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Autore: AllisonHermioneEverdeen    28/09/2016    1 recensioni
Una ragazza che vaga per il mondo, in fuga.
Il Capitano e la sua ricerca di Bucky.
L'HYDRA, davvero dura a morire.
Segreti mai svelati, dimenticati da chi li custodisce.
Se volete saperne di più, non vi resta che cliccare sul titolo.
Ma vi avverto: non si torna più indietro...
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Capitolo uno

- Mi dispiace Capitano... non c'è nessuno qui -. Quante volte aveva sentito quella frase negli ultimi sei mesi? Quante volte aveva desiderato prendere a pugni qualcosa e urlare con tutto il fiato che ha in gola? Quante volte aveva semplicemente scosso la testa, sospirato ed era tornato indietro?
Sei mesi. Sei mesi di ricerche vane, nessun indizio e frustazione. " Perchè? Perchè ti nascondi anche da me? Voglio solo aiutarti! " pensò con rabbia.
- Capitano... - sussurro Sam, indeciso. Non voleva disturbarlo, nè farlo urlare ( anche se ne avrebbe avuto bisogno! ).
- Andiamocene Sam - affermò Steve Rogers, uscendo da quell'edificio vuoto- l'ennesimo edificio vuoto.
Fuori il tempo non era clemente: il vento infuriava, nuvoloni neri si ergevano minacciosi nel cielo, rendendo ancora più grigio il paesaggio spoglio.
- Stavolta ero così sicuro.. - sussurrò frustrato Steve. Non sopportava quella situazione, non sopportava alzarsi ogni mattina speranzoso e coricarsi ogni sera con il cuore vuoto e freddo. Cominciava a chiedersi quando sarebbe svanita anche la speranza. Non che avrebbe fatto differenza: non avrebbe mai smesso di cercarlo. Non poteva abbandonarlo, non lui, non il suo migliore amico Bucky.
- Lo troveremo - affermò Sam entrando in auto. Ma sapevano entrambi che erano parole vuote, servivano solo ad illudersi che prima o poi avrebbero avuto fortuna.
Il Capitano non replicò, Sam mise in moto e lasciarono quell'ennesimo luogo deserto.

Chicago era un buon posto per nascondersi: sempre affollato e caotico, era semplicissimo scivolare tra la folla e passare inosservata.
- Una stanza per favore - disse con voce spenta. Il ragazzo al bancone le porse le chiavi della stanza numero 133.
- Terzo piano - spiegò disinteressato.
La stanza era spoglia, dalle pareti arancione smorto. Si appoggiò sul letto, sospirando: il materasso era bitorzoluto e le leunzuola grigie polverose, ma non le importava; aveva dormito in luoghi peggiori.
Dormì poco e male, i ricordi che le infestavano i sogni, e alla fine, alle cinque del mattino, con lo stomaco che brontolava si alzò.
Passeggiò per Chicago guardandosi intorno: era così pieno di gente con vite normali, preoccupazioni minime, famiglie... quanto li invidiava. In loro vedeva ciò che non aveva mai potuto avere. In loro vedeva la vita, non il sopravvivere. Si fermò ad osservare una bambina giocare con il fratello maggiore, osservati a distanza dai genitori. C'era amore, nei loro sguardi. Qualcosa che non aveva mai sentito. Qualcosa che sembrava irraggiungibile.
- Ehi... vuoi della frutta? - le chiese una voce cordiale. La ragazza si scosse dai suoi pensieri: una signora di mezza età le sorrideva da dietro il bancone. Si accorse di essersi fermata lì davanti mentre osservava la famigliola. Accennò ad un sorriso poco convincente.
- No grazie - la sua voce risuonò ancora più roca di quanto pensasse - Non ho soldi -. Il sorriso della signora si allargò. " Non mi sorriderebbe così se sapesse chi sono " pensò la ragazza " Se sapesse cosa ho fatto... ".
- Suvvia cara, hai un colorito da far paura... forza, prendi queste, offre la casa - le fece l'occhiolino la signora consegnandole una busta di prugne e mele. La ragazza rimase un attimo spaesata per quel gesto: nessuno era mai stato gentile con lei, non capiva... cosa ci guadagnava la signora? Ma alla fine ricambiò il sorriso con più convinzione e la salutò.

- Un altro fiasco? - chiese Natasha notando le loro facce. La spia russa si era trasferita vicino a Steve dopo la distruzione dello SHIELD, e nonostante affermasse che era solo per questioni pratiche ( se c'è un'emergenza ti avverto più in fretta! ) il Capitano le era grato.
Non rispose alla domanda, si limitò a lasciarsi cadere sul divano.
- Ok, sei stato più che esplicito - affermò Natasha scambiando uno sguardo con Sam.
- E tu che hai combinato oggi? - tentò di cambiare discorso questo. Natasha sorrise.
- Ricerche... sto recuperando tutti i file nascosti dell'HYDRA... anche se posso fare poco al computer, la maggior parte sono raccolti in fascicoli nascosti nelle varie basi dell'HYDRA - spiegò.
- Niente di nuovo su Bucky? - chiese con voce spenta Steve.
- Per ora no, ma ho indivuato una base abbandonata poco lontano... uno di voi bei fusti potrebbe accompagnarmi a cercare qualche indizio, domani - propose. Il Capitano non voleva illudersi ancora di avere qualche speranza di trovare notizie significative su Bucky, ma se c'era una possibilità non poteva sprecarla.
- Ci sarò - affermò stancamente. Sam si limitò ad annuire.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il primo capitolo di questa pazza idea! Grazie a tutti coloro che sono passati a leggere il prologo, spero che il capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative! Un grazie speciale a Bebba91 per la sua recensione. A presto! AllisonHermioneEverdeen
   
 
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