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Autore: Neko    01/05/2009    3 recensioni
Ok avete vinto, non mi piace parlare per enigmi, quindi verrò subito al sodo. Sono un vampiro. Avete presente zanne, pelle bianca, rifiuto dell’aglio, paura del sole e nanne dentro a bare? Bhe toglietevelo dalla testa…non è affatto così, sono solo leggende...a parte la pelle bianca.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Capitolo 31: una vampira del tutto particolare

 

Successe tutto in un attimo.

Stavo portando Sakura nella foresta, fuori dalle porte di Konoha, per darle la possibilità di nutrirsi e…ed ecco che un’ondata di odore di sangue arrivò al nostro naso.

Era estremamente allettante e per questo mi irrigidii ricordando che accanto a me, c’era una pericolosa vampira appena nata, assetata di sangue.

Mi voltai verso Sakura per vedere come aveva reagito a quell’odore. Ero sicuro che avrebbe perso la testa e in quel momento i miei timori si avverarono.

Sakura mi aveva preceduto. Era partita verso il luogo da dove arrivava l’odore del sangue.

Non feci in tempo a fermarla, ma dovevo raggiungerla prima che arrivasse sul luogo e facesse una strage.

Arrivai a destinazione e vidi che parte di una abitazione aveva ceduto e caduta addosso alle persone che tranquillamente passavano li sotto.

I feriti dovevano essere almeno due o tre e qualcuno di loro doveva essere rimasto gravemente ferito.

Si poteva addirittura vedere il sangue scorrere fuori da delle macerie. Lo sentivo scorrere come un fiume…ancora pochi secondi e…sarebbe morto.

Sentivo l’odore di Tsunade avvicinarsi e anche quello di Ino e Shizune, ma non sarebbero mai arrivate sul luogo in tempo per curare quella persona. Volevo aiutare quelle vittime, ma proprio in quel momento accadde qualcosa che non mi sarei mai aspettato.

Sakura era giunta sul luogo. Non so perché non la allontanai da li. Sapevo che dovevo fermarla, ma il mio istinto  mi diceva di lasciarla fare…di fidarmi di lei.

Fu proprio quello che feci e non mi pentii.

Sakura con la sua nuova forza non fece alcuna fatica ad alzare le macerie, cosa invece che si era rivelata alquanto faticoso per le persone, che invano avevano cercato di aiutare i loro simili.

Presto le tre persone rimaste intrappolate furono tratte in salvo. Come avevo captato, solo una era quasi giunto alla fine della sua vita, mentre le altre due se l’erano cavate con poco.

Ma alla fine i sopravissuti sarebbero stati tre su tre.

Improvvisamente vidi Sakura chinarsi sulla persona più gravemente toccata e lo morse vicino al punto in cui si trovava la sua ferite letale.

Quando vidi quella scena mi sentii pietrificare…non ero intervenuto a fermarla. Aveva assaggiato il sangue umano.

Cercai comunque di allontanarla prima che ne bevesse troppo, ma fu in quel momento che vidi cosa realmente avesse fatto.

Vidi la ferita risanarsi e l’uomo che avevo dato per spacciato, svegliarsi come se niente fosse accaduto.

Sakura si spostò verso gli altri due e posando le mani in avanti cominciò a far fuori uscire il chakra, che avrebbe curato loro le ferite.

Era incredibile quanto fosse forte il suo istinto medico. Nemmeno il sangue l’aveva distolta dal suo desiderio di salvare le persone.

Il punto era…come faceva a usare il chakra? Tecnicamente non poteva usufruirne a meno che in quel momento il bijuu in lei imprigionata, non fosse sveglia, ma non sentivo la sua presenza, quindi tecnicamente era impossibile.

E se fosse stata questa la sua abilità speciale? Quella di continuare ad avere chakra in corpo, tanto da poter continuare il suo mestiere da medico? Non sarebbe poi così del tutto assurdo.

Sakura sorrideva felice a vedere le persone sane e salve, mentre io ero li, ad osservarla a bocca aperta e lo stesso valeva per Ino, Shizune e Tsunade che erano arrivate giusto in tempo per assistere alla scena.

Co-cosa è successo? Naruto!” mi chiese Tsunade quando si riprese dallo shock.

“Questa è una bella domanda!” le risposi sincera. In effetti nemmeno io sapevo spiegarmi come Sakura, nonostante il suo amore per il suo lavoro, potesse resistere così al sangue.

Sakura ci raggiunse.

“Per fortuna è andato tutto bene. Non sapevo come agire e mi sono fatta seguire dall’istinto!” disse sorridendo.

Sakura…i tuoi occhi sono rossi!” disse Ino notando un certo cambiamento in lei.

Ehm…già ecco Ino…ora sono anch’io un vampiro!” disse lasciando nuovamente a bocca aperta la sua amica.

“E meno male che dicevi di non volerla trasformare in un essere come te!” mi disse Ino rimproverandomi.

“Non sono stato io infatti. È stato Kaji!” dissi giustificandomi.

Kaji? Quel bel ragazzo con cui uscivi?” chiese Ino

Bhe…a quanto pare attiro solo vampiri!” ammise sincera Sakura.

Ino non aprì più bocca…per lei era troppo.

Tsunade si unì a noi dopo essersi accertata delle condizioni delle persone curate da Sakura.

“Hai fatto un ottimo lavoro Sakura. Sono perfettamente sani! Ma come hai fatto resistere al loro sangue?” chiese Tsunade curiosa, dando voce alla domanda che mi ronzava in testa.

Sakura fece una faccia schifata “Come potevo berlo? Ha un odore disgustoso…mi chiedo come faccia a piacere così tanto ai vampiri…non è normale!”

Sgranai gli occhi “Fra milioni di vampiri che esistono e che amano il sangue umano, compreso me e una sola in tutto l’universo che lo detesta…direi che quella normale sei tu, Sakura!”

Sakura mi guardò preoccupata “Cosa c’è che non va in me? Ho forse qualcosa di sbagliato?”

Scossi la testa, non era quello che volevo dire.

“non vederla sotto questo aspetto,ma pensa che non farai mai male ad anima viva!” disse Tsunade sollevata dal fatto che non avrebbe divorato nessun abitante del villaggio.

“Sakura? Se non ti piace il sangue umano, come mai prima in ospedale, guardavi nonna-Tsunade come se fosse una succulenta preda da divorare?” le chiesi curioso.

Sakura mi guardò in modo strano.

“chi ha mai pensato a Tsunade-sama come una preda? In realtà dietro di lei, sul mobiletto delle medicine, c’era un topolino che gironzolava fra i vari flaconcini ed…bhe era lui che osservavo. Aveva un buon odore” disse arrossendo

“Topino eh?” mi voltai verso Tsunade “non è molto igienico avere topi in giro per un ospedale.”

Tsunade si vergognò da morire, ma evidentemente non sospettava minimamente della cosa.

Poi tornai a parlare a Sakura “Sakura…se ti piacciono i topi…vuol dire che hai una predilezione particolare per il sangue animale!”

“Oh si! è non vedo l’ora di mangiarmi 10 elefanti!” disse.

Era proprio affamata.

“Beh se vuoi ci mettiamo poco ad arrivare in Africa, ma non sarebbe più facile per te accontentarti degli animali che abbiamo qui in zona?”le chiesi.

Sakura mi guardò storto. Non avevo capito che la sua era una battuta ironica. E chi si aspettava che i vampiri fossero pure in grado di scherzare?

 

Una volta che Sakura fu sazia, ci aspettò una prova ardua da compiere: Informare i genitori di lei di quanto accaduto.

Raccontammo loro ogni singolo avvenimento.

Da come kaji si era preso gioco di lei, di come l’aveva usata e di come se n’era sbarazzata una volta che si era stancato di starle dietro.

Spiegammo loro di cosa aveva rischiato la loro figlia e di cosa io e i miei compagni avevamo fatto per salvarla.

Quando seppero che Sakura era diventata un Jinchuuriki, ci rimasero parecchio male. Passarono il loro sguardo da me a lei e...

“Hai reso mia figlia un mostro?”mi urlò contro il padre.

“Non avrei voluto farlo, ma mi dica, meglio Sakura viva con un demone in corpo o una figlia morta a causa di un altro demone?”

In quel momento il padre di Sakura si calmò.

Capivo che era difficile accettare quella situazione, ma almeno non l’avevano persa.

Ma se avevano reagito in quel modo alla notizia di Sakura trasformata in jinchuriki, cosa avrebbero fatto una volta scoperto che lei era una vampira?

Lo scoprii da li a poco.

Ovviamente non potemmo astenerci da raccontare loro la verità. Si vedeva che Sakura era notevolmente cambiata e quel pallore sul viso era per lei il suo segno di riconoscimento…inoltre era molto simile a me e tutti nel villaggio sapevano cosa ero.

Sakura prese un respiro profondo.

La guardai stranito per quel gesto…i vampiri non prendono sospiri profondi per calmarsi, ma cosa in lei ricordava un vampiro a parte il suo aspetto?

Comunque quando rivelò loro cosa era diventata…a entrambi i genitori venne quasi un infarto.

Calò il silenzio.

Nessuno stava respirando in quella stanza. La tensione era altissima.

Improvvisamente mi ritrovai con un kunai alla gola. Veramente mi ero accorto di cosa stava succedendo, ma non feci nemmeno una piega.

“Tu! Lurido verme…come hai osato fare questo alla mia bambina. Non bastava averla trasformata in jinchuuriki? Anche vampira l’hai voluta trasformare?” mi disse carico di rabbia “io ti faccio a pezzi”

“No, papà!” Sakura cerco di fermare il padre “non è stato lui! te lo abbiamo appena spiegato! È stato Kaji…ricordi? Il caro ragazzo che ti piaceva tanto! Naruto ha fatto solo il necessario per non farmi morire!”

Il padre abbassò il Kunai, ma non si scuso. Mi guardava ancora con sospetto.

La madre invece era scoppiata a piangere, per lei era troppo.

“Mamma, papà, non dovete essere tristi per me…infondo una parte di me voleva essere un vampiro!”

I due alzarono lo sguardo sconvolti.

“Io voglio solo passare la mia vita con la persona che amo” disse prendendomi la mano. “cosa che sarebbe stata impossibile, se fossi rimasta umana!”

Guardò attentamente i genitori negli occhi.

“Io amo con tutta me stessa Naruto e sono sicura che lui ama me e che farà di tutto per rendermi felice…spero solo che voi riusciate ad accettarlo ed ad accettare lui!”chiese supplichevole.

I suoi genitori non seppero che dire, ma accennarono un sorriso per far capire a Sakura, che se lei era felice, anche loro lo sarebbero stati.

Tutto bene quel che finisce bene…almeno un problema lo avevamo risolto.

Ora toccava a quei puro sangue.

 

Passarono alcuni giorni, durante i quali io, Sakura e Crystian ci allenammo per aver maggiore simbiosi con i nostri bijuu.

Il fatto che ora anche noi eravamo dei demoni, aveva trasformato il nostro rapporto quasi in amicizia e non di odio come quello che era sempre esistito fra me e Kyuubi.

Inizialmente non fu facile, ma presto riuscimmo a richiamare a noi il chakra dei bijuu con estrema facilità. In questo modo potevamo usufruire anche delle tecniche ninja, che potevano tornare utile contro i puro sangue.

Di certo loro non potevano usufruirne, dato che erano nati come vampiri e non potendo usare chakra proprio, era impossibile che si fossero allenati in tutti quegli anni, a imparare chissà quale jutsu per aumentare la loro potenza.

No, non poteva essere e inoltre erano talmente fieri della loro forza, che di sicuro non andavano a cercare maggiori poteri, dato che si credevano già i possessori del mondo.

La nostra forza era notevolmente aumentata. Ce ne accorgemmo tutti, soprattutto il luogo in cui ci eravamo allenati…esso infatti non esisteva più. Per fortuna non ci siamo allenati al villaggio.

Ora comunque ci sentivamo pronti per affrontare la battaglia decisiva che avrebbe deciso le sorti del  mondo intero.

Chi avrebbe vinto? Noi ninja della foglia o i puro sangue tanto assetati di potere?

 

  
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