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Autore: Flaw29    17/09/2016    0 recensioni
Albus ha sempre saputo che la sua vita sarebbe stata circondata da soggetti dalla dubbia salute mentale. Lo sapeva da quando aveva messo piede per la prima volta ad Hogwarts e da quando aveva stretto amicizia col rampollo di casa Malfoy. Ma mai, mai avrebbe pensato che, dopo anni di litigi, incantesimi e anche scazzottate tra sua sorella e il suo migliore amico, quest’ultimo potesse andare in crisi come una scolaretta di dodici anni.
Piccola OS, spero di strapparvi un sorriso!
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Albus ha sempre saputo che la sua vita sarebbe stata circondata da soggetti dalla dubbia salute mentale.
Lo sapeva da quando aveva messo piede per la prima volta ad Hogwarts e da quando aveva stretto amicizia col rampollo di casa Malfoy. Ma mai, mai avrebbe pensato che, dopo anni di litigi, incantesimi e anche scazzottate tra sua sorella e il suo migliore amico, quest’ultimo potesse andare in crisi come una scolaretta di dodici anni. Aveva accettato di buon grado la relazione tra i due e si era messo l’anima in pace con la speranza che la situazione migliorasse. O perlomeno che i punti della sua casa smettessero di scendere a causa del biondo. Non che si aspettasse da Lily o Scorpius un comportamento romantico o appuntamenti da Madama PiediBurro, ma sperava che le acque si calmassero almeno un po’.
Invece no. Ma quando mai.
Quel giorno aveva deciso di rilassarmi, o meglio, aveva il diritto di rilassarsi: aveva passato, grazie ad una scommessa persa, tutta settimana ad aiutare la Bullstrode, che aveva un’aberrante cotta per lui, con Difesa Contro le Arti Oscure. Dire che era esausto era un eufemismo.
Si era buttato sulla poltrona della Sala Comune a leggere La Gazzetta del Profeta da neanche dieci minuti quando un trafelato Scorpius gli s’irruppe davanti.
«Tua sorella sta bene oggi, vero?! Non ha il ciclo o chessò, altro?!»
Al prese tutta la pazienza del mondo per non affatturare il suo migliore amico. Alzò gli occhi dal giornale per osservarlo meglio. Non l’aveva mai visto così disperato. Cominciò a preoccuparsi. Se un Malfoy si comporta in modo strano, significa che c’è sotto qualcosa. Qualcosa di grave.
Lo ripeteva sempre James, ma all’epoca non ci aveva dato molto peso.
«Scorps, se non sbaglio, è la tua ragazza. Per Salazar, non ho intenzione di sapere se mia sorella ha il ciclo o meno.”
Tornando con gli occhi sul giornale, continuò: «Comunque l’ho vista di sfuggita un’ora fa, sembrava piuttosto euforica a dir la verità. Dopo passo a trovarla, credo mi volesse dire qualcosa».
Se possibile, il biondo divenne ancora più pallido.
Ok, c’è davvero qualcosa che non va. Pensò Albus.
«Tu lo sai che oggi, molto probabilmente, sarà il nostro ultimo giorno sulla terra, vero?» non era da Scorpius fare il melodrammatico. Insomma, era un Malfoy: aveva un orgoglio da mantenere. Orgoglio andato puntualmente a farsi benedire quando c’era di mezzo la sua Lily.
«D’accordo, basta con questi misteri. Che succede?»
«Al, che giorno è oggi?»
«Che diamine di domanda è? Si può sapere cosa c’en-» Si fermò di colpo quando con lo sguardo lesse la data sulla Gazzetta.
Ora non fai più lo sbruffone, eh? Pensò Scorpius vedendo il moro perdere di colpo dieci gradazioni di colore. Poteva fare concorrenza a lui.
«Ora capisci?»
«MERDA Scorp. Siamo fottuti, oggi è il compleanno di Lily!»
«Ma davvero? E io che ero corso qui per farti una lezione di Erbologia»
«E ora? Voglio dire, non le ho fatto nessun regalo, e ieri siamo andati tutti ad Hogsmade!»
«Porco Salazar Al, come fai a scordarti il compleanno di tua sorella?»
«Mia sorella, è la tua ragazza. E si dà il caso che anche tu ti sia scordato il suo compleanno!».
Erano veramente nella merda. Suo padre gli avrebbe tagliato la testa se avesse saputo che avevano dimenticato il compleanno della sua principessa.
«D’accordo Al, non dobbiamo discutere. Ora ci calmiamo e troviamo una soluzione».
 
Soluzione che tardò ad arrivare. Infatti, gli studenti che passavano di là osservavano incuriositi i due ragazzi seduti immobili da dieci minuti uno di fronte all’altro sul divano, entrambi pallidissimi e con lo sguardo perso nel vuoto.
«Ricapitolando: dobbiamo farle ben due regali. Lei ama il cioccolato, possiamo rubarne un po’ dalle cucine!»
«Mi chiedo cosa ci trovi mia sorella in te. Si può sapere che regalo è la cioccolata? E poi ha fatto la scorta ieri da Mielandia».
Ad un certo punto qualcosa guizzò nelle iridi del biondo, facendo incuriosire o meglio, preoccupare, il suo migliore amico.
«Gli elfi» esordì.
«Gli… elfi?»
«Sì, gli elfi Al!»
Il moro inarcò un sopracciglio.
«Vuoi regalare a mia sorella un… elfo?»
Scorpius si spalmò una mano in faccia. Ma l’idea era geniale, si alzò e disse:
«Ma no, idiota di un Potter! Gli elfi sono nostri amici, abbiamo fatto loro un sacco di favori, possiamo chiedere a uno di loro di smaterializzarsi ad Hogsmade e comprare qualcosa da parte di entrambi!»
Il piano lo eccitò talmente tanto che a forza di gesticolare con le braccia beccò un primino in fronte che cadde e scappò urlando.
Nel frattempo Albus era balzato in piedi, entusiasta.
«Porco Salazar, sei un genio Malfoy! Adesso capisco cosa ci trovi mia sorella in te! Se fossi gay ti slinguazzerei!».
Accortosi della frase appena detta, fece una espressione a dir poco schifata. Come lo era quella di Scorpius.
«D’accordo. Allora, ascolta: aspetta qua. Corro a prendere il mantello di mio padre e la mappa. Torno subito!».
Si precipitò e corse a perdifiato per raggiungere la stanza mentre borbottava cose tipo Perché non ci ho pensato io? Idea geniale, geniale!
 
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Arrivarono alle cucine senza troppa difficoltà. Scorpius pensò che il suo migliore amico fosse una benedizione: con quel mantello e la mappa avevano il castello in pugno. Ovviamente spesso e (non)volentieri, dovevano cedere alle pressioni che faceva Lily Potter per poterne usufruire anche lei, visto che ne aveva diritto.

«Ehy Poxi, tutto bene?»
I due ragazzi avevano stretto una speciale amicizia, se così potevano chiamarla, con quell’elfo. Il rapporto era circa come era stato quello tra Dobby e il padre di Albus: con la sottile differenza che Poxi non cercava di salvare i due Serpeverde mettendogli a rischio la vita.
«Padron Scorpius, padron Albus! Che piacere vedervi, Poxi è così felice! Era da molto che non venivate a trovarlo!»
Con gli occhi lucidi, l’elfo si attaccò alla gamba di Scorpius facendo, quelle che sembravano ad Albus, fusa. I ragazzi si guardarono rassegnati, abituati ormai a quel particolare moto d’affetto che gli riservava l’elfo.
«Poxi, avremmo bisogno di un aiuto” disse il moro abbassando la voce per non farsi sentire dalle altre creaturine della cucina.
«Qualsiasi cosa per voi, Padron Albus!» disse con una vocina eccitata l’elfo.
“Dunque, vedi…” Il moro cominciò a parlare scoccando qualche occhiata nervosa all’amico.
«… Oggi è il compleanno di Lily, la mia sorellina nonché fidanzata di questo qua…» e indicò il rampollo Malfoy.
«… e ci siam dimenticati di farle un regalo. Lo so, lo so, è vergognoso, ci affattureremo da soli più tardi. Il punto è: siccome non possiamo uscire dal castello per ovvi motivi, ci chiedevamo se non potevi smaterializzarti ad Hogsmade e comprare, sì cioè, magari una collan-»
Scorpius lo interruppe.
Diamine quanti giri di parole faceva Potter Junior II.
«…Ci serve un regalo, puoi farlo al posto nostro?»
Albus gli scoccò un’occhiata di fuoco per averlo interrotto. Odiava essere interrotto.
Si voltarono entrambi verso l’elfo che aveva lo sguardo illuminato e le orecchie dritte.
«Oh Padroni, ma certo che Poxi può aiutarvi! Andrà subito! Poxi conosce la signorina Lily, sa cosa potrebbe piacerle!» trillò l’elfo. I ragazzi si guardarono e tirarono un sospiro di sollievo.
 


 
​                                                                                                    

 
 
«Amo Poxi, è semplicemente un genio! Al, dobbiamo ricordarci di regalargli quei maglioni vecchi».
L’elfo era tornato un’ora dopo con due bei pacchi regalo tra le braccine. Quello da parte di Al era un grosso libro di pozioni asiatiche, tanto bramato dalla sorella e quello da parte di Scorpius un Kit di manutenzione per manici di scopa con incisa la scritta personalizzata “Di proprietà di Lily Luna Potter”.
«Ora non ci resta che andare a consegnarglieli» disse tutto contento il moro.
 

Trovarono la ragazza a metà strada, mentre si dirigevano verso la Sala Grande. Si bloccarono all’istante, impallidendo leggermente, ma sorridendo rilassati. Lily dal canto suo stava correndo loro incontro.
«Ragazzi! Vi ho cercato tutto il giorno, si può sapere che fine avete fatto?» incrociò le braccia al petto e inarcò un sopracciglio. Era il suo compleanno e sperava di passarlo con loro, oltre che con i suoi diecimila cugini, nonostante la festa vera e propria era stata posticipata causa compiti in classe.
Scorpius si aprì in un sorriso e le andò incontro con un atteggiamento sicuro e la classe che solo i Malfoy possedevano.
«Scusaci, è che abbiamo avuto dei piccoli intoppi con i compiti. Tanti auguri bestiolina rossa.» Le schioccò un bacio sulle labbra e lei ne rimase piacevolmente sorpresa. Le era mancato in quella giornata. Fatto sta che c’era qualcosa che non andava. Aveva captato qualcosa di strano, ma comunque si tenne al gioco.
Si avvicinò anche Albus, che l’abbracciò come solo un fratello maggiore sapeva fare.
«Perdonaci sorellina, tanti auguri. Stai diventando vecchia!».
Ecco, la delicatezza di Albus. Non si sorprese che fosse finito in Serpeverde.
«Vecchia a chi? Ti ricordo che hai due anni più di me!» gonfiò le guance e rise. Quanto è bella quando ride pensò Scorpius.
«Bene, bando alle ciance: vuoi o non vuoi vedere i nostri regali per te?» disse il biondo sfregando le mani. Gli occhi di Lily s’illuminarono. S’incamminarono tutti e tre nella Sala Comune dei Serpeverde, ma Lily notò che i due ragazzi davanti a lei si scoccavano, spesso, degli sguardi complici.

 
​                                                                                                    
 
 
Arrivati a destinazione, il primo pacco scartato fu quello di Albus seguito da quello del rampollo Malfoy.
«Merlino, Al! Questo libro lo agognavo da mesi! E questo Kit, Scorp, è meraviglioso, non so come ringraziarvi!».
James aveva sempre pensato e sempre detto che quella che doveva finire in Serpeverde era lei. Lei era davvero felice di quei regali, ma credevano davvero che fosse così ingenua? Fortunatamente le due Serpi non notaro lo strano ghigno della ragazza quando abbracciò entrambi. Passarono delle ore in cui rimasero a chiacchierare del più e del meno, di cosa avessero regalato a Lily quel giorno e di cosa avrebbero fatto alla festa la settimana dopo.
«Bene! Ora che siamo tutti insieme, e ora che mi sta salendo un languorino, che ne dite di fare una scappatella nelle cucine e far fare una torta per la nostra festeggiata?».
Scorpius fu felice di quell’idea, tanto che stava già afferrando per mano la ragazza per uscire, quando quest’ultima li bloccò.
«Non credo sia una buona idea, anzi: credo che andrò a dormire a breve».
«Sorellina, ma come? E noi che avevamo anche organizzato un party con gli elfi…»
Scorpius lo guardò perplesso dall’enorme cazzata che aveva sparato.
«Si certo Al. Party vero come l’impegno che ci avete messo nel mandare un elfo a farmi i regali».
È giunta la nostra ora pensò Albus. Vide Scorpius impallidire e irrigidirsi dietro la ragazza che aveva incrociato lo sguardo e si era girata anche verso di lui.
«D-di cosa parli?» balbettò Malfoy.
«Oh avanti, non potete davvero credere che io sia così ingenua. Sapete, Poxi non è solo amico vostro. Avreste dovuto tener conto di questo fattore. E si sa, gli elfi non riescono a tenere un segreto, specialmente se gli regali un cappello di lana» disse mentre si guardava le unghie e il suo tono era piuttosto… calmo. Ciò preoccupò non poco le due Serpi, che erano diventate pallide quando la lapide di marmo di Silente.
«Lily noi… non volevamo, ecco noi-»
«Lily il tuo ragazzo si è scordato del tuo compleanno, digli qualcosa tu!»
Viscida Serpe schifosa. Che uno schiopodo sparacoda possa morderti il pene pensò il biondo. Scorpius avrebbe voluto ammazzarlo. E lo avrebbe fatto, oh se lo avrebbe fatto.
«Guarda che anche tu te ne eri scordato, e se non te l’avessi detto io avresti passato guai ben peggiori!» i due si stavano sfidando a brutto muso, con le bacchette sguainate. Lily rise a quella scena e i due si girarono.
«N-non sei arrabbiata…?» domandò Albus.
«Ma certo che no ragazzi, state sereni. Infondo siamo umani, può succedere» continuò a ridacchiare dondolando sul posto.
I ragazzi si sentirono maledettamente in colpa, ma tirarono un sospiro di sollievo.
«Tesoro sei unica, lo sai vero?» disse Scorpius mentre l’abbracciava.
«Oh sì che lo so, amore. Ma ora miei bei serpentelli, io scappo. E prendo il mantello e la mappa. Non voglio sentire storie, me lo dovete».
I due migliori amici aprirono e chiusero le bocche, pensando che sì, in effetti era il minimo che potevano fare.
Lily fece per andarsene, per poi fermarsi all’improvviso con un ghigno. Si voltò e li richiamò.
«Ah dimenticavo una cosa…»
Albus e Scorpius non fecero in tempo a voltarsi che un incantesimo li colpì e delle corde li legarono insieme, uno di fronte all’altro.
«LILY! Che diavolo fai?!»
«Speravate di passarla liscia?»
«Ma avevi detto che può succedere!» disse Scorpius.
«Hai ragione tesoro, l’ho detto. Certo che può succedere, ma non deve succedere» gli diede un bacio sulla guancia e si voltò verso il fratello.
«Lily per fav-»
«Al, giuro che non lo dirò a papà»
«Ora come ora non mi fido molto di quello che dici…» affermò piagnucolando. Sua sorella era una Serpe nata. Non sapeva come fosse possibile che il Cappello Parlante l’avesse smistata a Grifondoro.
“Bene e ora… plaudite manibus!».
I ragazzi la guardarono con aria terrorizzata: no, non l’incantesimo battente quando siamo legati insieme!
Albus non fece in tempo a formulare il pensiero che l’incantesimo li fece battere le mani all’unisono uno contro l’altro. Tutti quelli rimasti in sala comune sparirono dalla circolazione temendo una ripercussione anche su di loro.
Lily rideva. Rideva così forte che dovette tenersi la pancia con le mani. Non era una risata cattiva, ma di puro divertimento, come se stesse guardando un film comico.
«LLY pr dmine, smttla!» Scorpius poteva vedere già il suo bellissimo viso pieno di lividi il giorno seguente.
«Mi dispiace ragazzi, ma non potevate davvero pensare di scamparla senza ripercussioni. L’incantesimo terminerà quando mi sarò addormentata, state tranquilli!» trillò serena. E con quest’ultima affermazione uscì dalla Sala Comune di Serpeverde con un sorriso soddisfatto, i regali, il mantello dell’invisibilità e la mappa tra le braccia.












Angolo Autrice:
Ed eccoci qua! Buonasera/giorno (dipende da quando lo leggete xD), STRANAMENTE non ho mai scritto niente riguardo HP, pur essendo una mia grandissima passione. Spero di avervi strappato un sorriso con questa OS che vede protagonisti i miei bimbini Scorpius e Lily! Lasciate una recensione se volete, anche solo una lista di errori o altro. Fatemi sapere! Baci :*
PS
Non sono brava ad inventare incantesimi, non ho mai fatto latino. Ho usato il traduttore, se avete idee migliori ditemelo! :)
  
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