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Autore: Dragasi    24/08/2016    2 recensioni
Ultimi giorni della Vecchia Repubblica, ultimi giorni dell'Ordine Jedi.
Un'Ombra Jedi è in viaggio per la Galassia per sventare i piani del Lato Oscuro, con lui un giovane Jedi aspirante Guardiano della Galassia.
Un'Ombra Jedi e un Padawan mettono a rischio la loro vita per preservare le Vie della Forza
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam


«Così da me volete sapere se ci sono stati movimenti su Mandalore di recente?» domandò Cheveyo quando Liam finì di raccontare come erano arrivati fin lì.
L’Ombra Jedi annuì e aggiunse: «Speravo che tu ci potessi aiutare, da soli non siamo riusciti a scoprire nulla su Mandalore»
Dei bassi ringhi iniziarono a provenire dal Cathar, mentre questi si grattava il mento con una zampa. Liam osservò l’amico riflettere e attese paziente.
 
L’ultima volta che l’aveva visto risaliva a tre anni prima: Liam si trovava su un pianeta oltre l’Orlo Esterno, era sulle tracce di un gruppo di criminali che operavano su diversi pianeti dell’Orlo Esterno e dell’Orlo Mediano, quando le sue “prede” lo catturarono. Sperando di ottenere informazioni sui movimenti dell’Ordine Jedi l’avevano mantenuto in vita, ma avevano fatto l’errore di sottovalutarlo. L’Ombra era pur sempre una spia ed era riuscito a raggiungere uno dei terminali della base in cui era tenuto prigioniero e aveva mandato un segnale in codice rivolto all’Ordine Jedi e all’ultimo pianeta su cui aveva avuto notizie di Cheveyo. Grazie alla Forza il leone ricevette il segnale e corse in aiuto dell’amico, molto prima che l’Ordine riuscisse ad organizzare una missione di salvataggio. Doveva la vita al Cathar: appena il gruppo di criminali avesse compreso che la spia non avrebbe detto una sola parola che potesse tradire l’Ordine Jedi, l’avrebbero ucciso. Cheveyo era arrivato in tempo.
 
Improvvisamente il leone alzò la testa e disse: «Forse so come aiutarvi. Movimenti strani di merce di contrabbando non ci sono stati, ma sono stati venduti molti macchinari per l’estrazione mineraria»
L’Ombra Jedi guardò dubbioso l’amico e domandò: «È davvero così strano?»
«Se questi macchinari rimangono tutti su Mandalore, direi di sì. Non ci sono grosse miniere di gemme preziose o metalli commerciabili con il resto della Galassia» rispose il Cathar annuendo.
Liam sorrise, forse erano finalmente sulla buona strada. Si volse verso Xàrtan seduto al suo fianco, il ragazzo si limitò ad annuire, prima ancora che Liam potesse dirgli ciò che aveva in mente.
«Vi riporto io su Mandalore, sono diretto lì. Ho alcuni affari da sbrigare» disse Cheveyo, prima che l’Ombra potesse aggiungere qualcosa.
«Ti devo ringraziare, vecchia volpe, e ti devo un favore» rispose l’Ombra, infine, chinando il capo.
«Più di uno, se vogliamo essere pignoli, vecchia canaglia, e ti ricordo che sono un leone! Sai che c’è differenza tra canidi e felini?» disse Cheveyo, aggiungendo un basso ringhio che Liam riconobbe come una risata.
«Molto bene, vecchia volpe» rispose l’Ombra Jedi ridendo.
Con la coda dell’occhio vide Xàrtan sorridere e si sentì il cuore più leggero.
 
«Eccoci arrivati» la voce del Cathar riempì l’angusto spazio abitabile della sua navicella.
Liam osservò Xàrtan che, come lui, era sistemato tra diverse casse da carico. Non era stato un viaggio molto comodo, ma se qualcuno gli stava tenendo d’occhio non avrebbe saputo che erano tornati sul pianeta.
«Atterreremo in una zona di boscaglia a diversi chilometri dalla capitale. Dovete capire che non posso atterrare negli spazioporti con una nave di contrabbando.
Liam ribatté in tono ironico: «E pensare che credevo fossi rispettoso della legge»
In risposta ebbe un ringhio leggermente aggressivo da parte del felino, ma sapeva che anche l’amico stava scherzando.
Xàrtan era silenzioso, ma non sembrava turbato e la cosa tranquillizzava parecchio l’Ombra Jedi. Visto come il ragazzo aveva reagito agli ultimi avvenimenti si sarebbe aspettato di trovarlo irrequieto o comunque non così rilassato come lo vedeva in quel momento.
Aveva già deciso che avrebbero iniziato ad indagare meglio l’indomani. Erano stati sottoposti a parecchio stress nelle ultime ore e lui aveva bisogno di riflettere sul da farsi. Per prima cosa, in ogni caso, avrebbero dovuto cercare un nuovo nascondiglio nella capitale.
 
Una volta scesi dalla nave del Cathar, questi si rivolse a Liam, che cercava di riacquistare la mobilità degli arti: «Se avrai di nuovo bisogno di me, presentati qui ogni tre giorni alla mezzanotte. Se vedrai la nave arriverò anche io»
Liam sorrise e mise una mano sulla spalla dell’amico: «Grazie, Cheveyo, non riuscirò mai a sdebitarmi con te»
«Bada all’osso del collo e a quel ragazzo che ti porti dietro e ti sarai sdebitato»
L’Ombra notò che lo sguardo di Cheveyo indugiò un momento ancora su Xàrtan, prima che si separassero.

Angolino di Dragasi
Non so come farmi perdonare per l'immenso ritardo! Oltre che a nascondermi in un buio angolino per mettermi in castigo... questo capitolo mi ha dato davvero filo da torcere. Sapevo cosa doveva accadere, ma non sapevo come scriverlo. Un incubo durato troppi mesi! Spero che sia di vostro gradimento e che possiate perdonarmi. A presto!
   
 
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