Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: jarmione    05/10/2016    2 recensioni
Col passare del tempo Alice e il cappellaio, assieme ad iracebeth, il signore del tempo e mirana, hanno dato alla luce i loro rispettivi eredi.
I figli del tempo tirano brutti scherzi agli altri ma Byron, figlio maschio di iracebeth e tempo, ha una capacità ereditata dal padre, conosce il futuro e un giorno, nel volerlo sbirciare, scopre qualcosa che non intende rivelare sotto consiglio della madre, che nutre ancora rancore verso la sorella la cui figlia è amata da tutti a differenza dei suoi ragazzi. La vittima preferita dei due è tarriannah , figlio di Alice e il cappellaio. Un ragazzo timido e impacciato, grande amico della figlia di mirana e futura erede di saggezzolandia
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Alice Liddell, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! La volta scorsa ho dimenticato i ringraziamenti! Perdonoooo.
Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono e chi legge silenziosamente.
In particolare LadyJulia, senza la quale questa storia non avrebbe vita e non esisterebbe.
Buona lettura ciauuuuuu



"Stai bene? Sembri agitato" disse Lily rivolta a Byron.
Quella sua confessione l'avevo messo nei guai.
Sapeva che sua sorella lo avrebbe ucciso se avesse fiatato e dal momento che lo aveva fatto, si sentiva già il cappio al collo.
Suo padre era così impegnato che se fosse scoppiata una guerra lui non se ne sarebbe accorto.
Se avesse, invece, parlato con sua madre avrebbe ottenuto una carezza, un dolcetto e nient'altro, lei avrebbe appoggiato Iriza.
Era diventato dello stesso colore dei capelli di Lily.
"Per me pensa a quale morte andrà incontro grazie ad Iriza" scherzó Tarriannah
"Taran!"
"No Lily, lo stolto ha ragione"
"Che ti dicevo?" Disse fiero Taran, sorvolando sulla parola stolto.
Lily gli lanció un occhiataccia e poi riguardó Byron
"Se mia sorella sa che ho parlato mi farà a pezzi...oddio, già vedo la mia testa rugosa e in miniatura sulla sua parete accanto alle altre" si passò le mani fra la faccia e i capelli.
"Tua sorella ha teste rugose in miniatura!?"chiese schifato Taran 
"Non mi ci far pensare" prese un dolcetto e lo mangió con foga "voglio morire...ma non così"
"Se vuoi ci penso io" Taran gemette a causa di una gomitata ricevuta da Lily.
"Sta tranquillo, mia madre ti proteggerà" lo rassicurò la principessa "penserà lei e la mamma di Taran a sistemare tutto"
Byron annuì, anche se si sentiva sempre meno rassicurato.
"Forse è meglio se vado" si alzò "non voglio recare altro disturbo"
"Byron..."
"Ci si vede Lily" sorrise e poi guardò Taran "smilzo"
"Testa d'uovo" ennesima gomitata da parte di Lily.
Quando Byron uscì, sospirarono e raggiunsero gli altri sul terrazzo.
La lepre, Mally e i gemelli erano intenti a discutere a voce alta e fare guerre fra di loro per prepararsi a qualsiasi attacco, mentre Bayard osservava verso la porta del castello.
"Bayard" Lily si avvicinò al segugio e lo accarezzó "mia madre dov'è"
"Con Alice lì dentro e..."non fece in tempo a finire la frase che Mirana e Alice spuntarono dalla porta del castello.
Mirana sfoggiava un enorme sorriso e Alice in aria cupa.
"Noi siamo pronti Alice!" Esclamò Mally sfoderando il suo ago che fungeva da spada ed esultando "abbasso le capoccione maledette!"
Tutti si unirono al coro, tranne Bayard.
"Che succede mia cara?"
Alice non rispose e alle sue spalle apparve lo stregatto
"Alice non è pronta per il lieto evento" disse con voce calma "bisogna essere matti per esultare per certe cose vero? In un momento come questo"
Bayard non ci mise molto a collegare, mentre gli altri ci stavano ancora ragionando.
"Madre" Taran si avvicinò "intendete dire che..." Lanciò uno sguardo veloce al ventre di Alice e poi incrocio i suoi occhi, restando senza parole.
Lily era felice per Taran, anche a lei non sarebbe dispiaciuto un fratello o una sorella.
"Congratulazioni!" Anche Mally aveva finalmente capito.
I gemelli si guardarono e, anche se non ci erano ancora arrivati del tutto, si avvicinarono "complimenti!"
"Non ho capito" il leprotto era confuso e rimase in disparte.
Fu inondata dai complimenti ed infine decise di tornare a casa.
Taran fece cenno a Lily che si sarebbero rivisti e segui la madre con i suoi amici.
"Vi sentite bene madre?" Chiese vedendo la faccia da funerale di Alice "avete l'aria stanca e triste"
"Sto bene caro" rispose con un lieve abbozzo di sorriso.
Non era pronta ad affrontare il cappellaio, che sicuramente era intento a piangere sulla tavola distrutta.
Aveva esagerato, lo sapeva bene, ma il cappellaio era difficile.
A lei sembrava di avere un altro figlio a cui badare e adesso che era davvero in arrivo aveva bisogno di molto più aiuto.
Non avrebbe dato tutto il peso a Taran.
Venne ridestata dalle urla dei suoi amici, che avevano visto la tavola disfatta e le tazze rotte a terra.
Il cappellaio era seduto sui gradini di casa, in silenzio e con lo sguardo basso.
"Ma che è successo qui?" Chiese Taran, mentre tuttigli altri si radunavano attorno alle tazze e le osservavano con aria disperata.
Alice non rispose e si avviò verso casa ignorando il cappellaio, che aveva fra le mani l'anello di Alice.
Entró e chiuse la porta andando a sdraiarsi sul letto con gli occhi verso il soffitto.
Che cosa avrebbe fatto? Sapeva di aver esagerato e doveva chiedere scusa ma allo stesso tempo non aveva voglia di farlo.
Non voleva vedere il cappellaio, non per il momento.
Si portò le mani al ventre e sospiró.
Un nuovo arrivo, non cercato e non desiderato.
Non aveva intenzione di avere altri figli e non si capacitava del perché fosse successo, ormai capitava così di rado che il cappellaio la toccasse da non avere neanche più il desiderio.
Che fosse stata l'ultima volta che era successo? Circa un mese prima?
Non lo sapeva neanche lei e la cosa che l'aveva lasciata senza fiato era il colore della luce che l'aveva avvolta poco prima.
Era argento...argento era il colore opposto all'oro...oro era il colore uscito con Taran.
Taran era maschio e l'opposto di maschio era femmina.
Le cose non potevano andare peggio.
"Osservare il soffitto mi è sempre piaciuto" la voce del cappellaio irruppe nella stanza "l'altro giorno ci ho visto un coniglio rosa con le orecchie lunghe come i tuoi capelli" ridacchió ma torno subito serio vedendo che la moglie non reagiva.
Si avvicinò a lei e si sedette sul letto.
"Ehi Alice" mormorò "ti va una tazza di the?"
Alice fremette.
La stava prendendo in giro?
Gli lanció un occhiataccia così furiosa che Tarrant sussultó
"Che ho detto?"
"Che hai detto?" Ripetè Alice "mi prendi in giro Tarrant?"
"No perché?"
"Pensi che prima scherzavo? Basta questo the! Non risolve i problemi e mai li risolverà!"
Tarrant abbassó lo sguardo
"Non risolverai niente Tarrant!" Quasi urlava nel parlare "non risolverai i tuoi problemi e nemmeno quelli in cui cacci me hai capito?"
"Ma io non ti caccio nei guai" il suo tono infantile faceva irritare di più Alice
"A no?"
"No non mi sembra"
"Allora pensa all'ultima volta che mi hai toccata e poi ne riparliamo" si alzó dal letto e scese in giardino, dove i suoi amici stavano sistemando tutto assieme a Taran.
Il cappellaio non capì e la segui, sotto lo sguardo dei ragazzi.
"Alice!"
"Lasciami in pace Tarrant"
"Madre che succede?" Intervenne Tarriannah, non sapendo come mai litigassero così.
Alice andò un po' più avanti e si fermò, mentre Tarrant osservava il figlio.
"Niente"
"Come niente!? State litigando!"
"Incomprensioni...meno male che ho te" sorrise al figlio e allungó le mani verso le sue spalle "tu mi capisci, sarai grande e diventerai grande" disse "sarai un bravo cappellaio"
Taran rabbrividì e fece un passo indietro
"Un cappellaio?"
"Si!"
"...E...cosa ci fa credere che voglio fare il cappellaio?"
Il cappellaio si immobilizzó "È la tradizione, ogni discendente della famiglia Hightopp diventa cappellaio"
"Ma io non voglio farlo!"
"Oh si che lo farai"
"Ma anche no!" Ribattè "io non sono come voi e non intendo diventarlo, vi siete fatto un idea sbagliata"
"Taran..."
"Perdonatemi padre, io non sono come voi" indietreggió ancora e se ne andò in casa.
Alice, a quel punto, capì parecchie cose.
Capì il perché, diciassette anni prima, il cappellaio le aveva chiesto di avere figli.
Non perché lo volesse ma perché aveva necessità di un discendente.
Allora, anche la bambina che aspettava era per lo stesso motivo, l'avrebbe fatta diventare cappellaia...anche se non era stata cercata.
"Come hai potuto"
"Alice!"
"Stammi lontano Tarrant!"
"Dimmi cosa ti ho fatto!"
"Arrivaci da solo"
"Non lo so!"
"ASPETTO UN BAMBINO!"
Per un attimo ci fu silenzio e poi, la prima cosa che si udì furono le urla isteriche del leprotto, che correva tenendosi le orecchie e si strappava i peli disperato.
Aveva appena realizzato quello di cui tutti parlavano dal castello.
Nessuno sembrava badarci.
"Che cosa?"
"Mi hai sentito bene...ed è femmina"
"Davvero?"
Chi tace acconsente.
Tarrant fece uno strano verso e cadde a terra svenuto.
Ci fu un vociare unico e tutti si riunirono attorno a lui.
"Cappellaio svegliati!" Gridó Mally strattonandolo per la manica.
Lo stregatto apparve dietro a Tarrant "Ci penso io" lentamente prese il cilindro sulla testa di Tarrant.
Sentendo un vuoto sopra di se, il cappellaio si risvegliò.
"Il mio cappello!" Lo stregatto glielo rimise in testa "oh meno male" poi guardò Alice tornando serio
"Stai bene?" Chiesero tutti e lui annuì
"Alice..." la guardò negli occhi "è vero?"
Alice annuì "Si...si è vero"
Un altro gemito e Tarrant sveni di nuovo.
  
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