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Autore: Francy_Kid    15/08/2016    4 recensioni
~Sequel di "Amour masqué"~
Sono passati quattro mesi da quando Chat Noir ha svelato la sua identità segreta a Marinette. Malgrado i due stanno insieme da tutto quel tempo, una vecchia conoscenza si ripresenta, minacciando il loro rapporto e le loro vite.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Cap. 18

 

«Dimmi se ho capito bene: –disse Adrien ancora scettico– c'è questo vecchietto che tu hai incontrato più di una volta e che custodisce tutti i Miraculous, lui ci ha dato quelli della coccinella e del gatto nero ed è lui il possessore del libro che avevo preso dalla cassaforte di mio padre?» ripeté per l'ennesima volta, ricevendo un'altra risposta affermativa da parte della ragazza.
«Mi chiedo come hai fatto a prenderlo da una cassaforte chiusa. Ma sono più meravigliato del fatto che non ti ho ancora punito per aver rovistato nelle mie cose.» esclamò Gabriel al posto del conducente, stando attento alla strada, ma ascoltando ciò che stavano dicendo i due.
«È colpa di Plagg: lui ci è passato attraverso e in un batter d'occhio l'ha aperta. Solo perché sperava di trovarci del Camembert.» sbuffò, nascondendo la preoccupazione per il suo kwami.

Da quando erano saliti in macchina Plagg aveva perso conoscenza, senza più riprendersi.

Adrien sapeva che era ancora vivo: il suo compagno di avventure non poteva abbandonarlo in quel modo.

«Ancora non capisco come sia riuscita Lila a liberarsi dal Lucky Charm. Nessuno fino ad ora c'era mai riuscito.» sbottò Marinette, arrabbiata del fatto di aver fallito.
«Marinette, se Lila è riuscita a liberarsi c'è un motivo. Ricorda: il Lucky Charm serve per rendere vulnerabile il nemico, non per fermarlo del tutto.» rispose Tikki, appollaiata sulla spalla della sua portatrice.
«Non per fare l'antipatico, ma se volevi fermare Lila allora dovevi purificare l'akuma.» s'intromise Nooroo, notando subito lo sguardo triste della ragazza. «Ma se l'avessi fatto allora non so se Adrien se la sarebbe cavata.» aggiunse subito dopo, pur non cambiando l'espressione di autocommiserazione della corvina.
«Mari, Nooroo ha ragione: se tu non mi avessi soccorso credo che ora non sarei qui a stringerti la mano.» disse il biondo, intrecciando le dita con le sue, stando attento a non farle muovere troppo i polsi per le gravi abrasioni dovute alle corde, baciandole la guancia quando lei gli sorrise.
«Risparmiate le smancerie per dopo. –disse Gabriel parcheggiando– Siamo arrivati.»



 

«Master Fu, sono io.» bussò alla porta Marinette, non ricevendo risposta. «Master Fu...» provò un'altra volta, ruotando la maniglia per aprire.

Appena la porta si spalancò i tre –ed i loro kwami– si trovarono davanti ad uno spettacolo per niente piacevole: tutta la stanza era a soqquadro; mobili rovesciati, vasi a terra in frantumi e persino una finestra rotta.

La corvina si fiondò preoccupata nella stanza, urlando il nome del maestro e iniziando a cercarlo, quando un flebile mugolio all'interno dell'armadio attirò la sua attenzione.

Appena lo aprì vi trovò Fu legato ed imbavagliato, con un livido sulla fronte.

«Master Fu!» esclamò liberandolo, pronta ad aiutarlo in caso perdesse l'equilibrio.
«Grazie cara.» disse lui, uscendo dall'armadio, seguito da Wayzz.
«Master Fu, mi secca metterle fretta, soprattutto ora, ma Plagg sta male.» si affrettò a dire la corvina, facendo passare Adrien, che mise tra le mani del maestro il suo kwami ancora provo di sensi.
Il vecchietto gli diede una rapida occhiata, cercando di mantenere la calma: «Aspettate fuori, Wayzz vi verrà a chiamare tra qualche minuto.»

Il biondo non poté fare a meno di essere preoccupato: Plagg era nelle mani di uno sconosciuto e, anche se anche lui aveva un kwami, non lo conosceva affatto quel vecchietto.

I tre uscirono dalla stanza, chiudendo la porta dietro di loro, aspettando notizie come nelle sale d'aspetto degli ospedali; Adrien si sedette contro il muro, spossato dalla lotta precedente e dalla situazione.

«Adrien, ti assicuro che Plagg è nelle mani giuste.» lo rassicurò Marinette, sedendosi accanto a lui. «Il Maestro ha curato Tikki quando ne aveva bisogno.»
Il ragazzo le sorrise tristemente, poggiando la testa sulla sua spalla: «Se tu ti fidi di lui, allora lo farò anch'io.»

La ragazza intrecciò le dita con le sue, poggiando contro di lui, aspettando e sperando per Plagg.

«Anche tu hai bisogno di cure.» mormorò il ragazzo, sfiorando le abrasioni sui polsi della corvina con le dita.
«Non credere che il sangue che hai in faccia ti doni, super-modello.» lo schernì lei, dando un colpo leggero al piede del biondo con il suo, che venne restituito.

Gabriel li guardò con la coda dell'occhio, sorridendo tra sé e sé; era incredibile come anche dopo tutto quello che era successo i due si sostenessero a vicenda –anche lui lo faceva, ma a modo suo–

Passò un quarto d'ora quando Wayzz attraversò la porta chiusa e disse ai tre che potevano entrare.

La stanza era ancora in disordine, ma si sentiva un forte odore di incenso malgrado il vetro della finestra rotto.

Fu uscì da dietro una tenda cinese con le mani dietro la schiena e l'aria stanca.

«Come sta Plagg?» chiese Adrien, stringendo ancora la mano alla corvina.
«Siete arrivati in tempo: le sue energie erano al minimo e non sarebbe sopravvissuto se non sareste corsi qua.» spiegò brevemente, ignorando il lieve giramento di testa. «Si riprenderà in qualche giorno. La sua pigrizia lo aiuterà.» disse prima che il biondo potesse fargli altre domande, tranquillizzandolo.
«Ancora mi chiedo come sia riuscito ad usare il Cataclisma due volte. Credevo fosse impossibile.» disse ancora sorpresa la corvina.
«Forza di volontà, mia cara, e parecchia stupidaggine. Plagg ne ha tanto di entrambe, ma eccelle principalmente nella seconda.»

Gabriel, che fino ad ora era rimasto in disparte, si fece avanti: «So che è parecchio stanco, ma vorrei chiederle se potrebbe curare i ragazzi: hanno subito delle ferite durante lo scontro.»

Master Fu guardò i due, notando le abrasioni sui polsi di Marinette e il viso segnato di Adrien. «Che sciocco che sono! Me ne occupo subito signor Agreste. Andate in bagno a pulirvi le ferite così posso curarvi.» aggiunse rivolto ai due, che cambiarono stanza. «Ti devo parlare di una cosa, Papillon.» disse il guardiano, voltandosi verso lo stilista.
«Anch'io: vorrei restituire Nooroo.»
«Cosa?» sbottò il kwami viola.
«Sono stato un padrone pessimo e, malgrado tu mi avessi avvertito che i Miraculous non vengono usati per il male, io non ti ho ascoltato, non cambiando idea sul fatto di volere il potere assoluto e costringendoti a fare cose che tu non volevi. E di questo ti chiedo scusa.» disse Gabriel realmente pentito, capendo solo ora quanto il suo kwami stesse soffrendo.
«Io non volevo farti restituire Nooroo.» esclamò Fu, sorprendendo lo stilista. «Io ti voglio offrire il mio posto come Grande Guardiano.»



 

«Certo che Lila è fissata col legare ed imbavagliare le persone.» s'intromise Adrien, guardandosi in giro.

I due ragazzi, dopo essere usciti dal bagno, vennero curati da Fu, fasciando le ferite e ricoprendo le con un unguento che veniva dalla Cina, dandone loro un po'.

«Purtroppo non solo con quello.» rispose Fu, raddrizzando una sedia capovolta per sedersi.
«È riuscita a rubare il Miraculous della volpe.» disse Wayzz, fluttuando accanto al suo portatore.
«Cosa? E come?» chiese Marinette sconvolta.
«Ha fatto irruzione nel mio studio –che è anche casa mia– ed ha cercato di tirarmi fuori dove nascondo i Miraculous, ma purtroppo non le sono servito: mi ha legato, imbavagliato e rinchiuso nell'armadio per evitare che la fermassi. Alla fine ha trovato il nascondiglio, ha aperto la scatola e si è presa il pendente della volpe.» rispose il vecchio, riacquistando energie.
«E scommetto che quel livido gliel'ha procurato quella ragazza.» esclamò irata Tikki, fluttuando nervosamente.
«Questo? –disse sfiorandosi la fronte– No, quello me lo sono procurato da solo. Non vi sto a spiegare come perché è imbarazzante.»

Adrien guardò il cellulare per controllare l'orario; erano ormai le undici e mezza di sera passate e la stanchezza iniziava a farsi sentire: «Scusi Maestro, ma dobbiamo proprio andare. Domani abbiamo un impegno di lavoro e ci porterà via tutto il giorno.» si scusò il ragazzo, facendo cenno a suo padre ed a Marinette di andare.

Adrien diede un'ultima occhiata alla tenda cinese, dietro la quale lo spiritello nero stava riposando, per poi sfilarsi il Miraculous e darlo a Fu:«Finita la sfilata torno a prenderlo. Mi assicura che Plagg starà bene?»
«Te lo garantisco.» rispose il Guardiano, sorridendogli gentilmente per tranquillizzarlo.

Credeva che se si fosse sfilato l'anello, Plagg avrebbe avuto più possibilità di rigenerarsi e di guarire più in fretta; il ragazzo diede un'ultima occhiata allo studio, uscendo dalla stanza seguito dagli altri due possessori e dai loro rispettivi kwami.

«Aspetto anche te, Gabriel.» esclamò Fu prima che la porta si chiudesse, notando lo sguardo smarrito dello stilista.

 

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Vi ho fregato😏😏

Questo non è l'epilogo😏😏

Era perché sennò usciva una cosa lunga tre kilometri, quindi l'ho diviso in due, e poi volevate sapere come stava Plagg o no?

Ci si vede alla pessima :D

Francy_Kid

  
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