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Autore: Baranjok    07/09/2016    0 recensioni
Continuo di The Angel's Fate, di cui necessita la lettura, vedremo come Clary supererà il lutto e come l'arrivo di un nuovo personaggio possa far crollare tutti i tipi di rapporti.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Svegliarsi alle 5 del mattino per Clary non era affatto un problema, lei non riusciva a dormire più di due ore a notte, così il giorno del primo allenamento con Sebastian era più carica che mai. Jace aveva messo la sveglia perché voleva assistere alla lezione, ma dopo nemmeno mezz’ora di spiegazioni già era crollato sul pavimento.

  • È necessario che il tuo cane da guardia venga al tuo allenamento? - Sebastian aveva parlato con una tale ferocia nella sua voce che Clary quasi credette di averlo sognato.

  • È un problema? in fondo non da fastidio a nessuno.- aveva risposto Clary senza alzare la voce.

  • -si è un problema, ti deconcentra, l’arte delle rune non è una storia che va presa alla leggera, ci vuole impegno e tanta forza di volontà ed in questo momento non vedo nell’una nell’altra.-

  • Si va bene, ma calmati è soltanto il primo giorno.-

  • Clarissa forse non ci siamo capiti, io sono qui per istruirti non per partecipare all’allegra famiglia, dovrò insegnarti a controllare il tuo potere, ad incanalare l’energia del tuo corpo , a focalizzare un obbiettivo e a farti diventare una delle migliori shadowhunter di quest’epoca.-

Sebastian sembrava davvero una persona non amichevole, ma aveva ragione, se voleva avere almeno una chance contro Valentine doveva iniziare da subito.
Jace ovviamente non prese bene questa notizia anzi sembrava davvero furioso.
-non capisco a cosa ti serva, sei perfetta così, mandiamolo via.-
-non dire sciocchezze Jace, il solo motivo per il quale mio padre mi si è avvicinato era per via del Conclave non avrò alcuna occasione senza di lui.-
-ma sentila, già avete fatto amicizia?-
-ma che cosa ti prende? Cosa c’è che non va?-
-non lo so , me lo sento a pelle, c’è qualcosa di sbagliato in lui.- Jace sembrava davvero preoccupato.
-Jace ti prometto che studierò e mi impegnerò al massimo, dopo di che potrà anche andarsene, non mi importa niente di lui.- ed era vero , a Clary importava soltanto di trovare Valentine e se per farlo doveva sopportare Sebastian era anche disposta a farlo.
-Va bene, solo stai attenta, promesso?- Jace l’aveva stretta tra le sue braccia e l’aveva baciata dolcemente, il tanto che bastava per calmarla.
-Promesso.-
 
 

  • Potrei sapere che fate tutto il giorno?- Simon era sempre più curioso di sapere lo stile di vita di Isabelle. Lui sapeva tutto sui cacciatori perché Clary gliene aveva parlato, ma ovviamente Clary non aveva mai vissuto fino ad allora in un Istituto, quindi le cose erano molto diverse.

  • -Ci alleniamo, studiamo, andiamo a caccia, cose così- rispose Isabelle senza il minimo interesse. Lei e Simon erano appena entrati nella biblioteca gestita da Luke per controllare se ci fossero ancora lupi disposti ad unirsi alla caccia a Valentine.

  • Credi davvero che ci aiuteranno? Insomma l’ultima volta il loro branco è stato decimato!-

  • Zitto Simon mi deconcentri.- Izzy prese in mano la sua frusta.

  • Cosa succede…- Simon non ebbe il tempo di terminare la frase che un branco di lupi li accerchiò.

  • Isabelle Lightwood, cosa ti porta qui?.- aveva parlato una ragazza , all’incirca di 18 anni, alta mora dalla pelle scura.

  • Come conosci il mio nome?- Izzy non aveva abbassato l’arma.

  • Io conosco molte cose, sono il nuovo capobranco- rispose sorridendo.

  • Allora sei proprio la persona che cercavo.- Simon era rimasto a bocca aperta per tutto il tempo.

  • Sono Maia – disse la ragazza lupo.

  • La faccio breve, abbiamo bisogno del vostro aiuto per trovare Valentine- Izzy non ci girò a lungo con le parole. Una grossa risata rimbombò nella stanza.

  • E perché ti aspetti il nostro aiuto, l’ultima volta non è andata molto bene, non metterò a rischio il mio branco per un insulso shadowhunter.-Maia era rossa di rabbia.

  • Non ve lo sto chiedendo per me, ma per Luke.-

 
 
Sebastian e Clary erano chini sui libri, mostravano rune particolari ed erano tutte scritte in latino, Clary ovviamente non ne sapeva molto per cui era piuttosto difficile per lei concentrarsi.
-si può sapere chi ti ha allenata? Sei davvero deludente.- Clary inghiottì il rospo, non poteva arrabbiarsi non adesso, doveva studiare e restare calma, ma c’era qualcosa in Sebastian che la faceva ribollire.
-adesso nemmeno parli? Sono seriamente deluso, mi aspettavo di meglio dalla figlia di Valentine- Clary chiuse di scatto il libro e si alzò.
-non paragonarmi mai più a lui! Se sapessi davvero la mia storia non useresti questo tono con me.- Clary stava tremando, aveva dei problemi a gestire la rabbia e questo lo aveva sempre saputo.
-Non mi importa nulla di te e della tua storia, non mi importa se tua madre è morta e tuo padre è un ricercato, sono qui per migliorarti, ma come vedo ti servono proprio le basi. Sei solo un insulsa ragazzina a cui piace giocare con le rune. Non ne conosci il significato, non sei capace di controllarti. Sei una nullità- Sebastian sputò quelle parole come veleno e Clary girò la faccia per non scoprire le sue lacrime.
-non è vero.- disse sotto voce.
- come scusa non ho sentito bene- rispose Sebastian.
-ho detto che non è vero!- ridisse Clary con voce più alta.
-allora dimostramelo, concentrati , chiudi la mente non pensare a nulla, concentrati su di me! Guardami.- la girò violentemente inchiodandola con gli occhi. A Clary tremarono le ginocchia.
-cosa vedi?- le chiese stringendole più forte le braccia.
-niente.- rispose Clary, le stava facendo male, ma non lo diede a vedere doveva essere forte.
-sbagliato, dimmi cosa vedi!- Sebastian non mollava.
-vedo te- Clary stava per scoppiare, ma era bloccata.
-Bene! Adesso guarda il libro e dimmi cosa vedi- l’aveva lasciata andare. Clary si risedette al tavolo e aprì il libro, solo che questa volta non vi erano rune, ma risposte.
 
 
Jace fu costretto ad allenarsi nell’altra stanza, ovviamente non amava stare lontano da Clary, ma non aveva poi molta scelta.
-Hai intenzione di rimanere qui tutto il giorno?- Alec era entrato nella sala con aria felice.
-no, ho appena finito.- rispose Jace frustato.
-avanti sputa il rospo- Alec si sedette al suo fianco.
-niente- mentì Jace. Alec alzò un sopracciglio e lo inchiodò con lo sguardo.
- va bene, sono preoccupato per Clary, non mi fido di quel tizio.-
-davvero? Ancora questa storia? Quanta poca fiducia hai in Clary?- Alec sembrava arrabbiato.
-io di Clary mi fido ciecamente e di lui che ho paura? La guarda in un modo strano e poi non ti sembra sospetto che abbiamo impiegato mesi e mesi a cercare un esperto di rune e proprio quando gli accordi si rinnovano e si parla di Clary con il Console sbuca questo Sebastian?- Jace sapeva di avere ragione.
-ok, non dico che non è sospetto, ma Clary ha bisogno di lui, noi non possiamo aiutarla, non ne siamo capaci e poi ha bisogno di aiuto, deve controllarsi o questa volta lo ammazzerà sul serio Hodge.- Jace serrò la bocca. Ricordava come se fosse ieri quando Clary, due mesi prima, nella stanza di Hodge aveva provato ad ucciderlo solo perché aveva nominato sua madre.
-si hai ragione.- Jace dovette arrendersi, e sperò con tutte le sue forze che Clary avrebbe superato tutte le sue lacune.

  
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