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Autore: Shirona    30/09/2016    11 recensioni
[Storia ad OC] Iscrizioni OC ancora aperte.
Nella regione di Kanto una ragazza sta per intraprendere il suo primo viaggio nel fantastico mondo dei pokémon!
Ma nell'ombra, una nuova organizzazione criminale trama di prendere il controllo su tutto e tutti.
Il team GENESIS ha in piano di utilizzare lo stesso Arceus per portare a termine il proprio oscuro scopo.
Tra Amicizie, Discordie e forse persino Amore, riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo? A realizzare i propri obbiettivi e diventare i migliori?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Prof Oak, Sorpresa, Team Rocket, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Capitolo 3
First Battle
 




[Regione di Kanto – Percorso 1]
 

 


“Secondo i miei calcoli, dovremmo riuscire a raggiungere la città di Smeraldopoli nel tardo pomeriggio.” Spiegò con voce calma un ragazzo dagli stravaganti capelli azzurri, la cui attenzione era rivolta ad una cartina della zona che egli teneva tra le mani.
“Si questo passo, resterà del tempo per visitare la città. Non sei contenta Lisa?” Continuò l’azzurro, le gambe impegnate a mantenere una veloce andatura.
Non udendo una risposta, il ragazzo decise finalmente di alzare gli occhi dalla cartina per poi guardarsi alle spalle in cerca della sua compagna di viaggio.
“Lisa?” Domandò il giovane al vento, la voce intrisa già di una certa paura per il fato dell’amica.
“Tio!” Gridò una voce femminile in lontananza, voce proveniente dal piccolo bosco superato in precedenza dal giovane.
Riconoscendo all’istante la voce di Alisa, Tio si mise a correre rientrando nella vegetazione.
Dopo qualche minuto di corsa, il ragazzo si ritrovò in prossimità di un fiumiciattolo; aguzzando la vista, l’azzurro riuscì a distinguere le figure delle sue due compagne di viaggio, sedute su delle grandi rocce a lato del fiume.
 
 

“Quest’acqua è fantastica!” Esclamò una giovane ragazza dai vivaci capelli rosati, le proprie gambe immerse nel fiume e il volto rivolto verso l’alto a godersi i caldi raggi del Sole.
“Hai ragione, dopo ore passate incessantemente a correre è fantastico potersi riposare un po’” Concordò una ragazza dai corti capelli biondi e dagli occhi celesti, seduta a fianco della rosata nella medesima posizione.
Le due rimasero in silenzio per qualche secondo, poi la bionda prese a parlare:
“Alisa? Non sei preoccupata per Tio? Ormai sono passati diversi minuti da quando ci siamo separati…” Chiese timidamente la giovane dai capelli color limone.
 “Non preoccuparti Ellie, se Tio ci avesse aspettate e ascoltate, ora sarebbe qui con noi a rinfrescarsi, inoltre ho provato a richiamarlo.” Rispose decisa la rosata, l’attenzione ora rivolta alla compagna intenta nel momento ad accarezzare il proprio Typhlosion.
“Vi ho trovate!” Dichiarò una giovane voce maschile, proveniente dagli alberi costeggianti il fiume.
Le due ragazze spostarono l’attenzione sulla vegetazione alle loro spalle, per poi secondi dopo ritrovarsi davanti il volto irato del loro compagno di viaggio Tio.
“Finalmente! Grazie per averci aspettate…Tio.” Esclamò Alisa intenta ad uscire dall’acqua per asciugarsi.
“Potevi avvisarmi della vostra piccola sosta.” Replicò il giovane.
“Ci abbiamo provato! Ma hai continuato a camminare e parlare da solo!” Ribatté Alisa, dopo aver rindossato le proprie scarpe.
“Ero solo eccitato all’idea dell’avventura…” Rispose infine il ragazzo.
I due giovani si fissarono intensamente negli occhi a volersi sfidare, solo la voce di Ellie li riportò alla realtà.
“Ehm… ora che ci siamo riposate, potremmo continuare verso la città no?”
L’azzurro e la rosata sbuffarono all’unisono per poi darsi le spalle.
Ad interrompere l’atmosfera creatasi, fu il brontolare dello stomaco del Typhlosion di Ellie che resosi conto dell’azione involontaria prese letteralmente fuoco dall’imbarazzo nella parte posteriore del proprio corpo.
I tre ragazzi davanti alla scena non poterono far altro che abbandonare l’espressione seria, per poi scoppiare in una fragorosa risata di gruppo.
“Tregua pranzo?” Domandò Tio, una mano a scacciare alcune lacrime dall’occhio.
“Tregua Pranzo.” Confermò Alisa nella stessa situazione del giovane.
 
 

I tre decisero con voto unanime di fermarsi in riva al fiume, così iniziarono a tirare fuori dai rispettivi zaini il necessario per preparare un pasto.
“La mamma se non sbaglio ci ha preparato degli Onigiri e prima di partire ho comprato un po’ di cibo per Pokémon.” Esclamò Alisa, una mano nella propria borsa intenta a ricercare gli oggetti in questione.
“Io ho portato del Ramen!” Dichiarò Tio, un sorriso di gioia a dipingergli il volto e le mani a tenere tre coppette dagli sgargianti colori.
“Io invece ho varie merendine e qualche bacca…” Sussurrò la bionda, le mani all’interno della propria borsa color canarino.
“Perfetto! Per pranzo può bastare, dobbiamo ricordarci però di fare scorta di cibo arrivati in città.” Affermò la rosata, una mano a passare ad Ellie una palla di riso.
Dopo aver ringraziato Alisa, la bionda si fermò sul ragazzo dai capelli azzurri, ora intento a parlare con Typhlosion.
“Che succede?” Chiese curiosa Ellie, rivolta al giovane.
“Nulla, stavo solo chiedendo al tuo amico se può aiutarmi a cuocere il Ramen.” Fu la risposta che la giovane ricevette, risposta che le fece scendere un grande gocciolone dalla fronte.
“Credo che non ci siano problemi… vero Typhlosion?” Domandò Ellie al proprio Pokémon.
Typhlosion guardò l’amica con gli occhi sbarrati per poi espirare dell’aria e fare cenno con la testa in segno di approvazione.
Alisa nel mentre, decise di far uscire il suo piccolo Riolu al fine di sfamarlo; la ragazza premette il centro della sfera poké ed in un fascio di luce il Pokémon dalla forma canina fece la sua comparsa.
“Hai fame Riolu?”
 
 




Concluso il pranzo, i tre ragazzi decisero di riprendere il cammino verso la città ma un agghiacciante gridò di terrore li fece desistere dalla scelta.
“Ma cos-!” Tio non fece in tempo a concludere la domanda, una ragazza dai vivaci capelli arancioni, dagli occhi color smeraldo e dai vestiti chiari passò urlando come una forsennata; dietro di lei uno stormo di Beedrill.
“Correte!” Fu l’unica cosa che l’azzurro riuscì ad urlare prima di darsi alla fuga nella stessa direzione presa dalla ragazza in fuga.
Alisa e Ellie non se lo fecero ripetere, in un momento partirono all’inseguimento di Tio e alla fuga dallo sciame inferocito di api dall’enorme e letale pungiglione.
Dopo circa 10 minuti di sfrenata corsa, i ragazzi si fermarono in una radura per riprendere fiato, ma non prima di essersi accertati di aver seminato il gruppo Pokémon selvatici; Tio fu il primo a riprendersi, così come a prendere parola:
“State tutte bene?” Domandò con aria preoccupata il giovane, gli occhi rivolti verso le sue due compagne e la nuova arrivata.
“Tutto bene, dammi solo un secondo per riprendere aria…” Rispose debolmente Alisa, una mano sul cuore a volerne placare il battito.
“Idem!” Affermò Ellie ormai distesa a terra.
“Anche io sto bene, grazie per la preoccupazione.” Ringraziò la straniera con un sorriso.
La ragazza, come il gruppo poté notare, indossava una semplice felpa a zip, bianca dalle decorazioni celesti, shorts in tema con la felpa ed infine scarpe da ginnastica anche esse bianche; a livello fisico, la nuova arrivata sembrava dimostrare 19 anni, pelle chiara e lineamenti dolci, erano accompagnati da grandi occhi smeraldini e da capelli arancioni a caschetto molto disordinato.
“Scusatemi tanto ragazzi, stavo pescando in riva al fiume e all’improvviso quei Beedrill hanno iniziato ad attaccarmi…” Si scusò la giovane, enfatizzando il tutto con un inchino.
“Nessun problema, una corsetta per digerire ci voleva!” Sdrammatizzò Tio, una mano a grattarsi la nuca.
“Tio ha ragione, la cosa importante è che nessuno di noi si sia ferito.” Appoggiò Alisa con fermezza, poggiando una mano sulla spalla della ragazza dal chioma solare.
La straniera, alzò il capo e sorrise al gruppo per poi riprendere a parlare:
“Grazie mille per la comprensione. Dovete sapere che ho una grande fobia per i Pokémon di tipo Coleottero e quando ne vedo uno… insomma… avete capito no?” Domandò ironicamente.
“Ci siamo fatti un idea…” Rispose Alisa, un sorriso divertito a farsi strada sul viso.
“Misty.” Si presentò l’arancio, portando una mano avanti in segno di stretta.
“Io sono Alisa, Ellie e il suo Typhlosion, questo è il piccolo Riolu e il ragazzo si chiama Tio.” Contraccambiò il gesto la rosata, mentre presentava i suoi compagni, indicandoli rispettivamente con la mano libera.
Seguì un breve silenzio che venne rotto dai pensieri a voce alta di Tio.
“Ora ricordo! In questo mese, molti esemplari di Kakuna evolvono per poi divenire Beedrill… Non essendo abituati al cambiamento del proprio corpo, questi neo-evoluti Pokémon rischiano di perdere il controllo…” Ricordò a voce alta il ragazzo dagli occhi scarlatti, un pugno ad incontrarsi con l’altra mano a mo’ di martello.
Una piccola vena, accompagnata da un cupo alone, prese forma sul viso sorridente di Alisa, prima che forti urla di dolore risuonassero per tutto il percorso 1.
 
 

“Allora… Siete diretti a Smeraldopoli?” Domandò Misty, con aria interrogativa.
“Esattamente! Voglio sfidare la Palestra e vincere la mia prima medaglia.” Rispose entusiasta Alisa.
Misty, guardò con aria stupita la giovane, rimanendo in silenzio.
“Qualche problema?” Domandò Alisa, curiosa riguardo al silenzio della nuova conoscenza.
“Evidentemente non lo sai Alisa, ma prima di sfidare la Palestra di Smeraldopoli, è necessario ottenere le altre medaglie.” Esclamò l’arancio, occhi fissi sulla rosata.
“Non lo sapevo… la guida Pokémon dice che è possibile decidere quale Palestra sfidare per prima…” Dichiarò la giovane con aria sorpresa.
“Sì, normalmente è così… Ma il Capopalestra in carica si rifiuta di combattere contro allenatori in erba; non c’è nulla di scritto, ma è impossibile fargli cambiare idea…” Concluse Misty con aria sconsolata.
“Allora non posso farci nulla, non mi resta che raggiungere Smeraldopoli, fare provviste e dirigermi verso la prossima città.” Elaborò Alisa ad alta voce, una mano sul mento.
Ellie, che per tutto il tempo era rimasta in silenzio, prese parola:
“Una volta arrivati in città se vuoi posso portarti a fare un giro, magari potresti anche allenare i tuoi Pokémon in vista della battaglia in Palestra.” Propose la bionda timidamente.
“Grazie mille Ellie, mi sarebbe davvero di aiuto una guida.” Affermò la rosata con un sorriso.
“Non c’è problema!” Dichiarò nuovamente Ellie, ricambiando il sorriso.
All’improvviso, Misty decise di alzarsi dal prato in cui il gruppo aveva deciso di fermarsi, per poi allungare una mano in direzione di Alisa.
“Cosa?” Domandò Alisa, non avendo idea dei piani della più grande.
“Ti va una sfida amichevole?” Propose l’arancio con un sorriso.
Alisa spalancò gli occhi per poi rispondere:
“Veramente… questa sarebbe la mia prima vera battaglia… avevo in mente di allenarmi con i Pokémon selvatici della zona, prima di cimentarmi contro altri allenatori; inoltre Riolu è ancora giovane e io-“ Iniziò la rosata, prima di essere interrotta da due dita a bloccargli le labbra.
“Non preoccuparti, lasciati andare… vedrai sarà divertente!” Riprovò Misty.
“Va bene.” Esclamò Alisa, il suono della frase contorto dalle labbra serrate.
 
 


“Sarà una sfida 1 contro 1, il primo Allenatore che riesce a metter K.O. il Pokémon avversario vince.” Spiegò con calma Misty.
“Ok…” Rispose Alisa, la voce debole e insicura.
“Allora diamo inizio alle danze, scendi in campo Corsola!” Esclamò la giovane dai capelli tramonto per poi lanciare una Pokéball a terra; subito da essa scaturì un fascio di energia che andò a dissolversi lentamente, lasciando al suo posto un Pokémon rosa dalla forma di corallo con varie protuberanze ed un corno in fronte.
Alisa mise mano al proprio Pokédex, lo accese per poi analizzare il Pokémon di Misty; lo strumento emise un breve suono per poi parlare con voce meccanica:

Corsola, il Pokémon corallo. Questo tipo di Pokémon ama le acque calde del Sud, la sua pelle cresce e muta di continuo e le sue ramificazioni sono in grado di rigenerarsi velocemente se spezzate.
Questo esemplare è una femmina, tipo Acqua/Roccia.

Dopo aver ascoltato il Pokédex, Alisa decise di indirizzarlo verso il suo starter.

Riolu, il Pokémon Emanazione. I Riolu sono in grado di controllare una forza definita Aura, una loro particolare abilità è la possibilità di vedere le emozioni di ogni essere vivente; questi Pokémon amano l’attività fisica e si dice siano in grado di scalare tre montagne e due canyon in una sola notte senza stancarsi
Questo esemplare è un maschio, tipo Lotta.
Abilità: Cuordeciso, Mosse apprese: Attacco rapido, Resistenza, Contrattacco e Calciardente.

“Te la senti Riolu?” Domandò con aria preoccupata la giovane; il piccolo canide per risposta emise un breve guaito, annuì vigorosamente con il capo e prese posizione davanti alla propria Allenatrice.
“A te la prima mossa Alisa!” Urlò Misty, diversi metri in lontananza.
“Va bene, Riolu usa Attacco rapido!” Comandò Alisa con convinzione.
Riolu, ora avvolto in una luce bianca, partì in direzione dell’avversario ad alta velocità;
“Schivalo Corsola, poi contrattacca con azione!” Ordinò Misty dal suo lato del campo.
Il Pokémon di Misty schivò agilmente il proprio avversario, per poi caricarlo con tutto il corpo; Riolu si ritrovò a volare per qualche metro, finendo a terra rovinosamente.
“Ce la puoi fare Riolu, vai con Contrattacco!” Esclamò preoccupata Alisa.
Il Pokémon ormai tornato in piedi, si diresse velocemente contro Corsola colpendolo con un potente pugno in pieno volto; il Pokémon corallo si lasciò scappare un piccolo grido di dolore per poi riprendersi e tornare in posizione di attacco.
“Avanti Corsola! Vai con Sparalance!” Gridò nuovamente Misty, la voce ricolma di eccitazione.
“Presto Riolu, utilizza Resistenza!” Fu la rapida controffensiva di Alisa.
Un attimo dopo, numerosissime lance di energia andarono a colpire il corpo del piccolo Riolu, corpo avvolto ora da una vivida energia rossa; il Pokémon emanazione si ritrovò a stringere i denti dal dolore, ma miracolosamente riuscì a non finire K.O.
“Vediamo di finirla, Corsola usa Bollaraggio!” Comandò con decisione l’arancio.
Alisa non fece in tempo a dare direzioni al proprio Pokémon, questi venne tempestato da numerosissime bolle d’acqua che esplosero al contatto; si udì una piccola esplosione e si alzò allo stesso tempo un po’ di polvere.
Al diradarsi della piccola nube formatasi, la figura dell’ormai esausto Riolu risaltava all’occhio.
“Riolu!” Gridò preoccupata Alisa, correndo in direzione del suo Pokémon ormai fuori combattimento.
“Olu…” Fu la debole risposta del Pokémon.
Una volta raggiunto il canide, Alisa decise di prenderlo tra le braccia per poi repentinamente tirare fuori dalla propria borsa una bacca blu; subito porse il frutto a Riolu che debolmente prese a mangiarlo.
Tio, Ellie e Typhlosion che erano rimasti a fare da spettatori, si diressero verso la rosata inginocchiata a terra; Tio mise una mano sulla spalla dell’amica e Ellie si abbassò all’altezza di Alisa per controllare la situazione.
Ad unirsi al piccolo gruppetto fu Misty che dopo essersi inginocchiata, prese a spruzzare una strana fiala violacea sulle ferite riportate da Riolu; subito il piccolo si sentì meglio e anche se debolmente riuscì ad avvolgere le proprie zampe intorno al collo di Alisa.
“Mi spiace esserci andata pesante, non era mia intenzione ferire Riolu…” Si scusò Misty.
“Non preoccuparti, in una lotta Pokémon questo succede sempre; inoltre grazie a te ho finalmente potuto provare il brivido delle lotte.” Esclamò Alisa, lo sguardo concentrato sul Pokémon tra le sue braccia.
“Se può consolarti, tu e Riolu ve la siete cavata alla grande! Anche non conoscendo le mosse del tuo Pokémon sei riuscita a danneggiare il mio Corsola, che ha molta esperienza nel campo delle lotte.” Lodò Misty la rosata.
“Grazie, suppongo che sia necessario molto allenamento… se vogliamo vincere la sfida in Palestra…” Rispose Alisa.
“Siete stati bravi, per la vostra prima lotta siete riusciti a tenere testa ad un Pokémon ben allenato.” Esclamò Tio, la mano ancora sulla spalla dell’amica.
“Tio ha ragione, la tua reattività nell’utilizzare Resistenza è stata perfetta.” Concordò Ellie intenta ad accarezzare il proprio Pokémon dietro le orecchie.
“Grazie mille ragazzi, ma una sconfitta è una sconfitta; quanto ti devo Misty?” Domandò la rosata, cercando con lo sguardo gli occhi dell’altra.
“Nulla! Assolutamente nulla, sono stata io a proporre questa amichevole, volevo aiutarti a prendere confidenza con le lotte Pokémon.” Rispose l’arancio, mani davanti al viso ad enfatizzare il tutto.
“Oh… se è così grazie mille, mi è stato utile sperimentare una vera lotta Pokémon, soprattutto contro un’allenatrice come te.” Ringraziò Alisa con un sorriso.
Seguì un momento di silenzio, poi Misty riprese a parlare:
“Credo per me sia ora di andare, è stato bello conoscervi e scappare insieme da quegli orrendi insetti.” Dichiarò la ragazza, ora in piedi ed intenta in un leggero inchino.
“Grazie di tutto Misty, senza di te non so quando avrei trovato il coraggio di sfidare qualcuno.” Contraccambiò la rosata, porgendo in avanti una mano.
Seguì una stretta di mano, poi Misty iniziò ad incamminarsi in direzione del fiume; all’improvviso sembrò ricordarsi qualcosa e si girò verso il gruppo.
“Oh… una cosa Alisa, non perdere! Non lasciarti battere fino alla nostra rivincita siamo intese?” Gridò/Domandò un ormai lontana Misty.
“Va bene Misty! Te lo prometto!” Urlò di rimando la rosata, sventolando la propria mano in segno di saluto.
Alisa, Tio, Ellie e Typhlosion decisero di rimettersi in marcia per raggiungere Smeraldopoli; all’improvviso Tio si fermò sul posto con aria pensierosa, batté una mano a pugno sull’altra aperta per poi esclamare:
“Ora ricordo! Il nome, i capelli arancio e Pokémon di tipo Acqua, non posso sbagliarmi!”
“Cosa intendi Tio?” Domandò Ellie con aria confusa.
“Mi riferisco a Misty, mi sembrava di conoscerla ed ora mi sono ricordato il perché!” Continuò l’azzurro felice.
“Sarebbe?” Chiese Alisa, un sopracciglio innalzato e lo sguardo puntato sull’amico.
“Misty è un Capopalestra, La Capopalestra di Celestopoli!” Concluse Tio, soddisfatto.
E così nel Percorso 1 riecheggiarono nuovamente grida di dolore…







Note dell’Autrice:
Inizio con lo scusarmi per il mio ritardo, tra Scuola ed impegni è davvero difficile trovare tempo per scrivere.
In questo capitolo non compaiono altri OC, ma abbiamo invece il ritorno di una nostra vecchia conoscenza XD; vi assicuro che nel prossimo vedremo comparire diversi OC, quindi abbiate un po’ di pazienza.
Passando alle recensioni, vedo che molti di voi già iniziano a speculare riguardo alla trama e l’identità dei vari personaggi; purtroppo non posso dire nulla in merito, ma alcuni di voi sono molto vicini alla risposta.
Ora, una richiesta non da poco: Personalmente ho trovato veramente difficile descrivere la lotta tra Riolu e Corsola, se qualcuno di voi volesse consigliarmi un metodo da seguire, sarei molto grata; il problema sono le ripetizioni in cui si rischia di cadere, la lotta va avanti come un elenco puntato e questo porta a dover utilizzare i nomi dei Pokémon troppo spesso. (Mi riferisco soprattutto a lotte di Pokémon potenti che possono durare molto.)
 
Per concludere, non posso far altro che ringraziarvi nuovamente per le belle parole che lasciate e dei vari consigli, veramente grazie di cuore! ^^
Vi invito a lasciare qualche parola come Recensione se apprezzate la storia, un bacione a tutti e a presto con il prossimo capitolo Rivals!
Shirona

Tio: http://it.tinypic.com/r/ab1fes/9  
   
 
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