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PROLOGO
È difficile avere 16 anni ed essere nel pieno dell’adolescenza. Ma anche averne 20 non è un granché. O 23, come dicono i Blink 182. Ogni età ha le sue pene e le sue dolcezze.
Peccato io non me ne sia mai accorta, non realmente. Ossessionata dal futuro e da quella poca autostima che traccia nella mente una linea precisa tra ciò che sei realmente e ciò che appari, mi ero preclusa qualsiasi occasione per essere me stessa, impaurita come una ragazzina di 10 anni.
L’università era un incubo, le amicizie poche e distanti, la solitudine molta.
Ma non avevo più 16 anni, non potevo semplicemente chiudermi in camera ad ascoltare musica punk-rock ininterrottamente, come non esistesse altro se non quelle quattro mura (bei tempi). Ero adulta, in un mondo di adulti, sommersa da impegni e corsi universitari e stage. Quella parte di me troppo fragile era solo mia, lontano da occhi indiscreti capaci di affondare una persona.
Questo è quello che pensavo, fino a quella sera con Flavia persa dentro Busto Arsizio.
È difficile avere qualsiasi età, davvero, siamo onesti. O, meglio, finché non si guarda il mondo con occhi nuovi. Diversi, non tuoi.
E i miei erano di un verde brillante, scuro come il mare profondo.
Era tutta lì, la mia speranza, la mia gioia. Chiusa nelle sue braccia, il realtà non era poi così caotica.
Peccato io non me ne sia mai accorta, non realmente. Ossessionata dal futuro e da quella poca autostima che traccia nella mente una linea precisa tra ciò che sei realmente e ciò che appari, mi ero preclusa qualsiasi occasione per essere me stessa, impaurita come una ragazzina di 10 anni.
L’università era un incubo, le amicizie poche e distanti, la solitudine molta.
Ma non avevo più 16 anni, non potevo semplicemente chiudermi in camera ad ascoltare musica punk-rock ininterrottamente, come non esistesse altro se non quelle quattro mura (bei tempi). Ero adulta, in un mondo di adulti, sommersa da impegni e corsi universitari e stage. Quella parte di me troppo fragile era solo mia, lontano da occhi indiscreti capaci di affondare una persona.
Questo è quello che pensavo, fino a quella sera con Flavia persa dentro Busto Arsizio.
È difficile avere qualsiasi età, davvero, siamo onesti. O, meglio, finché non si guarda il mondo con occhi nuovi. Diversi, non tuoi.
E i miei erano di un verde brillante, scuro come il mare profondo.
Era tutta lì, la mia speranza, la mia gioia. Chiusa nelle sue braccia, il realtà non era poi così caotica.