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Autore: Dioni    16/09/2016    1 recensioni
Giappone,sengoku jidai,mentre il paese del sol levante percorre il suo periodo più caotico,un giovane yokai vive la sua vita,inconsapevole che la sua esistenza sarà turbata dall'arrivo di un nuovo nemico,più forte e temibile di quanto lo siano stati i suoi nemici precedenti,ma in suo aiuto interverrà un umano molto particolare,proveniente da una terra lontana.
Tra intrighi e battaglie,personaggi famosi e luoghi dimenticati,una storia prende vita,una storia dove niente e quello che sembra e che alcuni segreti e meglio che rimangano tali.
Buona lettura.
(crossover Inuyasha/Assassin's Creed.)
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sesshomaru e Toran,due yokai la cuì rivalità sembrava cessata,ora riprendeva con sviluppi inaspettati,era Toran quella in vantaggio,il suo ghiaccio,che ora si posava a terra per una ventina di metri,sembrava vivo,un tutt'uno con la sua manipolatrice.

Per lui invece le cose si complicavano,mai si sarebbe immaginato una capacità simile proprio da Toran,proprio da lei,contro la quale aveva combattuto da tutta una vita,le aveva visto fare molte cose col ghiaccio,una volta gli era persino capitato di vederla ghiacciare il letto di un fiume,ma questa nuova capacità era una storia completamente diversa.

Sapere da dove aveva appreso una tecnica del genere sarebbe stato superfluo,un pò come se si fosse domandato perchè il suo braccio mancante fosse tornato com'era prima della sua privazione,il motivo lo sapeva,ma saperlo non lo avrebbe reso più forte o più abile nell'usare il nuovo braccio,se non altro il saperlo lo rendeva consapevole della motivazione di quella conseguenza,la vera domanda da porsi era un altra.

Come uscire vivo da quella situazione? Questa si che era una domanda più intelligente da porsi.

Prima di tutto doveva analizzare la situazione,cosa che aveva già fatto,dato che i suoi muscoli ventrali e anche le sue viscere rischiassero il congelamento per colpo di un colpo tirato con inaspettata sorpresa di colui che aveva subito quella fastidiosa freddezza che ora lo prendeva li in basso.

Tuttavia sapeva bene che doveva restare calmo,di ghiaccio,cosa alquanto ironica visto che rischiava veramente di congelarsi,la gelida ferita glie lo ricordava benissimo,apparte il dolore naturalmente.

Quindi,si sarebbe dovuto dare una mossa.

- Allora stupido cane,come ci si sente ad essere intrappolati nel ghiaccio?Eppure ricordo molto bene che non eri tipo da cadere in simili tranelli.

- Non prendermi in giro Toran,si capisce benissimo che questo non'è il solito ghiaccio che usavi contro di me,certo,mi avrai anche rivelato che hai aquisito una nuova tecnica,ma questo non spiega perchè tu abbia tutto questo vantaggio su di me.

- Vedo che non sei uno sprovveduto,ti basti sapere che questo ghiaccio è una cosa unicamente mia.

- E probabilmente anche l'unica.

Toran fece un espressione che esprimava una nota di confusione sul suo volto.

- Che vuoi dire?

- Quando hai aperto quel passaggio nel muro,quello che conduceva in questo angolo della città,sapevi come aprirla,eppure questo luogo sembra abbandonato da tempo,come facevi a sapere tutto questo?

- B'è ecco...me l'hanno detto i miei subordinati,sai quei gatti conoscono molto questa zona.

- Davvero? Allora perchè non sono qui? Ma la fuori? Per essere il covo di una banda e piuttosto spoglio,anche troppo.

A quel punto della conversazione Toran sembrò nervosa,come se le domande di Sesshomaru la mettessero in qualche modo sottopressione,e lui si era accorto di questo.

- Dimmi Toran,perchè ti sei rifugiata proprio qui?

- Se vuoi davvero saperlo,prima dovrai battermi.

E detto ciò Toran mosse,con un rapido movimento,la mano destra che indicava l'inuyokai di fronte a se,quel gesto venne seguito subito dopo dalla comparsa di un crepa nel terreno ghiacciato,che sembrò avanzare verso Sesshomaru con rapidità inaudita.

Ad ogni centimetro superato da quella riga spuntava una sottile punta trasparente che usciva dal terreno per poi tornare urgentemente sottoterra,era come se qualcuno si nascondesse nel suolo roccioso e infilzasse di continuo l'aria poco sopra il nuovo pezzetto di terra appena percorso,uno spuntone che andava su e giù di continuo.

E mentre quella cosa si avvicinava sempre di più a Sesshomaru quest'ultimo non potè far altro che attendere l'arrivo di quel colpo,avrebbe voluto muoversi ma quel sottile strato di ghiaccio era troppo scivoloso,un passo falso e sarebbe finito a terra e subito dopo sarebbe finito infilzato come uno spiedino,doveva fare qualcosa se voleva uscire vivo da quello scontro.

Ma ormai quella cosa era fin troppo vicina a lui e l'unica cosa che gli venne in mente fu di mettere le braccia di fronte a se volendo così tentare una difesa improvvisata,anche se sapeva che la cosa non lo avrebbe protetto più di tanto,anche se di certo era meglio di prendere il colpo in pieno corpo.

Non dovette attendere molto che quella diabolica punta lo prese in pieno,colpendolo alle braccia anzichè il ventre,già dannegiato dal colpo precedente,provò a difendersi ma i suoi avambracci rischiarono grosso nel venire trafitti da un unico colpo diretto,con le braccia difese i suoi organi interni,ma s capito dei suoi arti superiori che rischiarono entrambi di essere presi al radio,ossa dicisamente sottili situate negli avambracci,solitamente non adatti a parare un colpo di punta,soprattutto se di quel calibro.

Dopo essersi difeso Sesshomaru notò che quella punta,dopo aver assestato il colpo si ruppe tornando così da dove era venuta,sottoterra.

-I miei complimenti Sesshomaru,hai sacrificato le braccia nel vano tentativo di poterti difendere dal mio ghiaccio,bravo,peccato che adesso devi pagare le conseguenze del tuo gesto.

Lo yokai sapeva bene di cosa stava parlando la pantera,tornò a sentire quella sensazione di gelo farsi più forte,ma questa volta non solo sul ventre,ma anche alle braccia,nel punto in cui era stato ferito,anche quelle due ferite cominciarono a ghiacciarsi.

- Se continuerai di questo passo ti ritroverai ad essere completamente alla mia merce,sai,ho sempre pensato che tu fossi un tipo freddo,beh,tra poco lo sarai,nel vero senso della parola.

Le parole di Toran furono accompagnate da uno sguardo di superiorità e una voce accattivante,stava già assaporando il gusto della vittoria e lo mostrava con divertimento al suo antico nemico,ma ancora un volta Sesshomaru non aveva intenzione di dargliela vinta,avrebbe combattuto,come il suo essere guerriero gli imponeva.

Si,lui era un guerriero,vedeva la difficoltà dello scontro,il vantaggio della pantera su di lui,l'espressione di quest'ultima con un ghigno arrogante stampato sul volto,ma sarebbe bastato questo a fermarlo? A farlo arrendere?

Certo che no,non ci era riuscito Akira,i cui colpi risultavano devastanti,veloci e dolorosamente efficaci,ogni colpo di quel templare toglieva a Sesshomaru una parte della sua resistenza,lei invece gli faceva solo male,certo,le sue attuali ferite si stavano ghiacciando,bloccando sempre più i punti colpiti,ma se Toran risultava fastidiosa,Akira era su un piano di difficoltà di gran lunga più alto di molti altri avversari incontrati in precedenza,forse nemmeno Naraku si era dimostrato tanto pericoloso.

Ma anche la pantera si stava dimostrando un avversario ostico,da quello che aveva visto lui si era dimostrata una pessima combattente,i suoi colpi con la lancia e le sue movenze in combattimento non sembravano particolarmente elaborate,ma quella nuova tecnica col ghiaccio,risultava pericolosa poichè faceva del controllo del campo di battaglia una peculiarità di questo modo di combattere,uno stile basato sul strategia del controllo anzichè un duello di tecnica o di forza,quello che stava facendo Toran era indebolire Sesshomaru il più possibile senza entrarci in contatto...e sembrava che la cosa stesse funzionando.

Doveva inventare qualcosa per riequilibrare le sorti dello scontro,ma come?Il tempo a sua disposizione era poco e il sapere che lei poteva attaccarlo quando voleva e lui no,gli complicava di gran lunga le cose.

- Ancora resisti?Non hai scampo,perchè non ti inginocchi e mi chiedi pietà? Sai,potrei anche essere magnanima e lasciarti vivere...forse.

- Io arrendermi a te? Non lo fatto con quel dannato di Akira e pensi che mi arrenderei a te? Una così debole gattina,la cui unica tattica e quella di combattermi da lontano?Tipico di te Toran,ti senti tanto forte,tanto invulnerabile da li,ma la verità e che non potrai battermi,te lo già dimostrato in passato,te lo dimostrerò anche adesso.

Sesshomaru sapeva bene come stuzzicare l'antica nemica di tante battaglie,si erano combattuti per tanto tempo,dopo tutto qualcosa doveva averla pur imparata sull'atteggiamento della glaciale ragazza,proprio come lui era orgogliosa,tenacie e facile da provocare,si,in certo qual modo i due era più simili di quello che sembrava.

L'inuyokai mostra uno sguardo fiero contro la nemica secolare,cosa che a quanto pare la fece rosicare,nonostante tutti i colpi presi lui restava in piedi,a combattere,non era nella sua natura dichiarare la resa,meglio morto che in ginocchio.

- Sesshomaru,devo riconoscerlo,sei sempre stato un avversario divertente,ma sei anche uno sbruffone,un esaltato,pensi sempre di poter vincere,o comunque di poter uscire vivo da ogni scontro,proprio per questo,oggi,io Toran,nuovo capo del clan delle pantere,potrò ucciderti definitivamente,non hai voluto ascoltarmi,peccato,saresti stato un ottimo alleato.

La pantera fece di nuovo la stessa mossa di prima,indicò di nuovo l'inuyokai con l'indice destro e ancora una volta un altra lama tornò ad avanzare verso il suo precedente bersaglio.

- Toran,devo riconoscerlo,sei stata veramente brava,però adesso mi sono stancato di te.

- E cosa avresti intenzione di fare?

- Questo.

Disse lui con tutta la sicurezza che aveva in corpo,aprì entrambe le mani mostrando in pieno gli artigli,si abbassò mettendosi su un solo ginocchio e infine conficcò con forza entrambe le mani nel ghiaccio.

- Ma cosa...

Questo si chiese Toran nel vedere l'inuyokai compiere quel gesto senza alcun senso apparente,però,sentì che l'aura del suo rivale si stava facendo più forte,un energia aggressiva e piena di furore si stava manifestando dal suo corpo,lui sapeva che la glaciale punta di Toran stava avanzando di nuovo nella sua direzione,eppure le vedeva con chiarezza che Sesshomaru non si stava muovendo,semplicemente se ne restava li,immobile,nell'assistere a quello spettacolo la pantera fu presa dalla confusione più totale.

Sesshomaru restava ancora li,in quella posizione singolare,come a volersi preparare per qualcosa,lei non riusciva a capre cosa volesse fare,eppure sentiva che sotto c'era qualcosa di strano,poteva sentire la sua voglia di combattere,già immaginava come sotto la veste d'assassino,i muscoli del glaciale ragazzo si contraevano per un chissà quale movimento avesse intenzione di fare,la cuspide di Toran si faceva sempre più vicina,sempre più pericolosa e sempre più affilata,ma anche stavolta,Sesshomaru non accennava ad un singolo movimento.

Poi,di scatto improvvisò,strinse la presa che lo teneva stretto a terra,si tirò più indietro che potè e infine,fece più forza,chiudendo ancor pìù le mani e gonfiando i bicipiti al massimo della loro potenza,così facendo Sesshomaru fece l'unica cosa che Toran si aspettò da lui.

Un assalto frontale.

- Toran...

Disse lui con aria perfettamente calma,poi alzò la testa,lentamente,smuovendo così la chioma bianca,pura,candida,come la neve,mostrandole poi il volto,che portava lineamenti duri accompagnato però da un tratto distintivo,uno sguardo di fuoco,non di rabbia,ma di decisione,che la fissavano trasmettendo un energia del tutto nuova.

- ARRIVO.

Un sola parola,cacciata fuori dalla bocca con determinazione,neanche il tempo di riprendere fiato che il dayokai fece la sua mossa.

Con le mani nel terreno il cane incassò le spalle nella schiena,strinse più forte che potè la presa sul freddo pavimento e poi,in un gesto a dir poco inaspettato,rilascò tutta la forza che aveva accumolato in quel breve momento e poi,fece una cosa che solitamente non apparteneva al suo metodo di combattimento personale.

Si lanciò in avanti.

L'inuyokai,disteso su sul ventre si era dato una spinta così forte,da sbalzarsi in avanti dritto verso la posizione della pantera,la voglia di mollargli un altro cazzotto era più forte che mai in lui è più si avvicinava più gli tornava alla mente quel loro incontro alla castello di Akira,lei non era cambiata di una virgola,stessi abiti,stessi modi,eppure nel rivederla aveva percepito una strana sensazione,come se il fatto rincontrarla li non solo lo avesse stupito,ma che gli facesse anche piacere,e quando scoprì che la donna nella foresta vicino al castello del templare era sempre lei,si gettò nella mischia pu di andarla a salvare.

Ma ora quel rispetto che nutriva per lei sembrava ormai svanito,consumato dalla rabbia e dalla indignazione,proprio adesso che i loro clan erano ormai in pace,Toran fece qualcosa che non avrebbe dovuto fare,tradire la sua fiducia,lasciandolo tra gli assassini e volersene andare,senza avergli spiegato nulla,sul perchè fosse a quella festa,sul perchè aveva lei la tavola con le iscrizioni,sul perchè lei teneva tanto al fatto che lui lasciasse la confraternita insieme a lei.

Ma mentre lui si avvicinava anche la punta di ghiaccio faceva altrettanto,sapeva bene che se fosse stato colpito un altra volta un altra parte del suo corpo si sarebbe ghiacciata,sapeva il rischio che correva,ma sapeva anche che srestare fermo non avrebbe risolto nulla,così aveva deciso di provare il tutto per tutto,Sesshomaru contro Toran,cane contro pantera,o avrebbe vinto o sarebbe morto,pochi secondi e l'esito tra lui e quella stalagmite di ghiaccio si sarebbe conclusa una volta per tutte.

Sesshomaru si preparò allo scontro con quella diavoleria che gli stava venendo addoso,aprì la mano sinistra,la alzò più che potè dal terreno in attesa di fare la sua mossa,mentre dall'altra parte quel letale pezzo di ghiaccio usciva e rientrava in continuazione dal terreno rendendo la sua avanzata più difficile da ostacolare,colpire al momento giusto sarebbe stato indispensabile.

Erano sempre più vicini,fino a che,per Sesshomaru giunse il momento di attaccare,li,nell'esatto momento in cui la punta stava ritornando verso l'alto,proprio sotto la testa dello yokai,quest'ultimo mosse raidamente la mano alzato,colpendo con un rapidissima artigliata quella cuspide al momento giusto,che subito dopo si divise in due così che la punta cambiò direzione per poi cadere lentamente a terra.

- COSA?

Urlò Toran incredula,aveva assistito alla scena con assoluta attenzione,solo per rendersi infine conto del avanzata dell'inuyokai che andava dritto verso di lei.

Sesshomaru aveva vinto il confronto con la nuova tecnica della pantera,i suoi artigli si erano dimostrati ancora una volta delle armi più che utili,ma adesso pagava le conseguenze di un piano tanto azzardato,la sua mano sinistra si stava congelando,ormai non sentiva più le dite che erano in totale ipotermia,poichè a differenza del ventre e delle braccia,che erano coperte comunque dal tessuto di cui era fatta la veste,le mani invece erano totalmente scoperte e quindi,l'effetto congelante dei poteri di Toran era stato pieno.

Ma poco importava,aveva ancora una mano libera,gli sarebbe bastata quella per sconfiggerla una volta per tutte,un colpo solo,ancora uno,è sarebbe tutto finito.

Pochi secondi è sarebbe giunta da lei,ora che la sua punta era stata distrutta avrebbe dovuto ricrearne un altra,ancora una volta provò a incanalare altra energia nelle mani,ma oramai era inutile poichè l'inuyoaki era giunto a gran velocità senza che lei potesse far nulla per impedirglielo.

Arrivò contro di lei,prendendola sulle gambe,prendendola con entrambe le mani e in un lampo trascinarla verso di se,facendola cadere a terra e portandosela dietro nel suo fulmineo tragitto,il quale li portò entrambi ad uscire dalla parte di terreno che la pantera aveva ghiacciato,portandola così in territorio neutrale.

Fuori dal ghiaccio,la nudità della pietra si fece di nuovo sentire,era lei la vera materia di cui il luogo era fatto,roccia dove un tempo diverse centinaia di persone muovevano i loro passi,ora solo due nemici di vecchia data si impegnavano per concludere l'ennesimo scontro,ma questa volta tra i due c'era una distanza la cui misura,l'una dall'altra era pari a nulla.

Lui sopra,lei sotto,lui la trascinava e lei si faceva trasportare,poco dopo si fermarono,aiutati anche dall'atrito tra i loro corpi contro il terreno,il cane appena presa consapevolezza della sua posizione di vantaggio alzò un braccio indietreggiando più che potè con la spalla e strinse il pungno più forte che potè,il colpo fatale sarebbe arrivato in quel momento.

La rabbia,la frustrazione,il dolore e la sofferenza,non solo quella fisica ma anche quella del suo animo,lui non lo mostrava,ma fare del male a lei non era nei suoi piani,non avrebbe voluto,avrebbe preferito riportarla indietro,chiederle il perchè del suo gesto,chiederle perchè affidarsi a dei gatti da poco per aiutarla nei sei suoi intenti,c'erano troppe cose che non quadravano in tutto quello.

Lei invece era poggiata contro il terreno,stupita da quella forza che l'aveva presa con tanta energia,era stupita,vedeva Sesshomaru,forte bello e sicuro delle sue intenzioni,la mano alzata e il gesto pronto,dolore e morte,ecco cosa si immaginava,lo vedeva negli occhi di lui,in quegli occhi dorati che più e più volte l'avevano fissata,negli innumerevoli scontri e nelle sfide al limite delle loro abilità.

Poi,quella che a lei sembrò una stupidaggine le passò per la testa,lui,era sopra il suo corpo,in un altra occasione si sarebbe potuto dire che quella era una posizione piuttosto,intima,ma in quel moemento sembrò passare tutto in secondo piano,poichè qualcosa sopra la sua testa scese improvvisamente dirette verso il suo volto,chiuse di istinto gli occhi e poi...

Un forte rumore,qualcosa era sceso duramente contro il terreno,vicino al suo orecchio sinistro,aprì gli occhi e vide il pugno del glaciale ragazzo vicino al suo orecchio,tornò con lo sguardo verso di lui,il suo inseguitore,che la fissava intensamente nei suoi occhi,il cui colore era quello del suo freddo elemento,non uno sguardo di rabbia,ma piu cupo e tuttavia più attento e scattante di uno sguardo triste.

- Perchè?

Chiese Sesshomaru con una voce pacata e flebile.

E lei che lo guardava incredula,come se non si aspettasse quella reazione.

- Perchè hai fatto tutto questo?

Non ci credeva,davvero gli e lo stava chiedendo?quando poco prima sembrava che volesse strappargli via la testa dal collo,lei,inebitita da quella domanda a sorpresa non sapeva cosa rispondergli.

- Io...ho...

- Se tu avessi voluto convincermi non avresti messo in piedi tutta questa storia solo per venire via con te,sarebbe stato più logico aspettare che mi riprendessi dalle mie ferite e poi chiedermelo,ma sappi che avrei rifiutato comunque,quindi,dimmi,cosa mi stai nascondendo veramente?

Lei sembrò calmarsi,eppure ora evitava il suo sguardo,guardando da tutt'altra parte,lui non capiva perchè,ma la cosa sembrava renderlo ancora più curioso,quasi preocupato,voleva sapere tutto da Toran,ogni cosa,eppure,ora,nel vederla li,a terra,come sottomessa non sono dalla sua presenza fisica,ma anche dalla sua voglia di sapere,così penetrante,come il suo sguardo,che la pantera sentiva su di se con sommo imbarazzo e vergogna,cosa che lui poteva solo intuire molto alla lontana.

- Sesshomaru...

- Si?

- Sarà che hai la mano ghiacciata,ma...temo che tu non ti sia accorto che mi stia toccando...

Disse lei mentre in volto si stava facendo rossa.

- Perchè cosa starei toccando?

Disse lui mentre distrattamente cercò con lo sguardo la sua mano sinistra,che al momento non sentiva per via della mancanza di sensibilità alle dita,quando la trovò,vedeva che era appoggiata a qualcosa di tondo e vagamente morbido,quando realizzò cosa stava stringendo fece uno sguardo decisamente perplesso.

Quella sua mano insensibile stava palpando un seno della sua antica avversaria.

Ma prima che potesse staccare la mano dal petto di Toran si accorse di un altra cosa,diede una rapida occhiata in quale posizione fossero messi loro due e quello che vide lo sorprese ancora di più,lui era messo sopra di lei,nulla di strano qua,infondo la sua intenzione principale era quella di bloccarla a terra,ma il problema non stava tanto nell'azione in se,era la posa che sembrava un pochino indecente.

Lui stava sopra di lei,con la differenza che lei aveva le gambe divaricate...e lui aveva il bacino molto vicino alla parte più intima di lei.

Un impulso improvviso lo fece alzare di scatto dal corpo della ragazza,che al suo sguardo ora aveva tutto un altro aspetto,la veste mossa e spiegazzata male,con l'obi sgualcito,un piccolo spazio scoperto tra gli stivali e la gonna mostrava parte delle gambe,mentre sopra lo spacco sul petto,prima completamente chiuso,ora mostrava di poco i lati dei seni,la capigliatura smossa,con qualche capello che aderiva al collo in maniera quasi sensuale,ma la cosa che creava più imbarazzo tra i due e che lei aveva era completamente zuppa d'acqua,i vestiti si aderivano al corpo di lei,mostrando così un accenno alle forme della pantera,che a dirla tutta,dal punto di vista del ragazzo aveva per un attimo attirato la sua attenzione.

Per un attimo gli passò per la testa,l'immagine di lei,non come avversaria,non come probabile alleata,ma come donna,con il proprio pudore che quasi veniva messo a nudo di fronte a lui,cosa che lo rendeva assai nervoso,non erano quelli i suoi piani con lei.

Ma questo sembrava solo un pensiero suo,ma in ogni caso anche lui distolse lo sguardo dalla figura di lei,anche lui sembrava imbarazzato,anche se la cosa riusciva a nasconderla abbastanza bene,facendo di tutto per mostrarsi il più freddo che mai,cosa che per fortuna gli riusciva benissimo.

- Allora Toran,vuoi spiegarmi perchè hai messo in piedi tutta questa baraonda? Hai fatto in modo che gli assassini ti dessero la caccia,mandando me e quello strano umano a catturarti,hai assunto i servigi di deboli nekoyokai e per cosa alla fine? E non dire che lo facevi per me,o almeno non dire che questo era l'unico motivo per quale ti sei diretta fin qui.

E mentre lui parlava Toran si rimise in piedi e si sistemò meglio le vesti che ormai erano completamente stropicciati.

- Non'è stata una mia idea.

- Che vuoi dire?

Disse lui tornando a puntare gli occhi sulla pantera.

- C'è un motivo se oggi ti è successo tutto questo,loro ti ha osservato tutto il tempo,loro hanno fatto in modo che tu venissi fin qui,loro dicevano questo,dicevano che per il tuo bene dovevi essere messo alla prova.

- Non capisco,spiegati meglio.

- I gatti che hai affrontato oggi non li hai incontrati per caso,erano stati messi li apposta,mi avevano informato fin dove ti saresti spinto,così mi hanno chiesto se potevo essere il tuo bersaglio,dicevano che saresti stato comprensivo nei miei confronti,che avresti compreso.

- Chi sono loro?

- Mi spiace averti ingannato,ma loro credono tu non stia bene...

- Dimmelo.

- So anche della voce.

A quel punto Sesshomaru sbiancò,cosa aveva appena detto Toran?

- So che qualche volta ti parla,che ti consiglia,che ti guida,me l'hanno detto,Sesshomaru,credimi,vorrei aiutarti.

- Aiutarmi? E questo tu lo chiami aiutarmi? cercare di uccidermi portandomi tra questi vecchi ruderi,tu pensi davvero che questo possa aiutarmi? E in che modo? avanti dimmelo,dimmello,DIMMELO.

- IO NON LO SO...non lo so.

Una frase urlata,poi ripetuta con più calma,tra Sesshomaru,la cui incredulità nel voler credere alle parole della pantera,in quel fantomatico aiuto che lui non riusciva a scrutare nelle azioni di lei e Toran,i cui sforzi,come dice lei,tutti svolti nel volerlo fermare,fino addirittura a ucciderlo,o quasi,si faceva spazio una forte carica negativa,non come uno scontro di due aure,ma emotiva.

L'accusatore e l'accusata,era questa la situazione che si era creata,lo scontro fisico era in secondo piano,il vero nocciolo della questione era divenuto un altro,dalle parole della pantera era comparsa una verità,qualcuno le aveva detto del mistero che viveva nella testa dello yokai,Jin era stato rivelato da Toran,non ci voleva chissà quale intuizione per capire da chi avesse avuto l'informazione.

E lui sapeva bene chi era il responsabile di ciò.

- Toran,dimmi la verità,sono stati gli assassini a dirti di questa cosa,vero?

- Sesshomaru io....

- Rispondi.

Lei abbassò lo sguardo,in preda all'imbarazzo e alla vergogna più totale,il capo abbassato,come poteva guardarlo negli occhi,l'uomo che per molto tempo era stato suo nemico di clan,l'uomo che con tenacia aveva combattuto in nome del suo clan,l'uomo che aveva riportato indietro le due sorelle e l'unico fratello,da morte certa.

E mentre lei fissava il terreno,sentì qualcosa che si appoggiò ad una guancia,una mano,sollevò lo sguardo e vide lui,vicinissimo a lei,ma stavolta con un espressione diversa,occhi più teneri la stavano osservando,occhi più dolci la stavano scrutando in tutta la loro fragilità...e lei si sentì rapire da questo uomo che la guardava in modo che lei non aveva mai sentito prima.

Era persa,era la prima volta che si trovava in una situazione simile,non sapeva come reagire,non sapeva cosa fare,si sentiva leggera,nessun pensiero,nessuna preoccupazione,solo lui,che guardava lei dall'alto del suo fascino celestiale e la sua aria da duro,ma allo stesso tempo anche comprensivo,guardandolo si poteva dire che ormai ogni emozione precedente a quel palmo che le sfiorava il viso sembrava persa chissà dove,il cui posto venne preso da altre emozioni,più quiete di quelle precedenti.

- Toran,posso solo immaginare il motivo di tutta questa assurdità,ma so per certo che non'è colpa tua.

Sesshomaru distolse lo sguardo da lei,per poi allontanarsi di colpo facendo vagare lo sguardo tra i vecchi edifici intorno a loro due.

- Non'è forse così?Venite fuori,forse non so dove vi nascondete,ma so per certo che siete qui,venite fuori.

E dopo aver parlato,dopo aver sputato fuori la sua accusa su chi credeva colpevole,un suono,dei passi,forse fatti sentire apposta da chi si stava muovendo nella sua direzione era apparire poco alla volta una figura inaspettata,dal lungo abito bianco e lunghi capelli neri che uscivano da un cappuccio bianco.

- Complimenti Sesshomaru,le tue capacità sono veramente sbalorditive,capacità di combattimento,strategia del campo di battaglia,ottimo lavoro,poco ortodosso,ma comunque un ottimo lavoro.

- Yuki?perchè tutto questo?

- Una prova,ti ho affidato questa missione per un solo ed unico scopo,valutare le tue potenzialità,dovevamo farti credere che questo fosse un compito reale,così che tu sfruttassi al meglio le tue qualità,sia quelle innate che quelle apprese col tempo.

- Ma perchè coinvolgere Toran? Perchè non usare un altra persona per tutta questa storia?

- Dovevamo vedere come ti saresti comportato se il traditore fosse stato una persona che conosci,che rispetti,ti osserviamo da molto tempo,sappiamo qual'è il tuo carattere,lei ha partecipato volontariamente a questa farsa,dovresti essergliene grato,senza di lei,non avresti mai potuto superare la prova,tuttavia,c'è chi disapprova questo metodo.

- Infatti.

E mentre Yuki finì di parlare comparve un altro ospite,la cui voce attirò su di se lo sguardo dell'inuyokai con fare glaciale,Sesshomaru aveva sentito attentamente a chi apperteneva quella voce,proveniva dal grande edificio posto all'interno dell'antica confraternita.

Riconobbe la forma dell'uomo che lo aveva accompagnato per tutta la giornata,l'uomo con gli occhi d'aquila che aiutò Sesshomaru nello svolgimento della sua missione,se ne stava li,di fronte all'entrata di quella grande costruzione,con fare cupo e minaccioso.

- Ezio.

- Ciao ragazzo,vedo che te le sei cavata bene,tu piuttosto Yuki,non pensi di aver esagerato,non meritava tutto questo.

Intervenne l'assassina.

- Ezio Auditore,sono certa che come mentore della confraternita possiate comprendere il motivo delle mie decisione,voi sapete il perchè del mio gesto.

- Ezio.

Fu lo yokai a chiamare il fiorentino,ritrovarlo li era stato per il glaciale ragazzo un autentica sorpresa,come un fantasma era giunto in quel luogo,così legato alla storia di quegli incappuciati,segreta e dimenticata,si stava facendo viva più che mai.

- Sono felice tu c'è l'abbia fatta e comunque no,non sapevo nulla delle intenzioni di yuki,anche se ammetto che avevo i miei sospetti.

- Se lo sospettavi allora perchè non mi hai detto nulla?

- Non avevo prove per convalidare la mia intuizione,ma oltre a questo non potevo accusare un altra assassina senza una giusta motivazione,sarò anche un assassino di alto rango,ma resto sempre e comunque un ospite in un ramo della confraternita a me sconosciuto,per tanto non posso giudicare gli insegnamenti di una maestra assassina,poichè nessuna delle sue azioni viola i principi del nostro credo.

- Quindi se mi fosse successo qualcosa,lei non mi avrebbe aiutata in alcun modo giusto?

- Eri osservato in continuazione,per tanto avevamo sotto controllo l'intera situazione.

- Anche quando sono precipitato nel burrone,anche li era tutto sotto controllo?

Silenzio di tomba,nessuno rispose a quella domanda,n'è l'italiano n'è la donna seppero rispondere a questa domanda,si guardarono interdetti,come se facessero a capire di cosa stesse farneticando.

- Precipitato? Pensavo che stessi fluttuando nell'aria,quando sono sceso per la scala ti ho visto andare giù con una lentezza che aveva dell'impossibile.

- Infatti e così,ma poi...

Sesshomaru raccontò l'intera vicenda per filo per segno,disse della visione e di come aveva perso i poteri,di come si era salvato e di come nell'esplorare la città scoprì che quella era la città che aveva visto in sogno,di come aveva seguito Toran fino a li,ovviamente la maggiorparte delle cose che aveva detto a i due assassini si sapeva già,ma il fatto sconcertante era il modo in cui interagiva con quell'ambiente,non era mai stato la sotto,ma allora come si spiegava il suo modo di destreggiarsi per le vie in rovina? O come era riuscito ad aprire una porta segreta chiusa da chissà quanti anni senza che nessuno gli rivelasse la combinazione?

Nel caso della porta si sarebbe potuto dire lo stesso di Toran,ma era evidente che fosse stata Yuki a suggerirgli come aprirla,ciò spiegava che quel luogo,seppur abbandonato e dimenticato ai più non voleva dire che non fosse stato già esplorato,ed era proprio questo il punto,se Toran era stata aiutata,chi aveva aiutato Sesshomaru?

La soluzione era una sola.

- Ezio,pensi anche tu quello che penso io?

- Si e temo che il problema sia più grande di quello che crediamo.

Sesshomaru rimase fermo ad ascoltare,ingnorando completamente il significato di quello che stavano dicendo,si sentiva escluso da quella discussione,eppure era lui l'argomento di interesse,non ci stava più capendo niente,ma intuiva che di qualunque cosa stessero parlando non era nulla di buono.

Era ferito,dolorante e aveva il ventre,entrambi gli avambracci e la mano sinistra assiderati,ma questo non lo avrebbe fermato dal sapere di cosa stessero discutendo quei due.

- Vi dispiacerebbe spiegarmi di cosa state parlando?

Chiese l'inuyokai evidentemente stanco per quel loro chiacchierare a lui tanto fastidioso.

- Di te...e di quella voce di cui ci hai parlato,forse è meglio se ci segui,vieni,c'è una cosa che devi vedere.

Disse Ezio mentre entrava nel grande edificio posto alle sue spalle.

- Andiamo Sesshomaru.

Disse Yuki avvicinandosi alla figura del ragazzo,che con tutta onestà non nascose l'espressione confusa che aveva in volto,seppur scettico e un pò titubante,decise comunque di seguire la donna che con grazia innaturale continuava a camminare davanti a lui.

- Toran,resta qui.

Sesshomaru non aspettò nemmeno che la ragazza parlasse che subito lui si mosse in direzione del grande construzione,quella grande struttura che aveva già visto,eppure ora che lo vedeva meglio aveva un aspetto strano,forme arcaiche disegnate sui muri,omini bizzarri e forme curiose,yokai hanyou e umani,tutti insieme in quello che sembra un caotico tentativo di interpretare la vita che un tempo regnava in quel luogo,ora chi sarebbe rimasto ad ammirare quei segni del passato,se non gli occhi di un ragazzo curiosom,che più si inoltrava in quel mondo e più gli riusciva difficile comprendere.

Tuttavia stava imparando una lezione,appresa in fretta e forse non completamente,ma un principio basilare lo aveva imparato,se qualcosa di quel mondo segreto,fatto di cappucci e croci,di lame e inganni,lo stupiva grandemente,allora era meglio se si fosse preparato per un altro stupore ancora più grande.

Avvicinandosi sempre più a quell'atrio si accorse di come un tempo,proprio come in quell'antica visione,altra gente aveva posato i piedi in quella piazza di pietra,umida e silente,ora camminava lui,sorpassando,di passo in passo le orme ormai scomparse di chi un tempo percorreva percorsi che solo loro conoscievano,che solo loro attraversavano.

Ancora più vicino vide come il grande atrio,un tempo maestoso,ora era spoglio delle sue grandi porte di legno,cadute a terra,in parte spezzate e in parte marcite,bagnate,dove una muffa scura consumava lo spesso legno che da tempo sembrava farsi sempre più vuoto della sua possente grandezza,pochi passi più avanti e si ritrovò la,nello stesso punto dove quell'antico uomo,reggeva la tavoletta di pietra,li dove tutti potessero vederla tra le sue mani,la tavoletta,la stessa pietra che trovò tra i tesori di Akira,messa in bella vista come un qualunque reperto,un oggetto del passato da far vedere agli ospiti,eppure,se il potere di quella cosa era era così forte,perchè mai sprigionare il suo potere solo in presenza di Sesshomaru?Perchè Akira l'aveva esposta insieme agli pezzi della sua collezzione? Cosa voleva mostrare all'inuyokai di così importante?

Che ci fosse un collegamento tra la pietra con le incisioni e Sesshomaru era ormai evidente,ma la città sotto il castello di Akira? Le rovine nella cascata? Ma sopratutto i sogni e le memorie del suo passato? Perchè suo padre,il grande Inutaisho era amico di un templare? La parola Yonaguni e la distesa di pietra qual'era il loro significato?Per non parlare di quello strano disegno,quelle strane costruzioni,quei palazzi così e alti e quelle strade sostenute da immense colonne,come si collegavano a lui?

E mentre lui continuava a riflettere,a pensare fino alla paranoia ecco che senza accorgersene,si ritrovò all'interno,quasi distrattamente aveva continuato a cammianre fino ad aver superato il portone di ingresso.

- Sesshomaru,prima di continuare c'è bisogno che tu veda una cosa.

Disse yuki mentre indicava con un dito un punto imprecisato molto distante da loro,aguzzò un attimo e ciò che vide lo lasciò senza parole.

Per la prima volta dall'inizio di quella storia cominciò a sentire un brivido lungo la schiena,poichè quello che vide,non trovava spazio nella sua logica.

Fu così che iniziò ad avere le sue prime vere risposte,ciò che avrebbe appreso era solo l'inizio,il resto...avrebbe messo a dura prova ciò che sarebbe riuscito ad accettare e ciò che avrebbe rischiato di farlo impazzire,ciò che sapeva della realtà sarebbe stato messo a dura prova.
  
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