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Autore: Hoon18    24/08/2016    3 recensioni
Sin dall'alba dei tempi c'è una lotta costante tra il bene e il male. Quindi l'800 non fa eccezione! Riusciranno Ladybug e Chat Noir a sconfiggere il male e capire di essere innamorati l'un l'altro?
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Adrien


Scendo di malavoglia dal letto, calzo le pantofole e mi accingo a scendere le scale.
Mi ritrovo davanti il largo corridoio della mia "casa" (se così si può definire una lussuosa villa nel centro di Parigi) con il parquet in legno scuro e le pareti verdi addobbate da quadri e candelabri accanto ad ogni porta. Il corridoio non ha nessuna finestra, le pareti e il pavimento scuro lo rendono sempre buio e c'è il bisogno che le candele rimangano sempre accese; non vorrei mai essere al posto del maggiordomo addetto a cambiarle. 
La prima cameriera che incrocio è Sophie, mi sfila la vestaglia e nel frattempo Louane e Merille si affiancano a me, entrambe portano rispettivamente fra le proprie braccia dei pantaloni neri e una camicia bianca, i capi che costituiscono la mia solita mise.
Entro nella stanza adibita a bagno, restando solo dopo che le due donne hanno poggiato il mio vestiario su di una sedia.
Il bagno è abbastanza grande, costituito quasi interamente da mattonelle bianche con decorazioni in oro, sia per quanto riguarda il muro che per quelle incastonate sul pavimento, nonostante rappresentino figure diverse. Proprio di fronte alla porta, in fondo c'è la vasca da bagno (anch'essa bianca e al momento affiancata alla sedia con il mio cambio) mentre a sinistra e destra si trovano rispettivamente il water e il doppio lavandino, sormontato da un enorme specchio anch'esso decorato con filamenti dorati nei bordi. 
Mi immergo nella vasca, precedentemente riscaldata da una delle molte cameriere, e getto la testa all'indietro immergendomi nei miei pensieri.
La mia mente corre a questa sera, quando dovrò sorbirmi tutte le oche starnazzanti dell'alta borghesia, pronte a tutto pur di stare con me.
-Speriamo che Marinette riesca a venire- sospiro e le mie guance si tingono di rosso quando penso alla mia migliore amica.
Sin dalla più tenera età, ho sempre provato per lei qualcosa di molto profondo, certo non so dire se si tratti di una semplice infatuazione, dato che per ora lei è stata l'unico fulcro dei miei pensieri amorosi, non riuscendo quindi a paragonare questo sentimento ad altre sensazioni provate, e inoltre dubito sia una futile cotta, quelle dovrebbero durate tre mesi e non sedici anni.
Esco dalla vasca e indosso il bianco e pulito tessuto di lino, subito dopo infilo i pantaloni scuri ed esco dal bagno.
Arrivo al piano terra, dove si trova il salone d'ingresso completamente vuoto al centro, fatta eccezione per l'immenso candelabro in vetro attaccato al soffitto. Nella parte sinistra, rispetto alle scale, c'è un salottino con poltrone, divani e un piccolo tavolo,utile solitamente a sorreggere vassoi di pasticcini e tazze di tè. A destra delle scale invece si va verso la cucina. Tutto il salone, a differenza del corridoio del piano superiore, è pieno di enormi finestre che quasi sfiorano il soffitto, spesso semi coperte delle tende damascate come i divani e le poltrone. La porta dell'entrata è semi chiusa, ciò significa che qualcuno è già uscito ed io ho la presunta idea di chi possa trattarsi.
Calzo le scarpe lucide e afferro il cappotto scuro, esco percorrendo il vialetto di pietre, lasciandomi alle spalle la grande casa. Davanti a me carrozze camminano lentamente portando i loro ricchi ospiti alle loro dimore o a svolgere anche semplici commissioni. Ci sono ville come la mia e anche più lussuose in tutto il quartiere. Alcune fuori hanno addirittura delle bandiere con lo stemma di famiglia, come per vantarsi di far parte di un'antica dinastia. Tutte le donne che passeggiano intorno a me indossano enormi e caldi cappotti, i loro cavalieri le accompagnano con una tuba in testa e un bastone alla mano. 
Da lontano noto qualcosa, o meglio qualcuno, riverso sul ciglio del marciapiede.
Corro verso il soggetto, realizzo che si tratta di un uomo anziano, poco lontano da lui giace un bastone finemente decorato.
-Signore, aspetti, le do una mano- lo sorreggo per un braccio e lo aiuto a reggersi mentre recupero il bastone.
-Grazie mille, giovanotto, o dovrei dire Adrien?- chiede retorico il vecchietto, ma prima che possa rispondere è già scomparso nel nulla, come se fosse stata un'allucinazione.
Riprendo la mia passeggiata e mi ritrovo davanti il forno Dupain, decido di entrare, giusto per mangiare qualcosa e magari fare due chiacchiere con Marinette.
-Buongiorno- esordisco facendo il mio ingresso, la signora Dupain mi saluta con un cenno della mano, troppo indaffarata con i clienti alla cassa. Il signor Dupain è impegnato a infornare e sfornare teglie dalle quali si leva un profumino invitante.
-Ciao Adrien!- sento esclamare da una voce a me ben conosciuta, mi volto di scatto e noto la mia migliore amica
-Ciao, Mari- le scompiglio i capelli e lei mette su il broncio per poi indicarmi un tavolo libero, quello che riserva sempre per me.
-Allora, cosa vuole ordinare signorino Agreste?- trattiene a stento una risata mentre armeggia col blocco note.
-Signorina Dupain, desidererei un croissant alla crema, se non è un problema, inoltre vorrei che lei mi accompagnasse al ballo questa sera- sorrido inoccentemente, Marinette per poco non si strozza con la sua stessa saliva.
-Cosa?!- urla facendo voltare mezzo locale.
-Shh- le intimo poggiando un dito sulle labbra, al gesto arrossiamo entrambi e ritraggo velocemente la mano.
-Ma, Adrien, io..- si morde il labbro inferiore e io impazzisco ogni volta che accade.
-Tu niente, appena arriverai al ballo io sarò il tuo cavaliere, sei la mia migliore amica e ho bisogno di qualcuna al mio fianco o mio padre penserà che io non apprezzi nessuna- faccio un occhiolino e lei si allontana con un cipiglio sulla fronte per prendere il mio cornetto alla crema.
-Adrien- il mio amico Nino mette piede nella panetteria salutandomi, si siede al mio stesso tavolo mandando in fumo ogni speranza di chiacchierare tranquillamente con Marinette.
-Ecco a te e, oh! Ciao Nino- il castano la saluta mentre lei mi porge la brioche ripiena di crema.
-Offre la casa- sorride e porta via sotto il braccio il vassoio in legno.
-Acciderbolina, è proprio cotta di te- arrossisco e addento il mio ordine 
-Scherzi? Per lei sono solo il suo mogliore amico- puntualizzo cercando di sviare l'argomento, Nino annuisce poco convinto.
-Non puoi venire al ballo, vero?- sospiro mentre tolgo le briciole di pasta sfoglia dagli angoli delle mie labbra.
-Mi dispiace, ma sai che non è nel mio stile e poi non so ballare- fa una smorfia e gioca col polsino della sua camicia.
-Ho invitato Marinette, le ho chiesto di essere la mia accompagnatrice- il mio migliore amico mi guarda perplesso, poi confuso e infine scioccato.
-Non ci posso credere! Questo è un miracolo!- alza le braccia al cielo ridendo.
-Tu sei pazzo- prendo il mio cappotto e mi dirigo verso la cassa.
-Allora, Mari, ne hai ancora molto?- chiedo riferendomi al lavoro, lei annuisce, e così sono costretto ad andare via solo.
Le strade sono affollatissime, e da lontano noto Chloé Bourgeois parlottare con la sua amica, comincio a pregare che cambi idea e non venga al ballo, nel frattempo cambio strada per seminarla e fortunamente riesco ad arrivare a casa sano e salvo.
Sul tavolino del salotto c'è una piccola scatola nera, so che non dovrei curiosare ma non riesco a trattenermi e afferro il piccolo pacco in velluto, al suo interno vi è un anello molto strano, è argentato con una strana figura al centro che ricorda la zampa di un gatto.
-Che strano bijoux- inarco un sopracciglio 
e lo infilo.






ZAN ZAN ZAN
Imafangirl666: Cosa sarà successo? Ovviamente lo sapete cosa succede quando qualcuno infila un anello, anzi, uno di quei anelli eheheh!
Comunque, finalmente è arrivato anche il secondo capitolo, contenti? Causa questa volta: Sempre la mia pigrizia 😂
Ringraziate la super cutie neko-san (Hoon18 aka mia collaboratrice) che mi sprona *coff* minaccia *coff* e aiuta :) 
Hoon18: Io amo minacciare la gente :c comunque speriamo che il capitolo vi piaccia~ commentate in tanti      
 
              
   
 
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