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Autore: sister_of_Percy    12/08/2016    2 recensioni
SEQUEL DI "EROI DALL'ALTRO MONDO" | CROSS-OVER
I semidei e i maghi hanno sconfitto Salazar Serpeverde è hanno costituito una nuova alleanza, con lo scopo di essere pronti a nuove minacce.
Di certo non sanno che una di queste è più vicina di quanto pensino.
Tra innamoramenti, amicizie e nuove avventure ecco la seconda storia in cui maghi e semidei si uniranno per una comune minaccia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Semidei Fanfiction Interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di un nuovo inizio'
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Nuovi arrivi

Campo Mezzosangue

 

ARTHUR KIRKLEM

 

Era una mattina comune al Campo Mezzosangue. Erano passati ormai due mesi dall'impresa affrontata insieme ai maghi di Hogwarts.

Da quel momento i maghi e i semidei avevano saputo della reciproca esistenza e si erano alleati.

Per rendere la loro alleanza ancora più ferrea, Chirone e la preside McGranitt avevano organizzato degli scambi in cui gruppi di semidei sarebbero andati ad Hogwarts e viceversa.

Quello era il giorno in cui alcuni maghi sarebbero arrivati al Campo, tra cui i loro compagni di impresa: Arthur era ansioso di rivederli.

Per passare il tempo stava tirando con l'arco nel deserto poligono. Come al solito Baek lo aveva obbligato a camminare con lui per i boschi e, una volta finita la passeggiata, aveva completamente perso il sonno.

Il figlio di Ade prese a tirare contro i vari bersagli, poi estrasse uno dei suoi coltelli con una velocità micidiale. Arthur riprese fiato e, soddisfatto, si guardò intorno: ognuna delle sue armi si era conficcata perfettamente al centro del bersaglio.

Dopo quello che Baek era stato rapito sotto i suoi occhi ad Hogwarts aveva deciso che non sarebbe più stato preso di sorpresa.

Arthur, perso come era nei suoi pensieri, non si rese conto che qualcuno si era avvicinato alle sua spalle.

"Cavolo!" Commentò stupito Sebastian Crassworth. Arthur incoccò una freccia e la puntò contro il figlio di Ermes, poi lo riconobbe e abbassò l'arma: "Scusa, l'adrenalina."

Sebastian lo guardò scettico, poi riprese il sorriso: "Ci alleniamo insieme?"

Il figlio di Ade si rese conto solo in quel momento che aveva la faretra in spalla e un arco in mano.

Arthur scosse le spalle, facendo segno che non gli importava. Il figlio di Ermes non se la prese troppo per la freddezza dell'altro e si avvicinò a lui.

Sebastian prese un respiro profondo, puntò l'arco e scagliò la freccia che si conficcò perfettamente nella porta della casa di Borea.

Il figlio di Ermes sorrise: nel momento in cui la porta di Lukas si sarebbe aperta avrebbe avuto una bella sorpresa.

Arthur ammirò la precisione del colpo di Sebastian. Vide il figlio di Ermes puntare un altro bersaglio, quando questo sembrò notare qualcosa.

"Che cosa..." iniziò il figlio di Ade prima di venire interrotto da Sebastian. Quest'ultimo alzò lo sguardo al cielo, poi fece un gran sorriso: "Sono arrivati."

 

ALEXANDER MAXIMILIAN COOK

 

Alex stava volando con destrezza sulla sua scopa, al fianco di Emy e Aaron.

I maghi avevano raggiunto la baia di Long Island nel giro di un paio di ore, grazie alla magia che avvolgeva le loro scope.

Il Campo Mezzosangue era sensazionale: alla sua entrata si trovava un enorme drago, mentre all'interno potevano vedere un grande padiglione, un'arena e altre costruzioni dall'aria antica.

Alex guardò sbalordito quella meraviglia e, in mezzo a quello che sembrava il poligono del tiro con l'arco, individuò Sebastian e Arthur.

Il primo aveva l'arco teso e stava per scoccare una freccia, mentre il secondo lo osservava.

Il Grifondoro aumentò la velocità e si diresse verso i semidei. Atterrò con maestria al loro fianco e sorrise: "Vi allenate senza di noi?"

"Certo, non vogliamo condannare tutto il Campo a morte." Rispose Sebastian ridacchiando, poi lo abbracciò.

"Gli altri?" Chiese Aaron guardandosi intorno.

"Baek si sta allenando con la scherma." Rispose Arthur indicando loro la direzione.

I maghi lo seguirono guardandosi intorno.

Alex vide a un centinaio di metri di distanza un complesso di costruzioni, alcune dall'aria ancora più antica delle altre; una era circondata da filo spinato, mentre un'altra sembrava quasi brillare di luce propria e non si poteva guardarla troppo a lungo senza sentire male agli occhi.

Il Grifondoro riportò lo sguardo di fronte a sè, vedendo un complesso che ricordava in tutto e per tutto un'arena.

All'interno di questa Baek e Richard combattevano quello che sembrava un vero duello all'ultimo sangue. Il primo attaccava con forza, sfruttando la sua superiorità muscolare, mentre il secondo schivava e reagiva velocemente, cercando di puntare ai punti scoperti.

I semidei combattevano con maestria, mettendo in mostra anni e anni di allenamenti.

Il figlio di Thanatos attaccò, tentando un affondo verso il fianco il sinistro di Richard che, però, lo schivò e lo colpì nella parte posteriore del ginocchio, facendolo cadere a terra. Il figlio di Apollo approfittò di quel momento di distrazione e colpì l'altro in faccia con il pomello della spada.

Chen sfruttò lo sbilanciarsi dell'altro e lo tirò a terra per un polso; rotolò e si mise a cavalcioni su Richard, colpendolo violentemente sul volto. Quest'ultimo riuscì ad allontanare l'altro e si rimise in piedi, riprendendo la sua arma mentre anche Baek raccoglieva la sua.

Alex pensò che avrebbero finito per uccidersi a vicenda, poi il figlio di Apollo scoppiò a ridere e colpì Baek su una spalla: "Siamo davvero migliorati! Anche se tu dovresti mettere su un po' di muscoli."

"E tu dovresti migliorare la tua velocità." Rispose il figlio di Thanatos con sguardo di sfida, mentre temponava il naso sanguinante con il fondo della maglietta, rivelando parte dell'addome.

I due semidei finalmente si accorsero del loro pubblico e si diressero verso di loro con una corsetta leggera.

"Finalmente! Pensavo che non sareste mai arrivati." Commentò Baek.

"Grey, solo perchè sei così cretini da alzarti prima dell'alba non vuol dire che lo siano tutti." Rispose Emily per le rime e abbracciando il ragazzo.

"Se Chirone sapesse che avete combattuto senza armature vi ucciderebbe." Commentò Sebastian.

"Esatto. Se..." Rispose Richard marcando l'ultima parola.

Il figlio di Ermes sbuffò e gli segnalò il sangue che colava dal suo zigomo.

"Con questo caldo è impossibile stare con l'armatura." Si giustificò Baek.

"A proposito, come è possibile che non siamo nemmeno in primavera e qua si muore di caldo?" Domandò curiosa Zoey.   

"Le barriere non ci proteggono solo dai mostri." Rispose vago il figlio di Ade.

Probabilmente avrebbe fatto altre domande, ma venne interrotta da Baek: "Questo allenamento mi ha messo fame, andiamo a fare colazione."

"Ma l'hai già fatta!" Protestò il figlio di Ade.

Chen si incamminò verso il padiglione: "E allora?"

   
 
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