettoria del raggio. La ragazza spalancò gli occhi con orrore quando si vide arrivare la mossa contro. Un attimo prima di venire colpita una delle sue pokéball si animò e da essa uscì Aegislash, che si frappose fra lei il raggio. Il pokémon fu spinto indietro e colpì la sua allenatrice che lanciò un grido soffocato, ed entrambi volarono indietro finendo contro una grossa roccia con un sonoro schianto.
Ci fu un silenzio attonito per qualche secondo. Risuonò poi un grido.
-CLAIR!- era Josh che, rialzatosi, stava correndo dalla sorella.
Anche Ash si girò per guardarsi indietro, ancora attonito. Aegislash era KO e ridotto ad un ghiacciolo, mentre l’allenatrice sembrava aver subito un brutto colpo alla testa, ed era svenuta. Brock corse da lei, per vedere cosa poteva fare.
-Dannazione, non mi piace- disse il medico pokémon -ha un trauma cranico. Va portata immediatamente all’ospedale!-
Ash era sgomento. Mai in tutti quegli anni era successo qualcosa del genere. Era vero, c’era stata Terrie…ma lui non era stato lì, in quel momento. Ash chiuse i pugni e si rialzò.
-Swellow.- disse con voce calma, quasi gelida. Il pokémon, sorpreso nel sentire il proprio allenatore usare quel tono, si girò.
-Aiuta Brock a portare Clair in ospedale.- Poi tirò fuori un’altra pokéball.
-Staraptor, vai anche tu.- i due pokémon volanti diedero uno sguardo preoccupato al loro allenatore, ma bastò che Ash rispondesse al loro sguardo perché il pokémon capissero.
-Lucinda- continuò il ragazzo, con lo stesso tono gelido, ma tinto di preoccupazione e dolcezza.
-Per favore, usa Togekiss e vai anche tu.-
La ragazza si bloccò.
-Cosa? Non ti lascio da solo con questo qui!- gridò, cercando di prendere Ash per mano. Il ragazzo si scostò.
-Lucinda, c’è una persona che deve andare in ospedale. Non discutere.-
La coordinatrice rimase senza parole. Intanto, dietro di loro, Swellow aveva già caricato su Clair, mentre Brock era montato su Staraptor e Josh su un pokémon simile ad un grosso falco con piumaggio arancione, con la pancia grigia a macchie arancioni.
Senza dire altro, Ash prese una sfera.
-Infernape, scelgo te!- disse lanciando la sfera in aria. Il pokémon simile ad una scimmia entrò in campo, serio e attento. E pieno di rabbia.
Pikachu, sempre pronto a combattere, restò invece al fianco di Ash, con le gote che sprizzavano elettricità.
Lucinda tentò un’ultima volta di prendere Ash per la spalla.
-Ash, io non voglio andarmene! Quello lì potrebbe…- fu interrotta dal suo ragazzo.
-Quello lì potrebbe farti del male. Vai. Ora.- disse con un tono che non ammetteva repliche.
Passarono due secondi.
-No.- replico lei.
Ash si girò, sorpreso. La coordinatrice gli sorrise. Un sorriso dolce e pieno di fiducia.
-Non ti lascerò da solo. Mai più. Ti starò vicino e combatterò anche io, se necessario. Non permetterò che ti facciano del male.  Brock, andate!-
L’ultima frase la gridò e il medico pokémon, insieme a Josh e alla svenuta Clair, partirono per l’ospedale sui loro pokémon, non senza un ultimo sguardo preoccupato ai due allenatori.
Lucinda mise una mano sulla spalla ad Ash. Il ragazzo sospirò e chiuse gli occhi. Poi le sfiorò la mano con la sua.
-Grazie.- disse semplicemente, per poi voltarsi verso il suo avversario con sguardo determinato.
L’uomo durante tutto questo era rimasto fermo. Non aveva tentato di attaccare gli altri, né di comandare ancora Aurorus. Aveva un sorriso sardonico sul volto.
-Allora, hai finito con il teatrino? Sei pronto per morire-
Commentò, quasi gongolando.
Ash chiuse i pugni con rabbia, poi sussurrò, spostandosi davanti alla sua ragazza con fare protettivo.
-Non preoccuparti, Lucinda. Qui me ne occupo io.-
Pikachu e Infernape lanciarono i loro versi. Erano pronti a tutto.
 
Non sono interamente soddisfatto del capitolo, ma non riuscivo a migliorarlo particolarmente. Speriamo che Clair non sia troppo grave... e cosa avrò in serbo questo gelido personaggio? Lo scopriremo presto!
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui a leggere! Un saluto,

Lord Weavile.
  
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