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Autore: AllisonHermioneEverdeen    29/09/2016    0 recensioni
Una ragazza che vaga per il mondo, in fuga.
Il Capitano e la sua ricerca di Bucky.
L'HYDRA, davvero dura a morire.
Segreti mai svelati, dimenticati da chi li custodisce.
Se volete saperne di più, non vi resta che cliccare sul titolo.
Ma vi avverto: non si torna più indietro...
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Capitolo due

" -Tutto il tuo addestramento ti ha portata a questo... non deluderci proprio adesso.. -
Due occhi color del ghiaccio, come l'animo di chi li possedeva, la fissavano. La bambina rispose con sguardo confuso.
- Cosa ha fatto? -
- Ne abbiamo già parlato... Non ti interessa... è l'ultima verifica, dimostraci chi sei - . La pistola era fredda, al tatto. Troppo pesante per una bambina di dieci anni. Fissava la persona incappucciata e legata, seduta di fronte a lei. " Devo farlo, è questo che mi hanno insegnato tutti, è per questo che mi preparo da tutta la vita " pensò la bambina, poi alzò la mano con la pisola lentamente, non riuscendo a impedire al braccio di tremare leggermente.
- Brava... - gli occhi ghiacchiati non si perdevano una mossa. La bambina non si guardò più intorno, non cercò sostegno nè sicurezza. Tre volte premette sul grilletto. Tre colpi. Tre sussulti. Mentre veniva tolto il cappuccio alla vittima, la bambina restituì la pistola, senza più alcun tremore. Guardò impassibile il ventenne privo di vita accasciato sulla sedia.
Quella era stata la prima volta che aveva ucciso.

Si svegliò d'improvviso, ansante e sudata. Un cerchio di ferro le premeva sulla fronte, era scossa da spasmi e da conati di vomito. Si tolse malamente le coperte e scese dal letto, correndo in bagno. Vomitò. Tirò la catena. Vomitò di nuovo.
Ci mise dieci minuti a calmarsi, e quando smise di vomitare e tremare si sciacquò il viso. Quella volta era stato ancora peggio delle altre: aveva ripercorso uno dei ricordi più dolorosi che avesse. Fece dei respiri profondi, uscendo dal bagno. Gettò uno sguardo alla sveglia: le tre di notte. Mentre si sdraiava sul letto sapeva già che non sarebbe più riuscita a dormire quella notte.

La base abbandonata dell'HYDRA era fuori città, nascosta sotto terra. Steve per tutto il tragitto non aveva fiatato, ascoltando i tentativi di fare una normale conversazione di Natasha e Sam. Non riusciva ad unirsi a loro, era troppo occupato a cercare di non essere troppo speranzoso di trovare nuove notizie su Bucky.
" Non illuderti, è solo una vecchia base dell'HYDRA, non avranno lasciato niente di utile laggiù "
" Ma potrebbero non avere avuto scelta! Potresti trovare nuove informazioni su Bucky! "
" No, è troppo improbabile... non essere così speranzoso, soffrirai solo di più quando non troverai niente "
" Se non troverai niente "
" Non posso sperare di trovare qualcosa, o addirittura... "
" Addirittura Bucky? Dai che ci hai pensato: quale nascondiglio più perfetto di una vecchia base dell'HYDRA ormai abbandonata? "
" Non ci sarà, lo sai bene ".
Ormai stava andando avanti così da ormai un'ora quando arrivarono. Pur cercando di allontanare la vana speranza dal proprio cuore, Steve non potè non pensare che forse, forse potevano trovare qualcosa che li aiutasse nella ricerca di Bucky. Sensazione che, per quanto si sforzasse, non riuscì a scacciare per tutto il tempo che impiegarono ad entrare nella base.
Era un luogo ormai lasciato a sè stesso: sulle pareti grigie stavano cominciando a comparire le prime erbacce, per terra era pieno di polvere, le luci funzionavano a mala pena, tanto che dovettero utilizzare delle torce per vederci. Seguirono un lungo corridoio buio che si affacciava su varie stanze, ma nessuna era l'archivio che cercavano. Quando ormai cominciava a credere che non avrebbero trovato nulla, Natasha esultò.
- Trovato! - esclamò, illuminando con la torcia una stanza dalle pareti alte, interamente occupata da scaffali pieni di fascicoli. Il cuore di Steve fece un balzo, anche se lui continuava imperterrito ad ignorare la speranza che si affacciava ancora più insistente nel suo cuore.
- A lavoro! - affermò Sam, e si avventurarono all'interno dell'archivio. Cercarono per ore, ma la maggior parte dei fascicoli erano in russo o tedesco, e dopo una veloce traduzione di Natasha capirono che erano completamente inutili. Di nuovo, al Capitano venne l'irrefrenabile voglia di prendere a pugni qualcosa.
- Aspettate... questo cos'è? - disse Natasha, e Sam e Steve si precipitarono da lei.
- Qui c'è una foto di Barnes! Ma il fascicolo non è su di lui... viene menzionato qui... - mormorò Natasha. Un rumore improvviso li interruppe. I tre alzarono lo sguardo, all'erta... Il rumore si ripetè: erano dei passi...
- Non siamo soli... - sussurrò Sam. Natasha fece loro segno che andava a controllare, e di nascondersi dietro gli scaffali, così avrebbero potuto tendere un agguato a chiunque fosse la fonte del rumore.
- Il fascicolo lo prendo io - sussurrò Steve. Nat glielo porse senza obiettare, poi si incamminò silenziosamente verso il corridoio. Aveva appena fatto in tempo ad uscire che qualcuno la aggredì da dietro. Non doveva essersi accorto di chi fosse la " vittima " che stava attaccando... Natasha si liberò dalla sua presa e iniziarono a combattere. Steve si infilò il fascicolo nella tasca interna della giacca, poi si unì al combattimento, aiutato da Sam.
L'uomo non sembrava intimorito da loro: era grosso il doppio del normale, e aveva un ghigno folle a deformargli il viso. Colpì Natasha nel pettò con un pugno mandandola a sbattere contro la parete, che si incrinò.
- Tutto bene Nat? - chiese Steve mentre colpiva l'uomo alle spalle.
- Figuarati, sto alla grande! - affermò la Vedova Nera, rialzandosi. L'uomo si scrollò di dosso Steve mandandolo per terra. Il Capitano sbattè la testa così forte che si sentì il rumore del suo cranio contro la pietra. Sam sferrò un calcio all'uomo dando il tempo a Steve di riprendersi.
- Tutto bene Capitano? - chiese evitando un pugno. In tutta risposta Steve colpì lo sterno dell'uomo, e si sentì l'osso incrinarsi. L'uomo gridò dal dolore, sferrò un cazzotto a Sam e si voltò verso il Capitano, che si mise in posizione di difesa. Ma ci pensò Natasha a sorprendere il nemico: lo attaccò saltandogli addosso e attorcigliandogli le gambe attorno al collo, poi lo spedì a terra e si rialzò.
- Grazie Nat - disse Steve, pulendosi il sangue che gli usciva dal naso.
- Figuarati - rispose la Vedova Nera, colpendo di nuovo l'uomo per assicurarsi che fosse a terra. Sam, che perdeva sangue dal naso, li raggiunse.
- Adesso vediamo chi sei... - disse, chinandosi. L'uomo scattò e gli afferrò il polso. Ma si fermò lì: non aveva altre forze. Fece un sorriso sporco di sangue ai tre.
- Ne tagli una testa, ne crescon due... - ghignò, poi morse qualcosa all'interno della guancia e cominciò a contorcersi mentre la schiuma invadeva la sua bocca. Poco dopo, era morto.
- Accidenti! - imprecò Sam. Ma le sorprese non erano finite: c'era un " bip " continuo poco rassicurante... L'uomo aveva sistemato dell'esplosivo!
- Via via via! - corsero fuori Steve, Sam e Natasha. Appena in tempo! L'intera base esplose, e con lei gli altri fascicoli che avrebbero potuto contenere indizi su Bucky!
Steve controllò la propria tasca interna, il cuore che batteva all'impazzata: il fascicolo era ancora lì. Sospirò di sollievo: forse non era tutto perduto...

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il terzo capitolo!
Vorrei ringraziare tutti i lettori silenziosi, lulusmiley e mangamylove per aver messo questa mia pazzia tra le seguite e you_are_my_hero per averla messa tra le preferite e per la sua recensione!
Spero tanto che vi sia piaciuto anche questo capitolo, e di aver descritto bene la scena d'azione... non è facile!
A presto!
AllisonHermioneEverdeen
   
 
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