Come inizio non era andato piuttosto bene e Lily lo sapeva. Guardò con un piccolo sorriso nervoso il ragazzo seduto al suo fianco mentre svoltava per prendere l'autostrada. Forse era andata contro ogni regola non scritta degli appuntamenti chiedendogli lei di uscire e poi organizzare la serata cercando di renderla memorabile. Sua cugina Rose si era sbattuta una mano sulla fronte quando le aveva raccontato di come avesse invitato Paul Bohen per un appuntamento. Frequentavano lo stesso corso di scrittura creativa nel loro liceo e Lily poteva giurare che Paul la fissasse e che quindi un minimo di interesse doveva esserci. Il ragazzo non era sgradevole agli occhi, tutt'altro, ma sembrava avere costantemente un palo infilato nelle parti basse.

« Passata bene la giornata? » gli chiese cercando di fare un minimo di conversazione mentre imboccava la strada per lo stadio. Quel silenzio presente nell'abitacolo stava pesando quanto piombo e lei voleva assolutamente che quell'appuntamento andasse bene.

« Sì, bene. » rispose Paul, il palmo della mano sinistra completamente premuto contro la guancia, la posa suprema di chi si stesse annoiando. Espirò pesantemente stringendo tra le dita il volante, forse Rose aveva ragione quando diceva che lo aveva completamente subordinato a lei chiedendogli di uscire, organizzare l'appuntamento e passarlo a prenderlo. Forse il suo orgoglio maschile l'avevano perso per strada, ma non per questo dovevano rovinarsi necessariamente la serata.

Parcheggiò abbastanza vicina all'entrata dello stadio e con un sorriso smagliante tirò fuori dalla borsa due biglietti. « Mi hai portato a vedere una partita di basket? » le domandò accigliato il ragazzo e Lily poté notare una punta leggera di disappunto nella sua voce.

« Uhm sì, in una squadra gioca il migliore amico di mio fratello, mi ha fatto avere lui i biglietti. » rispose arrossendo fino alla punta delle orecchie maledicendosi per non aver pensato che forse a Paul il basket non piacesse per niente. Eppure gli uomini guardavano qualsiasi tipo di sport, no? Paul grugnì in risposta e uscì dall'auto sbattendo leggermente lo sportello.

« Complimenti Lily, hai completamente rovinato il tuo primo appuntamento. » borbottò spegnendo il motore dell'auto per poi sfilare la chiave dalla toppa e uscire a sua volta per raggiungere il ragazzo imbronciato. Entrarono nello palestra e videro i giocatori riscaldarsi facendo qualche tiro di prova, gli spalti erano pieni e Lily notò che ci fossero poche coppie e che quella in disappunto tra di loro era la donna, non l'uomo come nel suo caso. Si sedettero abbastanza vicino da poter vedere perfettamente ogni passaggio e Lily ne era veramente emozionata, amava il basket e se non fosse stato per quella gamba che si era rotta da bambina negandole qualsiasi sport a livello agonistico sarebbe sicuramente entrata a far parte di una squadra femminile.

Paul tirò fuori il cellulare e ci rimase con gli occhi incollati fino a quando il gioco non cominciò. Lily sorrideva tristemente, non si aspettava una serata talmente orribile e poi era curiosa di vedere cosa Paul avesse tanto da guardare e sorridere al suo cellulare; che stesse parlando con un'altra ragazza mentre era ad un appuntamento con lei?! Scosse la testa, non lo credeva possibile, nessuno poteva essere così stronzo. Almeno credeva.

« Quindi, che altri corsi frequenti oltre scrittura creativa? » gli chiese cercando di spostare la sua attenzione su di lei e non sul cellulare. Paul alzò appena gli occhi rispondendo con un asciutto « Tiro con l'arco e falegnameria. » per poi tornare a guardare il piccolo touch screen del suo smartphone.

Lily non provò neppure più a parlargli, non dopo che la ragazza seduta al suo fianco le aveva sorriso con pietà e battuto una mano sulla spalla come a consolarla. Si comprò un hot dog e lo divorò quasi con rabbia, lo avrebbe lasciato a piedi, ne era certa! Dopo un appuntamento del genere se lo scordava che lo avrebbe riportato a Londra per farsi altre due ore di macchina in silenzio.

Il gioco andò avanti e ad ogni punto segnato dalla squadra che lei tifava un coro di voci si alzava, tra cui la sua, guadagnandosi un'occhiata indispettita da parte del ragazzo che continuava imperterrito a guardare il suo cellulare come se non fosse ad un appuntamento. Salutò con la mano Scorpius, il migliore amico di suo fratello, che aveva guardato nella sua direzione chiedendole con un semplice gesto chi fosse il ragazzo accanto a lei "Il mio appuntamento" mimò con le labbra e l'espressione corrucciata di Scorpius le fece capire che doveva sembrare proprio penosa se il ragazzo che, teoricamente, le doveva prestare attenzioni stesse con gli occhi incollati allo schermo del cellulare.

Durante la pausa successo il vero disastro perché era impossibile che tra tutte le coppie da inquadrare sulla Kiss Cam ci fossero proprio lei e Paul. Si schiarì la gola afferrando tra l'indice e il pollice un lembo della camicia che il ragazzo stava indossando per attirare la sua attenzione « Hey. » provò cominciando a sentire il brusio di gente che ridacchiava indicandola, come la più tra le sfigate.

Prima che potesse rendersi completamente conto di quello che stava accadendo si ritrovò le labbra di qualcuno attaccate alle sue. Spalancò gli occhi sorpresa e quando vide gli indistinguibili capelli biondi di Scorpius si rilassò lasciandosi andare per quel bacio a dir poco stupendo. Si sentì prendere da sotto le ginocchia e in automatico circondò le spalle del ragazzo con le braccia per evitare di fargli perdere equilibro.

« Lily, che diavolo stai facendo? » Paul si alzò dal suo sedile piuttosto alterato « Sei ad un appuntamento con me e baci un altro? » le chiese fissando in malo modo il giocatore di basket che sorrideva sghembo stringendo la presa sulla sorella del suo migliore amico.

« Questo era un appuntamento? Potrei giurare di averti visto sempre con il cellulare in mano. » rispose al posto della ragazza Scorpius e con agilità afferrò il bicchiere di Coca–Cola incastrato nell'apposito spazio e lo svuotò completamente sulla testa di Paul suscitando un'ondata di applausi da tutto il pubblico.

« Andate al Diavolo, tutti e due! » urlò rosso in viso di rabbia mentre si dirigeva all'uscita della palestre e furono molteplici i tifosi che gli tirarono dietro chi delle patatine, chi dei nachos.

Scorpius scese i gradini fino ad arrivare alla panchina dove sedevano le riserve della sua squadra e vi depositò Lily « Penso che ora sia arrivato il momento di chiederti quello che tento di domandarti da ben tre anni. Lily, vuoi uscire con me? » e chi se ne importava del codice di fratellanza dei migliori amici in cui c'era la regola non scritta del mai uscire con la sorella del tuo migliore amico. A lui Lily piaceva e Albus doveva farsene una ragione.

« Appena finisce la partita? » chiese la ragazza sorridendo e Scorpius l'avrebbe baciata un'altra volta se non fosse stato per il coach. « Ora che hai preso la ragazza vedi di prendere anche la coppa! » l'allenatore gli fischiò contro incitandolo a riportare le chiappe in campo, ma Lily non importò perché alla fine quello che sembrava essere la serata peggiore della sua vita si era trasformata nella coronazione del suo sogno d'amore.

Lei e Scorpius finalmente insieme.

Angolo me:

Hola Mondo!

Eccomi qua con un'altra OS sulla Lily/Scorpius, assolutamente la mia OTP per quanto riguarda la nuova generazione.

Eh niente, l'idea mi è venuta guardando una partita di baseball e subito dopo una di basket per poi seguire con un film dove il protagonista maschile era un vero stupido.

Bene, bene, bene, se sei arrivato fino a qui spero ti sia piaciuta la storie e niente, grazie mille per aver letto.

Alla prossiama,

Sel