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Autore: Primb    05/05/2009    5 recensioni
"Correvo. Semplicemente, correvo, il bianco vestito da sposa pieno di macchie e strappi, lo strascico ormai ridotto a brandelli. I rami e gli arbusti della macchia mediterranea mi graffiavano il viso e le porzioni di pelle lasciate scoperte dalla veste nuziale. Mentre inciampavo nell'ennesima radice, sentii uno schiocco e un improvviso bruciore alla guancia. Me la sfiorai con le dita ricoperte dai guanti candidi e questi si tinsero di rosso. Sangue."
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Scorpion Milo
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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‡ Beautiful novel ‡

 

 

 

Eravamo in silenzio da almeno cinque minuti buoni, e nessuna delle due sembrava volersi decidere a parlare.

Io ero seduta per terra con le gambe incrociate e non toglievo gli occhi di dosso a Saori,  che se ne stava su un divanetto, con lo sguardo basso e le mani incrociate sul grembo.

-Io…- balbettò dopo un po’, continuando a tenere lo sguardo basso.

-Lascia stare.- la interruppi – scuse accettate.-

-Perché sei qui, allora?- domandò lei, e il suo tono di voce era talmente flebile ed insicuro che mi venne quasi voglia di abbracciarla.

-Ero davvero arrabbiata con te. – risposi –Mi hai fatto male, male davvero, sai? Ero furibonda. Poi, però, ho sentito il colore del tuo Cosmo. Non sei triste, e nemmeno dispiaciuta. Sei…confusa, direi, e anche un po’ amareggiata. Spiegami.-

Ero stata eccessivamente dura, e il timbro della mia voce era risultato più severo di quello che avrei voluto, ma pazienza. Non volevo sembrare troppo tenera, l’avrebbe scambiata per insicurezza.

-Io…io non intendevo farti del male. Sono obbligata ad agire in questo modo per il bene del mondo. È da quando sono nata che Athena è in me, che Athena è me, e lotto, lotto continuamente per la salvezza di voi uomini. Pensavo che questo concetto fosse chiaro anche a te, sebbene tu sia completamente profana in materia divina. Però quelle parole, così cariche di disprezzo…tu pensi che io sia malvagia, vero?-

-Sì-

La vidi abbassare gli occhi con uno scatto iracondo. Pochi secondi dopo, la sua voce era quasi un ruggito:

 -Insolente! Non so perché mi ostini ad ospitarti qui al Santuario!-

-È la stessa cosa che mi chiedo anch’io. Avevo una vita prima di tutto questo, sai? E poi, tu mi hai fatto una domanda e io ho risposto con sincerità, tutto qui!- risposi io, velenosa.

Colpita e affondata.

Saori abbassò lo sguardo ancora una volta, e restò immobile. Solo il suo Cosmo tradiva una grande tristezza, altrimenti celata dalla maschera d’impassibilità che quella ragazzina si era creata nei suoi pochi anni di vita.

-Io non ti ho strappata via dal tuo mondo. Sei tu che sei entrata di prepotenza nel mio.- la ragazzina in questione cercava di mantenere una voce forzatamente altezzosa, perché io non ne notassi le incrinature; il risultato, però, era solo un tono teso e spezzato. Lo sapevo, perché era la stessa maniera in cui mi comportavo anch’io quando volevo sembrare forte e non lo ero per niente.

-Però mi trattieni qui. Tu mi imprigioni, Saori.-

-Ma non posso farne a meno! Tu non capisci, non capisci niente! Sei come tutti i grandi, non sei diversa neanche un po’!- urlò Saori, e oramai la sua voce era stridula, era una crepa nella sua maschera, e le lacrime lavavano via il trucco di scena: ormai non aveva più parti da recitare.

Quanto a me, beh, ero morta.

Morta, risorta e poi morta un’altra volta.

Le sue parole mi avevano fatta a pezzi, perché erano le stesse che mi urlava contro mia sorella Andrea alla fine di ogni litigio.

Quella ragazzina non aveva ancora quattordici anni, mentre io ne avevo quasi venti: era più che normale che mi vedesse come una “grande”.

In più, circondata com’era da uomini e donne più grandi di lei, che le dimostravano rispetto ma non affetto, doveva sicuramente sentirsi sola. Magari, sentiva il bisogno di una madre.

Una merda, sì, in quel momento mi sentii una merda grossa e puzzolente.

“Andiamo, Lily, ti comporti come se non avessi mai avuto a che fare con un’adolescente! Un po’ di controllo, su!”

-E sai qual è la cosa peggiore?- continuò Saori tra le lacrime, distogliendomi dai miei pensieri – è che tutti i Cavalieri mi avevano parlato bene di te! Avevano detto che eri piacevole, ma assolutamente imperfetta, e a me stavi simpatica! Poi, quando ti ho convocata al synagein, sorridevi ed eri gentile! Mi piacevi, Lily! E sono perfino arrivata a pensare che forse, forse potevamo diventare amiche! Sono una stolta…- singhiozzò rumorosamente, ignorando quanto avesse girato il coltello nella piaga.

-Tu…tu volevi un’amica?- chiesi con il tono più gentile che avevo.

E daje con ‘sta storia degli amici…questo posto è davvero una valle di solitudine…” pensai, mentre aspettavo che Saori rispondesse.

-Dimentica quello che ho detto. Sono la Dea Athena, e sono sola. Non ho bisogno di nessuno.-

Pazzesco. Tale e quale a mia sorella quando si impuntava su qualcosa!

-Non è vero. Nessuno è solo finchè è al mondo.-

Mi alzai e mi sedetti di fianco a lei, sorridendo.

-Sai? Ho una sorella della tua stessa età. Si chiama Andrea, e quando è triste dice più o meno le stesse stronzate che dici tu.-

-Rispetto, mortale, io sono Athena!-

-Sì, certo, certo. Comunque, cosa ti fa pensare che non potremo essere amiche? Certo, non è una cosa che si può decidere così, a tavolino, ma possiamo provare ad andare d’accordo. Tu che dici?-

-Quello che mi chiedi è impossibile.-

-Alt!- alzai un braccio, interrompendola con il mio grido.

-“Spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.” Queste sono le parole di un uomo che ci sa fare, e non di una “profana” come me. Impossibile. Tsk. Se ti sento ancora pronunciare quella parola, giuro che vengo lì  e ti sciacquo la bocca personalmente.-

Saori mi guardò, e nei suoi occhi azzurri vidi passare la tempesta. Potevo sentire il Cielo agitarsi e sconvolgersi dentro di lei.

Poi, come dopo ogni tempesta che si rispetti, la quiete.

Abbassò il capo e mormorò leggerissime parole di scusa. Mi intenerii quando mi accorsi che piangeva, e le chiesi, con tono dolce, come mai, durante quello che lei aveva chiamato synagein, mi avesse riservato un simile trattamento.

-In realtà, non ho fatto nulla. Il tuo Cosmo è piccolo, ma molto, molto intenso. Io non ho fatto altro che toccarlo, e il dolore che hai sentito è stata semplicemente una tua reazione al mio contatto.-

-Vuoi..vuoi dire che..?- balbettai, confusa.

-Sì, non ti ho attaccato. Ho solo cercato di avere un contatto con te. Il tuo Cosmo è particolare, dev’essere di natura maligna per reagire in modo così esagerato all’aura della Giustizia. Ed è probabilmente un potere di natura divina.-

-No, aspetta, fammi capire: il mio Cosmo è malvagio, e il tuo è buono. Fin qui ci sono. Quando tu hai cercato di toccarmi, il mio Cosmo maligno si è rifiutato, e ha scatenato quella dolorosissima reazione, giusto? Quindi non sei stata tu a farmi del male! Tu ti sei solo ostinata a…”toccarmi” a lungo, non è così?-

Lei annuì, docile.

-Se è così, scusami se te lo dico, ma potevi lasciarmi stare un po’ prima. Non è stato piacevole, sai?-

Non era un vero rimprovero, e il tono della mia voce era scherzoso, infatti riuscii a strapparle un mezzo sorriso.

-Ma scusa un attimo: la malignità del mio Cosmo non ti preoccupa nemmeno un po’?-

Ero basita. Poco fa, Saori aveva ammesso, con il tono più tranquillo del mondo, che io ero un nemico. Un nemico malvagio, per di più.

Quando si era trattato di chiedere scusa,  mi era sembrata molto più a disagio.

-Se il male che è in te avesse voluto uccidermi, l’avrebbe già fatto. E poi tu sei buona, Lily. Ci sono come due anime incompatibili dentro di te, e la tua, quella che davvero ti appartiene, ha sempre avuto la meglio.-

-Mi stai dicendo che dentro di me c’è un Mister Hyde pronto ad uscire?-

-è ancora presto per dirlo, le mie sono solo ipotesi.-

-è per questa ragione che non vuoi che me ne vada dal Grande Tempio, vero?-

-Sì. Oh, e preferirei che i Cavalieri non venissero a conoscenza di tutto ciò. Li informerò io quando tutto sarà più chiaro, anche se dubito che elementi come Shaka o Doko tarderanno molto ad accorgersene.-

Io non risposi. La notizia stava avendo impatto su di me solo in quel momento.

Ero il contenitore di un’entità immortale, presumibilmente malvagia, che si spacciava per divinità.

Questo almeno era quello che avevo capito.

Cominciai a girare nervosamente per la stanza massaggiandomi le tempie e brontolando qua e là qualche frase sconnessa, cercando di tranquillizzarmi: se continuavo così, all’isterismo si sarebbe presto aggiunto un altro attacco d’asma, e proprio non ne avevo voglia.

Cominciai a scuotere la testa mentre camminavo, e mi accorsi di avere dentro al petto un ringhio sordo, come una belva che voleva balzare fuori.

E io la feci uscire: gridai, con tutte le mie forze, un grido senza senso, orfano, che aveva il solo scopo di allentare la tensione in tutto il mio corpo.

Non avrei mai accettato una cosa simile: non ero di nessuno e non lo sarei mai stata.

Cielo, non avrei mai tollerato che qualcuno commettesse empietà con le mie mani, mentre la mia parte buona, il mio Dottor Jekyll, se ne stava lì, inerme e impotente.

No, non l’avrei mai permesso. Piuttosto, sarei anche arrivata ad uccidermi…

Oddio, ma cosa stavo pensando? Jekyll, Hyde, erano solo supposizioni che facevo da sola: Saori non aveva confermato nulla, e la mia mente stava solo facendo dei gran viaggi mentali. In realtà, non sapevo né se questa cosiddetta parte maligna esisteva davvero e né se, in fondo, aveva davvero qualche peso.

Voglio dire, la mia vita finora era andata come doveva andare, senza l’influenza di una seconda anima dentro di me.

Troppi viaggi mentali per niente.

Oddio, tutte queste elucubrazioni mi stavano vaporizzando il cervello, e…

-Su, non preoccuparti. Dimentica quello che ho detto: sono solo una ragazzina, e potrei aver interpretato male quello che ho percepito. Sicuramente mi sbaglio. Sii serena, Lily. -

Annuii, e cercai comunque di credere a quelle parole che suonavano maledettamente come una bugia.

-Mi ha fatto piacere parlare con te, comunque.-

Accompagnai le mie parole con un sorriso un po’ forzato: non vedevo l’ora di andarmene di lì e di svagarmi un po’, senza troppi pensieri per la testa.

-Ora, però, sono in ritardo: Saga mi ucciderà, l’ho fatto aspettare quasi due ore. A proposito, vieni anche tu alla festa di Al?-

Saori scosse impercettibilmente il capo.

-No, mi sento a pezzi. Ti ringrazio, comunque. Vieni, ti accompagno alla porta, così Saga non ti sgriderà.-

L’idea mi parve buona, anzi, provvidenziale. Così, accettai ed uscimmo insieme dalla stanza.

Quando mi vide uscire, Saga imprecò contro la mia lentezza; poi, però, quando si accorse della presenza di Saori, si inchinò toccando quasi terrà, snocciolando un’infinità di “perdonatemi Milady” e “ non pensavo ci foste anche voi…”

-Che bravo zerbino, reciti anche il rosario!- lo canzonai io, ma lui non reagì. Anzi, quando Saori tornò nella sua stanza augurandomi una buona serata, si rialzò e mi squadrò da capo a piedi, stupefatto.

-Come hai fatto?-

-A farmela amica, dici? Oh, beh, amiche non lo siamo, in realtà, ma con un po’ di buona volontà siamo riuscite ad andare d’accordo per dieci minuti buoni. Non pensavo di avere un autocontrollo così ferreo. Comunque, alla fine non è poi così male.-

-Beh, contente voi…Ma adesso muoviamoci, siamo in ritardo di due ore e rischiamo lo scotennamento da parte di Al!-

-Va bene!- esclamai, ritrovando la mia energia, e gli saltai in braccio.

-Non dirmi che devo portarti di nuovo io!-

-Guarda che in due ore il danno al tendine mica passa!-

-Sarà, ma tu te ne approfitti.-

-Non lo farei mai-

Invece era proprio così: non solo mi stavo impigrendo, ma cominciavo anche a trovare un gusto infantile nel farmi portare qua e là in braccio, proprio come una principessa.

-Non sei brava a dire le bugie- scherzò Saga.

-Smettila di leggermi nel pensiero!-sbottai io, indignata.

-Ah ah! Non l’ho fatto, questa volta. Ho letto la tua faccia, e ci ho azzeccato lo stesso! Sei una frana, bambina!-

-Saga, la festa!- gli ricordai, mentre lui continuava a ghignare.

-Sì, scusa…pronta?-

-Via!- urlai, mentre, sorridendo, chiudevo gli occhi e la bocca per non farmi venire il singhiozzo.

Quando li riaprii, la Casa del Toro era davanti a me.

 

 

 

 

………………………………………………………………………………………....

 

 

 

 

-Saga, accidenti a te, sono quasi le due! Si può sapere dove vi eravate cacciati?-

Fu la voce di Aldebaran ad accoglierci, impetuosa e leggermente divertita nonostante il rimprovero.

-Scusaci, Al, ma la signorina qui presente è stata in colloquio con la Kido. -

-Ma dai? Un colloquio non ufficiale? E non siete venute alle mani?- mi chiese il Cavaliere del Toro mentre, sorridente, portava un vassoio carico di tramezzini.

-C’è mancato poco, in realtà. Ma lasciamo stare – scossi la mano un po’ scocciata, come a voler allontanare una mosca fastidiosa, poi domandai:

- Piuttosto, ho una fame da lupi! Dov’è il cibo? E dove sono gli altri Cavalieri?-

-Vieni, è tutto di qua in veranda. Anche gli altri sono affamatissimi, sai? Non t’immagini la fatica che ho fatto per impedire a DeathMask di cominciare senza di voi!-

Risi forte all’idea di quel pazzoide del Cavaliere del Cancro che si avventava famelico sul cibo, bestemmiando con tanto di bava alla bocca, occhi fuori dalle orbite e tutto quanto.

Poi, un pensiero sciocco, che in quel momento, però, mi parve intelligente quanto reale, mi fece bloccare.

-Oddio… abbiamo fatto tardi per colpa mia…Quindi, quello lì mi odia!- rabbrividii e sgranai gli occhi, cercando di immaginarmi quel che avrebbe potuto farmi un DeathMask incazzato e a digiuno.

Saga e Aldebaran non risposero, il primo intento a scuotere la testa borbottando, il secondo troppo occupato a non soffocare dal ridere per poter dire qualcosa.

Che bel senso dell’umorismo!

Io rischiavo il linciaggio da parte di un Cavaliere psicopatico (perché era uno psicopatico, oh, sì, lo si capiva anche solo dagli occhi!) e loro se la ridevano di gusto!

-Hey, Al, hai bisogno o …?- due occhi azzurri fecero capolino da dietro lo stipite della porta.

-Lily! Saga! Siete arrivati, finalmente!- salutò Milo, entusiasta come sempre.

-Lascia perdere, Milo, è persa in un altro dei suoi viaggi mentali.-

Con quest’ultimo, acido commento, Saga lasciò la stanza.

-Scusate, ma Saga è sempre così dolce e simpatico?- chiesi, tra l’infastidito e il sorpreso.

E dire che a prima vista il Santo di Gemini mi era sembrato una così buona persona…

-Infatti, di solito è buono come il pane… dev’essere la tua vicinanza che lo irrita, Lily! Adesso tutti a tavola, marsch!-

Quella di Al era chiaramente una battuta, e non aveva nulla di ostile, no davvero, ma a me sembrò dannatamente la verità.

-Ciao, Lily!-

Mi ritrovai all’improvviso tra le braccia di Milo, mentre lui lasciava che mi ubriacassi del suo profumo.

-Ma…ma non ti avevo già salutato?- chiesi, mentre, leggermente a disagio, rispondevo all’abbraccio.

-Sei arrabbiata con me?- domandò Milo, ignorandomi completamente e facendomi rabbrividire al suono della sua voce, così sensuale e vicina.

Arrabbiata? Io? E per cosa?

Ah, già, il “trattamento” di Athena!

Milo non sapeva nulla del chiarimento che c’era stato tra me e la sua Dea, quindi pensava che nutrissi ancora del rancore nei suoi confronti.

Mi venne da ridere: con un po’ d’astuzia, avrei potuto volgere a mio favore tutta la situazione.

Dico avrei potuto, perché poi il profumo di Milo(mare, sole, bouganvilles, come facevo a resistere?) mi fece perdere nuovamente la testa, e il Cavaliere di Scorpio divenne ancora una volta il fulcro dei miei pensieri.

-Arrabbiata? No…-

Avevo un tono di voce talmente infantile e trasognato, che ancora mi chiedo come abbia fatto Milo a non credermi ubriaca.

-Perfetto, allora a tavola!-

Sciolse l’abbraccio e mi afferrò per un polso con la sua solita allegria, ed io realizzai che avrei dovuto sviluppare un’immunità alla sua bellezza, perché ne ero talmente succube che avrei fatto qualsiasi cosa se solo me l’avesse chiesto lui.

E non andava bene, non andava bene davvero!

Stupida, stupida Lily!

Piuttosto, quello scemo di uno Scorpione si era almeno reso conto di aver appena spezzato, senza alcun tatto, uno dei momenti più magici della mia vita?!?

 

 

 

 

 

 

Il mio corner

Autrice in ritardo pazzesco!!!!!!!!!!!! Chiedo venia, questa settimana ho avuto qualche problema di salute, ma per il resto tutto ok!

Allora… what about questo cap?

La citazione che fa Lily con Saori è di Albert Einstein.

Che dire, ancora? Forse a qualcuno la reazione di Lily potrà sembrare troppo tranquilla, ma che ci volete fare, la ragazza è così, un po’ tra le nuvole. Si rende conto di quanto sia grosso un problema solo quando ci sbatte i denti contro.

Vabbè, basta divagare, passiamo ai ringraziamenti!

 

 

 

RedStar12: disturbare?!? Tu?? Tu non disturbi mai! Anzi, sono così felice di sentirti! E che bello sapere che anche tu segui “Beautiful novel”! *me saltella per la stanza lanciando fiori*. Come ho detto, Lily è troppo tranquilla e sulle nuvole per mandare davvero qualcuno a quel paese. Però, credo che andando avanti imparerà a tirare fuori le unghie. Hey, non preoccuparti per i tuoi “sproloqui”, a me fanno ridere! ^_^. Per quanto riguarda “oltre”…beh, sì, la sto un po’ trascurando. Il fatto è che mi sono fatta coinvolgere un po’ troppo da questa fic, a danno dell’altra, e, un po’ per il tempo che manca, un po’ per la mia incapacità di fare bene troppe cose contemporaneamente, “oltre” è solo temporaneamente sospesa. Tempo un mesetto, però, e la riprenderò in mano! Grazie per aver recensito, spero che continuerai a seguirmi! *1bacio*

Gufo_Tave: ci sei anche tu! Anche tu leggi quello che scrivo! *emozione*. Beh, ti confido che, in realtà, la mia intenzione era quella di fare una storia non OOC. Pero, ero sicura che qualche personaggio mi sarebbe sfuggito di mano, per motivi troppo lunghi da spiegare qui. Perciò, ho messo l’avvertimento OOC.

Invece, il tuo chiarimento su Athena mi spiazza completamente. Davvero, finora avevo sempre pensato che la volontà divina si manifestasse solo in determinate occasioni, e che per il resto Saori Kido restasse semplicemente Saori Kido. Tremendo.

Comunque, come puoi vedere, ora ho cambiato gli avvisi. Pensi che sia necessario che modifichi anche la storia o va bene così? Non lasciarmi a brancolare nel buio *_*. Comunque, grazie, mi ha fatto un piacere immenso ricevere una tua recensione! Spero continuerai a seguirmi! *!bacio*

 

Ribrib20: eh eh! Ciao! Pure io ho finito di scrivere questo cap di notte, e se ciò che è venuto fuori ti sembra incoerente è colpa dell’ora troppo tarda u.u dimmi cosa ne pensi!

Wow… non solo disegni Milo, tu sai pure colorarlo! *_* * me ti ammira!* ho provato, una volta, a fare un disegno di Milo, colore compreso…sembrava 1 condor! Sì, sembrava un uccellaccio cattivo! L’ho buttato via perché mi spaventava…*_*

Inutile dire che sono ansiosa di vedere le tue creazioni, faccio il tifo per te, e poi ormai l’idea mi ha troppo caricata! *go, ribrib!* ^_^

Infine, anch’io trovo che Hello Kitty e tutti i suoi compari annessi e connessi siano una cosa…disgustosa. Al di là dei discorsi di  consumismo e globalizzazione ( che,diciamocelo, annoiano!) sono dei pupazzetti semplicemente banali! Mah, lasciami perdere, io e le mie crociate contro Hello Kitty! Grazie mille per aver recensito, spero che questo capitolo ti piaccia! *1bacio*

 

Roxrox: naa, tranquilla, non ti sei persa nulla! ^_^

Cavoli, questo capitolo non fa ridere per niente, ma rimedierò… mi piace troppo l’idea di vederti rotolare dal ridere per la biblioteca di facoltà! Scherzavo! Non farei mai una cosa tanto sadica alla mia Roxy! ^_^ ( e fu menata a sangue dalla precedentemente citata Roxrox per eccesso di stupidate). Scherzi a parte, spero di aver sfamato e stimolato (contemporaneamente) la tua curiosità! Cosa ne pensi di questo capitolo? Grazie davvero per aver recensito! *1bacio*

 

Poi…

Grazie a roxrox e Terry Alchemist 22 per aver inserito questa storia tra le loro preferite! ^_^ e a Ribrib20 e a Bloody_star per aver aggiunto “beautiful novel” alle seguite! Un abbraccio affettuosissimo!

E un bacio, un abbraccio, un tutto quello che c’è a RedStar12 per avermi aggiunto tra gli autori preferiti! Te quiero, cara!

Infine, grazie anche a tutti quelli che leggono in silenzio. ^_^

 

*1bacio*

                                                                                                 stantuffo
  
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