‡
Beautiful novel ‡
Eravamo
in silenzio da almeno cinque minuti buoni, e nessuna delle
due sembrava volersi decidere a parlare.
Io
ero seduta per terra con le gambe incrociate e non toglievo gli
occhi di dosso a Saori, che
se ne stava
su un divanetto, con lo sguardo basso e le mani incrociate sul grembo.
-Io…-
balbettò dopo un po’, continuando a tenere lo
sguardo basso.
-Lascia
stare.- la interruppi – scuse accettate.-
-Perché
sei qui, allora?- domandò lei, e il suo tono di voce era
talmente flebile ed insicuro che mi venne quasi voglia di abbracciarla.
-Ero
davvero arrabbiata con te. – risposi –Mi hai fatto
male, male
davvero, sai? Ero furibonda. Poi, però, ho sentito il colore
del tuo Cosmo. Non
sei triste, e nemmeno dispiaciuta. Sei…confusa, direi, e
anche un po’
amareggiata. Spiegami.-
Ero
stata eccessivamente dura, e il timbro della mia voce era
risultato più severo di quello che avrei voluto, ma
pazienza. Non volevo
sembrare troppo tenera, l’avrebbe scambiata per insicurezza.
-Io…io
non intendevo farti del male. Sono obbligata ad agire in
questo modo per il bene del mondo. È da quando sono nata che
Athena è in me,
che Athena è me, e
lotto, lotto
continuamente per la salvezza di voi uomini. Pensavo che questo
concetto fosse
chiaro anche a te, sebbene tu sia completamente profana in materia
divina. Però
quelle parole, così cariche di disprezzo…tu pensi
che io sia malvagia, vero?-
-Sì-
La
vidi abbassare gli occhi con uno scatto iracondo. Pochi secondi
dopo, la sua voce era quasi un ruggito:
-Insolente! Non so
perché mi
ostini ad ospitarti qui al Santuario!-
-È
la stessa cosa che mi chiedo anch’io. Avevo una vita prima di
tutto questo, sai? E poi, tu mi hai fatto una domanda e io ho risposto
con
sincerità, tutto qui!- risposi io, velenosa.
Colpita
e affondata.
Saori
abbassò lo sguardo ancora una volta, e restò
immobile. Solo
il suo Cosmo tradiva una grande tristezza, altrimenti celata dalla
maschera
d’impassibilità che quella ragazzina si era creata
nei suoi pochi anni di vita.
-Io
non ti ho strappata via dal tuo mondo. Sei tu che sei entrata
di prepotenza nel mio.- la ragazzina in questione cercava di mantenere
una voce
forzatamente altezzosa, perché io non ne notassi le
incrinature; il risultato,
però, era solo un tono teso e spezzato. Lo sapevo,
perché era la stessa maniera
in cui mi comportavo anch’io quando volevo sembrare forte e
non lo ero per
niente.
-Però
mi trattieni qui. Tu mi imprigioni, Saori.-
-Ma
non posso farne a meno! Tu non capisci, non capisci niente! Sei
come tutti i grandi, non sei diversa neanche un po’!-
urlò Saori, e oramai la
sua voce era stridula, era una crepa nella sua maschera, e le lacrime
lavavano
via il trucco di scena: ormai non aveva più parti da
recitare.
Quanto
a me, beh, ero morta.
Morta,
risorta e poi morta un’altra volta.
Le
sue parole mi avevano fatta a pezzi, perché erano le stesse
che
mi urlava contro mia sorella Andrea alla fine di ogni litigio.
Quella
ragazzina non aveva ancora quattordici anni, mentre io ne
avevo quasi venti: era più che normale che mi vedesse come
una “grande”.
In
più, circondata com’era da uomini e donne
più grandi di lei, che
le dimostravano rispetto ma non affetto, doveva sicuramente sentirsi
sola.
Magari, sentiva il bisogno di una madre.
Una
merda, sì, in quel momento mi sentii una merda grossa e
puzzolente.
“Andiamo,
Lily, ti comporti come se non avessi mai avuto a che fare con
un’adolescente!
Un po’ di controllo, su!”
-E
sai qual è la cosa peggiore?- continuò Saori tra
le lacrime,
distogliendomi dai miei pensieri – è che tutti i
Cavalieri mi avevano parlato
bene di te! Avevano detto che eri piacevole, ma assolutamente
imperfetta, e a
me stavi simpatica! Poi, quando ti ho convocata al synagein, sorridevi
ed eri
gentile! Mi piacevi, Lily! E sono perfino arrivata a pensare che forse,
forse
potevamo diventare amiche! Sono una stolta…-
singhiozzò rumorosamente,
ignorando quanto avesse girato il coltello nella piaga.
-Tu…tu
volevi un’amica?- chiesi con il tono più gentile
che avevo.
“E daje con ‘sta storia degli
amici…questo posto è davvero una valle di
solitudine…” pensai, mentre
aspettavo che Saori rispondesse.
-Dimentica
quello che ho detto. Sono
Pazzesco.
Tale e quale a mia sorella quando si impuntava su
qualcosa!
-Non
è vero. Nessuno è solo finchè
è al mondo.-
Mi
alzai e mi sedetti di fianco a lei, sorridendo.
-Sai?
Ho una sorella della tua stessa età. Si chiama Andrea, e
quando è triste dice più o meno le stesse
stronzate che dici tu.-
-Rispetto,
mortale, io sono Athena!-
-Sì,
certo, certo. Comunque, cosa ti fa pensare che non potremo
essere amiche? Certo, non è una cosa che si può
decidere così, a tavolino, ma
possiamo provare ad andare d’accordo. Tu che dici?-
-Quello
che mi chiedi è impossibile.-
-Alt!-
alzai un braccio, interrompendola con il mio grido.
-“Spesso
tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè
non arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.”
Queste sono le parole
di un uomo che ci sa fare, e non di una “profana”
come me. Impossibile. Tsk. Se
ti sento ancora pronunciare quella parola, giuro che vengo lì e ti sciacquo la bocca
personalmente.-
Saori
mi guardò, e nei suoi occhi azzurri vidi passare la
tempesta.
Potevo sentire il Cielo agitarsi e sconvolgersi dentro di lei.
Poi,
come dopo ogni tempesta che si rispetti, la quiete.
Abbassò
il capo e mormorò leggerissime parole di scusa. Mi
intenerii quando mi accorsi che piangeva, e le chiesi, con tono dolce,
come
mai, durante quello che lei aveva chiamato synagein, mi avesse
riservato un
simile trattamento.
-In
realtà, non ho fatto nulla. Il tuo Cosmo è
piccolo, ma molto,
molto intenso. Io non ho fatto altro che toccarlo, e il dolore che hai
sentito è
stata semplicemente una tua reazione al mio contatto.-
-Vuoi..vuoi
dire che..?- balbettai, confusa.
-Sì,
non ti ho attaccato. Ho solo cercato di avere un contatto con
te. Il tuo Cosmo è particolare, dev’essere di
natura maligna per reagire in
modo così esagerato all’aura della Giustizia. Ed
è probabilmente un potere di
natura divina.-
-No,
aspetta, fammi capire: il mio Cosmo è malvagio, e il tuo
è
buono. Fin qui ci sono. Quando tu hai cercato di toccarmi, il mio Cosmo
maligno
si è rifiutato, e ha scatenato quella dolorosissima
reazione, giusto? Quindi
non sei stata tu a farmi del male! Tu ti sei solo ostinata
a…”toccarmi” a
lungo, non è così?-
Lei
annuì, docile.
-Se
è così, scusami se te lo dico, ma potevi
lasciarmi stare un po’
prima. Non è stato piacevole, sai?-
Non
era un vero rimprovero, e il tono della mia voce era scherzoso,
infatti riuscii a strapparle un mezzo sorriso.
-Ma
scusa un attimo: la malignità del mio Cosmo non ti preoccupa
nemmeno un po’?-
Ero
basita. Poco fa, Saori aveva ammesso, con il tono più
tranquillo del mondo, che io ero un nemico. Un nemico malvagio, per di
più.
Quando
si era trattato di chiedere scusa,
mi era sembrata molto più a disagio.
-Se
il male che è in te avesse voluto uccidermi,
l’avrebbe già
fatto. E poi tu sei buona, Lily. Ci sono come due anime incompatibili
dentro di
te, e la tua, quella che davvero ti appartiene, ha sempre avuto la
meglio.-
-Mi
stai dicendo che dentro di me c’è un Mister Hyde
pronto ad
uscire?-
-è
ancora presto per dirlo, le mie sono solo ipotesi.-
-è
per questa ragione che non vuoi che me ne vada dal Grande
Tempio, vero?-
-Sì.
Oh, e preferirei che i Cavalieri non venissero a conoscenza di
tutto ciò. Li informerò io quando tutto
sarà più chiaro, anche se dubito che
elementi come Shaka o Doko tarderanno molto ad accorgersene.-
Io
non risposi. La notizia stava avendo impatto su di me solo in
quel momento.
Ero
il contenitore di un’entità immortale,
presumibilmente
malvagia, che si spacciava per divinità.
Questo
almeno era quello che avevo capito.
Cominciai
a girare nervosamente per la stanza massaggiandomi le
tempie e brontolando qua e là qualche frase sconnessa,
cercando di
tranquillizzarmi: se continuavo così,
all’isterismo si sarebbe presto aggiunto
un altro attacco d’asma, e proprio non ne avevo voglia.
Cominciai
a scuotere la testa mentre camminavo, e mi accorsi di
avere dentro al petto un ringhio sordo, come una belva che voleva
balzare
fuori.
E
io la feci uscire: gridai, con tutte le mie forze, un grido senza
senso, orfano, che aveva il solo scopo di allentare la tensione in
tutto il mio
corpo.
Non
avrei mai accettato una cosa simile: non ero di nessuno e non
lo sarei mai stata.
Cielo,
non avrei mai tollerato che qualcuno commettesse empietà con
le mie mani, mentre la mia parte buona, il mio Dottor Jekyll, se ne
stava lì,
inerme e impotente.
No,
non l’avrei mai permesso. Piuttosto, sarei anche arrivata ad
uccidermi…
Oddio,
ma cosa stavo pensando? Jekyll, Hyde, erano solo
supposizioni che facevo da sola: Saori non aveva confermato nulla, e la
mia
mente stava solo facendo dei gran viaggi mentali. In realtà,
non sapevo né se
questa cosiddetta parte maligna esisteva davvero e né se, in
fondo, aveva
davvero qualche peso.
Voglio
dire, la mia vita finora era andata come doveva andare,
senza l’influenza di una seconda anima dentro di me.
Troppi
viaggi mentali per niente.
Oddio,
tutte queste elucubrazioni mi stavano vaporizzando il
cervello, e…
-Su,
non preoccuparti. Dimentica quello che ho detto: sono solo una
ragazzina, e potrei aver interpretato male quello che ho percepito.
Sicuramente
mi sbaglio. Sii serena, Lily. -
Annuii,
e cercai comunque di credere a quelle parole che suonavano
maledettamente come una bugia.
-Mi
ha fatto piacere parlare con te, comunque.-
Accompagnai
le mie parole con un sorriso un po’ forzato: non vedevo
l’ora di andarmene di lì e di svagarmi un
po’, senza troppi pensieri per la
testa.
-Ora,
però, sono in ritardo: Saga mi ucciderà,
l’ho fatto aspettare
quasi due ore. A proposito, vieni anche tu alla festa di Al?-
Saori
scosse impercettibilmente il capo.
-No,
mi sento a pezzi. Ti ringrazio, comunque. Vieni, ti accompagno
alla porta, così Saga non ti sgriderà.-
L’idea
mi parve buona, anzi, provvidenziale. Così, accettai ed
uscimmo insieme dalla stanza.
Quando
mi vide uscire, Saga imprecò contro la mia lentezza; poi,
però, quando si accorse della presenza di Saori, si
inchinò toccando quasi
terrà, snocciolando un’infinità di
“perdonatemi Milady” e “ non pensavo ci
foste anche voi…”
-Che
bravo zerbino, reciti anche il rosario!- lo canzonai io, ma
lui non reagì. Anzi, quando Saori tornò nella sua
stanza augurandomi una buona
serata, si rialzò e mi squadrò da capo a piedi,
stupefatto.
-Come
hai fatto?-
-A
farmela amica, dici? Oh, beh, amiche non lo siamo, in
realtà, ma
con un po’ di buona volontà siamo riuscite ad
andare d’accordo per dieci minuti
buoni. Non pensavo di avere un autocontrollo così ferreo.
Comunque, alla fine
non è poi così male.-
-Beh,
contente voi…Ma adesso muoviamoci, siamo in ritardo di due
ore e rischiamo lo scotennamento da parte di Al!-
-Va
bene!- esclamai, ritrovando la mia energia, e gli saltai in
braccio.
-Non
dirmi che devo portarti di nuovo io!-
-Guarda
che in due ore il danno al tendine mica passa!-
-Sarà,
ma tu te ne approfitti.-
-Non
lo farei mai-
Invece
era proprio così: non solo mi stavo impigrendo, ma
cominciavo anche a trovare un gusto infantile nel farmi portare qua e
là in
braccio, proprio come una principessa.
-Non
sei brava a dire le bugie- scherzò Saga.
-Smettila
di leggermi nel pensiero!-sbottai io, indignata.
-Ah
ah! Non l’ho fatto, questa volta. Ho letto la tua faccia, e
ci
ho azzeccato lo stesso! Sei una frana, bambina!-
-Saga,
la festa!- gli ricordai, mentre lui continuava a ghignare.
-Sì,
scusa…pronta?-
-Via!-
urlai, mentre, sorridendo, chiudevo gli occhi e la bocca per
non farmi venire il singhiozzo.
Quando
li riaprii,
………………………………………………………………………………………....
-Saga,
accidenti a te, sono quasi
le due! Si può sapere dove vi eravate cacciati?-
Fu
la voce di Aldebaran ad
accoglierci, impetuosa e leggermente divertita nonostante il rimprovero.
-Scusaci,
Al, ma la signorina qui
presente è stata in colloquio con
-Ma
dai? Un colloquio non
ufficiale? E non siete venute alle mani?- mi chiese il Cavaliere del
Toro
mentre, sorridente, portava un vassoio carico di tramezzini.
-C’è
mancato poco, in realtà. Ma
lasciamo stare – scossi la mano un po’ scocciata,
come a voler allontanare una
mosca fastidiosa, poi domandai:
-
Piuttosto, ho una fame da lupi!
Dov’è il cibo? E dove sono gli altri Cavalieri?-
-Vieni,
è tutto di qua in veranda.
Anche gli altri sono affamatissimi, sai? Non t’immagini la
fatica che ho fatto
per impedire a DeathMask di cominciare senza di voi!-
Risi
forte all’idea di quel
pazzoide del Cavaliere del Cancro che si avventava famelico sul cibo,
bestemmiando con tanto di bava alla bocca, occhi fuori dalle orbite e
tutto
quanto.
Poi,
un pensiero sciocco, che in
quel momento, però, mi parve intelligente quanto reale, mi
fece bloccare.
-Oddio…
abbiamo fatto tardi per
colpa mia…Quindi, quello lì mi odia!- rabbrividii
e sgranai gli occhi, cercando
di immaginarmi quel che avrebbe potuto farmi un DeathMask incazzato e a
digiuno.
Saga
e Aldebaran non risposero, il
primo intento a scuotere la testa borbottando, il secondo troppo
occupato a non
soffocare dal ridere per poter dire qualcosa.
Che
bel senso dell’umorismo!
Io
rischiavo il linciaggio da parte
di un Cavaliere psicopatico (perché era uno psicopatico, oh,
sì, lo si capiva
anche solo dagli occhi!) e loro se la ridevano di gusto!
-Hey,
Al, hai bisogno o …?- due
occhi azzurri fecero capolino da dietro lo stipite della porta.
-Lily!
Saga! Siete arrivati,
finalmente!- salutò Milo, entusiasta come sempre.
-Lascia
perdere, Milo, è persa in
un altro dei suoi viaggi mentali.-
Con
quest’ultimo, acido commento,
Saga lasciò la stanza.
-Scusate,
ma Saga è sempre così
dolce e simpatico?- chiesi, tra l’infastidito e il sorpreso.
E
dire che a prima vista il Santo
di Gemini mi era sembrato una così buona persona…
-Infatti,
di solito è buono come il
pane… dev’essere la tua vicinanza che lo irrita,
Lily! Adesso tutti a tavola,
marsch!-
Quella
di Al era chiaramente una
battuta, e non aveva nulla di ostile, no davvero, ma a me
sembrò dannatamente
la verità.
-Ciao,
Lily!-
Mi
ritrovai all’improvviso tra le
braccia di Milo, mentre lui lasciava che mi ubriacassi del suo profumo.
-Ma…ma
non ti avevo già salutato?-
chiesi, mentre, leggermente a disagio, rispondevo
all’abbraccio.
-Sei
arrabbiata con me?- domandò
Milo, ignorandomi completamente e facendomi rabbrividire al suono della
sua
voce, così sensuale e vicina.
Arrabbiata?
Io? E per cosa?
Ah,
già, il “trattamento” di
Athena!
Milo
non sapeva nulla del
chiarimento che c’era stato tra me e la sua Dea, quindi
pensava che nutrissi
ancora del rancore nei suoi confronti.
Mi
venne da ridere: con un po’
d’astuzia, avrei potuto volgere a mio favore tutta la
situazione.
Dico
avrei potuto, perché poi
il profumo di Milo(mare, sole,
bouganvilles, come facevo a resistere?) mi fece perdere nuovamente la
testa, e
il Cavaliere di Scorpio divenne ancora una volta il fulcro dei miei
pensieri.
-Arrabbiata?
No…-
Avevo
un tono di voce talmente
infantile e trasognato, che ancora mi chiedo come abbia fatto Milo a
non
credermi ubriaca.
-Perfetto,
allora a tavola!-
Sciolse
l’abbraccio e mi afferrò
per un polso con la sua solita allegria, ed io realizzai che avrei
dovuto
sviluppare un’immunità alla sua bellezza,
perché ne ero talmente succube che
avrei fatto qualsiasi cosa se solo me l’avesse chiesto lui.
E
non andava bene, non andava bene
davvero!
Stupida,
stupida Lily!
Piuttosto,
quello scemo di uno
Scorpione si era almeno reso conto di aver appena spezzato, senza alcun
tatto,
uno dei momenti più magici della mia vita?!?
Il
mio corner
Autrice
in ritardo
pazzesco!!!!!!!!!!!! Chiedo venia, questa settimana ho avuto qualche
problema
di salute, ma per il resto tutto ok!
Allora…
what about questo cap?
La
citazione che fa Lily con
Saori è di Albert Einstein.
Che
dire, ancora? Forse a
qualcuno la reazione di Lily potrà sembrare troppo
tranquilla, ma che ci volete
fare, la ragazza è così, un po’ tra le
nuvole. Si rende conto di quanto sia
grosso un problema solo quando ci sbatte i denti contro.
Vabbè,
basta divagare, passiamo
ai ringraziamenti!
RedStar12:
disturbare?!? Tu?? Tu non disturbi mai! Anzi, sono così
felice di sentirti! E
che bello sapere che anche tu segui “Beautiful
novel”! *me saltella per la
stanza lanciando fiori*. Come ho detto, Lily è troppo
tranquilla e sulle nuvole
per mandare davvero qualcuno a quel paese. Però, credo che
andando avanti
imparerà a tirare fuori le unghie. Hey, non preoccuparti per
i tuoi
“sproloqui”, a me fanno ridere! ^_^. Per quanto
riguarda “oltre”…beh, sì, la
sto un po’ trascurando. Il fatto è che mi sono
fatta coinvolgere un po’ troppo
da questa fic, a danno dell’altra, e, un po’ per il
tempo che manca, un po’ per
la mia incapacità di fare bene troppe cose
contemporaneamente, “oltre” è solo
temporaneamente sospesa. Tempo un mesetto, però, e la
riprenderò in mano!
Grazie per aver recensito, spero che continuerai a seguirmi! *1bacio*
Gufo_Tave:
ci
sei
anche tu! Anche tu leggi quello che scrivo! *emozione*. Beh, ti confido
che, in
realtà, la mia intenzione era quella di fare una storia non
OOC. Pero, ero
sicura che qualche personaggio mi sarebbe sfuggito di mano, per motivi
troppo
lunghi da spiegare qui. Perciò, ho messo
l’avvertimento OOC.
Invece,
il tuo chiarimento su
Athena mi spiazza completamente. Davvero, finora avevo sempre pensato
che la
volontà divina si manifestasse solo in determinate
occasioni, e che per il
resto Saori Kido restasse semplicemente Saori Kido. Tremendo.
Comunque,
come puoi vedere, ora
ho cambiato gli avvisi. Pensi che sia necessario che modifichi anche la
storia
o va bene così? Non lasciarmi a brancolare nel buio *_*.
Comunque, grazie, mi
ha fatto un piacere immenso ricevere una tua recensione! Spero
continuerai a
seguirmi! *!bacio*
Ribrib20:
eh eh!
Ciao! Pure io ho finito di scrivere questo cap di notte, e se
ciò che è venuto
fuori ti sembra incoerente è colpa dell’ora troppo
tarda u.u dimmi cosa ne
pensi!
Wow…
non solo disegni Milo, tu
sai pure colorarlo! *_* * me ti ammira!* ho provato, una volta, a fare
un
disegno di Milo, colore compreso…sembrava 1 condor!
Sì, sembrava un uccellaccio
cattivo! L’ho buttato via perché mi
spaventava…*_*
Inutile
dire che sono ansiosa di
vedere le tue creazioni, faccio il tifo per te, e poi ormai
l’idea mi ha troppo
caricata! *go, ribrib!* ^_^
Infine,
anch’io trovo che Hello Kitty
e tutti i suoi compari annessi e connessi siano una
cosa…disgustosa. Al di là dei
discorsi di consumismo
e globalizzazione
( che,diciamocelo, annoiano!) sono dei pupazzetti semplicemente banali!
Mah, lasciami
perdere, io e le mie crociate contro Hello Kitty! Grazie mille per aver
recensito,
spero che questo capitolo ti piaccia! *1bacio*
Roxrox:
naa,
tranquilla,
non ti sei persa nulla! ^_^
Cavoli,
questo capitolo non fa ridere
per niente, ma rimedierò… mi piace troppo
l’idea di vederti rotolare dal ridere
per la biblioteca di facoltà! Scherzavo! Non farei mai una
cosa tanto sadica alla
mia Roxy! ^_^ ( e fu menata a sangue dalla precedentemente citata
Roxrox per eccesso
di stupidate). Scherzi a parte, spero di aver sfamato e stimolato
(contemporaneamente)
la tua curiosità! Cosa ne pensi di questo capitolo? Grazie
davvero per aver recensito!
*1bacio*
Poi…
Grazie
a roxrox
e Terry
Alchemist
22
per aver inserito questa storia tra le loro preferite! ^_^ e a Ribrib20
e a Bloody_star per aver aggiunto “beautiful novel”
alle seguite! Un abbraccio affettuosissimo!
E
un bacio, un abbraccio, un tutto
quello che c’è a RedStar12
per
avermi aggiunto tra gli autori preferiti! Te quiero, cara!
Infine,
grazie anche a tutti quelli
che leggono in silenzio. ^_^
*1bacio*