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Autore: vitto00    18/08/2016    1 recensioni
Niente è facile, ma nulla è impossibile.
Perché però qualche volta nella nostra vita commettiamo degli sbagli che sembrano difficili da rimediare?
Recitare nei panni di un personaggio è facile, ma la situazione si complica quando si inizia a provare i sentimenti che si dovrebbe far solo finta di provare e la cosa diventa quasi irrealizzabile quando ci sono di mezzo un matrimonio e un figlio:una famiglia. Jennifer e Colin ormai si conoscono da più di due anni e tra loro c'è da subito stato un bellissimo rapporto d'amicizia, ma forse qualcosa sta per cambiare oppure le loro vite sono già cambiate dal momento che si sono presentati e il loro passato era solamente uno dei tanti ostacoli che il destino li ha posto sulla strada e che insieme dovranno superare.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 8

Colin Pov.

Al diavolo le regole, al diavolo le notizie che sarebbero uscite sui giornali, l'avrei aiutata perché era la mia migliore amica.
"Colin, fermati!" urlò Josh.
"No, Jennifer non merita di soffrire così tanto. Non dopo Jesse e Sebastian." ringhiai.
"Lo so, credi non lo sappia? Lei è la persona più buona del mondo!" esclamò.
"Ma questo non ti da il diritto di andare a cercare a destra e a manca un deficiente, non puoi andare là e prenderlo a botte." aggiunse.
"Mi ha quasi soffocato, sono il suo migliore amico e mi ha quasi soffocato." ripetei.
"Non importa, non l'ha fatto apposta. Devi aiutarla in altri modi, non andando a cacciarti nei guai picchiando quel tipo." disse.
"Okay, hai ragione." mi rassegnai.
"Forza, ti riaccompagno a casa sua." mi disse.
Il breve viaggio fu alquanto silenzioso, non avevamo bisogno di parlare per capirci. Appena sotto casa sua lo salutai e lo ringrazia, mi rilassai e presi l'ascensore per arrivare da lei.
Bussai e venne ad aprirmi.
"Sei uno scemo!" mi tirò uno schiaffo.
Mi ammutolì e la fissai.
"Stupido, stupido, stupido! Verrai arrestato e tutti lo sapranno, Helen lo saprà. È una donna speciale e tu hai fatto questo per una cazzata! No, non era una cazzata, però tu l'hai preso a botte e quando sapranno il perché metteranno zizzania e il tuo matrimonio si sgretolerà per colpa mia!" disse velocemente gesticolando.
"Cosa? No, io non l'ho preso a pugni." spiegai.
"No?! Non l'hai fatto!? Dio, Colin!" esclamò saltandomi in braccio.
Non riuscì a trattenere un sorriso, ricambiai l'abbraccio.
"L'avrei voluto fare, ma Josh mi ha fermato." la rassicurai.
"Bene, Josh è stato bravo. Domani lo devo ringraziare." disse.
"Già, senti Jen... È stata una giornata pesante, forse dovresti riposarti."
"Dovrei, ma non riesco a dormire." spiegò.
"Capisco, ti va se dormo con te?" buttai lì.
"Non devi." disse.
"Non devo, ma voglio. Ti voglio bene, mi stenderò accanto a te e dormirai profondamente fino a domani mattina." lei annuì.
Si vedeva che era stanca, la presi in braccio e lei emise un gridolino per la sorpresa. Tirai indietro le coperte e la adagiai sul letto sdraiandomi al suo fianco.
"Dormi ora, io starò qua." promisi.
"Okay, buonanotte." disse girandosi su un lato.
"Buonanotte."
Dopo un po' potevo percepire il suo respiro regolare, si era addormentata.
Il cellulare mi vibrò, un messaggio da Helen.

"Abbiamo passato una bella giornata noi, tu?
Ti vogliamo bene, ci manchi.
Helen."

"Giornata pesante, ma ti racconto tutto domani.
Dormite bene.
Colin."

Chiusi gli occhi e mi addormentai.

Jennifer Pov.

I raggi del sole mi scaldavano il viso, stropicciai gli occhi e notai che durante la notte le coperte erano cadute tutte dal letto lasciando scoperta me e l'uomo che riposava al mio fianco, Colin.
L'occhio mi cadde sulla sveglia sul comodino, 10.30, avevamo saltato le prime due ore di set!
Presi il cellulare e chiamai Lana.
"Jennifer, oddio grazie al cielo! Josh mi ha detto tutto, stai bene? Dove siete tu e Colin?" disse tutto d'un fiato.
"Ehi, tutto bene... Siamo a casa mia, mi spiace essere in ritardo. Arriviamo subito!" affermai.
"Okay,l'importante è che tu stia bene. Vi aspettiamo." disse prima di salutarmi e chiudere la chiamata.
Mi cambiai i vestiti e sistemai i capelli, poi andai a svegliare Colin.
"Uhm... Che ore sono?" biascicò.
"Tardi, molto tardi. Dobbiamo andare sul set." esclamai.
"Okay, ma che ore sono?" chiese alzandosi.
"Le dieci e mezza.... E quaranta, muoviti!" sistemai il letto velocemente e uscimmo di casa.
Salimmo in macchina e guidai fino agli studi.
"Jennifer, Colin! Finalmente!" disse Ginnifer non appena arrivammo.
"Stamattina abbiamo finito tutte le riprese qui, mancano solo le vostre ultime due scene... Poi da dopodomani andiamo a Vancouver." esordì Josh.
"Oh, bene. Allora direi che andiamo subito a girarle. Voi che fate?" chiesi.
"Restiamo un po' qua e poi andiamo a pranzare da qualche parte. Se volete dopo potete raggiungerci." rispose Ginny.
"Certo, vi raggiungiamo. A dopo." rispose Colin per entrambi.
Dovevamo girare una scena in cui io cercando di scacciare il Tremotino nella mia testa, per sbaglio, rischiavo di colpire Uncino.
Venne bene al primo colpo, però Adam ce la fece ripetere un'altra volta per sicurezza. Poi girammo il bacio che doveva avvenire subito dopo e anche quella scena uscì bene.
Finito le scene Adam mi fermò.
"Tutto okay?" mi chiese.
"Sì, va bene. Sto bene." risposi.
"So cos'è successo. Mi spiace" affermò.
"Tranquillo!" dissi sorridendogli.
Mi congedò e uscì, Colin mi stava aspettando.
"Josh mi ha detto che alla fine sono a casa loro a pranzare e ci hanno invitati, Oliver voleva restare a casa e non c'è stato verso di farlo uscire." ridacchiò, probabilmente stava pensando ad Evan.
"Okay, allora andiamo." dissi salendo in macchina.
La casa di Josh e Ginnifer era carina, accogliente.
"Che buon profumino!" esclamai.
"Già, sicuramente non stai cucinando tu Josh!" rise Colin.
"Ahahaha che simpatico! Entrate." ci fece accomodare in sala da pranzo.
"Jen!" urlò Oliver venendomi incontro.
"Oliver, ciao!" dissi dandogli un piccolo bacio sulla guancia.
"Non saluti lo zio Colin?" disse Colin facendogli la linguaccia.
Risi, a volte sembrava più piccolo di Evan.
"Ciao Colin!" disse poi Oliver saltandogli addosso.
"Oliver, attento." sorrise Ginny, era una mamma stupenda!
"È vero che dobbiamo partire dopodomani?"chiese Oliver.
"Sì, ma andiamo a Vancouver, sarà divertente e potrai venire sul set anche tu." sorrisi.
Oliver non sembrava molto convinto, ma appena Ginnifer portò a tavola il cibo si tranquillizzò. Parlammo del più e del meno e dopo riaccompagnai Colin a casa sua e io tornai nella mia per preparare le cose che mi sarebbero servite a Vancouver.
Il campanello suonò, andai ad aprire la porta.
"D-Daniel." sussurrai.
"Jennifer, cavolo! Mi hai fatto preoccupare, ero ubriaco. Non volevo e ho cercato di scusarmi più volte, ma tu sei scappata." disse.
"Lo so, non ero pronta. Daniel davvero, non volevo scomparire. Ho solo fatto degli incubi dopo che hai provato...." farfugliai.
"Mi spiace, ti prego, riproviamoci. Mi piaci sul serio, ci andrò piano, tu però dammi un'altra opportunità." supplicò.
In fondo non l'aveva fatto con cattiveria, non voleva ferirmi.
"Stasera alle otto, non fare tardi e non bere." sottolineai l'ultimo pezzo della frase.
Mi guardò sorpreso, poi sorrise.
"Certo, a stasera." e se ne andò.
Sospirai, l'amore non era una cosa semplice e io ero una frana.
CIAOO, OKAY. SCUSATE, SONO SPARITA PER MOLTO TEMPO, MA ECCOMI QUI.
SPERO VI PIACCIA, È CORTO, MA PRESTO PUBBLICHERÒ IL PROSSIMO.
STAY TUNED.
vittoria <3
   
 
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