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Autore: Bebba91    18/09/2016    1 recensioni
Il tutto si svolge subito dopo che Derek scopre che l'Alpha che ha morso Scott altri non è che suo zio Peter. Cerca di ucciderlo per aver distrutto la sua famiglia,ma,ferito gravemente,è costretto a scappare da Beacon Hills.
Una storia alternativa in cui un giovane disperato che ha perso la fiducia nel prossimo,incontra un nuovo branco affiatato e unito che lo aiuta a riacquistare un po' della sua umanità.
Derek Hale non sarà più solo,ma avrà ben sette fratelli diciotto zii,una madre e un padre e perfino un nonno.
Siete curiosi? Il lieto fine per Derek è proprio qui! Enjoy!
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Nuovo personaggio, Peter Hale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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15 - Quando Arriva La Notte

[Okay,capitolo bello intenso per i nostri ragazzi. Seth e Derek ovviamente saranno sempre molto distaccati l'uno con l'altro,non ci posso fare nulla. Matt al di là delle apparenze sorprenderà molto il gruppo. E Mark...bè...lui è in piazza a festeggiare il primo bacio di Derek e Sofia,con una maglietta tipo “FAN #1”. Ma ormai lo conoscete. Questo capitolo è particolare,e se come me avrete apprezzato i personaggi fin'ora,adesso uno di loro in particolare lo amerete ^^ Ma non vi dico nulla! Leggere per sapere! Ringrazio reaperangels e Fenice14 per le recensioni. Siete davvero grandi e pieni di carica! Leggendo i vostri commenti mi commuovo! E niente che altro dire....ah si! ENJOOOOOOOOOYYYYYYYY!]




CAPITOLO 15 – QUANDO ARRIVA LA NOTTE




La cena sorprendentemente era stata ottima,anche se molto quieta. Seth e Derek ovviamente non si parlavano. Matt non faceva altro che vantarsi per la riuscita del pasto,ogni volta puntando la forchetta contro di me dicendomi che mi aveva battuta.
Si,vabbè...ti piacerebbe...” pensavo ogni volta ridacchiando.
E poi c'era Mark,che di tanto in tanto lanciava delle occhiate a Derek sorridendogli,per poi distogliere lo sguardo. Non capivo che cosa stesse bollendo in pentola,ma dagli sguardi evasivi di Derek,sapevo che qualcosa era successo. Comunque non mi intromisi mai.
A fine cena,andai in cucina a lavare i piatti,visto che Matt si era così rimpinzato che era rimasto incollato alla sedia del salone. Mark si andò ad appollaiare sul divano con Derek,battendosi i palmi sulla pancia,anche lui come Matt abbastanza soddisfatto.
Seth invece mi raggiunse in cucina.

Ti serve una mano?” mi chiese ancora con quel tono colpevole.
Io lo guardai e gli feci un cenno di assenso. Mi spostai leggermente per dargli spazio. Io lavavo e lui asciugava.
Passammo così gran parte del tempo,in silenzio. Mentre dal salone venivano risate,strani rumori e rantoli di un certo fratello mangione che tentava di alzarsi dalla sedia.

Non devi sentirti in colpa,Seth. Non stavamo facendo nulla di male...” ruppi il silenzio.
Ma intanto quella che ha rischiato di morire congelata sei tu.” mi disse adombrandosi sempre di più.
Sono sicura che se Mark e Matt non ti avessero bloccato,ti saresti tuffato a riprendermi. Ti conosco.” gli dissi.
Non ti avrei di certo lasciata lì a morire...” mi rispose in tono ovvio.
E allora smettila di sentirti in colpa. Non serve né a me né a te.” dissi aprendo l'acqua del lavandino al massimo.
Però mi devi promettere una cosa...” dissi così sottovoce che solo lui avrebbe potuto sentirmi “...non dire nulla di quello che ci siamo detti...a nessuno.” con un esplicito quanto impercettibile movimento delle sopracciglia.
Seth rimase leggermente confuso,ma capì e mi fece un rapido 'si' con la testa.

Appena finito di sistemare,era ormai notte inoltrata. Seth si congedò senza stare a soffermarsi troppo con i saluti. Ma infondo era logico che andasse così.
Ci vediamo domani Seth.” gli dissi salutandolo e chiudendogli la porta di casa alle spalle.
Quando mi voltai i volti dei tre ragazzi erano fissi sui miei occhi. Io feci spallucce.

Che c'è?” chiesi confusa.
Sorellina non è che hai un debole per Seth?” mi chiese Matt con tono sornione.
Io inspiegabilmente arrossii e cominciai a balbettare.

C-certo che no! Ma cosa ti passa per la testa? E' un bell'uomo...ma è troppo grande per me...” dissi in completo imbarazzo guardando di sfuggita Derek.
Lui però non disse nulla,distolse appena lo sguardo. Mark lo notò e cominciò a ridere.

Ahi,ahi cugino. Non sarai mica geloso?” disse riferendosi a Derek.
Derek sbarrò gli occhi senza sapere cosa dire,visto che Mark aveva poi voltato nuovamente lo sguardo su Matt.

E' sempre la mia sorellina Mark.” rispose Matt “E tutti i ragazzi che hanno intenzione di avvicinarsi a lei,dovranno passare sul mio corpo...sperando che non li uccida prima.” disse con uno sguardo ferino.
Derek a quelle parole deglutì a vuoto guardando Mark e poi me. Io rimasi di sasso e in silenzio.
Poi Matt scoppiò in una fragorosa risata.

Naaaaa...la verità purtroppo è che la mia giovane padawan è bella e che cresciuta. E per altro ha abbastanza forza per confrontarsi con lui,quindi di cosa mi vado a preoccupare?” disse alzandosi dal divano e facendo un cenno a Derek “E' riuscita a buttare Seth nell'acqua gelida del lago,ha fatto anche più di noi. Giusto fratellino?” gli disse.
Mark incrociò le braccia al petto sorridendo e guardò il ragazzo di fronte a lui fremendo per ascoltare la sua risposta.

Bé...si...” fu tutto quello che uscì dalla bocca di Derek “E non sono tuo fratello Matt. Quante volte devo dirtelo?” disse con tono scocciato.
Matt si voltò facendo un cenno stanco con la mano per ribattere.

E' inutile che mi respingi Derek. So che in quel tuo cuoricino stai cominciando a provare qualcosa!” disse ridacchiando e sparendo in bagno.
Io mi misi una mano sulla faccia.

...forse si,ma per la persona sbagliata...” disse Mark sotto voce a labbra serrate,ridacchiando per poi alzarsi.
Derek lo fulminò con lo sguardo regalandogli un broncio da medaglia d'oro.

Capii al volo tutti gli sguardi che si erano lanciati per l'intera serata,cercando di non arrossire. Mark sapeva che io e Derek ci eravamo baciati e per un qualche assurdo motivo ci stava coprendo.
L'unica cosa che mi venne in mente di fare era agire come se non lo avessi capito.

E' stata solo pura fortuna. Se Seth non avesse graffiato il lago,non sarei mai riuscita a farlo cadere in acqua...” dissi avvicinandomi a Mark “E poi non è andata esattamente come me la ero immaginata. Non sarei dovuta cadere anche io...” dissi sospirando afflitta.
Mark mi si avvicinò.

Credo sia tutta una questione di pratica,cugina. Se vuoi posso insegnarti un paio di mosse utili contro qualcuno come noi.” mi disse dandomi una pacca sulla spalla.
Magari un'altra volta. Ne ho avuto abbastanza per oggi di allenamenti.” risposi sorridendogli.
Mark mi sorrise annuendo.

Bé..io devo tornare a casa. Qualcuno dovrà pur riferire quello che è successo al nonno.” disse infilandosi la giacca.
Non so se sia una grande idea Mark.” lo fermai io “E' meglio che questa volta facciamo finta di niente. Alla fine stiamo tutti bene..” dissi un po' titubante.
Non ti preoccupare. Mi limiterò a dargli informazioni su dove siamo stati e cosa abbiamo fatto fino alle...” guardò l'orologio sopra il caminetto “undici e quarantacinque...Ci vediamo domani mattina. Non dimenticarti le chiavi della casetta,Sofia.” disse dandomi un bacio sulla guancia salutandomi “A domani cugino.” disse senza voltarsi alzando giusto una mano in aria.
Derek non rispose,ma era evidente che si stava riferendo a lui.
Dal bagno arrivò una voce in risposta da Matt che lo salutava.
Mark uscì ridacchiando e si richiuse la porta alle spalle.
Io e Derek ci guardammo per un lungo istante,e mentre stavo quasi per dirgli qualcosa,Matt uscì dal bagno.

Allora,la questione è questa...” ci guardò serio “C'è una sola camera matrimoniale e questo divano...quindi...” disse con tono quasi ovvio “Io e Derek prenderemmo il lettone e tu cara sorellina dormirai qui.” concluse.
Derek sembrò spiazzato. Andava bene passare le giornate insieme,ma addirittura dormire nella stessa camera era un esagerazione. Figurarsi nello stesso letto.

Io dormirò sul divano.” lo bloccò infatti “Tu e Sofia prendete la camera.” disse alzandosi.
Dall'espressione di Matt capii che era daccordo,anche se un po' ferito. Già si immaginava di passare la notte a litigare e a chiacchierare con Derek facendolo arrivare all'esasperazione,e godersi i suoi grugniti infastiditi.

Okay. Allora andiamocene a letto.” disse tranquillo facendomi cenno di seguirlo “Buona notte fratellino.” disse sparendo nel corridoio.
Non sono tuo...ahh..lasciamo perdere...” rispose esasperato sdraiandosi sul divano.
Buona notte Derek.” dissi io con un sorriso.
Notte Sofia.” mi rispose lui.

Avevo dormito più di una volta con Matt e sempre,puntualmente crollava dopo una manciata di secondi che ci eravamo sdraiati sul letto. Il che non era male,perchè almeno evitavo battute o domande scomode. Ma il problema era che parlava nel sonno e come un bambino non faceva che girarsi e rigirarsi nelle coperte,finendomi spesso addosso. Erano ormai le tre di notte e io avevo resistito anche troppo. Sbuffai lanciandogli in faccia il cuscino,che lui con tranquillità agguantò e mi alzai dal letto. Aprii cautamente la porta della camera per non svegliare nessuno e mi diressi in cucina. L'idea era quella di farmi una bella tazza di latte caldo,anche se con quell'atmosfera natalizia ancora intorno,sarei stata più felice con un cioccolato caldo. Con passo felpato passai davanti al divano per verificare di non aver svegliato Derek e mi accorsi che dormiva tranquillo. Sembrava così rilassato,steso sulla schiena con le mani unite sulla pancia e la testa leggermente reclinata verso il camino.
Sorrisi come una bambina,e mi fermai a guardarlo.

Mi stai guardando dormire...” biascicò lui con la voce roca.
Io sobbalzai.

Presa con le mani nel sacco!” pensai arrossendo.
Aprì gli occhi e li posò su di me voltando la testa di quel poco che serviva per mettermi meglio a fuoco.

M-ma no,che dici...” balbettai “Non riuscivo a dormire e volevo farmi una tazza di latte caldo...” spiegai tormentandomi la manica della maglietta.
Lui si stiracchiò le spalle e si mise a sedere.

Mi dispiace di averti svegliato.” aggiunsi.
No. Tanto non riuscivo a prendere sonno neanche io..” disse alzandosi in piedi “Ti faccio compagnia.”.
Io annuii e mi voltai verso la cucina. Accesi la luce e agguantai un pentolino. Ci versai la giusta quantità di latte,per me e Derek e accesi il fuoco. Derek intanto entrò appoggiandosi con la spalla al frigorifero. La sua canottiera bianca,notai,lasciava poco spazio all'immaginazione. Il suo fisico scolpito era ben visibile sotto quel sottile strato di cotone. E le sue spalle...

Basta Sofia!” mi ammonii costringendomi a voltarmi per mescolare il latte con un cucchiaio.
Mi sentivo i suoi occhi puntati addosso e lentamente cominciai ad arrossire.

La cena non è stata male,eh?” ruppi il silenzio “Alla fine Matt qualcosa è riuscito a impararlo,dopo tanti anni che mi vede cucinare...” dissi sorridendo.
Derek annuì incrociando le braccia al petto.
Il latte era ormai pronto e io distratta dallo sguardo di Derek su di me lo presi e lo versai nelle tazza facendomene cadere una buona quantità su una mano.

AHI!” imprecai lanciando il pentolino nel lavandino,che cadde con un rumore assordante.
Mi presi la mano che era ormai rossa come un peperone. Derek mi fu subito vicino.

Attenta! Aspetta...” mi disse aprendo l'acqua fredda e facendola scorrere sulla mia mano.
Non è niente...” dissi fingendo di non sentire il pizzicore sulla pelle ustionata.
La mia mano era tra quelle di Derek,intento a tenerla fredda sotto il getto dell'acqua. Era attento a non sfiorare la parte rossa del dorso della mia mano. Mi guardò di sfuggita e lo vidi arrossire leggermente. Poi tornò a voltare i suoi occhi sulla mia mano deglutendo nervoso.

Derek,sto bene,tranquillo. Sai quante volte mi capitano cose del genere cucinando?” provai a rassicurarlo.
Chiusi l'acqua e asciugai tamponando senza sfregare. Ma come la mia mano fu lontana dal fresco refrigerio,ricominciò a pulsare e a pizzicare. Feci una piccola smorfia che a Derek non sfuggì. Si avvicinò di nuovo e mi prese la mano. Mi ritrovai così vicina a lui che il mio cuore cominciò a battermi forte. Derek avvolse la mia mano tra le sue e chiuse gli occhi. Le vene delle sue mani si scurirono,salendo fino agli avambracci e pulsando con ritmo costante. Il dolore si affievolì scomparendo del tutto dopo pochi minuti. Lui riaprì gli occhi scostando le mani per vedere meglio. Poi alzò lo sguardo su di me.

Meglio?” mi chiese.
Altroché. Direi come nuova.” gli sorrisi grata.
I suoi occhi erano davvero troppo vicini,ma fortunatamente si scostò da me un po' impacciato prendendo le due tazze e andando a metterle sul tavolo in salone.
Mi ci volle un po' per riprendere a respirare normalmente,così come anche a calmare il mio cuore. Rimisi il cartone del latte nel frigo e chiusi lo sportello. In quel momento lo vidi rientrare serio e a passo sicuro.

Fanculo...” disse aggrappandosi a me e baciandomi.
Le sue mani vagavano sulla mia schiena e io mi lasciai rapire dalle sue carezze. Gli misi le braccia dietro il collo e lo sentii spingermi verso il muro. Non era lo stesso bacio di qualche ora prima. Era più famelico più istintivo e passionale. Mi lasciai andare completamente e le nostre lingue si sfiorarono,si accarezzarono,si cercarono. Mi scappò qualche gemito quando cominciò a baciarmi il collo,ma lo soffocai immediatamente.

Matt è in camera Sofia...” pensai.
Derek...” dissi io approfittando del leggero distacco “Mio fratello...” dovetti dire a malincuore.
Lui riprese a baciarmi questa volta più lentamente,posando le labbra più volte sulle mie. Con una mano mi agguantò il collo,ma non con fare minaccioso,come se volesse tenermi lì e non lasciarmi più. Il mio cuore stava per uscirmi dal petto e non avevo quasi più aria nei polmoni. Lui si fermò con gli occhi chiusi ascoltando il mio respiro e accortosi anche lui di essere senza fiato rimase immobile. Io gli misi una mano sulla guancia,e con l'altra gli sfiorai il petto,fermandomi per percepire il suo cuore. Come il mio andava veramente veloce. Posai la mia fronte sulla sua,prima di dargli un ultimo bacio.

Non hai idea di quanto ne avessi bisogno...” mi disse sussurrando.
Io gli sorrisi.

Allora siamo in due.” risposi.
Restammo così per un po',abbracciati ma senza aprire gli occhi. Semplicemente percependo i nostri odori e i nostri respiri stabilizzarsi.
Poi riaprimmo gli occhi sorridendo. Le mie mani tornarono dietro il collo del bellissimo ragazzo che avevo difronte e le sue braccia si strinsero dietro la mia schiena.

Il mio volto si fece d'un tratto triste però,e Derek se ne accorse.

Che succede?” chiese.
E' che è stato bello...” risposi sospirando.
Lui confuso si fece leggermente indietro con la testa.

Ed è una cosa brutta?” disse.
No,no! Certo che no!” dissi io scuotendo la testa “E' solo che...mancano due giorni. Due soli cavolo di giorni...” mi riferii alla settimana a disposizione che il nonno ci aveva concesso.
Lui sorrise e rimise la fronte a contatto con la mia chiudendo gli occhi.

Non ti preoccupare,okay?” disse con un tono che mi tranquillizzò “Restiamo così ancora per un po' e non ci pensiamo...”.
Io annuii ma non staccai i miei occhi da lui. Gli diedi un altro bacio,molto più casto rispetto a qualche momento prima,ma carico di sentimento. E continuammo così ridacchiando. Quando alla fine ci separammo,lo presi per mano e lo condussi verso il salone. Arrivati davanti al tavolo,incapaci di abbandonarci,ci sedemmo tenendo una mano allacciata all'altra senza dirci nulla. Sorseggiammo il latte,che intanto si era raffreddato,lanciandoci qualche piccola occhiata maliziosa di tanto in tanto.
Chi l'avrebbe mai detto? Io e Derek. Io e Derek nel salone. A sorseggiare del latte tiepido e a guardarci in quel modo. Sembrava un sogno. Ma come tutti i sogni stava per terminare.
Dopo qualche istante sentii un rumore dietro di me. Derek se n'era accorto e sbarrò gli occhi,puntandoli questa volta non più su di me,ma su un Matt più che sorpreso.
Stava andando in bagno e si era fermato dopo aver avvertito delle presenze nel salone. Ma era buio,perchè avevamo spento le luci,e incuriosito e anche un po' allarmato si era fatto avanti.
Ci aveva visti. Ne ero più che certa. Derek tolse subito la mano dalla mia e io mi voltai.

Matt...” provai a dire.
Matt guardò prima me e poi Derek. Il suo sguardo era confuso e allarmato. Mi alzai facendo per raggiungerlo,ma Matt mi mise una mano davanti arrestando la mia avanzata.

E' tardi e voglio andare a letto. Ti consiglio di venire con me.” disse in tono duro,quasi ferito fissando più Derek che non me.
Io mi voltai verso Derek con aria di scuse,abbassai lo sguardo e tornai in camera con Matt.
Derek si mise una mano sulla faccia e sospirò. Rimasto solo si andò a sdraiare sul divano.

Come Matt chiuse la porta della camera da letto mi guardò accigliato. Incrociò le braccia al petto e sbuffò. Io mi sedetti sul letto dalla mia parte guardandolo con aria colpevole,e passandomi dolcemente una mano sull'altra precedentemente ustionata. Pensai che mi avrebbe sgridata,che mi avrebbe detto che stavo facendo qualcosa di sbagliato. O che comunque mi parlasse. Invece era lì fermo che mi fissava serio senza muovermi. Mi alzai provando a parlargli,ma come fatto in precedenza,alzò una mano per fermarmi. Andò sul suo lato del letto e si sdraiò sulla schiena. Io mi misi sdraiata vicino a lui ed entrambi restammo in silenzio a guardare il soffitto.
Passammo così parecchi minuti,in cui io volevo parlargli,ma soprattutto volevo che mi parlasse. Il suo mutismo mi faceva più male di un eventuale ramanzina. Ma lui ovviamente mi conosceva bene,e lo sapeva. Così come sapevo che lui in qualsiasi situazione sbagliata,partiva in quarta affrontando il momento di petto,senza andarci leggero. Un po' come successe i primi giorni che Derek era arrivato e mi aveva ferito una guancia. Ecco,lui era così. Ma il fatto che non aveva reagito stava a significare che non era così grave? Oppure semplicemente si era trattenuto per poi sbottare l'indomani tutto insieme? Avevo bisogno che mi dicesse qualcosa,che mi spiegasse come la pensava. Voltai istintivamente lo sguardo verso di lui senza dire nulla. Sapeva che lo stavo guadando,e finalmente si voltò anche lui. Mi lanciò un'occhiata e riprese a guardare il soffitto.

Matt...” provai io.
La tua mano sta bene?” mi chiese.
E lì capii. Lui si era svegliato molto prima che io e Derek ci baciassimo. Probabilmente quando avevo lanciato il pentolino nel lavello della cucina,lui si era alzato per vedere cos'era stato. E poi aveva sentito tutto.

Si.” dissi semplicemente tornando a voltarmi verso di lui.
Si passò una mano sulla faccia sospirando. A cosa stesse pensando,proprio non avevo idea. Sembrava che si stesse autodistruggendo a forza di farsi le duemila domande che sicuramente gli frullavano in testa. Avrei voluto aiutarlo,dirgli qualcosa,ma cosa? Alla fine nascose i suoi occhi nella piega del braccio. La sua mano destra che era libera,si strinse alla mia. Io lo guardai confusa.

Oh,bé...” disse lui con tono sconfitto “Almeno adesso non mi romperà le palle se lo chiamo 'fratello'...” concluse.
Io gli sorrisi. Allora non era infuriato. Magari nemmeno così contento,ma non era arrabbiato e questo mi sollevò tantissimo.

Non ne sarei così sicura...” risposi io.
Lui scostò il braccio e alzò di poco la testa per guardarmi. Mi sorrise. Poi mi ritrovai uno dei suoi cuscini stampato in faccia.

Meglio se dormi,rubacuori...” disse poi voltandosi dall'altra parte.
Il mio sorriso continuò a marcarmi le labbra,mentre lanciavo a terra il cuscino di Matt e mi avvinghiavo alla sua schiena come facevo da piccola.

   
 
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