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Autore: ladyzaphira    31/08/2016    4 recensioni
Titolo banale lo so.
Ma del resto non potevo trovarne un altro che descrivesse meglio questo mio piccolo esperimento!! No?! XD
Si tratta di una raccolta di One-Shot, dove, appunto, ogni capitolo rappresenterà una storia a se, senza alcun collegamento tra loro.
L'unica cosa in comune è che si baseranno tutte su di una canzone, tratta da dei film d'animazione che hanno accompagnato la nostra infanzia (Sia Disney, che non).
Tutto ciò che riterrò necessario farmi sapere sarà segnato su 4 punti base, va a dire.
CANZONE: *** tra dal film "***"
PERSONAGGI: I quali saranno segnati rispettivamente da un colore diverso, o anche altre caratteristiche ortografiche (Sottolineature, corsivo, etc ...) che vi serviranno per distinguere le frasi cantate.
COPPIE: Nel caso ci siano, e vi dico già che mi divertirò a giocare con tutte quelle possibili ^^
SPECIFICHE: Nel casi si tratti di AU, o genderbender, o Crack paring, o OCC, etc ...
Detto ciò spero che vi piaccia!!
.....................
1° One-Shot.
"Lo sposo cadavere", MikeyXRaph.
2° One-Shot.
"Fuori dalle fogne", Donatello aka Quasimodo del Il gobbo di Notre Dame.
3° One-Shot.
"Our first, wet, kiss", LeoXRaph.
4° One-Shot.
"Lo sposo cadavere 2" MikeyXRaph.
.....................
E così via ...
Genere: Avventura, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Incest, Incompiuta
Capitoli:
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Canzone: Se sfiorassi una candela … tratta Dal film “Sposa cadavere”.
Personaggi: Leonardo Hamato, Shinigami, Michelangelo Hamato, Raphael Jones, Coro/duetto.
Coppia: MikeyXRaph, accenni RaphXMona.
Specifiche: AU.
 
………………………
 
“Raph, amore …” fece Michelangelo facendosi avanti con un misto di confusione e inquietudine nello sguardo “… Chi è lei?” domandò fissando corrucciato la bella Monalisa, la quale indietreggiò spaventata di qualche passo.
 
Allora era vero?! Quello che diceva Raphael?!
Il … Il CADAVERE di una piccola tartaruga mutante gli stava stringendo il braccio destro di quello che avrebbe dovuto essere il suo promesso sposo?!
 
“Chi sono IO?! Chi sei TU?!” non poté fare a meno di sussurrare la giovane.
 
Mikey socchiuse gli occhi azzurri in due fredde brecce di ghiaccio alla domanda.
“Beh, si da il caso che io sia suo MARITO” rispose piccato alzando la mano scheletrica per mostrarle la fede che portava al dito.
 
“Ma … ma… RAPHAEL!!” protestò la ragazza allucinata,  sbattendo gli occhi.
 
“Mona,  tranquilla!! Te l’ho detto: E’ morto!!”  cercò di giustificarsi Raph prendendo la mano morta del rettile più piccolo per sventolargliela proprio sotto il naso.
 
Michelangelo gonfiò le guance indignato, e ritrasse il braccio per poi stringerli entrambi attorno a quello destro del SUO sposo.
Il tutto mentre fissava con odio l’altra ragazza.
“Salta campana …” sibilò soltanto, nello stesso momento in cui dei corvi entrarono nella camera della nobildonna, circondando in un vortice frenetico i due; invano il focoso figlio del mercante cercò di liberarsi dalla presa dell’altro.
 
Pochi istanti dopo erano tornati nell’aldilà.
 
“Sei uno stronzo!!” strillò Mikey tra le lacrime spingendolo violentemente indietro con ambo le mani “Mi hai mentito per andare … per andare a vedere QUELLA lì!!”
 
Raphael si osservò intorno, scioccato, per poi concentrare il suo sguardo su Mikey.
“No, Michelangelo tu non capisci!! Maledizione!!” ringhiò frustrato il vivente stringendosi la testa fra le mani per la rabbia e la disperazione di essere tornato di NUOVO sotto terra.
 
“Oooh, e invece capisco eccome!!” replicò a tono l’altro, nonostante i singhiozzi “Preferisci di più quella sgualdrina a me perché … p-perché è calda, m-morbida e … VIVA!! Vero?! Beh, notizia dell’ultima ora: IO SONO TUO MARITO!! Se preferivi altro avresti dovuto pensarci prima a  chiedermi di sposarti!!”
 
“E’ esattamente QUESTO che NON capisci testa di legno!!” esplose definitivamente l’altro scuotendo la maschera rossa  “Io non ho MAI avuto intenzione di sposarti,  sei TU che ti sei fatto i film mentali, E’ STATO TUTTO UN FOTTUTISSIMO ERRORE!!”
 
Mikey spalancò la bocca a quelle parole, boccheggiando come un pesce fuor d’acqua, dopo di che senza dire nulla scappò via, sparendo oltre la scalinata.
Corse per molto, senza mai guardarsi indietro, finché non ebbe raggiunto il luogo dove si trovava la bara sua e di suo fratello Leonardo.
 
Fu proprio lì che trovò il fratello, intento a cucire un l’orlo strappato di un vestito da donna bianco con ricami floreali.
Eh, probabilmente era stata una delle loro amiche ad avergli chiesto quel favore.
 
Del resto in vita Leonardo Hamato, più grande di lui di tre anni, era stato un ottimo sarto che ha gestito con impegno e meticolosità la bottega di famiglia fino a quando non è morto a causa di una malattia che se lo era portato via nel giro di appena una settimana.
 
Michelangelo lo avrebbe raggiunto poi nella tomba pochi mesi dopo, trafitto dalla spada di colui che credeva il suo vero amore.
 
“… Uh? Mikey?!” esclamò la tartaruga più grande, preoccupata nel veder tornare il suo fratellino in lacrime “Che cosa è successo? Perché piangi?!” domandò mettendo da parte il suo lavoro.
 
“Piango perché ho sposato un idiota, Leo!! Ecco perché!!” scoppiò a piangere Mikey abbandonandosi seduto accanto all’altro.
 
“Raphael?” fece Leo stupito, scostandogli dolcemente le estremità della bandana arancione finitegli sul piastrone, scolorito e scheggiato.
“Come? Sembrava un così bravo ragazzo …”
 
“Può darsi, ma l-lui … lui n-non mi ama …” sussurrò Mikey sconsolato “Il suo cuore appartiene a quella LUCERTOLA riccona, con i suoi bei capelli scuri, le guance lisce e verde brillante e … e con il cuore che batte” commentò amaramente.
 
“Oh, Mikey …” mormorò Leonardo accarezzandogli una spalla, dispiaciuto.
 
“Io invece … io invece che cosa sono Leo?! Un CADAVERE!! Non ho niente in confronto a lei”  
 
“Non è vero Mikey” ribatté l’altro “Tu hai molto di più, oltre che il mero aspetto esteriore”
 
“… Secondo me quella testa-calda dovrebbe andare a farsi esaminare il cervello!!” commentò una voce femminile alle loro spalle.
 
I ragazzi si voltarono, sorridendo leggermente quando trovando il corpo perfetto unito allo sguardo ambrato e malizioso di una loro cara amica. 
Shinigami, uno degli angeli della morte che aveva il compito di accompagnare i mortali nell’aldilà si fece avanti verso i due fratelli, addolcendo lo sguardo quando i suoi occhi incontrarono quelli liquidi e addolorati del più giovane.
 
“Mi offro volontaria per il compito!!” affermò la ragazza facendo ridacchiare Leo e sorridere un poco Mikey.
 
Shinigami andò a sedersi dall’altra parte di Mikey.
 
“Perdonami, non ho potuto fare a meno di sentire …”  si scusò con un’alzata di spalle “Passavo di qui”
 
“… Forse ha ragione” pigolò Mikey dopo qualche secondo di silenzio, più calmo grazie alle carezze di conforto e le pacche sul guscio di suo fratello e della sua amica “Siamo … siamo troppo diversi, lui è vivo mentre io …” sospirò “Sono morto da tanto tempo ormai, il suo posto è con lei, la ricca Miss vitalità”
 
“Miss vitalità?! Vuoi scherzare?! Tu sei molto più affasciante di qualsiasi gallinella al piano di sopra” replicò Shinigami.
 
“E’ vero, Shini ha ragione” gli diede corda Leonardo mettendo un dito sotto il mento del fratello per voltarlo dolcemente verso di se “Non hai assolutamente nulla da invidiare a quella ragazza” concluse, scambiandosi un occhiata d’intesa con Shinigami.
 
Che cos’ha quella povera smorfiosa che a te manca, dai!!
    Brillanti occhi azzurri, e il dolce sorriso che tu hai …
    
… A lei batte il cuore … 
 
Oh, fuori moda da quel dì!!
… Poco trendy.
Poco chic!!
 
Ti ammiriamo da così vicino!!
 
Quella sciocca creatura senz’anello, che figura!!
E non sa suonare il piano!!
Ne ritmo, ne swing!!
 
Non è mica come appare.
 
… Però può respirare…
 
E perciò?
Poco importa …
Ma è così.
Sì vi pare …
 
… Lui soltanto ne potrà apprezzar le qualità le noi conosciamo da vicino!!
 
Se toccassi una candela, non mi brucerei…
… Anche sui pugnali non mi ferirei.
Mentre il cuor di lei batte, sento il mio che è fermo ormai.
È qualcosa di reale, questo vuoto che fa male!!
E di lacrime ne ho ancora da versare …

 
Ma l’unica fortuna, che ha quella creatura, è di essere viva!!
 
Così è …
… Così appare!!
 
C’è chi ammette con coraggio che siam solo di passaggio,
si sa già che al suo destino non si salva mai nessuno!!

 
Così è…
… Poco importa.
Poco trendy!!
Poco chic …
 
… Se soltanto lui potrà apprezzar le qualità che noi conosciamo da vicino…
 
… Se sfiorassi una candela, non mi brucerei.
Il ghiaccio e il sole li confonderei.
Il mio cuore è in mille pezzi, anche se non batte più.
Il dolore sa di fiele, è qualcosa di crudele!!
È un vuoto che fa male …
… E di lacrime ne ha ancora da versare.
 
Michelangelo si stese nella sua piccola bara, accoccolandovisi come avrebbe fatto un bambino, continuando a sfogare il suo dolore tra lievi singhiozzi e lacrime silenziose.
 
“Mikey …” tentò Leo allungando una mano verso il fratellino.
 
Shinigami lo fermò, facendo segno di “no” con il capo e Leonardo, seppur angosciato, fece come suggeritogli allontanandosi con lo spirito della morte.
Quando l’arancione avrebbe avuto bisogno lui ci sarebbe stato, ma per il momento era meglio lasciarlo solo.  
 
Poco più tardi Raph si ritrovò a girovagare per le strade sporche e cupe dell’aldilà, dopo era riuscito a smaltire la rabbia sostituendola con un doloroso senso di colpa.
Solo in quel momento si era reso conto di essere stato crudele con il suo sposo.
Ed anche se era vero il fatto che, all’inizio, quel giuramento fatto nel bosco non fosse stato diretto a lui, Raphael non poté fare a meno di pensare che, infondo, quella piccola tartaruga fin troppo iperattiva per essere un cadavere stava cominciando a PIACERGLI.
 
Sarà stato forse per il modo che aveva di sorridere, così dolce e allegro da riuscire a dare vita perfino a quegli occhi azzurri offuscati dalla morte.
Così lo chiamò a gran voce, per tutto il tempo della sua ricerca finché, con un sospiro, si arrese.
 
Michelangelo sembrava scomparso, e lui era proprio l’ULTIMA persona che aveva il diritto di fargliene una colpa.
 
Gli aveva spezzato il cuore nel più vile dei modi, prima mentendogli sulle ragioni della loro breve visita al piano di sopra, poi urlandogli in faccia tutta la sua rabbia e frustrazione.
Come avrebbe potuto perdonarlo?
Improvvisamente le deboli note di un pianoforte attirarono la sua attenzione, facendolo voltare in direzione della strana ed inquietante locanda dove si era svegliato la prima volta che Mikey lo aveva trascinato laggiù.
 
Sbatté un paio di volte gli occhi verde smeraldo, avviandosi a passo svelto verso la fonte di quel suono, dolce, eppure anche molto triste.
 
Trovò finalmente Michelangelo.
La tartarughina era seduta su una panca davanti al pianoforte, suonando con una sola mano, distrattamente, una lieve melodia.
Ogni tanto il defunto alzava la mano libera per asciugarsi alcune lacrime che erano sfuggite lungo le guance.
 
A Raph gli si strinse il cuore a vedere quello scricciolo solitamente così allegro in quello stato, così, raccolto tutto il suo coraggio, gli si avvicinò, sedendosi vicino all’altro che sussultò sorpreso.
 
Il rosso sorrise imbarazzato prima di cercare di tentare sui tasti del piano un motivetto che fosse un po’ più allegro della melodia suonata dall’altro …
… o almeno ci provò, visto che lui un pianoforte non lo aveva mai visto nemmeno in fotografia.
Era sempre stato più un tipo da batteria.
 
Mikey, ancora troppo arrabbiato e ferito gli tenne il muso, voltando il viso dall’altra parte.
 
Tuttavia non ci riuscì a lungo.
Dopo qualche altra nota mal suonata, l’arancione decise che ne aveva abbastanza e sbottò “Ehi, piantala!!” fece imbronciato “Stai UCCIDENDO la musica!!”
 
Raphael ghignò “Allora fammi vedere tu come si fa” propose.
 
Michelangelo non se lo fece ripetere due volte e prese a suonare un vero e proprio brano, decisamente più frenetico e accattivante dell’inizio.  
Ed a ogni nota, il suo cuore sembrava quasi risanarsi, trasportato dalla musica.
In realtà divenne talmente euforico che la sua mano scheletrica, quella dove la carne era già completamente marcita e divenuta polvere si staccò, animata da vita propria, per poi danzare sui tasti.
 
Se avesse potuto il povero Mikey sarebbe arrossito, specialmente quando vide la sua mano salire sulle spalle del focoso attraverso il braccio, saltellando sulle due dita contenta.
 
Raphael se la rise di gusto.
 
“Ehm, perdona l’entusiasmo …” sorrise imbarazzatissimo il più giovane, grattandosi leggermente la tempia con la sola mano che gli era rimasta.
 
“A dire la verità …” replicò Raphael restituendogli l’appendice mancante “… Mi piace il tuo entusiasmo”
 
Istintivamente il focoso si allungò verso l’altro, nello stesso momento in cui anche Mikey fece lo stesso movimento e, prima che i due potessero rendersene conto, le loro labbra si erano già incontrate. 


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Prima One-shot!!
Come avrete avuto modo di notare ho modificato giusto qualche parola per necessità di trama, ma a parte questo che ne pensate?
Vi piace l'idea?! Ci vediamo con la prossima canzone!! ^_-
  
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