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Autore: MaryTheFangirl01    12/09/2016    5 recensioni
"Ciò che si trovò davanti lo spaventò a morte: Maka, di spalle, era circondata da macchie rosse un po' ovunque e brandiva un gigantesco coltello, anch'esso tinto di cremisi.
[...] E se tutto questo fosse sangue e fosse proprio di Blair?
"
Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia nel fandom di Soul Eater e spero tanto che possa piacervi!
Buona lettura!
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Blair, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda e pigra mattina estiva. Maka, assorta, stava come al solito leggendo un libro. Blair dormiva placidamente, sdraiata sulle sue gambe e mormorando qualcosa nel sonno. Alla ragazza sembrava di sentire, di quando in quando, qualcosa del tipo “Nyan, il mio pesce, Nyaaaan”. Non se ne stupiva affatto.
Soul era in camera sua, comodamente spaparanzato sul suo letto, con le cuffie nelle orecchie e la musica a palla. Non si sarebbe accorto neanche di un temporale o un uragano, se non avesse guardato fuori dalla finestra. In ogni caso, il problema non si presentava, visto il sole ghignante che splendeva quel giorno su Death City.
La semplice tranquillità – quasi noiosa – di quella piatta mattinata, venne bruscamente interrotta dal ripetuto suono del campanello. Maka, la cui concentrazione era stata spezzata, posò con quanta delicatezza poteva Blair sul divano e, con ancora il libro in mano e il dito a tenere il segno, si alzò per aprire la porta.
«Buongiorno, Maka! Sentiti onorata: oggi Colui Che Trascenderà Gli Dei e il suo simmetrico compare sono venuti a casa tua!»
La bionda coi codini fu tentata di sbattergli un tremendo Maka-chop in testa, a lui e a Death The Kid là dietro, che sembrava molto in imbarazzo. Tanto aveva già una potenziale arma in mano.
Mentre preparava il colpo, fu fermata proprio dalla voce di quest'ultimo: «Aspetta, Maka! Prima di fare quello che stai per fare, vorremmo spiegarti il motivo della nostra visita.»
La ragazza annuì, poco convinta, abbassando il braccio.
«Oggi a Black Star è venuta voglia di fare un'uscita “solo uomini”, quindi è venuto a cercare me e mi ha trascinato qui per chiamare Soul. Potresti gentilmente dirgli che siamo qui?»
La maestra d'armi non poté fare altro che annuire nuovamente e avviarsi verso la camera dell'albino. Non si preoccupò neanche di bussare.
«Soul, Black Star e Kid vogliono portarti in giro. Pensi di tornare per pranzo?»
Purtroppo per lei, Soul – immerso com'era nelle note del pianoforte – non la sentì. Per questo, senza che sapesse per quale motivo, il poveretto si trovò a ricevere un micidiale Maka-chop, che per un attimo gli fece dimenticare chi era e cos'aveva fatto per meritare una Meister tanto aggressiva.
«Ahi! Ma che diavolo… Ehi, Senza-tette, quello per che diamine era?» Non aveva neanche finito di dirlo, che il secondo colpo lo prese più forte di prima. Mentre mugolava per il dolore, massaggiandosi la parte lesa, la ragazza si premurò di fargli la ramanzina.
«Non ci posso credere, stiamo insieme da un mese e tu ancora mi chiami in quel modo! Che razza di idiota! Ho fatto male a dartene solo due!» Mentre lei blaterava, Soul fu costretto a scusarsi. Maka gli tenne il broncio per qualche secondo, salvo poi perdonarlo con un bacio sulla guancia.
Lui constatò, con immenso piacere, che non era mai stato così felice come in quel mese, da quando si erano confessati di amarsi a vicenda. Ed era certo che anche per l'altra fosse così, perché sorrideva più spesso ed era più espansiva. Tuttavia, non avevano di certo chiuso con le loro vecchie abitudini: insultarsi a vicenda e litigare come cane e gatto. L'albino ricordò che doveva esserci un motivo per cui Maka era entrata nella sua stanza, quindi le pose la domanda.
«Giusto, giusto. Prima di darti il primo Maka-chop della giornata, ti avevo detto che Black Star e Kid ti stanno aspettando per uscire. Preparati in fretta. Oh, ti avevo anche chiesto se pensavi di tornare per pranzo.»
«Certo, arriverò a casa in tempo. Adesso esci.»
Detto fatto: in un paio di minuti fu pronto e i tre si allontanarono da casa Evans-Albarn, mentre Maka tornava tranquillamente alla sua precedente occupazione.

Il tempo passò veloce, tanto che prima che lei se ne accorgesse era già arrivato il momento di iniziare a cucinare.
«Blair, che cosa potrei preparare oggi?»
La gatta ci pensò su un attimo, per poi rispondere con entusiasmo: «Pesce!»
Maka sembrò soddisfatta della risposta. “Magari potrei cucinare spaghetti al pomodoro fresco, che se non sbaglio piacciono molto a Soul, e poi il pesce per secondo.
Controllando bene, però, si accorse che l'ultimo ingrediente mancava. Sapeva bene di chi fosse la colpa, ma decise di non rinfacciarglielo e di mandarla a comprarne dell'altro.
«Blair, ti dispiacerebbe uscire e andare dal tuo pescivendolo di fiducia? Tieni, ecco il mio portafoglio.»
Con un “Nyan!” eccitato, la gatta si trasformò in un'umana con addosso qualcosa che di coprente non aveva proprio nulla e il suo solito cappello da strega. Salutò l'amica e partì.
Nel frattempo, la Meister indossò il grembiule e mise a bollire l'acqua. Pesò la giusta quantità di spaghetti e, momentaneamente, li lasciò da parte. Intanto prese un bel po' di pomodori e cominciò a tagliarli con il primo coltello che le era passato per la mano, non facendo caso alle sue dimensioni. Senza accorgersene, impiastricciò non solo il grembiule e parte della cucina, ma anche il pavimento. “Beh, pulirò dopo. Oh, l'acqua bolle, sarà meglio buttare gli spaghetti!
Era così attenta a quello che stava facendo che non si rese conto che la porta di casa era stata aperta.
Soul era abbastanza frastornato. Black Star aveva avuto la brillante idea di trascinarli in un Karaoke e li aveva fatti sgolare, per poi esibirsi lui stesso con delle canzoni disco anni '80, dicendo: “Il meglio alla fine!” con il suo solito entusiasmo esagerato. Poi erano andati al campetto da basket e avevano giocato solo loro due, visto che Kid sosteneva: “In tre non saremo mai simmetrici! Arrangiatevi voi!”
Insomma, era distrutto e credeva di non capire più nulla. Tutto ciò, per lui, era molto poco cool.
Si aspettava che una ragazza dai capelli viola e le tette enormi gli saltasse addosso – come al solito – e che dovesse scrollarsela di dosso, aspettandosi l'ennesimo Maka-chop, perché ovviamente la sua ragazza avrebbe frainteso. Era una tipa molto razionale, ma quando era gelosa spesso e volentieri non ragionava più. Era già pronto a ricevere l'impatto, però, con sua immensa sorpresa, non avvenne.
Mmh? Ma che fine ha fatto Blair?” Senza farne un dramma – infatti di certo non gli dispiaceva essere per una volta lasciato in pace – si diresse verso la cucina.
Ciò che si trovò davanti lo spaventò a morte: Maka, di spalle, era circondata da macchie rosse un po' ovunque e brandiva un gigantesco coltello, anch'esso tinto di cremisi. Lo portava in alto e poi giù, velocemente, finché si sentì un rumoroso… Splat!
Soul fu colto da un pensiero terribile: “E se tutto questo fosse sangue e fosse proprio di Blair? Magari la sta facendo a pezzi… Oh no! C'è l'acqua sul fuoco, quindi… Possibile che voglia cucinarla? MAKA, NO!
«M-M-Maka… C-Che stai f-facendo? D-Dov'è Blair?»
La ragazza, per la sorpresa, sobbalzò, fermandosi con l'utensile a mezz'aria. Si chiese il perché di tutti quei tentennamenti, ma era comunque felice che fosse tornato. Si girò lentamente, con un ampio sorriso, scoprendo il suo grembiule sporco agli occhi vermigli del ragazzo.
«Ciao, Soul, bentornato! Mi chiedi di Blair? Beh, credo che non la vedrai per un po'…» Dal suo punto di vista, non c'era niente di strano. In fondo, era uscita da appena dieci minuti e a lei piaceva molto intrattenersi con il suo pescivendolo di fiducia per discutere della migliore qualità del giorno. Anche se Maka dubitava che all'uomo importasse davvero del pesce, quando c'era Blair in giro.
Soul, invece, prese quell'affermazione e il suo sorriso – che in altre occasioni gli avrebbe tolto il fiato, ma in quel momento lo stava solo terrorizzando – come un'ulteriore conferma della sua ipotesi.
Che Maka fosse una Yandere e glielo avesse sempre tenuto nascosto? Che avesse sul serio fatto a pezzi Blair, per poi cucinarla? In effetti, era comprensibile: la gatta gli stava sempre appiccicata e gli sbatteva le tette in faccia ad ogni occasione, con sua conseguente e inevitabile perdita di sangue dal naso. Magari la sua Maka era arrivata al limite di sopportazione. Non poteva biasimarla per essere esplosa, del resto anche lui era molto geloso, ma arrivare a un gesto così estremo… Gli sembrava impossibile, eppure i suoi occhi gli stavano dicendo il contrario.
Dal canto suo, lei smise di sorridere. Ma che aveva Soul? Sembrava spaventato, come se l'avesse vista mentre uccideva brutalmente qualcuno. Poi si ricordò che l'acqua stava bollendo, quindi si affrettò a prendere la pasta e a metterla nella pentola.
«Soul, oggi sto preparando spaghetti al sugo di pomodoro. Sì, lo so, ho fatto un casino, ma sistemerò tutto!»
Il ragazzo strabuzzò gli occhi, incredulo, mentre Maka era sempre più confusa.
Un istante dopo, la porta di casa si aprì, rivelando una bellissima e molto poco coperta ragazza con gli occhi di un giallo intenso e un grazioso cappello da strega, che reggeva una busta di plastica.
«Ehi, ho preso del salmone affumicato e delle alici fresche fresche! Tranquilli, le pulisco io! Oh, ma cosa sono quelle facce, nyan?»
Soul non poté fare a meno di scoppiare a ridere, per la propria stupidità.










Note dell'autrice: Salve gente! Sono MarykoLove, detta Mary, e mi sono appassionata recentemente a Soul Eater grazie a una mia carissima amica, conosciuta su questo sito, che me lo ha presentato, ossia ChiaraP03 (Ciao cara!). 
Sono una fanatica della SoMa e volevo tanto scrivere qualcosa su di loro, dopo la mia lunga pausa dalla scrittura, ma davvero non sapevo da dove iniziare. Poi, un bel giorno, Blue Eich, altra mia cara amica, mi ha dato l'idea e ha anche betato la storia che ne è venuta fuori. In pratica, senza queste due persone io probabilmente starei ancora lì a disperarmi perché non riesco più a scrivere. 
Grazie, tesori miei! 
Ringrazio tanto anche tutti voi che darete un'occhiata a questa one-shot e spero che vi verrà voglia di darmi un parere ^-^ 
Un bacione immenso a tutti 
Mary <3
   
 
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