“Questi ragazzi sono capitati in quella festa per sbaglio. In realtà dovevano consegnarmi un pacco molto importante per conto di un mio amico. Era informazione comune che oggi sarei stato presente a una festa nota tra la Avenue e la Tennessee e loro devono avere confuso la Tennessee con la Tyrese.” Disse Bobby, sfoggiando il suo miglior sorriso.

“Questa è la storia più assurda che io abbia mai sentito…” diceva lo sceriffo.

Bobby sbuffò.

“Va bene, questi sono per la cauzione, ok?” disse, facendogli vedere una mazzetta di denaro.

“Ringrazi che non la sbatto dentro. Fingersi un poliziotto è un reato, Signor Bobby Singer.”

“Mai quanto rifiutare ripetutamente di uscire con me, sceriffo Jodie!!” disse Bobby.
 
 

Bobby si avvicinò alla grata davanti Sam, Dean e i suoi amici.

“Bobby, che diavolo stai facendo? Vuoi farti mettere dentro?” lo riprese Dean.

“Dean, conosci quest’uomo?” chiese Sam.

“Ciao. Tu sei il fratello di Dean.” Disse Bobby radioso.

“Sam, lui è il migliore amico di mio padre. È stato lui a darci quella favolosa impala che ora è mia…ha un’autofficina..e nel tempo libero, quando non aggiusta macchine, gli piace fingersi un agente federale.”

“Che cosa? Non lo beccano mai?” chiese Sam.

“Ormai lo conoscono e gliela fanno passare liscia perché è un amico dello sceriffo!”

“Ehi, ehi, adesso basta, ragazzino ingrato, sono venuto qui per aiutare. Beh, con i soldi di tuo padre. Ma speravo non servissero.” Disse Bobby.

Sam e Dean sospirarono, poi un poliziotto arrivò, riferendosi a Matt.
 
“Hai una visita.”

Matt sembrò molto sorpreso.

Si alzò e seguì il poliziotto e quando vide chi era il visitatore, scoppiò a piangere dall’emozione.