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Autore: Cloe87    27/09/2016    5 recensioni
«Tu cosa ne pensi?» domandò sottovoce Eaco, osservando di sottecchi la neo Regina degli Inferi che sfoggiava una maglietta rosa confetto, con sopra stampato il segno della pace, mentre dava le ultime disposizioni a Radamante, a cui era stato affidato l’incarico di ripulire l’Europa e l’Africa dall’ondata di zombie.
«Che ha un bel culo»
«Sto parlando seriamente, Minosse!»
«Anche io!»
«Ehi, voi due, invece di stare lì a guardarmi il fondoschiena, che ne direste di darvi una mossa? I morti non ci tornano da soli nell’Ade!» la voce della diretta interessata li fece sobbalzare.
«Sì, signora. Subito signora!» si ritrovarono quindi a dire i due Giganti, presi in castagna, per poi affrettarsi a darsi da fare.
«Dannazione! Che sia telepate?» sfuggì di conseguenza ad Eaco, preoccupato per la figura barbina in cui era appena incappato, mentre sbraitava ordini a destra e a manca ai suoi sottoposti.
«E cosa vuoi che ne sappia io! Fino a ieri nemmeno sapevo che Ade avesse una figlia!» gli rispose di conseguenza Minosse, con un’alzata di spalle.
Genere: Comico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Wyvern Rhadamanthys
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUANDO SI DICE CHE FORSE UNA PUNIZIONE ERA MEGLIO!

 

I tre Giganti Infernali si erano presentati puntuali all’alba nel riarso campo d’addestramento, in attesa di conoscere il loro nuovo maestro e ognuno di loro, chi per un motivo, chi per l’altro, era reduce da una notte in bianco.

Radamante aveva infatti rimuginato a lungo sui suoi insuccessi come Spettro. Il fatto di non essere stato all’altezza del suo ruolo era una cosa che gli bruciava terribilmente, soprattutto per via del suo alto senso del dovere. Come aveva fatto a non rendersi conto di essere finito così in basso? Ma ormai era tardi e l’unica cosa che poteva fare per riscattare il suo onore era impegnarsi al massimo nell’addestramento, in modo da dimostrare il suo valore; ritornando così a testa alta a ricoprire il ruolo di Giudice Infernale.

Minosse invece aveva avuto un sonno agitato a causa della figura di melma nei confronti della sua nuova dea. Aveva infatti sperato di essere riuscito a fare una buona impressione durante la campagna di disinfestazione zombie, ma con la sua performance con Shaka e la lettura del suo Libro Nero, in cui erano stati registrati i suoi pensieri non proprio casti nei confronti del fondoschiena di Chrys, era perfettamente conscio che ora c’era un’alta probabilità di essersi giocato il suo buon nome.

Eaco infine aveva fatto gli incubi sul suo nuovo maestro. Aveva infatti un brutto presentimento e per tutta la notte aveva sognato umiliazione, morte e dolore… tanto dolore! Nonché Violante che gli sfornava un paio di gemelli per poi lasciandolo in panne tra biberon e pannolini (chiaro segno che l’augurio della sua nuova dea l’aveva parecchio destabilizzato, ma questa è tutta un’altra storia).

Una folata di vento improvvisa alzò una nuvola di polvere che, non appena si diradò, fece spazio alla figura di Chrysanthe che li stava raggiungendo nella piana, da sola e con un abbigliamento che ai Giganti fece pensare all’unisono un: “Sta scherzando vero?”

Chrys infatti aveva preso in prestito una delle tute nere che usavano gli Spettri  sotto le Surplici, in più aveva indossato spallacci e ginocchiere in cuoio, mentre i capelli erano stati racchiusi, senza molto successo, in una coda di cavallo. Poco da dire sul fatto che il tutto, unito ad un fare decisamente battagliero, faceva presupporre che avesse intenzione di partecipare anche lei all’addestramento… o peggio. Infatti oltre a lei, di altre figure non c’era manco l’ombra!

«Mia signora, non avrete mica intenzione di…»

«Pestarvi come se non ci fosse un domani? Hai indovinato Garuda! E hai vinto un fantastico giro di calci in culo! Contento?»

Eaco deglutì sconvolto; il suo presentimento si era infatti rivelato peggiore del previsto!

«Scusi, non starà mica dicendo che il nostro maestro sarà lei?» domandò sotto shock Minosse.

«Sei perspicace Grifone! Un giro di calci in culo anche per te!» gli rispose quindi Chrys mentre faceva scrocchiare una spalla. Per poi aggiungere, alla vista tre Giganti interdetti un: «Lo so che fino ad ora siete stati abituati ad avere a che fare con divinità che, senza scorta, non erano capaci nemmeno a legarsi le scarpe, ma vi posso garantire che se sono sopravvissuta fino ad ora non è stata per pura fortuna! Quindi, anche se ammetto di non aver più avuto uno scontro serio da anni, dovrei ancora essere in grado di rimettervi in riga. O preferite che chieda ad Atena di mandarmi qualche Gold Saint? Ma poi non lamentatevi se la vostra reputazione va completamente a puttane!» il ghigno sadico comparso sul volto di Chrys fece capire loro che sarebbe stata capace di farlo. Radamente corse quindi subito ai ripari:

«Ci perdoni. Non era nostra intenzione mettere in dubbio il suo valore, ma se lei è il nostro maestro significa che dovremmo scontrarci, e per uno Spettro ferire il proprio dio è inammissibile»

Chrysanthe roteò gli occhi al cielo:

«Mamma mia come siete complessati! Sapete quanta gente c’è al mondo che vorrebbe avere l’opportunità di picchiare il proprio capo?  E voi, nonostante siate dei privilegiati autorizzati a farlo, vi lamentate? Senza contare che non è così scontato che ci riusciate! Quindi smettetela di fare le femminucce e fatemi vedere di cosa siete capaci! Quindi attaccatemi con i vostri colpi più potenti!»

«Ma come potete chiederci una cosa del genere? Senza contare che non indossate nemmeno la vostra armatura!» intervenne quindi Eaco sempre più sconvolto.

«Pensi che abbia mai avuto il lusso di un’armatura prima d’ora? E poi, senza offesa, ma se un unico Gold vi ha pestati tutti e tre, seriamente credete di essere in grado anche solo lontanamente di sfiorarmi? Pure Atena sarebbe in grado di bastonarvi con quella sorta di paletta da pizza che ha come scettro! E vi posso garantire che Atena è si un’abile stratega, me nel combattimento sul campo è più d’intralcio che d’aiuto! Cosa che credo abbia ampiamente dimostrato Guerra Sacra dopo Guerra Sacra.»

Un silenzio teso calò nel campo d’addestramento e Chrys, vedendo che i tre Giudici non sapevano che pesci pigliare, decise di fare lei la prima mossa:

«Bene, se non vi fate avanti voi, lo farò io!»  e detto questo Chrys partì all’attacco senza lasciare il tempo ai tre Specter di rendersi conto di quello che stava accadendo.

Il primo ad essere centrato con un violento colpo allo stomaco fu il Garuda, che fu scaraventato a diversi metri di distanza. Dopo di lui ad essere centrato al volto con un calcio ben assestato fu Minosse, che si ritrovò a scavare un profondo solco nel terreno e a ripulissi il viso dal sangue che colava dal naso rotto e dal labbro spaccato. Ed infine l’ultimo, ma non meno fortunato, fu Radamante che si ritrovò con il viso a pochi centimetri da quello Chrys. Due occhi verdi, canzonatori e penetranti, si puntarono nei suoi:

«Mi deludi Viverna! Hai l’opportunità di sfogarti contro colei che ti ha negato la tua vendetta e, invece di approfittarne, te ne stai imbambolato! Va beh, peggio per te!» e senza dargli nemmeno il tempo di rispondere gli assestò un diretto che lo colpì al petto. Un suono sinistro di metallo e ossa rotte, unite ad un intenso dolore, fecero capire allo Spettro di essersi giocato un paio di costole, mentre un sorriso maligno e strafottente si allargava sul volto della dea:

«Guardate che così facendo non fate la figura dei galantuomini, ma solo quella degli incapaci! Uhmm chissà, magari con un po’ di fortuna e la giusta leva per persuaderli, riesco a far passare al nero quei cattivi bambini del Cancro  e dei Gemelli.  Mi sembra infatti che siano stati piuttosto discoli in passato, quindi magari con l’offerta di venire scagionati dalla loro pena, riuscirei a corromperli. D’altronde mi basterebbe uno solo di loro per sostituirvi tutti e tre. Allora che ne pensate? Vi piace come programma? Perché quello che sto vedendo fino ad ora mi sta solo spronando a sbattervi fuori dagli Inferi! Allora vi volete dare una svegliata? Perché sappiate che anche se non mi attaccate,  io vi pesto lo stesso!» li canzonò la dea, mentre i tre si rimettevano in piedi a fatica.

«E sia. A questo punto, se questi sono gli ordini, vorrà dire che ballerete un po’ con me!» disse quindi Minosse, che aveva finalmente compreso che in qualunque caso era ormai nella merda, per poi lanciare il Cosmic Marionation.

Fu così che Chrys sperimentò la sensazione di finire invischiata in un groviglio di fili senza più potersi muovere a suo piacimento.

«Allora, non ci sfottete più, o mia divina?» gli domandò Minosse dopo averla tirata a se orchestrando i suoi fili di cosmo. Chrysanthe si ritrovò quindi a faccia a faccia con lo Specter sul quale campeggiava un sorriso sadico e alquanto divertito.

«Wow, abbiamo un marionettista qui!» commentò quindi la dea, senza scomporsi.

«Già. Che ne dite di giocare un po’ con me? D’altronde è quello che volevate no?» e detto questo Minosse iniziò a farla volteggiare con passi di valzer. Chrys si lasciò quindi manovrare per un po’, osservando il fare compiaciuto del Grifone, cosa che le fece intendere quanto adorasse torturare le sue malcapitate vittime prima di ucciderle.

«Tecnica interessante, ma purtroppo per te, i balli da sala mi fanno cacare! La prossima volta prova con un invito in birreria. Magari potresti essere più fortunato!» e detto questo Chrys espanse il cosmo e, dopo aver afferrato i fili di Minosse, fece fare al Grifone un bel volo. L’ ingiuria che uscì spontanea delle labbra dello Spectre non fu delle più raffinate.

«Ma come diamine…» fu il lamento del Grifone, mentre tentava di risollevarsi da terra, finendo per incrociare lo sguardo critico della dea.

«Il tuo cosmo è degno del tuo ruolo di Gigante Infero, ma la tua passione per il sadismo ti frega. Infatti, una volta immobilizzato il tuo avversario con un attacco, riusciresti facilmente a rompergli l’osso del collo, ma il vizietto di torturare le tue vittime può finire per ritorcerti contro, soprattutto nel caso il tuo nemico abbia un cosmo più potente del tuo, o se semplicemente è un tipo sveglio e dal sangue freddo. Ma farò in modo di farti passare questa tua mania»  e detto questo la dea rivolse la sua attenzione verso Eaco, sfoderando un sorrisetto nefasto. Il Garuda ebbe appena il tempo di preparasi ad incassare il colpo, ma senza successo, finendo così nuovamente a terra.

«Allora, ci decidiamo a fare sul serio? Perché per ora più che il re Garuda mi sembri un cappone spennato! E tu vorresti continuare ad essere il comandante della mia flotta aerea? Continua così è altro che guardare il mando dall’alto! Finirai solo per strisciare al suolo come i tuoi simili che odi così tanto!» infierì quindi Chrys, per poi rifilargli un impietoso calcio al fianco mentre lo Spectre tentava di rialzarsi, facendolo rotolare qualche metro più in là.

«Merda!» imprecò Eaco, sputando sangue, per poi stringere i pugni e digrignare i denti. No, non poteva lasciarsi trattare così senza combattere. Nonostante fosse consapevole dei suoi errori, aveva ancora un briciolo di dignità da difendere. Si alzò quindi in piedi e, sotto lo sguardo indagatore di Chrys, eseguì il suo colpo più potente: il Galactica Death Bring.

Chrysathe si ritrovò così attorniata da una miriade di occhi il cui sguardo penetrava fin dentro il cervello, bruciando come il fuoco. Fu quindi costretta ad espandere il suo cosmo, creando un ago di luce nera che andò a dissolversi all’altezza della sua fronte, annullando così la tecnica di Eaco:

«Com’è possibile?!» fu l’esclamazione sbalordita del Garuda, incredulo di fronte alla facilità con cui Chrys aveva vanificato la sua tecnica.

«Semplice: i colpi come il tuo possono essere annullati con una corretta conoscenza del funzionamento del cosmo, che altro non è che l’energia che  alimenta l’Universo. Conoscere le leggi che regolano questo delicato meccanismo è  basilare per poter sfruttare al meglio le proprie potenzialità sia in attacco che in difesa. Immagino che abbi già sentito parlare di  chakra?» intervenne quindi Chrys.

«Sì, sono dei centri di energia presenti nel corpo umano che presiedono alle funzioni organiche, psichiche ed emotive dell’individuo» rispose il Garuda.

«Esattamente, ed è proprio tramite esse che il cosmo fluisce all’interno del corpo, fornendo ad esso energia vitale. Essere in grado di gestire tale flusso, sia in entrata che in uscita, permette di avere un notevole vantaggio in battaglia. Sia per creare danni al nemico, sia per ammortizzare gli attacchi che mirano direttamente agli organi interni, alla psiche o all’anima. Ma avremo modo di vedere tutto questo durante l’allenamento» spiegò Chrys, per poi rivolgere l’attenzione a Radamante: «Bene, Viverna. Manchi solo tu! Fatti sotto!»

Ma questa volta Radamante non si fece cogliere impreparato dall’assalto della dea. Riuscì difatti a deviare il colpo in arrivo creando un’onda d’urto con il Gliding Roar, che costrinse Chrys a scartare di lato per evitare di essere spazzata via dall’attacco, venendo così centrata in pieno dal Greatest Caution lanciato nel frattempo dallo Spettro. Quando il polverone causato dai colpi di Radamante si diradò, ai tre Giganti prese il panico. Della dea infatti non c’era più nemmeno l’ombra.

«Dannazione Radamante che hai combinato!?» fu infatti l’esclamazione di Eaco, mentre Minosse si metteva le mani nei capelli con un disperato: «E adesso che facciamo!»

«Calma!» intervenne però la Viverna che, dopo il primo momento di smarrimento, aveva deciso di attivare i suoi neuroni: «Non mi sembra il tipo da morire così facilmente! Ci ha pestati senza sforzo fino a cinque secondi fa! Sarà sicuramente riuscita a schivare il colpo e ora sarà da qualche parte a divertirsi alle nostre spalle!»

«Esattamente! Bravo Rada! Finalmente anche tu hai vinto un giro di calci in culo come i tuoi colleghi! Ammettilo che ti rodeva essere l’unico a non averlo ancora ricevuto!» esordì infatti Chrysanthe con un ghigno bastardo, riemergendo da un portale spazio-dimensionale.

Eaco e Minosse tirarono un sospiro di sollievo, mentre Radamante scoccò loro uno sguardo di rimprovero. Sicuramente quella caduta di stile, che li aveva visti nuovamente dubitare delle capacità della loro dea, gli sarebbe costata cara. Aveva infatti ormai compreso che Chrys era una cazzona solo fino ad un certo punto. Quando infatti le cose si facevano serie era una che sapeva aprirti in quattro… e lo faceva senza tante cerimonie.

«Ottimo. Devo ammettere che il tuo cosmo è impressionante, Radamante, ma sei troppo dispersivo. Le tue tecniche sono infatti devastanti in uno scontro tra armate in campo aperto, ma se ti trovi di fronte ad un avversario sveglio e malauguratamente pratico nel manipolare le dimensioni sei fregato. Dico bene Rada?»

Un ringhio sommesso uscì spontaneo dalle labbra della Viverna al ricordo di Kanon di Gemini, mentre un quesito sorse spontaneo nella mente dello Specter: ma come diamine faceva a sapere della sua disfatta contro quell’infame, se lei durante l’ultima Guerra Sacra era ben lungi dal trovarsi nei paraggi? Ma ben presto Radamante ebbe la sua risposta, nonché la voglia di fare due paroline con Rune di Barlon.

«Quindi, in conclusione di oggi, direi che quello che ho potuto vedere dal nostro primo scontro, è che dobbiamo lavorare sul corpo a corpo, dato che avete la brutta abitudine di puntare troppo sui vostri colpi speciali, nonché imparare a sfruttare meglio il vostro cosmo. Ma nonostante tutto sono abbastanza soddisfatta dato che pensavo peggio. Infatti leggendo le cronache redatte da Rune sulle varie Guerre Sacre, ho appreso che gli Spettri non affrontano un regolare addestramento al risveglio della Stella Malefica, come invece avviene per i Saint, che la loro armatura se la devono sudare anche se sono dei prescelti, e mi sono messa le mani nei capelli. Fortunatamente però il potenziale c’è; va solo affinato un po’. Bene, direi che per oggi vi ho torturato abbastanza. Ci vediamo domani, stesso posto e stessa ora» e detto questo Chrys congedò i Giganti Infernali, per andare a dedicarsi ad altre faccende.

I mesi a seguire furono quindi molto impegnativi per il Regno dei Morti. I tre Giganti avevano infatti ormai il posto fisso in infermeria e le loro giornate passavano tra lezioni di teoria sull’uso del cosmo, ore di meditazione e botte da orbi; il tutto da insegnare in seguito ai propri sottoposti. C’erano poi le ristrutturazioni da seguire e i vari gironi da gestire.

Chrys dal canto suo, era invece riuscita ad accaparrarsi un buon posto nel centro di New York per aprire il suo studio finanziario, che fungeva da copertura per l’ambasciata del Regno dei Morti sulla Terra, nonché fonte di reddito per il regno, dato che la dea non aveva perso tempo ed aveva intrapreso la scalata finanziaria, diventando la maggior azionista in diverse importanti società mondiali; tra cui la Fondazione Grado, per sommo gaudio di Atena (il Grande Sacerdote pianse quel giorno). Quindi tra impegni terreni ed ultraterreni Chrysanthe era ben messa, senza contare che aveva indetto vari colloqui privati con gli spettri, per conoscerli meglio e soprattutto capire che cosa sapevano fare oltre che menar le mani.

Fu così che molti specter ritornarono, con loro grande sorpresa, sui banchi dell’università a finire gli studi che avevano interrotto nel momento in cui si era risvegliata in loro la Stella Malefica; in particolare Luko della Driade finì in Medicina e Chirurgia, Valentino dell’Arpia ad Economia, Rune di Barlon in Archivistica e Libraria, Pharao della Sfinge a Lingue, Veronica di Nasu ad Architettura, Radamante a Giurisprudenza e Eaco a Scienze Politiche. Chi invece era poco avvezzo ai libri tipo Caronte, Minosse, Worm ecc… era stato spedito a fare dei corsi professionali, tipo elettricista, idraulico, cuoco, muratore ecc... Insomma nessuno aveva il tempo di stare con le mani in mano. Pure Pandora e Chashire erano stati rispediti a scuola nonostante le proteste. Chrys era infatti stata irremovibile: dato che i due erano ancora legalmente minorenni dovevano almeno portarsi a casa il diploma!

Infine, dopo un attento esame, come collaboratori stretti di Chrysanthe all’ambasciata, erano stati scelti Madame Garnet della Vivre* che, essendo stata per molti secoli sovrana di un regno, sapeva bene come muoversi nei vari contesti di potere, senza contare che si era rivelata un’ottima mediatrice. A lei era poi stato affiancato Earhart di Vampire** con il suo relativo sottoposto: Leybold di Upyr***; entrambi con spiccate doti di spionaggio.

Bisognava quindi dire che in definitiva nell’Ade c’era lavoro per tutti ed i giorni si susseguivano frenetici, tra corsi, esami, allenamenti e le incombenze di routine dell’aldilà.

Ma come spesso succede, è proprio quando sembra che tutto fili  liscio, che arrivano le sfighe!

«Dannazione Minosse, quante volte ti devo ripetere che con l’avversario non si gioca, ma lo si ammazza? Se proprio ti diverti a fare il burattinaio, comprati un paio di pupi siciliani!» sbraitò la dea, per poi rivolgersi ad Eaco: «E tu, invece di sogghignare, rimani concentrato! In battaglia calare la guardia può risultare fatale! Quindi è essenziale riuscire ad eliminare il nemico il prima possibile e con il minimo spreco di energia! Anche perché se crepate da idioti, col cavolo che vi resuscito!»

Infine ad essere cazziato fu anche Radamante che si era permesso il lusso di fermarsi a riprendere fiato dagli esercizi che Chrys gli aveva affibbiato per migliorare la gestione del suo cosmo.

«Mia signora, mi rincresce dover interrompere gli allenamenti, ma è arrivata una raccomandata dalla Fondazione Grado» Leybold fu però costretto a distogliere l’attenzione di Chrysanthe dai tre Giganti Infernali, per poterle consegnare una missiva dopo essersi rispettosamente inginocchiato.

«Uhmmm… sono proprio curiosa di vedere di che si tratta… che abbiano finalmente trovato i responsabili della morte di quel Silver? L’ultima volta che ho chiesto informazioni erano ancora in alto mare….» commentò la dea mentre prendeva la lettera, per poi aprirla ed iniziare a leggerla esternando una sincera espressione di stupore. Infatti, dopo gli immancabili chilometrici convenevoli, che rimarcavano l’importanza di lasciarsi alle spalle il passato per una civile e pacifica convivenza tra il Santuario e il Regno dei Morti per il bene del Mondo, ciò che Chrys lesse alla fine dell’epistola non poté far a meno di farle esclamare un:

«Eh? Sono stata invitata ad una serata di gala organizzata dalla Fondazione Grado per raccogliere fondi per l’associazione fondata da Julian Solo con lo scopo di aiutare le popolazioni colpite dalle inondazioni e dal maremoto?»

Lo sguardo perplesso di Chrys ricadde quindi su Leybold che alzò lo spalle:

«Infondo siete la maggior azionista della Fondazione quindi è normale che siate stata invitata» commentò lo Spettro.

«Questo è vero. E immagino anche che sarebbe estremamente scortese reclinare l’invito»

«Sicuramente non presenziare all’evento non sarebbe un’ottima pubblicità per lo studio finanziario»  non poté fare a meno di sottolineare Leybold.

«Come si dice: ho voluto la bicicletta? E ora pedalo! Sarà meglio che mi procuro un abbigliamento adeguato, anche perché attualmente nel mio armadio ci sono solo jeans, felpe e t-shirt!»

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NOTE

*Madame Garnet non viene espressamente presentata come Spettro nello speciale n.3 di Lost Canvas, ma dato che la sua armatura sembra un surplice, mi sono presa la libertà di inserirla tra le fila di Chrys.

**Spettro presente nello speciale n. 12 di Lost Canvas.

***Spettro presente nello speciale n. 12 di Lost Canvas.

  
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