1. Sbarco nella nuova terra.
- Ahahah che meraviglia quest’aria! Quest’aria è proprio di ricchezza, di libertà!
- Andiamo Choji non esagerare ora. Hei, Naruto!
Un ragazzo dagli occhi azzurro come il cielo e i capelli del grano si girò di scatto guardando due ragazzi di cui uno molto robusto e anche molto alto.
- Hei, Shikamaru, Choji!- gli si avvicinò.
- Ciao Naruto!- salutò Choji, il più grosso dei due.
- Allora siete pronti per la nuova avventura?
- Assolutamente!- gridò Choji.
- Si, diciamo di si.
- Ma come “diciamo di si”!!! Andiamo non è magnifico? Scopriremo nuove terre, nuove persone e da come dice il capitano, troveremo anche molte ricchezze dal valore inestimabile!- disse eccitato Naruto.
- Già, spero che ci siano davvero…- sbuffò Shikamaru.
- Sono tutti a bordo?
- Si, capitano.
- Bene, Kabuto. Partiamo. Forza cani svegliatevi e datevi una mossa!!!- urlò il capitano.
- Si, Orochimaru.- dissero in coro i navigatori.
Tutti si mossero veloci salutando i familiari e incominciarono a correre dal timone fino all’albero maestro spiegando le vele.
- Kabuto!!- urlò Orochimaru.
- Si, capitano.- si inchinò il ragazzo davanti al suo capitano.
- Dov’è finito Sasuke?- chiese un po’ irritato.
In quel momento un ombra passò sopra i capi di ogni navigatore con qualche fischio di ammirazione e saluti, mentre un ragazzo apparse davanti agli occhi del capitano.
- Orochimaru, ho ispezionato questa nave da poppa a prua ed è in perfette condizioni, complimenti per la scelta.- disse il ragazzo lasciando la corda che poco prima lo aveva fatto “volare” fino ai due uomini.
- Me ne congratulo, ma preferirei vedervi dedito a qualcos’altro piuttosto che a controllare i miei gusti in fatto di navi.- disse molto irritato Orochimaru.
- Certamente, capitano.- disse facendo un leggero inchino ridendo sghembo e andandosene poco dopo via dagli sguardi fastidiosi di quei due.
- Sasuke!!- salutò entusiasta Naruto.
- Ciao Naruto.- lo salutò vagamente andando a controllare le vele.
- Ma chi è?- chiese Shikamaru.
- Lui è Sasuke, uno dei più grandi navigatori che questo mare abbia mai conosciuto.- disse Naruto orgoglioso mentre il suo amico era sopra l’albero maestro guardando l’orizzonte e respirando a pieni polmoni l’aria che pian piano cambiava.
- Aspettami nuova terra…
- Hinata!!- gridò Hanabi.
- Ciao Hanabi, sei così piccola da qua su sorellina!!- gridò Hinata per farsi sentire.
- Non scherzare, su. Scendi che nostro padre ha richiesto la tua presenza!!
- Arrivo!!
Dalla punta di un sporgenza, una ragazza dai capelli neri e gli occhi chiari si preparava a saltare giù effettuando un tuffo di circa
- Hinata no!!!
Troppo tardi, la ragazza era ormai saltata giù con l’aria che l’accarezzava e finendo rovinosamente dentro l’acqua fredda e sparendo.
- Ah! Mi hai bagnata tutta!!!- gridò con disapprovazione Hanabi.- Adesso possiamo andare da papà?
Ma nessuno rispose e non c’era ombra di Hinata.
- Hinata? Hinata per favore non fare scherzi!
Si sporse leggermente verso l’acqua.
- Ahah!!!- un grido divertito risuonò e la barca si girò.
- Hinata!!!...coff coff... Non farlo mai più!!- gridò Hanabi arrabbiata.
L’altra sghignazzò e la schizzò, così presa dalla divertente vendetta, la sorellina incominciò a rispondere freneticamente ai getti d’acqua.
- Basta, dai basta!- disse arresa la piccola.- Dobbiamo andare da nostro padre.
Hinata annuì e riportarono la canoa al suo posto e saltarono su, remando.
- Kiba!- disse sorpresa Hinata vedendo un uccellino che veniva da lei tutto vivace.- Shino?- raccolse da infondo la barca un procione.
- Erano venuti con me.- spiegò Hanabi attraccando sulla riva e trasportando la canoa strusciandola sul terreno fino a fissarla per terra.- Vai che papà ti aspetta.
- Si.
Hinata corse verso la tenda di suo padre, capo villaggio Hyuuga.- Padre? Siete qua?
- Oh, figlia mia!- disse Hiashi girandosi verso l’interessata.- Volevo annunziarti una bellissima notizia.- sorrise stringendola in un abbraccio.
- Sono lieta che siate così di buon umore, padre.- disse ricambiando.
Poi le circondò le spalle.- Ma prima voglio porti un mio regalo.- disse girandosi e andando verso un cesto di vimini, prendendo un oggetto.- Ecco qua. Questa era di tua madre, la mise al nostro matrimonio.
- E’… E’ bellissima, padre.- disse meravigliata prendendo la collana posta in dono.- Ma, qual è il motivo di questo regalo inaspettato?
- Il caro Neji ha chiesto la tua mano e io con gioia ho accolto la sua proposta, bambina mia.
Hinata non fece certo i salti di gioia.- P-Padre… Io…
- Figlia mia, tu sei proprio come tua madre: non stava ferma un attimo, lei era libera come il vento.- disse uscendo dalla tenda insieme ad Hinata che metteva la collana.- Era saggia. La nostra guida in ogni difficoltà e so che un giorno diventerai come lei.
- Padre, ma io non…
- Hinata, Guarda.- disse avvicinandosi al fiume che scorreva accanto al villaggio.- Guarda com’è tranquillo il fiume. Scorre lento e non si ferma mai, non va in una direzione diversa, ha una sola strada da percorrere. Ti prego, prendi il suo esempio.
E con questo finì il discorso ritornando in tenda, mentre Hinata rimase alla riva raggiunta da Kiba e Shino.
- Dice che devo star tranquilla…- alzò lo sguardo dalla superficie limpida del fiume e percorse con esso, la sua direzione fino all’angolo dove spariva.- Come il fiume…
D’improvviso un pesce saltò dall’acqua spaventando Kiba.
- Ahaha, ma il fiume non sembra affatto tranquillo!- disse divertita prendendo una canoa e incominciando a remare lungo il fiume.- Oh Kiba, Shino… Sono così confusa. Che devo fare? Seguire la strada prestabilita?- disse guardando la superficie dell’acqua.- Devo… Sposare Neji?
Un squittio e un fischiettio acuto disapprovarono quella domanda retorica.
- Se la mamma fosse qui… Credo che chiederò aiuto a nonna Salice.- disse lei remando più svelta.
- Cavolo questa tempesta non ci voleva davvero!- gridò Shikamaru levando le vele insieme a Choji e a Naruto.
- A chi lo dici.- concordò Choji.
- Fate attenzione lassù! Il vento è molto forte!!- gridò Sasuke.
- Come?- chiese Naruto, ma d’improvviso, troppo distratto, scivolò dall’albero maestro finendo in mare.
- Uomo in mare!!!!- gridò Shikamaru.
- Merda.- sibilò Sasuke prendendo una corda e legandosela alla vita per poi dare l’altra estremità a tre uomini.- Quando tiro dovete tirarmi su ok?- gli altri annuirono.
Poi si tuffò in acqua e nuotò con tutte le forze contro la corrente impetuosa che gli annebbiava la vista, ma per fortuna lo vide e lo prese con tutta la volontà di cui era capace e tirò la corda.
- Tiriamolo su!!! Oissà!- issarono su il ragazzo insieme all’altro e li soccorsero.
- Coff…Coff…- tossì Naruto per poi guardare in faccia al suo salvatore.- G-grazie.
- Fai più attenzione.- disse Sasuke ridendo sghembo.
Pian piano la tempesta si tranquillizzò e l’uomo su in cima all’albero maestro come vedetta, gridò “Terra” talmente forte che tutta la ciurma lo sentì, per fino il capitano.
Grida di gioia affiorarono in tutta la nave.
- Finalmente…- sibilò Orochimaru.
- Nonna Salice, ho bisogno di parlarti.
Un salice piangente enorme nascondeva con i suoi rami la ragazza posta vicino al tronco dell’albero dove si formò pian piano un viso rugoso di un’anziana signora e che la guardava con un gran sorriso.
- E’ la mia piccola Hinata che mi viene a far visita?- chiese il vecchio volto.
- Si.
- Oh la collana di tua madre!
- E’ proprio di questo che volevo parlarti, mio padre vuole che sposi Neji…
- Neji??? Ma è così serio!!
- Lo so… Ma secondo lui è la strada giusta, eppure c’è un sogno che faccio ogni notte.
- Oh raccontami tutto, bambina!
Tutti gli animali presenti si attorniarono alla cara Hinata che cominciò a raccontare.- Allora, sto correndo per i boschi, ma ad un tratto ecco apparirmi davanti una freccia che incomincia a girare velocemente. E gira, gira, gira, gira finche ad un certo punto si ferma!
- Uhm… Secondo me questa “freccia” che ruota ti voglia indicare la tua strada.- disse riflettendo l’anziana.
- Ma nonna Salice, qual è la mia via?
- Tua madre mi fece la stessa identica domanda.- rise divertita.
- Davvero? Cosa le rispondesti?- rimase stupita lei.
- Le risposi di ascoltare perché intorno a lei c’erano spiriti, piccola. Vivono in tutte le cose, se li ascolti loro ti guideranno.- e un vento leggero si alzò scompigliando i leggeri rami dell’albero.
- Sento il vento…
- E cosa dice?
- Dice… Che qualcosa è in arrivo, strane nuvole bianche.- mormorò confusa per poi arrampicarsi sull’albero per vedere cosa significavano quelle parole e all’orizzonte vide le vele di una nave che però lei non sapeva cosa fossero veramente.
- Dimmi cosa vedi bambina!
- Nuvole… Strane, nuvole.
- Bene… Kabuto, da’ da mangiare a Itachi.
- Si, signore.
- Vado a parlare ai miei uomini.- disse solenne agghindandosi.- C’è dell’oro su quest’isola che aspetta soltanto me!- rise.
Uscì dalla camera e radunò tutti sul ponte.
- Oh capitano l’acqua è abbastanza profonda, possiamo attraccare qui!- disse orgoglioso Sasuke.
- Bene, sig Uchiha.- disse.- Uomini, andiamo a conquistare il nuovo mondo!!
Un grido di esaltazione riempì la nave.
- Andiamo.- disse Sasuke incoraggiando Naruto, Shikamaru e Choji a venire con lui.- Forza!
Una scialuppa fu gettata in acqua da Choji e Naruto, mentre Shikamaru metteva la scala e scesero fino ad occuparla.
- E’ magnifica.- disse Choji guardando la terra davanti ai suoi occhi.
- Ed è tutta nostra…- mormorò Naruto.
- Non mi importa, può anche assomigliare alle mutande di Orochimaru, basta che scendiamo da questa nave lurida!- disse posizionando la scala.
- Forza ragazzi non vorrete perdervi tutto il divertimento?- incalzò Sasuke che già incominciava a scendere.
Hinata correva per i boschi finche non sentì un remare vicino alle rive del grande oceano e si affacciò ad una roccia per guardare meglio e pian piano vide apparire degli uomini dall’aspetto completamente diverso dalla sua gente… Chi mai erano costoro?
Vide tre di loro ritornare verso la riva mentre uno rimase a guardarsi intorno incantato dal posto.
- Meravigliosa...- lo sentì sibilare strane parole.- Finalmente l’ho trovata.