Keeping pace with you
Prompt di Libby: Ten & Donna, anche per un Signore del tempo è difficile stare al passo con lei.
Parole: 406
Donna era sempre entusiasta ogni volta che la Tardis atterrava su un nuovo pianeta o in un’altra epoca. Di più, era iper-attiva. Non la smetteva un attimo di parlare, poneva una domanda dopo l’altra senza dare al povero Dottore il tempo di pensare ad una risposta – e dire che quelli della sua razza si vantavano della loro capacità di pensare simultaneamente a cose differenti in poco tempo!
“E poi, questa questione del traduttore istantaneo”, continuò Donna, senza quasi fermarsi a riprendere fiato tra una domanda e l’altra. “Si può sapere come funzione esattamente? Com’è possibile che tutto ad un tratto possa parlare una lingua sconosciuta senza accorgermene? Non sarà pericoloso per il cervello?”
“Non farà del male alla tua mente, questo posso assicurartelo”, il Dottore riuscì finalmente ad interrompere quel fiume di parole. “Il traduttore agisce sul modo in cui la tua mente percepisce i suoni e li traduce in un codice comprensibile, quindi parole, e te li trasferisce automaticamente in inglese, la tua lingua. E la stessa cosa avviene per coloro che ci incontrano, anche se loro pensano che siamo noi quelli a parlare la loro lingua”.
“E questo vale anche per te? Anche in questo momento, mentre stiamo parlando?”
Il Dottore corrugò la fronte. “Cosa intendi dire?”
“Sai parlare inglese, Dottore?”, domandò Donna, semplicemente e schiettamente e in tono serio, ma un sopracciglio inarcato tradiva il suo leggero divertimento per la piega che aveva preso la conversazione.
Il Dottore sollevò gli occhi al cielo. “È ovvio che so parlare inglese, Donna. Ho fatto parte della storia praticamente dalla sua creazione”, disse, mentre passeggiavano per una piazza affollata nella Londra del XXXV secolo. “ Piuttosto, pensiamo a cosa fare: potremo andare a incontrare la nuova regina, la prima regina non bianca della storia… oppure… Donna?”, si voltò verso l’amica, ma di lei non c’era traccia.
“Donna?”, chiamò il Dottore, questa volta più forte. Non poteva crederci, si era distratto solo per un paio di secondi, eppure Donna Noble sembrava essersi volatilizzata nell’aria.
Dopo qualche minuto durante i quali il Dottore percorse correndo tutta la piazza nella sua lunghezza, una voce inconfondibile proruppe in una sonora esclamazione e gli permise di localizzare la sua companion, distante un centinaio di metri di distanza ed intenta a conversare fittamente con una Silurian. Tirando un sospiro di sollievo e sperando vivamente che al suo arrivo non avrebbe dovuto fronteggiare una guerra tra razze, il Dottore si accinse a raggiungerla.