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Autore: Fedecchan    03/09/2016    1 recensioni
Non aveva più nessuno per cui rimanere in quel mondo orribile, quindi era scappata.
Volò più in alto che mai, vedeva degli elicotteri inseguirla ma erano talmente lontani che sembravano moscerini, allora desiderò di fuggire e di svanire nel nulla... decise di chiudere le ali e di lasciarsi cadere.
E così si ritrovò lì.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chara, Flowey, Nuovo personaggio, Papyrus, Sans
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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Quel giorno nessuno parlò, Arial e Aharoni, infatti, data l'atmosfera imbarazzante, stettero zitti e diressero il gruppo verso le rovine. Percorsero varie strade innevate e incontrarono molti mostri, tanti facevano parte della guardia reale e guardavano sospettosi la ragazza che stava al fianco del principe chiedendosi che tipo di mostro fosse, ma l'unica risposta che ricevevano in cambio erano le occhiatacce del giovane dal sangue reale. La strada fu abbastanza lunga, soprattutto a causa della pressione e noia che si era creata tra tutti, i due promessi sposi volevano chiedere il motivo per cui nessuno più si parlava ma non avevano quasi il coraggio di parlare.

Finalmente dopo lunghe ore di silenzio arrivarono al luogo destinato, un tempo arrivarci era molto più semplice, ma con gli anni il sentiero che si usava seguire si era degradato e per arrivare all'entrata di quel luogo dovettero fare strade tortuose e pericolose, ma ne uscirono indenni, fortunatamente.

Il portone d'ingresso delle rovine era vecchio e corroso dagli anni, ma a causa di qualche strano incantesimo riusciva ancora a reggersi in piedi.

-Ci siamo...- Disse sottovoce Arial guardando tutti, uno ad uno.

Prese le chiavi che Andalus le aveva dato e le avvicinò alla serratura ma non appena queste la sfiorarono, la porta si aprì e li fece passare, per poi richiudersi appena entrati all'interno.

Il luogo era molto diverso dall'esterno, era un tunnel scuro molto lungo. Mentre camminavano, sentivano i loro passi rieccheggiare nel silenzio e poi, all'improvviso, videro spuntare una figura incappucciata con un lungo mantello che gli copriva tutto il corpo ma che aveva delle fessure sulla schiena da cui uscivano delle ali che erano simili a quelle di Latha, ma molto più imponenti e dal cappuccio spuntavano due corna imponenti. La figura creò un cerchio di fuoco intorno a loro.

-Chi siete voi? Come avete fatto entrare?- Chiese con tono minaccioso.

-Siamo venuti per il prete Estrangelo che vive nelle rovine... ho usato queste chiavi, mi sono state date da mio nonno!- Rispose Arial, intimorita dalla figura oscura.

-Per quale motivo cercate... il prete?- Disse mentre ebbe un attimo di esitazione.

-Dobbiamo chiedergli alcune informazioni su questa ragazza! Vede signor... incappucciato...? Siamo qui perché lei vuole scoprire qualcosa di più sulla sua storia...!- Esclamò cercando di stare il più calma possibile, nonostante le tremasse la voce.

D'un tratto il fuoco scomparve e la figura si avvicinò a Latha, facendo apparire un fuoco nelle sue mani e avvicinandolo minaccioso alla ragazza, che indietreggiò all'istante.

-Non ti voglio far del male. Affare fatto, vi porterò dal prete.-

-... ci è voluto meno di quanto credessi...- Sussurrò Arial fissando la scena.

-Cosa hai detto?- Chiese il mostro incappucciato girandosi verso di lei.

-N... niente!- Esclamò lei.

A quel punto tutto il tunnel si illuminò, delle torce appese al muro vennero accese da fiamme che Latha riconobbe immediatamente, erano uguali alle sue.

-T-tu... tu sei il mostro di cui parlava Andalus!- Disse Latha all'improvviso attirando l'attenzione di tutti che la guardarono sbalorditi, era come se la ragazza, alla vista del mostro incappucciato, avesse ripreso vita.

-Eh?- Chiese lui girandosi.

-Sì... Quello che fa parte della mia specie!-

-Ma... sì... della tua specie...- Disse con un tono molto confuso.

Latha era curiosa di vedere come era fatto in faccia.
“Magari mi assomiglia... o forse è completamente diverso da me!”

Seguirono il mostro fuori dal tunnel e si trovarono in una casa vecchia polverosa.

-Restate qui e non fate casino.- Disse lui uscendo da essa.

-Abbiamo trovato un mister simpaticone...- Sbuffò Arial.

-Lui... è come me...!-

-L'abbiamo notato, Latha, ti assomiglia, in fatto di corna e di ali.- Commentò l'amica.

-Chissà come è in faccia...-

La ragazza si mise a girovagare per la casa che era direttamente collegata al tunnel tramite delle scale che portavano all'entrata di essa. Notò che sulla sinistra c'era un corridoio con tre camere chiuse e con tante piante in vaso davanti alle porte, mentre a destra c'era una sala con una poltrona molto vecchia, un camino e tanti libri su uno scaffale.

Dopo quella stanza Latha poté intravedere un'altra stanza che era probabilmente la cucina dato l'odore di cibo che ne fuori usciva.

Appena però si avvicinò ad essa sentì la maniglia della porta d'ingresso aprirsi, il mostro incappucciato era entrato accompagnato da una creatura che aveva lunghe orecchie da coniglio e un lungo mantello indosso.

Appena entrato vide Latha e i suoi occhi si addolcirono.

-E così sei arrivata...- Disse lui quasi come se stesse per piangere.

Nel frattempo il mostro incappucciato se ne andò nella prima delle tre stanze nell'ala sinistra della casa.

-Perdonate David... è molto schivo con chi non conosce. Piacere, mi chiamo Estrangelo, ma probabilmente saprete già chi sono.- Si presentò la creatura dalle fattezze da coniglio.

-Come fa a conoscermi, signor prete...?- Chiese la ragazza, confusa.

-Oh, Latha... sei cresciuta tantissimo dall'ultima volta...- Disse lui, ignorando la domanda della ragazza.

-Ultima... volta?-

-Vuoi sapere tante cose, non è così?- Chiese il prete sorridendole dolcemente.

-Per favore... mi spieghi tutto quello che sa...-

-Dammi pure del tu, d'altronde posso considerarmi... tuo padre?-

-Padre...?-

-Sarà molto lungo da spiegare...-

Il prete chiamò David e gli chiese di portare i ragazzi in un'altra stanza, in modo che potesse rimanere solo con lui e Latha.

Appena tutti gli altri furono portati in una delle tre camere, la ragazza, Estrangelo e il mostro incappucciato entrarono nel salotto.

-Da dove posso iniziare...? Uhm... proviamo così...-

-Don... non ancora...-

-Oh... andiamo per gradi, David, stai tranquillo.-

-Per prima cosa, Latha, devi sapere che il tuo padre biologico era umano... ma venne ucciso dal re insieme a tua madre, ultima della sua specie. Loro avevano fatto un torto, ovvero innamorarsi e far nascere due gemelli. Lei venne giustiziata davanti a tutti i mostri mentre tuo padre venne buttato giù da un burrone e in seguito, dato che in qualche modo era sopravvissuto, venne bruciato vivo, in modo che di lui non rimanesse traccia. Ebbero una fine orribile, davvero...

Il re sapeva che era nato un figlio da loro due e decise di dargli la caccia. Tuo padre ti affidò a me e io ti tenni all'interno delle rovine con il tuo fratello gemello. Solo che a quest'ultimo comparvero ali e corna subito ai primi mesi di nascita mentre tu... tu eri completamente priva di geni da mostro quindi decisi di portarti in superficie e farti vivere felice... e invece anche a te, come vedo, sono cresciute ali e corna... Mi dispiace, Latha... mi dispiace...- Queste ultime parole ebbero un velo di tristezza.

-... hai detto che ho... un fratello gemello...?- Chiese Latha, come se fosse l'unica cosa importante, non le importava se il prete l'avesse portata in superficie, se era come diceva il prete, non era sua la colpa di ciò che le era successo, quindi si concentrò sulla fatidica domanda.

-Esattamente... tu non sei l'unica mezza umana...-

All'improvviso David iniziò ad allontanarsi a testa bassa, come se non riuscisse ad affrontare l'argomento, ma il prete lo prese per il mantello e glielo sfilò, rivelando il suo volto.

-Latha, ti presento il tuo fratello gemello, David.-

   
 
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