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Autore: RedStar12    04/05/2009    6 recensioni
Fanfic liberamente ispirata al film "Nella mente del serial killer" (regia di Renny Harlin), con i Gold Saint come protagonisti.
Un equipe di studenti di criminologia, accompagnata dai mentori e da alcuni laureati, trascorre tre giorni su un'isoletta sperduta nel mar della Grecia per esercitarsi sul campo.
Ma quella che doveva essere una tranquilla simulazione si trasforma in una terrificante corsa contro il tempo quando gli studenti iniziano a scomparire misteriosamente uno dopo l'altro. Chi è rimasto deve valutare bene di chi fidarsi e di chi non fidarsi, in un crescendo di tensione e terrore.
Tra amori segreti, paure nascoste e sospetti insospettabili, solo una cosa è certa: l'autore di tutto ciò... conosce le sue prede... le spia... non si fa vedere... ma sarà uno degli studenti superstiti o uno di quelli scomparsi?
Avvertenze: titolo provvisorio
Genere: Thriller, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Una classe di geni Una classe di geni

-I serial killer non vengono chiamati "seriali" per niente. Come vi ho già spiegato precedentemente, sono chiamati così perchè commettono crimini "di serie", ovvero uccidono sempre nello stesso, identico modo, e le loro vittime, sempre più di una e uccise in periodi differenti, hanno qualcosa in comune, come l'aspetto fisico, amicizie in comune o legami di parentela...-
Sul rialzamento del pavimento di legno nell'aula più grande dell'Università di Atene, soprannominata, spesso sarcasticamente, "la classe dei geni", Sion Gyatso spiegava la sua lezione col suo solito tono di voce fermo e pacato, camminando avanti e indietro, sollevando di tanto in tanto la testa verso i banchi, disposti a mò di platea sul lato opposto dell'aula, dove stazionavo i pochi studenti (nove in tutto), a pochi metri uno dall'altro e rigorosamente  acoppie (eccetto uno) che Sion aveva ammesso nella ridotta schiera di geni che istruiva.
In prima fila, esattamente al centro, sedeva composto e rigido Shaka, le mani intrecciate sul banco, l'unico che sembrava realmente attento e interessato alla spiegazione del professore, che di tanto in tanto tirava un calcio sotto la sedia del suo vicino, Ioria, che se ne stava accasciato sul banco, visibilmente annoiato.

Presentazione: Shaka Bhadrak(1) Devirajah; 20 anni, nazionalità anglo-indiana(2); alto, fisico longilineo e snello, viso delicato, Bindhi sulla fronte; capelli biondissimi, lunghi e lisci, occhi turchesi. Caratteri: serio, rigido, meticoloso. Professione: studente di criminologia, specializzato in legge
Ioria Alexandros Neokleos; 20 anni, nazionalità greca; alto, fisico da statua di bronzo, viso dai tratti marcati; capelli castani, corti e arruffati, occhi verdi e allegri. Carattere: impulsivo, coraggioso, allegro, testardo. Professione: studente di criminologia, specializzato in lavoro sul campo.

Nella fila dietro sedevano due volti già noti: alla destra Milo Portokalos posava la testa sulla mano, reggendosi sul gomito, e tamburellava impazientemente le dita sul banco, coprendosi ogni tanto la bocca con la mano per nascondere uno sbadiglio. Alla sua sinistra Camus Fortesque teneva il mento sulle mani intrecciate, i gomiti posati sul banco, le pupille blu che seguivano l'andirivieni del professore, i capelli posati elegentemente sulla spalla. Ad una prima occhiata frettolosa di uno spettatore poco attento, il ragazzo poteva sembrare distratto e perso nei suoi pensieri, ma era solo apparenza. Infatti, nonostante conoscesse quelle spiegazioni ormai a memoria, non si stancava mai di riascoltare e riascoltare le spiegazioni del professore.
-Non capisco come tu faccia a non dormire. A me sembra di essermi fatto tre dosi di valium...- commentò Milo, sbadigliando per l'ennesima volta in mezz'ora, parlando a bassa voce per non farsi sentire dal professore (tanto comprensivo e permissivo per quanto riguardava le marachelle degli studenti più scapestrati, ma altrettanto rigido ed intransigente per quanto riguardavano i rumori indesiderati mentre spiegava) e allungandosi un po' verso di lui. Il francese si limitò a fare spallucce -Chi ti dice che non sia addormentato per davvero?- disse con una certe ironia che venava la voce dal lieve accento francese. Milo si lasciò scappare una risatina soffocata. Camus era un tipo rigido e serio ed erano rare le volte in cui si concedeva dell'ironia e del sarcasmo, ma in quelle poche volte le sue battute centravano sempre il bersaglio. Soprattutto quelle sarcastiche.
-IORIA! APHRODITE!- gridò improvvisamente il professore, facendo sobbalzare gli studenti nelle prime file, compresi Milo e Camus, che si raddrizzarono improvvisamente. Ioria, definitivamente sveglio, sobbalzò e si raddrizzò sul banco, colto alla sprovvista. Shaka si battè una mano sul viso, chiedendosi cosa avesse fatto di male nella vita per finire in banco con quel perfetto imbecille. Aphrodite, il secondo interpellato, richiamato perchè continuava a contemplare la propria immagine riflessa nel suo piccolo specchietto dalla cornice d'oro bianco, dopo l'iniziale sorpresa, riprese la sua solita aria disinteressata e distratta, ma DeathMask, il suo compagno di banco, approfittando della sua distrazione, fu lesto a sottrargli il prezioso specchietto, ficcandoselo nella tasca della felpa. Aphrodite fece per protestare, ma DeathMask lo zittì con un semplice gesto stizzito. Aphrodite mise su un broncio iracondo e si appoggiò con i gomiti sul banco, fissando gli occhi sul professore, lanciando di tanto in tanto un'occhiataccia furente verso il vicino.

Presentazione: Rafael Standberg, detto Aphrodite; 22 anni, nazionalità svedese; alto, fisico snello e delicato, pelle diafana, viso dai lineamenti morbidi, piccolo neo sotto l'occhio sinistro; capelli azzurri, lunghi e vaporosi, leggermente ondulati, occhi azzurro mare. Carattere: narcisista, vanitoso, schizzinoso, modaiolo. Professione: stundente di criminologia, specializzato in contatti col pubblico e truffe internazionali.
Angelo Adragna, detto DeathMask; 23 anni, nazionalità siciliana; alto, muscoloso, viso dai tratti marcati, pelle abbronzata; capelli blu notte, corti e spettinati, occhi neri. Carattere: sadico, sarcastico, incazzoso. Professione: studente di criminologia, specializzato in anatomopatologia.

Sion scosse la testa, sconsolato. Per essere brillanti ed intelligenti, i suoi studento lo erano, ma erano anche terribilmente distratti e dalla noia facile. Sospirò, chiedendosi come facesse Dohko a non far annoiare gli studenti durante le lezioni teoriche, e decise di lasciar perdere, riprendendo a spiegare da dove si era interrotto -Stavo dicendo, le vittime dei serial killer hanno sempre qualcosa che le accomuna, come ad esempio dei legami di parentela... come ad esempio il caso che abbiamo usato come base per la simulazione di ieri: il serial killer era chiamato "Gemini" dal fatto che rapiva e uccideva sempre coppie di gemelle omozigote, aiutato da un complice.- si voltò verso la cattedra e premette un pulsante verde: l'enorme schermo (simile in tutto e per tutto a quello di un cinema) dietro alla scrivania mandò un bagliore, e su di esso comparvero dei filmati divisi in tanti piccoli riquadri. Erano i filmati della simulazione del giorno prima.
-Come potete vedere, nella prova pratica di ieri ci sono stati risultati differenti- Sion si voltò nuovamente verso la scolaresca, sistemandosi gli occhiali sul naso -C'è chi ha fatto un ottimo lavoro- rivolse una rapida occhiata compiaciuta a Camus e Milo -e c'è chi invece ha combinato un pasticcio totale- e così dicendo posò il proprio sguardo, deluso e bruciante, sul suo allievo preferito, Mu, che abbassò lo sguardo, amareggiato per aver deluso il professore. Aldebaran, il suo vicino nonchè suo partner nella simulazione, gli battè amichevolmente una manona sulla spalla, con una delicatezza quasi innaturale per un omone della sua stazza. Shura, qualche metro vicino a loro, l'unico "solitario" della classe, fece una risata di scherno verso lo studente, venendo subito zittito da Milo che, con la perfetta nonchalance che aveva acquisito dopo anni passati a fare il partner (non il QUEL senso, eh... ndRedstar12) di Camus, lo aveva colpito con una pallina abbastanza consistente di gomma pane(3). Sion neanche ci badò, abituato ormai al bizzarro senso di giustizia del greco.

Presentazione: Mu Sangay; 20 anni, nazionalità tibetana; alto, fisico longilineo, pelle bianca, viso rotondo; capelli lilla, lunghi e lisci come seta, occhi verdi e grandi. Carattere: pacato, tranquillo, sereno. Professione: studente di criminologia, specializzato in psicologia
Aldebaran Pereira; 20 anni, nazionalità brasiliana; alto 1,90 m, muscolosissimo, naso leggermente storto, pelle abbronzata, sopracciglia folte; capelli castano-scuri, corti e spettinati, occhi neri e piccoli. Carattere: allegro, giovale, amichevole. Professione: studente di criminologia, specializzato in psicologia infantile(4).
Saul Alvarez, detto Shura; 23 anni, nazionalità spagnola; alto, dal fisico muscoloso e ben fatto, viso appuntito; capelli neri, corti e spettinati, occhi marroni con sfumature verdi(5). Carattere: solitario, silenzioso, metodico. Professione: studente di criminologia, specializzato in balistica e armi in genere.

-Ormai siamo ad inizio giugno e manca pochissimo alle valutazioni finali- disse Sion, con voce tranquilla. Tutti gli studenti, eccetto Camus e Shaka, come loro solito indifferenti, sussultarono e si scambiarono una rapida e collettiva occhiata d'orrore: gli esami! Al solo pensiero Milo, DeathMask, Ioria, Shura e Aphrodite parvero afflosciarsi sul banco come fiori appassiti, Mu si nascose il viso tra le mani, Aldebaran si grattò la nuca in modo pensieroso, mentre Shaka e Camus mantennero la loro aria imperturbabile. Sion si lasciò sfuggire un sorriso rassicurante -La maggior parte di voi ricorderà sicuramente ancora l'esame d'ammissione alla mia classe...- disse serafico. Un brivido collettivo scosse la classe, persino Shaka e Camus, sicuramente i più portati a livello di studio teorico, non poterono trattenere un singulto nel ricordare le massacranti tre ore e mezza di esame, sostenuto due anni prima, che aveva permesso a quei pochi eletti di studiare nella classe avanzata. Il sorriso di Sion si allargò -Ma quest'anno, di comune accordo con il mio collega Dohko e con il Dipartimento di Polizia di Atene...- fece una breve pausa per aumentare l'ansia e l'attesa degli allievi, ogni secondo che passava visibilmente più inquieti e ansiosi -...ho deciso di strasformare l'esame teorico in uno pratico e più credibile. Il lavoro di profiler richiede cervello, è vero, ma il perfetto profiler necessita anche di esperienza. Esperienza che potrete ottenere solo lavorando sul campo, non restando chini sui libri a fare la muffa.-
Gli studenti non fecero neanche in tempo a sospirare di sollievo per il cambiamento di programma, che il professore si voltò nuovamente verso lo schermo e premette un secondo pulsante: i filmati delle deliranti simulazioni vennero sostituiti in pochi secondi dall'immagine in 3d di un'isoletta rocciosa punteggiata da macchie verdi di vegetazione. Gli studenti spalancarono gli occhi e si scambiarono un'occhiata che poteva significare solo una cosa: "EH?"
Sion sorrise nuovamente e si voltò di nuovo verso la scolaresca -Quella che vedete è una mappa in 3d dell'isoletta di Castelrosso, nell'arcipelago del Dodecaneso(6), a parecchie miglia dalla costa greca. E' lì che si terrà l'ultima prova prima delle valutazioni finali: si tratta di tre giorni di villeggiatura sull'isola, durante i quali simulerete l'indagine di un crimine tipo, pensato apposta per l'occasione. Domande?- concluse il professore, rivolgendo uno sguardo panoramico agli studenti, che avevano gli occhi sgranati e la bocca spalancata dalla sorpresa, nessuno escluso. Stranamente, fu Aphrodite il rpimo a riprendere lucidità e ad alzare una mano tremante. Una volta ricevuto il permesso del professore per parlare, lo svedese chiese -Qua... quand'è fissata la partenza per quest'ultima prova?- domandò, la voce ancora insicura dalla sorpresa.
-La partenza è fissata per domani alle 10 e mezza del mattino, presso lo spiazzo per elicotteri del campus- spiegò Sion. Notando lo sguardo perplesso di qualche studente, il prof tibetano spiegò -Castelrosso dista parecchie miglia dalla costa, ragion per cui sarete isolati per tutta la durata della prova, che preciso essere di tre giorni. Conoscendo il temperamento dedito al divertimento di alcuni voi- si interruppe per rivolgere una breve occhiata divertita a Ioria e DeathMask, che arrossirono leggermente e abbassarono il viso -ci scommetto gli occhiali che vorrete passare un ultima serata a divertirvi prima di ritrovarvi catapultati su un'isola priva di qualsiasi collegamento, e quando si festeggia si fa tardi. Ecco perchè ho deciso di puntare la sveglia così tardi- concluse il professore, ridacchiando. Gli studenti si scambiarono l'ennesima occhiata perplessa, indirizzando poi lo sguardo verso Shaka, sicuramente il più saggio di tutti, che si limitò a fare spallucce, segno che neanche lui poteva dare una spiegazione decente a quello che stava succendendo.
Sion richiamò l'attenzione degli studenti battendò le mani -Dunque, adesso sono le 12 e un quarto- iniziò a dire, guardando l'orologio appeso alla parete -e, come detto, domani partiremo per l'isola... quindi, annuncio che per oggi le lezioni sono finite. Avete fino a domattina alle 10 e mezza per passare un ultimo giorno da studenti normali e per preparere il necessario per tre giorni di... vacanza, chiamiamoli pure così- concluse infine, con lieve sorriso sulle labbra sottili.
-Certo. Vacanza col morto, però!- ribattè ironicamente DeathMask, col suo solito tono arrogante e straffottente. Aphrodite strinse le labbra vellutate, coperte dal solito velo di burro cacao color pesca, fino a formare una linea sottilissima e arricciò ostentatamente il nasino sottile. Certe volte la poca creanza e il linguaggio volgare di DeathMask lo mandavano letteralmente in bestia, niente a che vedere con la sua buona educazione e il suo modo di esprimersi raffinato e fluido. Eppure...
-E chi se ne importa se avremo un morto a farci compagnia!- ribattè Shura, alzandosi di scatto dal banco con lo zaino sulla spalla -Ci vediamo domani alla pista per elicotteri, ragazzi! A domani professor Sion!- concluse, schizzando con una velocità pazzesca tra i compagni, fermandosi tre nanosecondi a salutare il professore, e in un attimo era già fuori dall'aula. I compagni rimasti si scambiarono un'occhiata perplessa, ma poi anche loro si alzarono, con le cartelle in spalla, salutarono il docente e si diressero verso l'uscita dell'Università.

Fuori dall'Università...
-Ehi, Shura! Aspettaci!- gridò Milo, correndo avanti agli altri per attirare l'attenzione dello spagnolo, che si fermò, voltandosi poi verso di loro con un sorriso sarcastico -Ce ne avete messo di tempo per uscire! Voi e il vostro istinto da profiler!- li rimproverò, riprendendo a camminare quando tutti e otto l'ebbero raggiunto. Al loro passaggio gli altri studenti, specialmente le matricole del primo anno, si scostarono per permettere loro di passare, completamente soggiogati dall'aria di solenne intelligenza e saggezza che studenti del livello di Camus o Shaka erano in grado di creare attorno a loro.
Ioria guardò l'ora sul suo orologio da polso -Sentite ragazzi, sono le 12 e venti. Dato che le lezioni sono finite potremmo andare a pranzare in ristorante tutti insieme!- propose, improvvisamente allegro all'idea del tempo libero e della nuova prova che gli si presentava di fronte.
-E' la prima bella idea che ti sia venuta in mente in due anni che ti conosco- lo prese in giro DeathMask, dandogli una pacca sulla spalla -Io comunque ci sto, ho proprio fame!- assentì infine, massaggiandosi lo stomaco.
-Mi associo!- affermò Milo -Ma solo se paghi tu!- aggiunse poi, sorridendo furbescamente. Ioria fece un gesto nervoso, come se scacciasse uno sciame di zanzare -Vade retro, scroccone! Se sono queste le tue condizioni puoi pure andare a mangiare da solo. Ognuno paga per sè- affermò con la determinazione e la severità di un condottiero, tratto tipico del suo essere Leone. Il greco gli strizzò l'occhio e rise -Quando imparerai a distinguere quando scherzo e quando sono serio?- lo prese allegramente in giro. Camus fece una smorfia poco convinta -Tu scherzi sempre, mon ami. Quando mai sei stato serio in vita tua?- asserì diplomaticamente, incurvando le labbra in un mezzo sorriso. Inutile dire che la battuta, sepppur detta con quel tono freddo e distaccato, provocò un'eccesso di risate in quasi tutti i ragazzi, salvo, naturalmente, lo stesso Camus e il rigido Shaka.
Una battuta tira l'altra, gli studenti giunsero presso il ristorantino multi-etnico dove erano soliti mangiare o riunirsi per prendere una decisione di comune accordo. Tra un boccone e l'altro i ragazzi si misero d'accordo su come passare la serata prima della partenza: Mu inizialmente non era d'accordo perchè voleva passare più tempo con Kiki, il fratellino di appena 8 anni, ma alla fine si arrese e acconsentì a portare con sè anche il fratellino (non prima di aver minacciato Ioria che l'avrebbe considerato il diretto responsabile nel caso Kiki fosse stato rapito/ucciso et similia); Aldebaran proposto di portarsi dietro anche Europa(7), la sua ragazza, in modo da farla conoscere agli amici;  Camus, inizialmente reticente, alla fine era rimasto inesorabilmente incatenato nella spirale della travolgente allegria di Milo, il greco dagli occhi azzurri.
Chiacchiera più, chiacchiera meno, alla fine del pranzo gli studenti si erano messi d'accordo di incontrarsi tutti alle nove di sera presso un locale in centro. La loro, come l'aveva definita Sion, ultima notte da studenti normali.

(1)Bhadrak è un nome indiano, il cui significa tradotto in inglese sarebbe handsome, bellissimo. Se non si adatta questo a Shaka...
(2) Anglo-indiano = inglese e indiano. Nel caso di Shaka figlio di padre indiano (il cognome è indiano) e di madre inglese (da cui magari ha ereditato i capelli e gli occhi). Jeje
(3) Sport più praticato a scuola mia: lancio della gomma pane, meglio se contro la testa di qualcuno. Ho deciso di convertirlo a metodo "poco" ortodosso di far tacere un compagno scassaballe.
(4) A chi dovevo affidare i bambini e i ragazzini scapestrati, se non che al nostro orsachiottone spupacchioso preferito?
(5) Per gli occhi di Shura mi sono ispirata alla fanfics "Favola" di whitesary. Sary-chan, spero che non ti dispiaccia se mi sono ispirata alla tua fic per gli occhi del tuo gold preferito.
(6) L'isola esiste per davvero, così come l'arcipelago. Il suo nome in lingua originale è Kastellorizo. L'ho presa dal film "Mediterraneo", dove un gruppo di soldati approda su quest'isoletta, talmente isolata dal resto del mondo da far dimenticare loro la guerra (che preciso essere la "2° Guerra Mondiale"). Che c'è di meglio di un'isoletta isolata (che gioco di parole!) come scenario per delle sparizioni?
(7) Europa è la ragazzina che nell'episodio n° 3 della saga di Hades (Oltre la vita, in Italia) offre ad Aldebaran un fiore. Per il riferimento mitologico del nome leggere le spiegazioni numerate del capitolo 15 della mia fic "The owl. The lily. The vellum."

Scrittoio dell'autrice


Sì, sono malata di mente... Sì, sono fissata con i cognomi dati dalla nazione di appartenenza... sì, sono fissata con i secondi nomi...
Buanasera a tutti, signori e signore! Non serve che lo specifichi, con quest'ultima fic sto uscendo letteralmente di senno, è troppo divertente immaginare i Gold in versione poliziotti. Ora alzi la mano chi ha avuto l'impulso di commettere qualche crimine per costringere questi bei fustacchioni ad indagare su di lei! *RedStar12 alza entrambe le mani e saltella per farsi notare*
Mi dispiace un sacco se non riesco anche stavolta a rispondere alle recensioni, dolcezze, ma è tardissimo e voglio pubblicare oggi il chap. Quindi perdonatemi se anche stavolta mi limito a ringraziare collettivamente: chi ha recensito uesto chap (stantuffo, Gem e Mymoon96), chi ha aggiunto questa fic tra le seguite (sisi89) e chi continua a leggere in silenzio.
Inoltre ringrazio infinitamente di cuore Tsukuyomi per avermi suggerito via mail alcuni cognomi tibetani, mi sei stata di grande aiuto tesora, grazie! *RedStar12 stritola Tsukuyomi in un soffocante abbraccio*
Un bacio, RedStar12
P.S. Per Gem: nel chap precedente originariamente il cognome di Sion era Yagami... no, non è imparentato con Light di Death Note, solo che mi mancavano cognomi tibetani, così ho pescato a caso tra quelli giapponesi, e solo dopo mi sono resa conto che era lo stesso di Light. Mea culpa, ora ho corretto.

  
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