29/08/2016
2 recensioniSemaforo rosso.
Il semaforo è rosso. Maurizio ferma la sua automobile al segnale, e subito qualcosa attira la sua attenzione: due archi dorati vestiti d’un pezzo di stoffa - no, una donna con due gambe simili a due archi dorati. Maurizio deglutisce e serra le mani sul volante: quella donna era stata sua solo fino a pochi mesi prima. La trova più bella e più in forma che mai, con quell’abbronzatura che le tinge la pelle e le schiarisce i capelli. Vorrebbe accostare per fermarsi a salutarla, ma con quale coraggio? Si vergogna come un bambino di cinque anni. Rimane così a guardarla di nascosto, con la coda dell’occhio, in attesa del semaforo verde. E’ seduta dietro un tavolino d’un locale che si affaccia sulla strada, e vicino a lei c’è una donna della quale Maurizio non conosce il nome. “Sarà un’amica.” Mette a fuoco la vista sulla figura di quella che è stata la sua donna, e riesce a contemplare meglio i tratti del suo visino delicato. E’ come sempre, eppure gli sembra più bella di prima. Le labbra rosee, il nasino piccolo, gli occhi luminosi. Lei ad un certo punto abbozza un sorriso, e Maurizio si sente morire un po’ dentro. La vede accavallare le gambe, poi sfocia in una risata. La donna che le è di fronte sembra seguire a ruota il suo gesto: c’è una grande intesa fra le due. Un colpo improvviso di vento le spettina d’impeto i capelli mori e ricci, Maurizio è stregato da tanto splendore: non l’ha mai osservata da questo punto di vista, e le sembra così meravigliosa che vorrebbe provare a renderla sua ancora una volta. Ad un certo punto le due donne si alzano, e Maurizio rimane ad osservarle ancora per un lungo momento. Iniziano ad allontanarsi piano e senza fretta, poi l’una fa scivolare la mano in quella dell’altra. Maurizio le fissa con un’espressione perplessa. E’ questione di un attimo: la donna tira a sé l’altra, e cingendole i fianchi con le mani le stampa un bacio sulle labbra. Maurizio non capisce. Un colpo di clacson lo sveglia dal suo stato di trance, ma le due donne sono ancora lì, l’una avvinghiata all’altra. Un altro colpo di clacson lo stordisce: il semaforo è verde.