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Autore: winterlover97    14/09/2016    1 recensioni
Post Captain America CivilWar
{Nuovo personaggio x James Barnes ---- Pepperony}
Abigael Lotris è una comune giornalista di un piccolo quotidiano della sua città. Esce con gli amici, lavora, si tiene in forma e ha una vita piuttosto ordinaria..
Steve Rogers, ancora distrutto dalla guerra civile contro Tony, sta cercando di lasciarsi tutto alle spalle, vivendo da fuggitivo con gli Avengers che lo avevano supportato.
Tony Stark, sebbene non lo voglia dare a vedere, è distrutto, vuole riacquistare la Fiducia con Steve e l'amicizia con il resto della squadra. Nel frattempo aiuta Rodhes con la riabilitazione e sponsorizza Peter Parker.
Bucky Barnes invece, dopo aver desistito dal congelarsi in Wakanda, ha riacquisito poco alla volta ogni ricordo che aveva perso.
Pietro Maximoff, apparentemente morto nella battaglia contro Ultron, invece, è vivo e vegeto e si sta rimettendo in sesto grazie alle cure della dottoressa Cho.
Tuttavia questa è solo una facciata, le persone, dopo il caso 'Wanda Maximoff' hanno un atteggiamento tutt'altro che buono nei confronti dei mutanti, e l'Hydra sta rinascendo, come nella sua natura, taglia una testa e ne compariranno due, più forte di prima, pronta a intralciare lo SHIELD e i nostri eroi.
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Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 2

 

Eravamo riuscite ad arrivare al mio appartamento in tutta tranquillità e senza particolari problemi. Una volta arrivate eravamo letteralmente sgusciate all'interno chiudendoci la porta alle spalle con fare furtivo. Corsi a prendere la valigia in camera e la riempii in fretta e furia, senza curari se le cose fossero piegate o meno. Recuperai le cose necessarie e le misi in uno zaino poi, seguita da Wanda uscimmo dall'appartamento così come eravamo venute.

Fuori, nel frattempo si era alzato il vento, freddo e gelido, che penetrava nella giacca in tessuto tecnico. Detto sinceramente mi sentivo come se fossi braccata, una fuorilegge, però, in fondo in fondo, era strano e folle da ammettere, ma mi stava movimentando le mia giornate.

Entrammo in fretta nel condominio a pochi isolati da casa mia e buttammo letteralmente le cose e i bagagli per terra, che caddero con un tonfo soffocato.

"non vi ha seguito nessuno, vero?" fece Sam con fare preoccupato.

"No, abbiamo fatto il modo che nessuno ci seguisse e di non dare troppo nell'occhio." disse Wanda di rimando.

Nel frattempo Steve, che era in una stanza con la porta socchiusa solamente, tornò in cucina e ci parve sollevato in qualche modo.

"Ho contattato T'Challa." iniziò. Lo sguardo di Wanda sembrò farsi attento. "Tuo fratello si sta riprendendo benissimo, non fa altro che chiedere di te, inoltre, dopo che gli ho spiegato della tua situazione Abigael, ha detto di aver contattato Bruce, tra poco manderà un jet privato pronto a portarci in Wakanda, dove, ha assicurato personalmente che non avremo alcun problema. Natasha è già arrivata pochi giorni dopo lo scontro, non sa nulla del nostro arrivo e nemmeno di quello di Banner." fece con tono a metà tra cupo e speranzoso.

"Quindi ora preparatevi, prendete ogni cosa che avete, non lasciate nulla qui."

L'umore della stanza era passato da momenti di gioia, poi di puro terrore e infine di speranza e dubbio. Non avevano tutti i torti, Bruce Banner è un grande amico di Tony STark e, a quanto mi ha detto Wanda, anche in relazione con Natasha Romanoff.

Nell'ora successiva siamo stati portati in un aeroporto fuori città, probabilmente uno privato, siamo stati imbarcati sul jet e ora ci siamo girando i pollici stravaccati sulle poltrone in pelle, o meglio, loro si girano i pollici, io ho inviato articoli che dovrebbero bastare per un paio di mesi ai miei colleghi, inoltre ho inviato un email in cui spiego, causa malore in famiglia, che mi dovrò assentare per un po'. Diedi uno sguardo ai miei, se si può dire così, compagni di avventure, soffermandomi su James. Era seduto comodamente e sembrava sentirsi fuori luogo in quell'ambiente, troppo lusso e troppa gente. Conoscevo alla perfezione gente come lui: hanno paura di fari avvicinare, di relazionarsi e si tengono in disparte, passando per quelli che se ne fregano di tutto e di tutti. Ero anche io come lui, anni fa, anzi, diciamo che la mia situazione era ben diversa, io lo facevo solamente perchè non sapevo come pormi nei confronti degli altri, essere amichevole o no? A mala pena conoscevo il mio carattere e a mala pena mi relazionavo in modo decente.

"Sai che è inutile fare così?" gli dissi sedendomi sul sedile a fianco al suo.

Sembrò irrigidirsi un poco.

"Così come scusa?" fece.

Altro atteggiamento tipico, fare il finto tonto e deviare il discorso facendo finta di non capire.

"Estraniandoti. Sai, non fa bene ne a te, ne a chi ti è intorno." risposi.

"Non sai nulla di me." disse di rimando.

"Qualunque sia la tua storia, non credo che io ne abbia il diritto di saperla, inoltre, se ti abbandoni alle paure, se cedi al passato, non potrai mai andare avanti. Riflettici su." dissi di rimando.

Mi fissò come se avessi detto un'eresia, occhiata torva che fece apparire il colore dei suoi occhi tra il grigio e l'azzurro intenso. Tenni lo sguardo fisso nel suo in segno di sfida, poi mi alzai, presi le cuffie dalla tracolla, le attaccai al lettore e mi immersi nella musica. 




 

_______________________________________________________________________________________




 

NEW YORK - SEDE NUOVI AVENGERS

Tony Stark si sedette sulla poltrona togliendosi gli occhiali da sole e massaggiandosi le tempie. Non tollerava la situazione che si era creata dopo lo scontro in cui credeva di aver perso il suo migliore amico. Gli dava maledettamente fastidio il fatto che Capitan Iceberg Rogers, meglio conosciuto con il nome di Steve, non gli avesse detto nulla della situazione del suo migliore amico, inoltre, cosa peggiore, non lo biasimava affatto, aveva protetto un amico, medesima cosa avrebbe fatto lui se fosse capitato.

Aveva riascoltato il messaggio in segreteria talmente tante volte che ormai credeva di saperlo a memoria. Poteva persino sentire nella sua testa la voce del Capitano pronunciare le parole con chiarezza disarmante.

Si tolse la giacca e rimase in gilet e camicia poi andò nel piano interrato dove Rodhes stava facendo riabilitazione e stava riimparando a camminare. 

"Ehi Tony Stank!''

Il suo amico stava bevendo dalla bottiglietta appoggiandosi alla panca.
"Ancora con questa storia?" Rispose Tony.

Non faceva altro che chiamarlo in quel modo da quando, tre settimane prima, un fattorino troppo vecchio e troppo sveglio, gli aveva fatto recapitare il pacco dai fuggitivi.

"Ok ok." Rispose l'altro alzando le mani e stando in piedi con non poca fatica.

"Vedo che sta andando meglio." Fece indicando con un cenno del capo le protesi.

"Si sì, vanno benone, sono molto più leggere delle altre, riesco a sentirle mie quasi. A proposito ho deciso di accettare il lavoro presso l'ufficio reclutamento." 

"Oh bene, sono contento per te..." disse con fare vago.

"Tony." fece con tono cupo.

"Cosa?" ribattè innocente.

"So bene che ti stai adoperando per cercare Steve e gli altri. Lo capisco benissimo."

"é solo che sono stati i primi veri amici, oltre a te e Virginia, che non hanno voluto nulla in cambio. Che mi hanno visto in modo differente. Oltretutto Pepper ha deciso di avere una pausa, e, detto sinceramente, mi manca da morire."

"Capisco..." fece Rodhes in tono comprensivo.

"Capo." La voce di un agente si fece largo tra i loro pensieri. 

"Si?"

 "Ehm - era lievemente imbarazzato -, scusate per il disturbo, ma volevo avvisarla che la Signorina Potts ha chiesto di lei."

L'attenzione di Ton e lo sguardo parvero risollevarsi.

"Dov'è?"

 

"è nel suo ufficio."

 

"Scusa tanto Rodhes, ma questa non me la posso lasciar sfuggire, ci vediamo dopo. E, ragazzino, due cose: Chiamami Peter Parker e avvertilo di venire qui, inoltre vatti a prendere un caffè."

Torse fuori dalla stanza, non sostò nemmeno di fronte all'ascensore, prese le scale e, fanculo al completo, corse fino a un paio di metri prima del suo ufficio, si fermò di fronte allo specchio, si pettinò in fretta alla bell'è meglio e entrò a passo veloce.

Virginia Potts si sentiva chiara a sufficienza, soprattutto dopo aver scoperto di aspettare un figlio da Tony. Non accettava l'idea di far vivere da sola e di crescere un bebè da sola senza un padre. Ipotesi che la vecchia Pepper avrebbe preso in considerazione, ma che lei, quella nuova, non avrebbe accettato, gli mancava da morire, non solo la parte migliore di lui, ma anche quella per cui si incazzava.

"Ciao."

SI voltò dal paesaggio che stava rimirando, e lo guardò negli occhi. Era dimagrito, smunto, con gli occhi lucidi, ma con quel suo fascino che da sempre lo aveva contraddistinto. 

"Ciao Tony." disse tenendo la mano sul ventre.

"Come stai? Vuoi dell'acqua?" il suo tono era preoccupato e sollevato.

"Sto bene e, a dire il vero, ci ho riflettuto. Parecchio, alla luce di un'altra scoperta che ho fatto." 

Lo sguardo di Tony parve rabbuiarsi, le sopracciglia contrarsi. 

"Non so come dirtelo... hai presente due notti prima che io ti lasciassi?"

"Sì, abbiamo fatto l'amore, ma non vedo il nesso... ah lasciamo perdere, parla." disse breve.

"Ehm, è difficile... accetterò ogni tua possibile reazione, anche la peggiore... aspetto, o meglio, aspettiamo, un figlio, o figlia. Ecco."

Tony sollevò lo sguardo senza dire nulla, come paralizzato, poi si avvicinò alla scrivania, a fianco a lei e si appoggiò alla scrivania. Una miriade di pensieri prese vita nel suo cervello, pensieri a cui non riusciva dare voce. La guardò, notò che il viso era lievemente più tondo e notò la rotondità che tentava di nascondere. 

Poi la abbracciò e la baciò lieve sulle labbra. DI certo un gesto sarebbe stato meglio di mille parole e, a quanto pare, si intesero subito, vista la reazione al bacio da parte di Pepper che ricambiò lasciandosi andare. 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice...

Spero vi piaccia il capitolo, ho deciso di inserire una variante nella storia, come si può notare, spero vi piaccia.

alla prossima

 
   
 
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