Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: Artemide5775    15/09/2016    2 recensioni
Leo e Aries erano amici da anni, ormai. Non era insolito per loro uscire insieme, parlare, ridere, scherzare... Eppure non erano mai stati sinceri una con l'altro.
Una One-shot per la Lories' Day indetta dal forum Fairy Piece. 16 settembre.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries, Loke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Ti amo

 

Lories


 

Leo e Aries erano amici da anni, ormai. Non era insolito per loro uscire insieme, parlare, ridere, scherzare... Eppure non erano mai stati sinceri una con l'altro. Non sui loro sentimenti, almeno.

Leo amava Aries da... troppo tempo. Era un amore di quelli che nascono senza che te ne rendi conto, un giorno credi che siate solo buoni amici, forse migliori amici, poi, all'improvviso ti rendi conto che quella persona è più di questo. É speciale.

Ti rendi conto che non ne puoi far a meno.

Lui era un playboy, un rubacuori, un donnaiolo, uno sciupafemmine e... Beh, credo che si sia capito. Ma, seppur fosse così, non poteva non amare la bella Aries.

Aveva conosciuto e frequentato tantissime donne, alte, basse, formose, piatte... però nessuna di quelle, secondo lui, poteva essere paragonata alla bella ariete.

Quei morbidi capelli rosa che profumavano di rose e ciliegie.

I suoi profondi occhi viola che, quando ti guardavano, ti facevano sentire non degno del suo buon cuore.

E poi... il suo corpo. Bello come una Dea greca. Formoso esattamente nei punti giusti; sembrava scolpito da uno dei più bravi scultori della storia e dipinto con dei colori irreali, fatti di pura magia.

Michelangelo Buonarroti?

Leonardo da Vinci?

Donatello?

Probabilmente, se l'avessero vista sarebbe diventata la nuova Gioconda. Bella com'era.

Leo distolse a malincuore lo sguardo dalla sua amata, concentrando l'attenzione sulle ragazze intorno a lui che lo ammiravano con sguardo languido e richiamavano a gran voce il suo nome.

Erano delle papere.

Delle scoccianti papere.

-Leo, che stavi guardando?- gli domandò una bionda ossigenata, subito seguita da altre tre o quattro ragazze che ripetevano lo stesso.

Esattamente lo stesso.

Pensavano che non comprendesse, per caso?

Sorrise ampiamente e falsamente, zittendole. -Nulla di importante- disse loro, passandosi una mano tra i capelli e lasciandole di stucco.

Era facile gestirle.

Erano peggio degli animaletti da compagnia.

La campana suonò, salvandolo in parte dal suo supplizio. Infatti, molte di quelle erano sue compagne di classe e le avrebbe dovute sopportare ancora per troppo. -Andiamo- disse loro mettendo una mano intorno alle spalle di una loro, dagli eccentrici capelli verde acqua. Lanciò un ultimo fugace sguardo ad Aries che aveva salutato Lucy e Yukino e si stava dirigendo verso di lui.

Anche lei era una sua compagna di classe.

E ogni giorno era costretto ad essere circondato da tutte le altre sue compagne, mentre lei si metteva in disparte.
Anche se amici, non stavano mai a scuola insieme. Leo non voleva che lei venisse presa di mira dalle altre ragazze a causa sua. Sapeva che quelle papere ne sarebbero state capaci.

Le lezioni, come sempre del resto, furono noiose. Ogni tanto gli arrivavano dei bigliettini, alcuni anche parecchio spinti. Li leggeva velocemente e dava una risposta minima o inventava una scusa sul momento.

Ma alcune sue compagne avevano un po' di rispetto per se stesse?

A merenda, come sempre, si andò a nascondere sul tetto. In verità non poteva stare lì, ma era riuscito a convincere il preside Makarov, dopo avergli spiegato delle donne che gli andavano appresso per tutto il periodo scolastico e non lo facevano respirare, che l'avere quindici minuti di pausa lo avrebbero aiutato nello studio e nel non uscire pazzo.

Da quel posto aveva perfetta visuale su tutto l'esterno e riusciva a rilassarsi. Non gli dispiaceva essere apprezzato dalle donne, ma certe volte finiva col disgustare se stesso.

Provarci con tante, farle innamorare di lui, uscirci, usarle...

Ma per nessuna di quelle provava qualcosa.

Neanche affetto.

Forse, per alcune, un po' di simpatia.

Tuttavia, lui voleva solo una ragazza. L'unica che sembrava vederlo solo come un amico.

Friendzone? Sembrava ormai la sua routine.

Amico qui, amico là. Aries sembrava volerlo uccidere lentamente e dolorosamente. E se fosse stata un'altra, avrebbe pensato che lo facesse apposta.

Eppure, lei era Aries.

Non sarebbe mai stata capace di fare del male a nessuno. Era troppo pura solo per pensare qualcosa del genere.

Lei si dava la colpa di tutto, anche quando non c'entrava. Era troppo buona.

Il suo sguardo cadde su una macchia rosa che teneva la testa giù e guardava le sue scarpe. Lo faceva sempre quando era a disagio o pensava di aver fatto qualcosa di davvero brutto.

Guardò, poi, le tipe che erano con lei. Riconobbe una mora che gli pareva essere Yui, una loro compagna di classe, la bionda ossigenata di quella mattina, Miley e altre due o tre ragazze famigliari, ma di cui non ricordava il nome.

Aries, come di consueto, sembrava star dicendo "mi dispiace", quella era sicuramente la sua posa di quando si "scusava".
Non c'era nulla di strano in quello, era normalissimo per lei.

Eppure, le altre avevano qualcosa di strano...

Non poté non preoccuparsi.

Cominciò a scendete velocemente le scale e in pochi minuti arrivò dietro la scuola, dove si stava tenendo la "discussione".

Riprese fiato, siccome aveva corso tantissimo, e si nascose dietro una siepe per capire la situazione, prima di interferire. -Devi lasciarlo stare! Lo capisci?!- urlò la mora, Yui, mentre, nel frattempo, Miley prendeva per la camicia Aries e ripeteva le stesse parole di quella che sembrava essere il capo.

La rosa si limitava a ripete "mi dispiace" in continuazione, con le lacrime agli occhi.

-Ma non sai dire altro, scema?!- urlò la bionda ossigenata prima di spingerla verso il terreno.

A quel gesto, Leo fece per alzarsi, però, sentendo che Aries aveva aperto bocca per dire qualcosa che non era "scusa" o "mi dispiace", si bloccò. L'amata teneva lo sguardo basso e si torturava le mani, era un po' agitata. -Io non voglio stare lontano da Leo...- mormorò. -Mi dispiace.-

Sbatté gli occhi, sorpreso.

Aveva replicato?

Voleva stare al suo fianco?

Forse aveva una chance con lei?

Vedendo che la bionda stava per darle uno schiaffo, intervenì bloccandole il polso. -Lasciala stare- disse serio come come non mai.

Aveva uno sguardo omicida che fece immobilizzare dalla paura tutte le ragazze, a parte quella atterra in ginocchio che teneva lo sguardo basso.

Miley si divincolò dalla presa di Leo e scappò via insieme alle sue complici. Il castano si inginocchiò di fronte alla rosa e le alzò la testa delicatamente con due dita. Le sorrise per rassicurarla e ci riuscì. -Se ne sono andate, é tutto apposto- le disse per poi stringerla in un abbraccio.

Era colpa sua se l'avevano aggredita.

Se solo non fosse stato un playboy...

Se solo fosse riuscito a smettere di amarla...

Se solo...

Davvero avevano importanza quei "se"?

Lui era con lei e Aries stava bene.
Non contava solo ciò?

-Mi dispiace...- sussurrò la rosa contro il suo petto, mentre lui si inebriava del suo buon profumo di rose e ciliegie.

-Non é colpa tua, Aries- le disse sinceramente staccandola dalla sua presa protettiva. -É solo mia- ammise, sentendosi uno schifo per come era stata trattata a causa sua.

Con sua grande sorpresa, fu Aries ad alzargli il viso, mormorò un -mi dispiace- e lo baciò.

La timida Aries lo aveva baciato?

Era un sogno?

Lo avevano colpito in testa?
Se sì, avrebbe preferito restare nel mondo dei sogni.

Fu un casto bacio a stampo. In fondo, restava sempre la pura e dolce Aries. Lei non era lussuriosa, lasciva o altro.

E l'amava per questo.

-Perché mi hai baciato?- le domandò con gli occhi sgranati. Sembrava uno stupido e lo sapeva, tuttavia non poteva farci nulla. Lo aveva colto impreparato.

Lei era rossa fino alla punta dei capelli e sembrava combattuta. Da una parte era felice di averlo baciato, ma dall'altra temeva che lui non la volesse e che perciò aveva rovinato il loro rapporto. -Scusa...- borbottò, nervosa, agitata e spaventata che Leo potesse essersi arrabbiato. Ricordò le parole che Lucy le aveva detto quella mattina: "Mostragli i tuoi sentimenti. Agisci. Sorpassa tutte quelle che lo seguono come degli animali ammaestrati. Non é da te... vero. Ma lui lo apprezzerà ancora di più per questo".

Non doveva farsi prendere dal panico. -Hm...- chiuse gli occhi e strillò, seppur la sua voce non risultò tanto più alta del normale. -Ti amo!- chinò subito dopo la testa cominciando a ripete a raffica: -Mi dispiace- .

Leo rimase basito.

Gli aveva davvero detto "Ti amo"?

Lei? Aries? La stessa ragazza che amava da tanto tempo?

Sorrise come un babbeo e la baciò di slancio, felicissimo, e appena si staccò le disse di amarla. Allegro come non mai.

Rise appena la notò guardarlo sconvolta e senza parole. L'aveva sorpresa e ne andava fiero. Soprattutto dopo la sua dichiarazione inaspettata.

Lui, il playboy, il vero esperto tra i due, era stato preso in contropiede da quella timida e pura ragazzina e ne andava fiero.
Lei lo amava.

L'unica che voleva che lo amasse, lo ricambiava.

Aveva fatto perfino la prima mossa! Era stata molto più coraggiosa di lui.

E fu così che smisero di mentire a se stessi e con l'altro. Si amavano e finalmente se l'erano detti.

Lei, l'ariete pura e casta.

Lui, il leone playboy e cacciatore.

Erano diversissimi, ma si amavano lo stesso.

____________________

Hey! Spero che vi piaccia questa One-shot per il Lories' day indetto dal sito "Fairy piece".
Fatemi sapere che ne pensate!

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Artemide5775