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Autore: Plando    23/08/2016    4 recensioni
Una raccolta dove raggrupperò varianti di alcune mie OS o di capitoli delle long che ho deciso di cambiare per la versione finale, ma che non ho voluto eliminare.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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PREMESSA: Versione alternativa della storia "Behind me".

















La figura sulla volante fece cenno alla volpe di salire per ripartire subito dopo tra le strade trafficate della città.

“Com'è andata la visita a tuo cugino?”

“Tutto ok, Carotina” Gli rispose Nick sorridendo “Ti manda i suoi saluti”

Judy gli mandò prima un sorriso seguito da un'occhiataccia e poi gli disse “Certo che potevi anche avvisarmi che saresti tornato prima, avrei preso la giornata libera”

Ahhh quanto si divertiva la volpe ad istigare la partner “Ma tanto sapevo che eri di pattuglia nei paraggi, tes...”

La radio gracchiò e la tuonante voce di Bogo risuonò in tutta l'auto “È in corso una rapina alla banca centrale, Hoops sei la più vicina vai la e attendi rinforzi”

L'auto parti a razzo con le sirene spiegate e subito Nick aprì il porta oggetti in cerca di una pistola.

“Non se ne parla nemmeno” disse Judy con fare autoritario “Tu resti in auto, non ho un giubbotto anti-proiettili da darti” Gli spiegò indicandogli quello che aveva al petto lei.

Chissà poi perché disse così, tanto la risposta della volpe già la conosceva “Non mi interessa” Sospirò per poi lanciare un sorriso alla collega “In fondo non è compito di un marito proteggere la sua amata?”

Inutile dire che la cosa fece solo preoccupare di più Judy “Ok ma dovrai starmi dietro e non prendere iniziative idiote come al tuo solito” La volpe annui.

Non fecero nemmeno in tempo a fermarsi davanti alla banca che furono raggiunti da tre colpi di pistola che colpirono il parabrezza dell'auto senza però riuscire a penetrarlo.

Il delinquente era una donnola che agile come pochi scattò nel vicolo vicino per sfuggire ai due poliziotti che nel frattempo avevano iniziato l'inseguimento a piedi, dato che era troppo stretto per l'auto.

Judy sapeva di dover attendere i rinforzi, ma in fondo il malvivente era da solo e se avesse atteso oltre sarebbe riuscito a fuggire, Nick da parte sua aveva esperienza a riguardo e sapeva che non sarebbe mai riuscito a convincere la moglie ad aspettare, quindi si lanciò all'inseguimento convinto del fatto che avrebbe sacrificato tutto, anche la sua vita, fosse stato necessario a salvare la sua adorabile Carotina.

La donnola era sicuramente veloce ma i sacchi di refurtiva la rallentavano parecchio e quando capì che l'avrebbero presa si voltò di scatto sparando all'impazzata.

A Judy parve di vedere la scena al rallentatore e rabbrividì vedendo il compagno appena davanti a lei “idiota stai indietro” pensò tra se e se. Senza neppure sapere come fece uno scatto che aveva dell'incredibile e portatagli di fianco con una spallata mandò Nick a schiantarsi contro dei bidoni della spazzatura ribaltandoli e seppellendo il marito in un mare di rifiuti.

La volpe, ancora frastornata, cerco una via di fuga da quella trappola maleodorante e quando sbucò fuori, non del tutto conscio di cosa fosse successo, disse “Amore, prima o poi sono sicuro che mi uccider...” Non riuscì a finire la frase.

Non aveva tutti i torti, dato che la vista che gli si parava davanti effettivamente avrebbe potuto ucciderlo, la sua Carotina, la sua amata, l'unica cosa per cui avrebbe dato la vita per difenderla era a terra e non si muoveva.

Se non fosse che era ancora in piedi avrebbe detto che il cuore gli si fosse fermato, non riusciva a muovere un solo muscolo del corpo, nonostante volesse correre a verificare le condizioni della persona più cara che aveva al mondo non riusciva a muoversi. “Muoviti deficiente, lei è la ed ha bisogno di te”

Davanti a lui passarono veloci tutte le vicende che avevano cambiato in maniera così radicale la sua vita a partire da un ghiacciolo gigante fino ad arrivare alla sua finta aggressione alla coniglietta per incastrare la Bellwether. Poi venne il turno di Judy che gli applicava il distintivo sul petto, l'orgoglio stampato sugl'occhi dell'amica e le serate passate assieme che gli fecero capire quanto l'amasse. Ricordò poi la impallinata nei glutei ad opera di Stu Hoops quando gli chiese la mano della figlia, fu un'impresa più dell'addestramento ma alla fine riuscì nel suo intento, poi venne il matrimonio e successivamente l'adozione di una piccola lupetta di 5 anni che ora era a Bunnybarrow accudita dai suoi nonni e duecentosettantacinque zii e zie, i pensieri di Nick andarono alla figlia, come avrebbe potuto dirgli che sua madre non c'era più? che non era riuscito a proteggerla e anzi che lei si era sacrificata per salvarlo

“JUDY!!!” Gridò alzandosi di scatto e correndo dall'amata riversa a terra.

La prese tra le sue braccia e si rese conto che il giubbotto anti-proiettili della sua compagna non era servito a niente, i colpi lo avevano trapassato come un coltello rovente nel burro e una pozza di sangue cominciava ad ingrandirsi sempre più sotto il piccolo corpo della coniglietta, che in lacrime lasciò un sorriso a suo marito vedendolo incolume. Nick tolse il giubbotto alla moglie e con la sua camicia gli fece una sorta di fasciatura sperando di rallentare un po’ il sanguinamento fino all'arrivo dei soccorsi. Con le poche forze che gli rimanevano Judy tirò a se Nick e gli sussurrò all'orecchio. “Ti amo!”

“NO NO NO NON FARMI QUESTO RESISTI” Senza che se ne rendesse conto Nick stava urlando come un pazzo e i suoi colleghi arrivati alla banca non faticarono a trovarlo.

Tra di loro c'era anche il capitano Bogo, da molto tempo non gli capitava una scena del genere e questo lo spiazzò quel tanto che basta da lasciarlo senza parole.

A sirene spiegate arrivò l'ambulanza che dovette aspettare sulla strada principale a causa del vicolo troppo stretto, quando i medici arrivarono però era troppo tardi. Judy giaceva li, in mezzo alla strada con gli occhi sbarrati al cielo e Nick chino su di lei a piangere.

Il funerale si tenne a Bunnybarrow, con la presenza di tutto il distretto di polizia a commemorare la collega. Bonnie Hopps era in lacrime fin dall'inizio del funerale assieme ad alcune delle sorelle di Judy, Stu non poté fare altro che starle vicino e lasciarle sfogare il dolore.

Nick portava in braccio la figlia davanti alla lapide dove era stata seppellita sua moglie, la piccola non capiva bene cosa succedeva ma sentiva la tristezza aleggiare nell'aria.

“Papà dov'è la mamma?”

“Eccola” Pensò lui “L'unica domanda che non avrei mai voluto sentirgli fare, almeno non ora”

Nick fissò la figlia senza sapere che dire, lei lo guardava con occhi che volevano capire perché fosse tanto triste. Quando gli ripropose la domande il suo cuore cedette e scoppiò a piangere.

Passò un mese e in centrale la vita proseguiva, Nick fino ad allora non si era fatto vedere e il capitano Bogo stava assegnando i compiti ai suoi agenti quando qualcuno bussò alla porta.

“AVANTI” Urlò infastidito per essere stato interrotto. Era Nick, in abiti civili, che si incamminò lungo i tavoli coi suoi colleghi e il bufalo che lo osservavano in silenzio. La sua espressione era di totale sconforto. Arrivato al suo tavolo si mise in piedi sulla sedia, aprì il cassetto e tirò fuori una penna a forma di carota, premette un pulsante.

“Sono duecento bigliettoni al giorno sciocchina, trecentosessantacinque giorni all'anno da quando avevo dodici anni” E poi “è vero sono soltanto una coniglietta ottusa” la frase riecheggiò in tutta la stanza e una piccola lacrima scese dai suoi occhi dopo di che mise la penna in tasca.

Si avvicino al capitano Bogo e appoggiò il distintivo sul leggìo e se ne andò come era arrivato, in silenzio, senza voltarsi, in modo da abbandonare quel posto dove ci stavano tanti bei ricordi, ma troppi di brutti.


Note
Sicuramente ci saranno errori, io lo ho letto e riletto ma più di così non riesco a fare, avevo appena la sufficienza in grammatica quindi perdonatemi eventuali omicidi dell'italiano


1269 parole
   
 
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