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Autore: Ciceronix    12/08/2016    1 recensioni
Cosa succede se una squadra di cacciatrici mezze vampiro si imbatte in sei vampiri e una ragazza da proteggere? Idea mia molto folle per stravolgere la serie, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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<< Bene Komori, adesso che sei a conoscenza della nostra vera 'natura', credo che sia il giusto momento di descriverti i nostri ruoli in questo istituto, per dare una chiara risposta al perché ci stiano guardando tutti, ok? >>

Effettivamente, era vero che si potesse avvertire innumerevoli paia di occhi addosso, ma Yui non volle comunque precisare che fossero scuri dall'invidia verso di lei , per la prima volta a non dover percorrere il corridoio da sola.

<< Sui è la direttrice, lo sanno tutti. La nostra Yuki è la presidentessa del consiglio studentesco; Nyoko è l'organizzatrice di eventi, come feste, riunioni, volontariato,ecc.; Minako è il nostro occhio che tutto vede, è vero, un oltraggio alla privacy, ma come si dice: 'Una scuola sorvegliata è una scuola sicura!' Ed io sono la segretaria: raccolgo le lamentele o le idee degli studenti e li presento a Sui per decidere sul da farsi, e posso fungere anche come 'consulente', semmai ti dovessi sentire stressata per voti bassi o relazioni sociali. >>

Yui si sentiva esattamente come una margherita in un campo di girasoli:

<< Siete tutte molto importanti... >>

Nyoko le tirò una manica:

<< Se vuoi, Komori-senpai, potremmo affidare anche a te un incarico, eh, Sui? >>

La rossa ci rifletté, lisciandosi il mento:

<< L'infermeria sarebbe già occupata...ma credo che si possa trovare un posto per lei, signorina Komori. >>

Yui si immaginò quanto sarebbe potuto aumentare l'odio di tutta la scuola se fosse diventata come loro:

'Devi declinare questa proposta...con gentilezza...'

<< Ecco...veramente... >>

Alla sua solita fortuna, trillò la campanella:

<< Oops, scusaci Komori-senpai, ma io e Yuki non possiamo tardare, ce lo dici dopo, ok?>>

<< Va bene... >>

<< Le auguro una lieta lezione... >>

Fece un piccolo e pigro inchino la castana, spingendo la sedia della rosa tra il fiume di persone in fila indiana, dirigendosi alla classe del primo anno.


<< Io invece andrò a fare l'asociale nel secondo anno, è quello che mi riesce meglio.>>

<< Povera te che sei da sola in classe Minako, anzi no, poveri i tuoi compagni! Dí un po': quanti ne hai terrorizzati? >>

L'albina mostrò tutte e dieci le dita, sogghignando:

<< Sette di loro sono ragazzi. >>

Akira si mise una mano sulla fronte, con falsa preoccupazione:

<< Non troverai mai un fidanzato così. >>

<< E chi ne ha bisogno?! I ragazzi sono tutti uguali, vogliono solo una cosa, e ricorrono ai mezzi più meschini per ottenerlo dal corpo di una donna, perché ci pensano come deboli. Ebbene, provasse solo quel Laito a toccarmi...e farà la fine di capuccetto rosso, solo che nella mia versione lo digerirò.  Ugh...sono in ritardo, grazie Akira! Ci vediamo, Yui! >>

Minako scappò, in un flash.

<< Evviva il femminismo... (però mi farebbe un favore...).Benissimo, a questo punto togliamo il disturbo, che ne dici Yui? Abbiamo...tre minutini di ritardo! >>

<< Si! >> Se ne andarono, lasciando in mezzo al corridoio la giovane direttrice, che tirò fuori una scaletta, appuntandoci qualcosa sopra:

<< Trovare un posto per Komori...e abituarsi a chiamarla per nome. >>.

<< È finita!! Quel professore non smetteva più di parlare, hai visto? >>

<< Si! È impossibile averne uno che fa supplenza ad altri tre! >> Y

ui si stava aprendo di carattere sempre di più, raggiunse il record di dire più di tre parole, tanto che arrossì, dandosi mentalmente della chiacchierona.

<< Akira! Yui-senpai! Ho preso 85/100 a Giapponese! >>

<< Ohoh, good job, Nyoko~! >>

Akira le arruffò i capelli, fiera.

<< E tu, Yuki, quanto hai preso? >>

Domandò Minako alla castana, che le diede senza dire nulla il suo foglio, con su scritto il voto:

<< Eh?! 100/100?!! >>

<< Ma è il massimo! Sei un mostro, Yuki! >>

<< Bravissima, Yuyu! >>

La acclamò entusiasta la rosa, suscitando tuttavia una semplice alzata di spalle dalla diretta interessata:

<< Non è una sorpresa che prenda voti alti...li prendo sempre. >>

<< E lo dici così tranquillamente?! Secchiona! >>

La riprese Minako, beffarda.

<< Brava, Yuki...continua così. >>

<< Lo farò, Sui... >>

La rossa annuì, riconcentrandosi subito sulle sue mansioni appuntate, con sgomento da parte di Yui:

'Tutto qui? Perché con Yuki Sui pare così...fredda?'

<< Ho pensato di iscrivermi al club di basket. Vi sembra una buona idea? >>

<< È perfetto per la tua statura, Akira. Ma cambieresti idea se ti affermassi che nella squadra si trovi il cosiddetto 'Ore-sama?' >>

<< Nah, non è un problema: 'Oreo-sama' è a posto. >>

<< Ahahahahahahahahah, 'Oreo-sama?!' Sei cattiva, Aki! >>

<< Questa era proprio buona! >>

<< Mi...viene da ridere...credo... >>

<< Che bambina... >>

<< Eddai Sui, fattela una bella risata! >>

<< Lo farò quando imparerai a coprirti la pancia e le gambe vicino ai vampiri. >>

<< Uff! Sono solo me stessa! >>

Yui stava ancora ridendo per la battuta su Ayato:

'Oreo...sama...un biscottino!'


Arrossì di nuovo, scacciandosi dalla testa quella immagine fluff su il maggiore dei tre.

<< Oh, ma dove sono?! >>

<< Otto minuti di ritardo! Ma non hanno un minimo di rispetto per l'autista?! >>

<< Tsk, bambini viziati... >>

Nonostante l'ultima ora fosse conclusa, i sei non erano ancora usciti dall'istituto, spazientendo le più impulsive delle ragazze, ossia Sui, Akira e Minako, che calciò un sasso, dichiarando secca:

<< Io vado a cercarli. Gli faccio vedere io cosa sia il rispetto. >>

Le cinque si guardarono, per decidere sul da farsi:

<< Andiamo anche noi? >>

<< E Yui? La lasciamo da sola? >>

La bionda alzò la mano:

<< Ehm, io avrei un modo per...convincere Ayato-kun...ci potrei pensare io a lui... >>

La rossa sospirò:

<< Se insiste, Komori. Allora è deciso: qualunque fratello dovreste incontrare, fate si tutto per portarlo qui. Buona fortuna. >>.

Sui seppe già dove avrebbe potuto trovare uno di loro, uno che amava sperimentare e analizzare, e dove si poteva fare tutto ciò? Nel laboratorio, ovviamente.

<< Reiji Sakamaki, parla tanto di buone maniere ma a quanto pare non è al corrente che far aspettare una signora sia una grave forma di maleducazione. >>

Il moro posò l'ampolla, indicando la porta dietro alle sue spalle:

<< Nel suo caso, invece, lei non è al corrente che il non bussare sia una forma di maleducazione inaccettabile. Sono mortificato di starvi facendo attendere, ma al momento sono molto occupato... >>

La rossa vide il tipo di esperimento che stava ribollendo nelle fialette, e capì che lui non sarebbe uscito da quella stanza finché non lo avesse completato, ma lui non riusciva a definire quale fosse l'ingrediente chiave, ebbene, lei lo sapeva, e anche se le conseguenze fossero disastrose, decise di rischiare, per Yui.

<< Sangue di vergine. >>

<< Come dite? >>

<< Vi manca del sangue di vergine per completare questo siero. Adesso mi ascolti bene: se le dò il mio sangue, lei mi seguirà alla limousine. Offerta accolta? >>

Lui fece un ghigno di interesse:

<< Oh, capisco. Offerta accolta. >>

Sui prese in mano un bisturi, tagliandosi un polso e facendo gocciolare il suo sangue nel mortaio, sotto gli occhi scarlatti dall'improvvisa fame di Reiji, che le venne dietro, tirandole la testa da un lato:

<< Veramente una curiosa trovata, per implorarmi perdono. Adesso mantenga la sua promessa, mi dia il suo sangue. >>

Sui reagì chiudendo calma gli occhi, stringendo le dita contro la scrivania come Reiji gli ficcò i canini nel collo, cominciando a succhiare...;

<< Ehi...gigante...svegliati. >>

Yuki trovò Shuu, sdraiato sul pavimento dell'aula di musica, con le cuffiette sempre nelle orecchie, dormendo.

<< Rumorosa... >>

<< Non sto dicendo nulla... >>

La castana si mise a cavalcioni su di lui, prendendogli le spalle e tirando forte:

<< Nghhhhh! >>

<< Ehi... >>

<< Nghhhhhhhhh! >>

<< Smettila di fare certi versi, bambina... >>

<< Ho solo quattro anni in meno di te...e non sto facendo versi da pervertita. >>

Il biondo aprì un occhio azzurro, notando la pericolosa vicinanza che aveva con il collo di Yuki, e pensando che non avrebbe fatto un grande sforzo, decise di approfittarne.

<< E-ehi. Che vuoi... >>

<< Silenzio. >>

Yuki sentì un dolore atroce avvertendo i lunghi canini entrargli nel suo collo ancora in crescita, ma non lo diede a vedere, nessuna smorfia, solo un gemito e le palpebre serrate. Lo faceva solo per Yui;

<< Io e Teddy non veniamo!!! >>

<< Possiamo sapere almeno il perché, Kanato-senpai? >>

Il violetto lacrimava furioso, lamentandosi con la rosa:

<< Ho sete. Voglio bere qualcosa e subito!!! >>

Nyoko doveva portare a compito il suo incarico e lo avrebbe fatto:

<< Ti porterò qualcosa. Aspettami qui! >>

Fece sfrecciare la sedia a rotelle verso i distributori di bevande calde, restando delusa:

<< Eh?! Ma chi è quel fuori di testa che ha messo solo caffè?! Non posso dare una cosa simile a Kanato!! Mi è rimasta una sola cosa da fare!! >>

In tasca aveva una barretta di cioccolato al latte e lì vicino c'era la stanza del fornello...i suoi sensi da patissiere  si risvegliarono:

<< Bunny, al lavoro! >>

Dopo un po' di minuti...

<< Ah...ah...Kanato...eccoti...cioccolata calda...ah... >>

Il violetto fermò la mano che si era abituata a schiaffeggiare i caffè offerti, piegando la testa da un lato:

<< Cioccolata? >>

<< Si...da come ho potuto notare a colazione, hai un debole per il dolce, così ho pensato che detestassi l'amaro...e...l'ho fatta con le mie mani. Quindi, adesso che...sei a posto...verresti via con noi...ti prego? >>

Il violetto intinse l'indice nella crema, portandoselo alle labbra, leccandolo e sorridendo, prendendo  poi il polso di Nyoko, poggiando la guancia sulle sue dita:

<< Sei davvero gentile. È molto dolce...ma vorrei aggiungerci qualcosa per renderlo ancora più dolce. >>

Premette le labbra sul l'indice della rosa, addentandolo prima che ella potesse protestare, osservando le gocce che cadevano nel bicchiere, confondendosi nel marrone intenso.

' Se gli piace il mio sangue...forse...potrebbe lasciare in pace Yui?';

'Mi chiedo come stiano andando le altre...'

<< Ah! Ahh! L-Laito-senpai, si! >>

Akira si irrigidì, seguendo i rumori sconci di una ragazza, provenienti dallo stanzino, dove, se ne aggiunsero degli altri, di un'altra studentessa, che fecero ribrezzo alla californiana. Dopo aver fatto un lungo respiro, aprì la porta, generando il panico delle due ragazze in topless, Laito che  ne afferrava le natiche scoperte, sorridendo felino alla faccia disgustata di Akira:

<< Caliente~! Appena in tempo...vuoi unirti? >>

<< Ascoltatemi bene, ragazze: vi dò un paio di minuti per rivestirvi, uscire da qui e tornare a casa, se volete che non faccia la spia con la direttrice...o con i vostri genitori. >>

<< No! Non farlo! Ce ne andiamo! >>

<< Si! Con permesso! >>

Le ragazze sgattaiolarono fuori, lasciando soli il rosso in boxer e la castana, che lanciò le parti della sua divisa contro di lui, come se volesse ferirlo:

<< Esci. >>

Sibilò a denti stretti, scagliandogli per ultime le scarpe, che egli bloccò come palle da baseball.

<< Sei una guastafeste. Ci stavamo soltanto divertendo! >>

<< Così ti diverti!? Insegnando a delle ragazzine ad essere come te!? Sono del primo anno, hanno quindici anni! >>

Sbraitò Akira, l'eco molto forte e echeggiante sulle mura del corridoio. Il rosso si lisciò il capello, sembrando vagare nel proprio pensiero, sempre con i rossi sulle guance e la voce sensuale:

<< Ah...beata gioventù: la pubertà, il conoscere se stessi...bei tempi. Ricordo ancora quando persi la mia verginità...hmmmmm, pensare che a quell'epoca ero un gioviale tredicenne pieno di sogni e speranze...fa nulla!~ >>

Akira storse le labbra, avvertendo uno strano peso sul petto, che le mozzava il respiro, e poi dei brividi, scivolosi dalle spalle alle caviglie.

'Tredici...anni...'

Le mani invisibili comparvero d'improvviso, i polpastrelli premuti sulle cosce, sul ventre, sulla faccia...;

<< E-Ehi...dove vai!?... >>

Laito le si era allontanato, rivestito e sereno:

<< Visto che qui sono un peso, vado a trovare un po' di conforto in Bitch-chan~! >>

La castana si impietrì, immaginandosi la scena: Yui inerme, con quel viscido sopra che le strappava di dosso gonna e camicia, leccandosi le labbra.

<< Fermo! Laito, fermati! >>

Akira riuscì a dimenticarsi della sensazione di mani sul suo corpo, correndo e fermandolo per la manica:

<< Prendi il mio di sangue se proprio ci tieni! >>

Fu veloce a parlare, ma non a ragionare, e questo fu un grande errore.

<< ...Oh. Ho capito. Caliente è gelosa. >>

<< C...che!? No!! Io... >>

Non finì di dare una qualunque scusa, che fece strisciare il palmo sul muro, distraendosi dal bruciore dei canini nelle sue clavicole. ; 

Minako uscì sul soffitto, dove aveva intravisto Subaru Sakamaki, al davanti delle sbarre che proteggevano i ragazzi dal cadere nel vuoto, guardando perso la luna, sospirando e poi parlando seccato:

<< Deduco che hai la seria intenzione di stalkerarmi. >>

L'albina era vicino a lui, con le palpebre strizzate e con le braccia avvinghiate alle sbarre di ferro:

<< Devi venire...alla limousine. >>

<< Non prendo ordini da nessuno. Ehi, ma cosa ti prende? Paura...dell'altezza? >>

<< Non sono affari tuoi. >>

Rispose Minako, cercando tuttavia di non pensare quanto in alto si trovassero...

<< La luna...è piena, oggi. >>

Il tono di voce di lui era nel neutro, ma fu miracolosa: fece acquistare un po' di coraggio all'albina, che restò di stucco all'insolita bellezza della luna bianchissima,  dimenticandosi dove e con chi fosse:

<< È bellissima... >>

<< Si... >>

<< Era da anni che non vedevo uno spettacolo così... >>

Subaru la guardò di sottecchi, voltando dopo lo sguardo e arrossendo, avendo scoperto che non era l'unico fan delle lune piene.

<< Smettila di copiarmi, comunque. Ok? >>

<< ... >>

Minako ormai era lontana dalla realtà, alzando una mano nel cielo stellato, sognando di poter afferrare quella sfera nella mano, splendente.

I due ci misero dieci minuti per dirigersi nel veicolo, riempito dal resto dei fratelli e delle ragazze, che continuavano a massaggiarsi i punti dei morsi, Yui si sentiva in colpa, Ayato in tutto questo, mangiava i Takoyaki con gusto:

<< Grazie per aver servito il tuo Ore-sama, Chichinashi. >>

<< S-si. >>

La bionda, per un ipotetico aiuto divino, non fu stata morsa ( festeggiamo! )

<< Ragazze...vi hanno davvero...? >>

<< Non parliamone, per favore. >>

Rispose a nome di tutte Sui, placando la sorpresa di Minako, salvata anch'essa da il fatto che Subaru si rifiutasse ancora di mordere Yui.

/////////////////////////////////////////////////////// Scusatemi per il ritardo mostruoso! Dove mi trovo non c'è molto campo, e non so come potrò fare per i prossimi capitoli, mi inventerò qualcosa! Il nostro Subaru è proprio un 'girello alla cannella' xD, e Yui che non è stata morsa...per una volta! Alla prossima, buona serata!
  
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