Inuyasha
sta per sposarsi.
Inuyasha
sta per sposarsi.
Quella
notte avevano fatto l’amore, e ora la sua fidanzata
aveva appena annunciato che Inuyasha stava per sposarsi.
Kagome
non riuscì a decifrare per quanto tempo rimase
imbambolata a fissarlo, a guardare il volto impietrito dell’
uomo di cui si era
innamorata.
Fu
la sua amica a risvegliarla da quel torpore
“Kagome”
Sango le era accanto, insieme a Rin “Va tutto bene?”
Lei
la guardò, senza lasciar trapelare nessuna emozione.
“Credo
di si” disse solo
Poi
prese la borsa e lentamente si diresse verso l’ uscita.
“Sango,
vai con lei” Miroku le baciò la guancia per poi
dirigersi verso il palco e prendere in mano la situazione.
La
ragazza seguì subito Kagome, e dietro di lei anche Rin, che
aveva tutta l’intenzione di andare via da quel posto.
Passò
davanti a Sesshomaru, che provò a dire qualcosa, ma non
riuscì a emettere nessun suono dalle labbra.
Rimase
congelato dallo sguardo di lei ancora colmo di lacrime,
e per niente rassicurante.
“Adesso
sei libero di divertirti quanto ti pare con la tua
amichetta. E hai anche la mia totale approvazione” Rin
cercò di suonare
ironica, ma si accorse di riuscire a malapena a tenere la voce ferma.
“Rin,
ti prego..”
“Non
cercarmi mai più. Hai rovinato tutto..”
Sesshomaru
la vide allontanarsi, e stavolta non cercò di
fermarla.
Appena
Miroku salì sul palchetto, Inuyasha prese subito Kikyo
in disparte, portandola lontano dai tavoli
“Ma
cosa ti è saltato in mente?”
“Scusa
tesorino, ma ero così ansiosa di comunicare a tutti che
ci sposiamo!”
“Beh,
questo non è sicuramente il contesto migliore! Questa
serata era da dedicare anche a Miroku e a Sesshomaru, e alle ragazze
del
giornale che ci hanno dato una mano per avviare la nostra
attività! Che figura
ci faccio davanti all’ azienda che ci ha fatto firmare il
nostro primo
contratto?”
“Suvvia,
tesorino.. ma perché te la prendi tanto? Pensavo di
farti una bella sorpresa” il tono leggermente abbattuto
“E
invece no! E poi quand’è che avremmo deciso di
sposarci il
mese prossimo?”
“Beh,
ecco, in questi giorni eri così preso che insieme a
papino ho deciso che fosse la scelta migliore”
“La
scelta migliore per chi? Ti rendi conto che da quando
stiamo insieme non fai altro che decidere ogni cosa? Ogni singolo
aspetto della
mia vita!” Inuyasha non si curò più del
tono della voce.
“Hai
mai pensato di consultare me prima
di prendere una decisione così grande? Anche a cena dai
tuoi, hai annunciato un fidanzamento di cui non ero nemmeno a
conoscenza!”
“Ma
tesorino, pensavo che lo volessi anche tu..”
“Allora
forse hai pensato male” Inuyasha la guardò negli
occhi, sentendosi un po’ un vigliacco, perché
voleva lasciare la sua ragazza
senza dirle che in verità l’ aveva tradita.
Voleva
lasciarla mentre lei pensava a sposarsi.
“Che
cosa vuoi dire?”
“Kikyo,
noi siamo troppo diversi.. non siamo più i ragazzi che
eravamo quando ci siamo conosciuti. Non bastano più
l’ affinità sessuale e le
serate folli. Adesso siamo adulti, e siamo cambiati, io sono
cambiato..”
“Ma
io ti amo ancora..” Inuyasha sentì un colpo al
cuore. Non
avrebbe mai creduto che sarebbe stato così difficile.
Le
prese il volto fra le mani, asciugandole le lacrime
“Tu
devi ancora trovare l’ uomo che riesca ad amarti come
meriti. Un uomo che condivida tutti i tuoi gusti eccentrici, e che come
te
abbia un guardaroba grande quanto una stanza” le
sfuggì un sorriso
“Non
posso essere più io.. mi dispiace Kikyo”
Lei
tirò su col naso.
“Non
sono stata del tutto sincera con te..” disse staccandosi
Inuyasha
prese un lungo sospiro, aspettandosi davvero di
tutto.
“E’
che ultimamente eri così distante.. e io mi sentivo tanto
sola.” Fece una pausa “Ti ho tradito”
Il
ragazzo rimase di sasso, e per un secondo avrebbe voluto
scoppiare a ridere di gioia! Non gli sembrava vero, Kikyo lo aveva
tradito!
In
quell’ attimo si sentì leggero come una piuma,
cancellando
in un secondo tutte le sensazioni opprimenti che l’ aver
tradito la sua
compagna gli avevano provocato.
Si
era sentito in colpa tante volte, pensando a quanto lei,
nonostante tutti i difetti, fosse migliore di lui.
“Si
è trattato solo di un capriccio.. ma mi sembrava giusto
confessartelo”
Inuyasha
la guardò meglio. Alla fine lei era stata davvero
migliore di lui. Aveva sbagliato, ma aveva avuto il coraggio di
ammetterlo.
“Kikyo..”
“Ti
sei innamorato di un’ altra, vero?”
Lui
non seppe cosa dire. Perché non aveva mai realmente
formulato quel pensiero. Lui, innamorato di Kagome? Era quello che lo
aveva
spinto a farci l’ amore, quella notte?
Quel
desiderio di cercarla, e sincerarsi che stesse sempre
bene.
Mentire,
ormai non aveva più senso
“Sì”
Le
sfuggì una lacrima, ma la scacciò subito,
sorridendo
“Bene
allora. Che ci fai ancora qui?”
*
* *
“Non
ci posso credere” esclamò una Sango sgomenta
“Invece
è tutto vero” Rin bevve un altro lungo sorso della
sua
bevanda “Lo ha detto quella Kagura, e lui non ha negato
niente”
Le
due amiche la guardarono.
Avevano
deciso di bere qualcosa per affogare i dispiaceri. Rin
aveva iniziato subito con del Sake, costringendo anche Kagome (che fra
le tre
sembrava essere la più sconvolta) ad imitarla. Di
conseguenza, per solidarietà
femminile, Sango non aveva potuto fare da meno.
Il
risultato era abbastanza allarmante.
Tre
donne, di cui due semi piangenti, dalle movenze rallentate
e quasi assopite, ma il cui tono di voce era quasi arrabbiato.
“Quindi
tu sei andata via, pensando che ti avesse tradita.. ma
in realtà lo ha fatto appena li hai lasciati
soli?” Sango sembrava non poterci
credere
“Si”
Rin soffiò la risposta, ripensando ancora e ancora a
quella frase. A quanto di incredibile ci fosse. A quanto fosse stata
stupida e
impulsiva, come al solito.
Se
non si fosse arrabbiata così tanto, forse Sesshomaru non
avrebbe mai agito in quel modo. Forse non si sarebbe lasciato
abbindolare dalle
intenzioni di Kagura, che certamente quella sera aveva già
programmato tutto.
“Cazzo…”
Sango bevve un altro sorso di Sake.
Kagome
guardava nella sua tazza, avvolta nell’ alcool e nel
suo silenzio personale. Non poteva credere a quanto fosse stata
stupida. Ancora
una volta si era fidata subito, della persona sbagliata. E ancora
più
assurdamente, questa volta avrebbe potuto evitarlo.
Non
era come in passato, come con Kouga. Non sapeva che lui
stesse con un’ altra, all’ epoca. Mentre adesso,
sapeva bene che Inuyasha non
era libero. Non sapeva che stava per sposarsi, questo no.
Il
solo pensiero la fece scattare, e in un secondo svuotò
tutto il bicchiere, strizzando gli occhi nello sforzo di ingoiare.
Le
due amiche la osservarono incuriosite.
“Tu
ci nascondi qualcosa” disse Sango
“Si,
ora lo penso anche io” continuò Rin
“Insomma,
sei strana ultimamente. Come se qualcosa ti
frullasse per la testa.. e stasera eri persa nei tuoi
pensieri”
“Si,
e sei troppo silenziosa.”
Kagome
sospirò. Gli occhi stanchi e gonfi.
Come
poteva confessare una cosa del genere?
E come poteva non farlo, dopotutto? Cosa cacchio avrebbe scritto in
quel
dannatissimo articolo?
“Inuyasha
è un traditore, e ne ho la certezza perché la sua
ultima vittima sono proprio
io!”
Deglutì,
sentendo le lacrime salire ancora.
“Kagome..”
Sango la richiamò dolcemente.
Lei
la guardò, triste e sconsolata, per poi riabbassare lo
sguardo.
Aprì
la bocca ma per qualche secondo non riuscì a dire niente.
“Stanotte
ho fatto l’amore con Inuyasha”
Lo
confessò quasi come un reato gravissimo. Una colpa di cui
si era macchiata in modo irremovibile, imperdonabile.
Le
due emisero un verso di stupore che probabilmente sentì
tutto il pub.
“Kagome..”
disse nuovamente Sango, con aria sconfitta.
“Non
ci posso credere..” disse Rin
Kagome
annuì silenziosa
“E’
tutto vero. Peccato che non abbia alcuna importanza, dato
che lui sta per sposarsi”
Per
un po’ le due non seppero cosa dire.
“Temevo
che ci fosse qualcosa fra voi due.. ma speravo che
fosse solo una mia impressione” sussurrò Sango.
“La
cosa buffa è che pensavo di volerlo solo io. Quando ho
realizzato che mi stavo affezionando a lui.. ho capito subito che non
doveva
succedere, che dovevo rimanere distaccata” la voce
iniziò a tremarle “Ma lui mi
ha baciata..”
Prese
fiato, cercando di non piangere
“Mi
ha baciata, e io ho capito quanto fossi compromessa.. e
poi quell’ idiota di Kouga”
Si
asciugò le lacrime, ormai prossime a sgorgare.
“Ha
avuto il coraggio di dirmi che si era innamorato di me, ma
che era troppo tardi, perché quando stava con me stava
già organizzando le
nozze con la sua compagna. Quindi non poteva di certo mollare
lei”
“Che
stronzo..” emise Rin
“E
Inuyasha.. lui ha sentito tutto, e si è presentato a casa
mia per consolarmi dicendo che avrebbe sistemato tutto” una
pausa “Che voleva
stare con me e che mi avrebbe resa felice” ora era davvero
troppo per
resistere, e lasciò che qualche lacrima solcasse le guance
arrossate.
“Proprio
come il fratello” la voce aspra di Rin spezzò
l’
atmosfera, rendendola più rancorosa
“Si
è inventato un sacco di frottole per portarti a letto, e
chissà,
magari anche per la questione dell’ articolo”
“Rin,
non credo che Inuyasha possa arrivare a tanto”
provò a
inserirsi Sango
“Dopo
il modo meschino ed egoista in cui si è comportato non
posso che dubitarne”
“Lo
so che sarebbe solo da mettere alla gogna.. ma non posso
fare a meno di pensare che ci sia qualcosa di diverso nelle sue
intenzioni” Kagome
guardò Sango speranzosa, pentendosene subito.
Era
così dannatamente innamorata da appigliarsi a qualsiasi
scusa per perdonarlo e gettarsi ancora fra le sue braccia. Che stupida.
“Quale
uomo si porterebbe a letto una ragazza sapendo che sta
per sposarsi?” la voce si Rin scese ancora più
forte
“Non
voglio suonare cattiva, ma stavolta Inuyasha ha superato
ogni limite, anzi è stato un vero stronzo!”
“Rin..”
Sango sospirò, cercando di calmarla
“E
Kagome, sappi che dell’ articolo non m’ importa un
bel
nulla, e che mi dispiace che tu stia così. Ma davvero non
riesco a spiegarmi
come tu possa aver creduto alle sue parole sapendo che è
fidanzato, soprattutto
dato che stavi scrivendo proprio di questo..” lo disse con un
tono più morbido,
ma a Kagome suonò comunque come un rimprovero.
Rin
la guardò, aspettando una risposta, un confronto.
Kagome
si alzò piano, lo sguardo basso.
“Sai
Rin, forse hai ragione. Inuyasha si è comportato da
stronzo, e io da ingenua. Ma almeno io so fidarmi di una persona.
Mentre tu non
sei stata capace di farlo con Sesshomaru, e guarda
cos’è successo.. si è
avverato il tuo peggiore incubo, ti ha tradita”
Ora
Rin appariva sorpresa e in difficoltà
“Perché
è più facile scappare e non fidarsi, vero?
È più
facile puntare il dito sull’ altro e poi lamentarsi. Io
invece ho scelto l’
amore. E preferisco mille volte sentirmi così ma aver
assaporato un sentimento
vero, anche se per poche ore”
Ora
Kagome la guardava negli occhi, senza più trattenere le
lacrime
“Mi
spiace per l’ articolo. Mi farò venire in mente
qualcosa”
nel mentre tirò fuori alcune banconote dalla borsa, e le
lasciò sul banco
“Ora
scusate, ma è meglio che vada”
“Kagome,
aspetta dai, resta ancora un po’” Sango la
richiamò,
ma invano, la ragazza era già vicina alla soglia dal locale.
Sango
sospirò, bevendo l’ ultimo sorso dal bicchiere.
Rin era
abbattuta, e si vedeva che le parole di Kagome l’ avevano
colpita abbastanza.
“Non
te la prendere..” le disse Sango allungando una mano e
accarezzandole il braccio
“Ma
ha ragione” disse piano l’altra
“Alla
fine è solo colpa mia..” sospirò
Sango
si spostò sullo sgabello lasciato libero da Kagome e
avvolse le spalle dell’ amica con un braccio, lasciando che
si sfogasse.
Kagome
non prese nessun taxi.
Aveva
voglia di camminare, nonostante i tacchi alti
iniziassero a farle male ai piedi.
Casa
sua non era molto distante, e si stava bene nonostante
fosse ormai buio.
Tra
un marciapiede e l’ altro tolse tutte le forcine dai
capelli, lasciandoli ricadere sciolti nei loro boccoli naturali, e
cacciando
tutto nella borsetta. Avrebbe voluto togliersi anche quel meraviglioso
vestito,
ma avrebbe dovuto aspettare ancora un po’.
Immaginò
di arrivare a casa e lacerarlo, strapparlo in mille
pezzi e dargli fuoco.
O
anche solo buttarlo nella spazzatura, piangendo, perché in
realtà le piaceva un casino, ma non avrebbe fatto altro che
farle tornare alla
mente Inuyasha, la notte passata insieme e il modo in cui lo aveva
trovato ai
piedi della colonna quel mattino.
Sembrava
tutto così bello, come in una fiaba.. ecco dov’era
l’
inghippo.
Nella
vita non è mai così. Nulla è
così bello da suonare
perfetto. E lei aveva fatto l’errore di credere che invece
potesse essere così,
si era illusa che tutto avesse un senso.
Affrettò
il passo, desiderando solo di togliersi quell’ abito
e di affogare tutti i suoi pensieri in un bagno caldo e ristoratore.
E
magari in altro alcool. Quello che aveva in circolo stava
già
scemando e lei non doveva permetterlo, o avrebbe perito sotto alla
miriade di
ricordi e pensieri tristi che sapeva erano in agguato.
Sospirò,
svoltando l’ ultimo angolo e avvicinandosi al
palazzo.
Guardando
basso non si accorse subito del ragazzo seduto sui
gradini, davanti all’ ingresso.
Ma
per poco non ci andò a sbattere, quando lui si
alzò in
piedi.
Kagome
non si aspettava di trovarlo li.
E
assurdamente, per prima cosa aveva pensato che forse aveva
lasciato la serata e i manager per andare da lei.
Poi
pensò a Kikyo. E non le dispiacque più di nulla.
Pensò
proprio che non doveva provare niente per lui e per
tutto quel che lo riguardava.
“Kagome..”
le mani in tasca, il tono dolce e quasi
preoccupato.
Lei
non lo guardò nemmeno in faccia.
“Io..
devo parlarti, ho bisogno di spiegarti subito cosa è
accaduto stasera” nel dirlo allungò una mano
cercando un contatto, ma lei
arretrò di un passo, impedendoglielo.
“Non
toccarmi” una mano tesa come a mettere una distanza
“Lasciami
passare, per favore” sollevando il vestito fece
alcuni gradini, superandolo
“Ti
prego, aspetta solo un istante” le prese un braccio e la
trattenne piano, facendola voltare.
Ma
quello che vide gli fece desiderare di sparire dalla faccia
della terra.
Il
volto di Kagome era una maschera di tristezza, velata di
lacrime e nello stesso tempo con un’ espressione rabbiosa
“Hai
detto che ne sarebbe valsa la pena!” urlò
“Mi
hai detto di fidarmi di te, che avresti sistemato tutto! E
che stasera, avrei dovuto rimanere nonostante tu fossi seduto a un
tavolo con
la tua ragazza, perché ne sarebbe valsa la pena!”
“Kagome,
lo so, ma lascia che..”
“E
si, ne è valsa la pena. Almeno ho capito subito di che
pasta sei fatto”
“Non
è così, te lo giuro”
“E’
per l’articolo? Ti sei preso gioco di me fino a questo
punto solo per uno stupido articolo?” finalmente lo
guardò negli occhi,
singhiozzando
“Cos..
no! Certo che no Kagome!” Inuyasha allungò le
mani,
stringendole le spalle
“Santo
cielo, non me ne frega un’ accidente di quel dannato
articolo! Non ti avrei mai fatto una cosa del genere per..”
le parole gli
morirono in bocca
“Ma
lo hai fatto.” Sospirò lei, asciugandosi le lacrime
“Mi
hai presa in giro, mi hai illusa che tu fossi davvero..
davvero affezionato a me”
“Ed
è così, io lo sono!”
solidificò la presa, cercando lo
sguardo di lei, ora più sfuggevole
“Ma
tu stai per sposarti, esattamente come Kouga..”
“No,
Kagome, non è come sembra” lei si
staccò, indietreggiando
e quindi salendo di un gradino
“Ma
la vera stupida sono stata io. Almeno questa volta lo
sapevo che c’era un’altra, e invece ho pensato bene
di fidarmi di te”
“Kagome,
ti prego, le cose non stanno così. Io non sono Kouga!
Non voglio sposarmi, e non amo più Kikyo, devi
credermi!”
Lei
lo guardò fra le lacrime, sorridendo leggermente
“Anche
se lo volessi, non penso proprio di poterti più
credere. Speravo così tanto che fosse tutto vero, che adesso
la realtà mi sta
torturando”
“Ma
è tutto vero!”
anche Inuyasha salì di un gradino, trovandosi davanti a lei
e prendendole il
viso fra le mani
“Io
e te abbiamo fatto l’amore, e non è stato un
gioco, non è
stato uno scherzo, io ti..” lei sfuggì ancora alla
presa, scuotendo la testa
“Smettila,
smettila!” gridò piangendo
“Smetti
di farmi male.. di illudermi. Lasciami in pace, ti
prego” si voltò e andò verso la porta
cercando di aprirla più in fretta
possibile
D’
un tratto di ritrovò due braccia ad avvolgerla, calde, e un
profumo meraviglioso a invaderle le narici.
Si
bloccò, inerme, in quella presa ferrea ma piena di
dolcezza.
Strinse
gli occhi, cercando di resistere alla tentazione di
guardarlo negli occhi e ricambiare l’ abbraccio. Era a un
passo dal cedere,
dall‘ abbandonarsi del tutto a lui, e di cercarlo ancora con
tutta se stessa,
come aveva fatto erroneamente nemmeno ventiquattr’ ore prima.
Sentì
il mento del giovane appoggiarsi su una spalla, tra i
capelli sciolti e ondulati di lei.
E
piano il suo fiato la raggiunse, facendola rabbrividire.
“Io
ti amo”
Fu
poco più che un sussurro, dolce quanto letale.
Kagome
sgranò gli occhi, sicura di aver capito male.
Perché
questa era la frase che aspettava da giorni, il sentimento che sapeva
di
provare anche lei e che mai avrebbe sperato di sentir pronunciare dalle
labbra
di lui.
Lui
l’amava. Amava lei.
E
stava per sposarsi.
Lentamente
si girò, cercando di staccarsi da lui, e facendolo
arretrare gentilmente.
Lui
la fissava, pendendo dalle sue labbra, aspettando solo di
poterla baciare e dimostrarle quanto fosse vero ciò che le
aveva appena
confessato
Kagome
prese un lungo respiro, sapendo che era la sola cosa
che poteva fare.
Se
ne stava già pentendo, ma non poteva rischiare di soffrire
ancora, non così presto.
“Sappiamo
entrambi che tanto non durerebbe” sussurrò
Poi
lo guardò negli occhi, specchiandosi in quello sguardo
confuso e certo del contrario
“Perché
tu mi tradiresti”
Lo
vide irrigidirsi, e chiudersi in un’ espressione furente e
colpevole
“Tu
non sei in grado di rimanere fedele.. e questo è
ciò che
ci ha fatti conoscere e che ci ha portati fino a questo
punto.” Prese un altro
respiro
“Non
ne vale la pena”
Si
voltò ancora, cercando di aprire la porta.
Questa volta ci riuscì subito, e
ringraziò gli dei per quella concessione enorme. Ora poteva
scappare, fuggire
nella sua casa, protetta da lui e da tutto quel che rappresentava, e
piangere
finalmente in pace ogni sua lacrima.
Non
voleva più vedere il volto ferito di Inuyasha,
perché lo
aveva irrimediabilmente fatto, colpendolo nell’ orgoglio e
cancellando
brutalmente tutta la magia che la confessione di lui aveva scatenato.
Ora
quella crudele era stata lei.
“Kagome”
sentì il suo nome pronunciato da quella voce tanto
bella e ammaliatrice.
Ci
mise qualche secondo a decidersi, e nel silenzio più totale
si voltò, guardandolo un’ ultima volta.
Aveva
gli occhi lucidi, e la cosa la turbò tantissimo.
Lui
allungò una mano
“Queste
sono tue.” Lei mise la mano sotto la sua, sfiorando
appena le dita calde, e rimirò la copia delle chiavi del suo
appartamento.
“Le
ho prese quando ho dormito da te, quel week-end, e sono
andato a prendere la colazione. Me n’ero
dimenticato” aggiunse poco dopo
Lei
lo guardò, ancora, d’ un tratto desiderando di non
vedere
più nient’ altro che lui, i suoi occhi e le sue
labbra.
Inuyasha
si voltò e scese i gradini, per poi sparire dalla sua
vista.
Come
aveva potuto pensare che sarebbe stata al sicuro?
Come,
dal momento che lui era dappertutto? Ogni angolo di
quella casa, le faceva venire in mente lui.
Il
divano su cui si erano addormentati insieme.
Poco
più in là, la cucina in cui si erano divertiti a
cucinare
insieme.
Il
muretto abbattuto.
La
camera da letto dove avevano fatto l’amore.
E
la colonna, la colonna su cui si poteva leggere forse la
loro intera storia.
A
cominciare dagli scarabocchi e dall’ elenco di pietanze da
condividere, per finire con le frecce che portavano a quel messaggio
letto quel
mattino, ai piedi del quale stava l’abito che indossava.
Senza
pensarci due volte Kagome buttò a terra la borsa, e si
tolse frettolosamente il vestito. Ma senza romperlo.
Lo
lanciò sul divano e superò la colonna senza
degnarla di uno
sguardo.
Si
diresse in bagno, unico posto in cui fortunatamente non
aveva ancora nulla da condividere con lui. E mai ci sarebbe stato
qualcosa.
Entrò
e riempì la vasca di acqua calda, mentre le lacrime
copiose avevano appena iniziato a sgorgare.
Inuyasha
salì le scale che portavano all’ appartamento di
suo
fratello. Vicino alla porta d’ingresso c’erano dei
mattoncini che spesso si
divertiva a salire.
Era
il suo modo per raggiungere la terrazza a cui Sesshomaru
accedeva direttamente dall’ appartamento, e che ovviamente
aveva lasciato a
disposizione di Inuyasha.
Salì
sul tetto e lo percorse piano, per poi ricadere nel
grande spiazzo adibito a terrazza. Di fermò immobile,
ascoltando il rumore
della notte e guardando il cielo stellato.
Quello
e poche piccole luci illuminavano la terrazza ricoperta
di petali di rose.
Al
centro vi era un tavolo con una bottiglia di Champagne, ben
refrigerata da una montagna di ghiaccio.
Inuyasha
la stappò e versò un po’ del liquido in
uno dei due
calici posti lì vicino.
Ne
bevve un sorso, e poi un altro. E poi ne versò ancora nel
calice.
Quando
lo ebbe svuotato di nuovo lanciò il calice per terra,
rompendolo in mille pezzi.
Aveva
rovinato tutto.
Aveva
spezzato il cuore a Kagome, perché non aveva avuto la
pazienza e la lungimiranza di fare le cose con calma. Avrebbe dovuto
prima
lasciare Kikyo, e soprattutto non chiedere mai a Kagome di partecipare
a una
serata del genere.
Avrebbe
dovuto lasciare Kikyo, e poi prendersi Kagome, e dirle
che lei era la cosa più bella che gli fosse capitata in
tutta la vita. Perché
lo aveva conosciuto per uno dei suoi difetti più grandi, e
nonostante questo
era stata in grado di innamorarsene.
Avrebbe
dovuto spiegarle che non avrebbe mai potuto tradire
una come lei, che non gli sarebbe mai e poi mai passato per la testa,
perché
era pazzo di quelle labbra e di quel corpo, e che lo desiderava per
sempre.
Avrebbe
voluto portarla lì sopra, per festeggiare quel giorno
in cui finalmente avevano capito di amarsi e di voler stare insieme.
Avrebbero
scherzato su quell’ articolo, e i progetti di lui per lo
studio sarebbero
diventati anche quelli di lei.
Avrebbe
voluto dirle che quella terrazza era solo l’ inizio,
la prima di tutte le cose che avrebbe desiderato donarle, mostrarle,
condividere.
Deglutì,
rimandando giù un singhiozzo.
Prese
l’intera bottiglia e si diresse verso il muro. Con un
balzo salì sul tetto e piano scese giù, fino
all’ ingresso di casa sua.
Le
luci di Sesshomaru erano tutte spente. Per una volta
avrebbe anche potuto pensare di cercare un po’ di conforto in
lui.
Aprendo
la porta di casa guardò la bottiglia che aveva fra le
mani e si disse che per quella sera poteva anche bastare.
Ciao
a tuttiii!
Come
vaaa? Finalmente sono riuscita ad aggiornare!
Questi
capitoli si stanno rivelando parecchio complicati perché
stanno succedendo molte cose, e i personaggi entrano in uno stato
emotivo mica
male!
Rin
ha mandato tutto all’ aria impazzendo di gelosia, e ancora
una volta Sesshomaru si ritrova mollato e trattato di cacca.
Kikyo
invece, che in questa storia me la immagino un po’
svampitella
ed eccentrica, se ne esce con la storia del matrimonio, ovviamente non
sapendo
che Inuyasha voleva lasciarla e ha appena fatto l’amore con
un’altra.
E
Kagome.. beh lei ci resta di m***a, e ovviamente tutto quel
che aveva faticosamente creduto che potesse avverarsi è
stato sbrindellato in
pochi secondi.
Insomma,
caos totale! Ora devo solo cercare di sistemare tutto
^_^”
Spero
di riuscirci e anche presto.
Vorrei
dire che, per chi la stesse seguendo, “Una modella per
caso” e questa storia, stanno per volgere al termine!
Ebbene
si manca poco anche a questa FanFic; vorrei quindi
mettere il turbo a queste due storie per poi dedicarmi con
più impegno a Human
Sin e ad altre cosucce che ho in mente :D
Ma
non dico più nulla perché quando uso le parole
“turbo” e “a
presto” poi posto dopo mesi!
Beh
scemenze a parte, spero che il capitolo vi piaccia!
Se
così non fosse, critiche e pomodori sono (ben) accetti :D
Grazie
a chiunque legge e commenta!
A
pre.. no!
Aruko
:D