Epilogo
Voglio
ricominciare.
La
strada si ripopolava
lentamente, dopo la pausa notturna, ma appariva ancora spoglia e priva
di
traffico.
Un
ragazzo biondo, rapido come un
proiettile, scattava tra i marciapiedi e le buche, inseguendo la figura
che si
allontanava (sempre più rapida), verso il centro, in cerca
di chissà che cosa.
Naruto,
allenato com’era a
destreggiarsi tra ostacoli e fughe di ogni genere, lo raggiunse, anche
se quasi
senza fiato. Era certo che si trattasse di lui… chi altro
avrebbe potuto
portarsi dietro i vestiti stretti al petto, come se fossero un tesoro
inestimabile?
“Orochimaru…
fermati. Fermati!”
Lo
scrollò per le spalle, giusto
per dargli l’idea di essere serio nelle sue intenzioni.
L’amico gli rivolse uno
sguardo a metà tra lo sconsolato e l’arrabbiato,
ma non era che una pallida
ombra del suo vero sguardo furioso.
“Naruto,
basta. Ognuno di noi ha
preso una decisione, e va rispettata. Sono stati degli anni piacevoli,
ma
adesso sono finiti… stai certo che rimarranno ben impressi
in tutti noi. Ma
adesso và, non diventare ridicolo”.
“E
se potesse tornare tutto come
prima? Ricordi quando ti spingevo a non arrenderti.. a desiderare
ancora di
rivedere i tuoi? Se mettessi la tua energia nel desiderare…
di tornare come
prima?
[Sono testardo, lo sapevi, no?]
“Ciò
che è distrutto totalmente
non può rinascere. Basta, ora…”
Perdeva
sicurezza mano a mano che
cercava delle parole, affannosamente. Naruto si sentì
improvvisamente più
forte.
“Se
qualche frammento ancora è
rimasto.. io voglio crederci. Ce la faremo, se
vuoi…”
Le
braccia del biondo si erano
fatte avanti per stringerlo, ma il ragazzo non volle piegarsi: aveva
preso la
sua decisione, come gli aveva già fatto capire molte, troppe
volte…
Con
un ultimo gesto disperato, di
sfida, sgusciò via dalla stretta e si buttò in
mezzo alla strada, sicuro di
riuscire a sfuggirgli…
Se
in quel momento entrambi
avessero creduto al destino, forse avrebbero sentito una sorta di premonizione per quello che stava per
accadere.
Un’auto
in corsa folle, guidata molto
probabilmente da qualcuno non del tutto sobrio, si stava dirigendo
esattamente
nel punto in cui si trovava Orochimaru… che, accecato dalle
lacrime di rabbia dispettose
e bollenti che colavano giù per il suo viso, non si era
accorto di nulla:
quando il clacson assordante raggiunse i suoi timpani, era
già inchiodato dalla
paura, troppo irrigidito per compiere alcun gesto.
L’ultima
cosa che vide, prima di
cadere, fu il corpo dell’amico buttato contro il suo, che
tentava di
proteggerlo dall’urto come una corazza di carne.
****
“Signorina,
per favore, porti una
brocca d’acqua pulita nella stanza numero 15… e
controlli che quel ragazzino
amico di Uzumaki non abbia dormito di nuovo raggomitolato sulla
poltrona, per
favore”.
L’infermiera,
graziosa ed efficiente
come sempre, eseguì l’ordine chinando il capo. Si
era presa parecchio a cuore
il caso di quel ragazzetto, investito da un’auto una
settimana prima e
gravemente ferito alla spina dorsale… si era ripreso, anche
se la
riabilitazione era stata lunga e difficile.
Per
fortuna aveva il suo amico,
accanto a sé.
“Buongiorno
ragazzi, è l’ora del
cambio della fasciatura!” esclamò, briosa,
entrando nella stanza e spalancando
le tende. I due ragazzi la osservarono con la coda
dell’occhio, ancora troppo
impigriti dal sonno per tentare un movimento qualsiasi.
“Orochimaru,
visto che stai
diventando un infermiere provetto… vuoi provare a
cambiargliela tu?” chiese,
porgendogli la benda al ragazzo con aria incoraggiante. “Io
devo scappare, ho
una corsia intera da visitare… Naruto tanto è in
buone mani!” e sparì, leggera
come era venuta.
Sospirando
(ma felice, in fondo al
cuore), il moro si apprestò a svolgere il suo
“servizio”.
“Fai
piano, che mi distruggi!”
“Scusami
caro, prometto che sarà
delicato!”
I
due si scambiarono una gomitata
e una risatina, dopodiché Naruto si lasciò
fasciare, da bravo degente. Era
felice, nonostante tutto… nonostante la schiena ormai
inservibile, nonostante
il dolore e la fatica nel compiere qualsiasi movimento.
L’aveva salvato… era
riuscito a proteggerlo, come desiderava dalla prima volta che
l’aveva visto:
tutto il resto poteva aggiustarsi.
“Naruto…potrò
mai scusarmi per
bene, e ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per
me?”
Il
biondo si fermò un attimo,
adombrandosi, ma si riprese quasi subito, tirandogli uno scappellotto:
“Testa
vuota! La tua cavolata mi
ha fatto giocare la schiena… vabbé, il dottore
dice che, tra un annetto, potrò
forse camminare di nuovo… però non tutto il male
viene per nuocere: adesso
dovrai farmi per sempre da
infermiera, felice?”
Lo
iniziò a tempestare di
pugnetti, sghignazzando.
“Cambiare
le lenzuolaaa!
Imboccarmi!!!! Portarmi a spasso!!! Ahh, ti ci vedo a far tutte queste
cose…
Orochimaru l’infermierina!”
Tra
una risata e l’altra, i loro
occhi si incontrarono.
“Mi sta bene tutto, baka. Mi
basta il tuo perdono… E sapere
che erano tutte idiozie, quelle che mi dicesti quella sera.”
Crollando
la testa all’indietro,
verso il cuscino, Naruto guardò un attimo fuori dalla
finestra: una poiana
volava alta nel cielo, descrivendo ampi cerchi con le larghe ali, senza
mai
fermarsi a riposare.
“Senti… sei stato
davvero felice di avermi trovato, quella
notte?”
“Ti pare una domanda da
fare?!? Se non ti avessi accettato
con noi, avrei perso la mia possibilità di conoscere
qualcuno che potesse
cambiarmi la vita…”
Rise
tra sé e sé, pensando che, anche
per lui e Orochimaru, era venuto il momento di spiegare le ali
“da adulti” e
provare ad affrontare il cielo, senza la paura di due piccoli uccelli
sperduti.
FINE
Angolo
dell’autrice
Che
posso dire, se non che sono davvero felicissima?
All’inizio,
quando ho saputo che il personaggio che avrei dovuto
trattare sarebbe stato Naruto, sono rimasta parecchio perplessa: come
metterlo
in relazione con un tipo alla Orochimaru, praticamente
l’opposto esatto del suo
carattere? XD mi è così venuta l’idea
di un AU dove fossero bambini, così da
poterli “inquadrare” in un’ottica diversa
e tentare un piccolo esperimento
shonen-ai, che spero vi sia piaciuto ^_^
Non
mi aspettavo davvero il primo posto, e mi ha quasi commossa
vedere il mio nome sulla lista dei vincitori. Forse è un
po’ melenso da dire,
ma.. posso davvero affermare di aver realizzato un grande sogno *w*
Ringrazio
di tutto cuore le giudici, Ainsel e Compagnescu, per la
loro pazienza nell’ascoltarci, giudicarci e concederci
proroghe.. XD e faccio
tanti complimenti a tutte le altre partecipanti, di cui
leggerò volentieri le
storie!
Dedico
questa vittoria a coloro che hanno sempre creduto in me,
spronandomi a continuare a scrivere e incoraggiandomi per non mollare,
anche
nei momenti no: la mia senpai, i miei genitori e tutte le amiche :*
Un
bacione grande,
Ino