Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: samy_97_    05/10/2016    5 recensioni
[Sequel di "Set Fire To The Rain": tornano Sesshomaru, Ayame, Kagome e Inuyasha, questa volta alle prese con un particolare viaggio nel tempo, che li porterà nella famosa Epoca Sengoku.]
"Era una bellerrima giornata di sole, gli uccellini cinguettavano e l’amore della mia vita mi teneva teneramente tra le braccia.
Ahahahah, e voi ci credete anche!
Come se io potessi avere una giornata da normale mezzodemone diciottenne.
[...]
-Cosa hai intenzione di fare?- ringhio, riuscendo a trattenere a stento il mio lato demoniaco che si ribella affinché lo lasci uscire.
-Cosa ho intenzione di fare, mia combattiva Ayame? Ho intenzione di fare un bel viaggetto nel passato e, udite udite, voi tutti sarete i miei accompagnatori.- "
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Songs of Life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I Will Always Find You

 

 

 

3. Dice il saggio: se vuoi avere salva la vita, mai utilizzare la frase “poteva andare peggio”.

 

Io e Kagome arriviamo in mezzo al gruppo di demoni e non, passati e futuri e tutti fanno un silenzio di tomba, incuriositi dal nostro arrivo e, probabilmente, dalla nostra stessa presenza. Come poco prima, lancio un’occhiata generale: la Kagome del passato è talmente confusa che non sa se contenere la sua stessa curiosità o darle sfogo, Inuyasha e Sesshomaru del passato ci guardano in cagnesco -santo cielo, devono essere stati proprio scioccati da questo mescolamento di identità!-, mentre Inucchan ha il faccino da cane bastonato. -Kagome…- sussurra, mentre la mia amica rivolge un sorriso a Sango e Miroku ignorando completamente il fidanzato.

Io non posso fare a meno di ghignare divertita, ma sono costretta a spostare la mia attenzione alla piccola Rin, che mi è corsa incontro e mi è saltata in braccio.

-Avevo tanta voglia di rivederti, Aya-chan.- mi dice, con la sua vocina sottile sottile.

Io ridacchio, abbracciandola. -Anche io, piccolina.- le sussurro all’orecchio, incontrando lo sguardo castano del mio Maru. Gli faccio l’occhiolino, mentre lui mi rivolge un microscopico sorrisino confuso.

Mi perdo per un attimo nei suoi occhi e solo le parole sussurrate di Miroku mi distolgono da lui.

-Guarda, Kagome:- dice alla studentessa vestita in verde -sembra che tra Sesshomaru del futuro e la ragazza assomigliante alla piccola Rin ci sia una certa affinità.- Kagome mi guarda spalancando gli occhi, mentre sento Inuyasha trattenere il respiro, infastidito: se solo sapesse che scenata ha fatto il suo sé del futuro quando l’ha saputo!

Non ho il coraggio di voltarmi verso il Principe dei Demoni Ghiacciolosi che, a causa di tutte le rivelazioni di quella giornata, avrebbe tranquillamente potuto avere una crisi di nervi dopo le parole del monaco: solo i Kami sanno quanto ci aveva messo il mio Maru per accettare tutta quella situazione e non sono nemmeno certa di come abbia realmente preso la perdita dei suoi poteri demoniaci.

Metto giù Rin-chan e sto per girarmi verso Miroku per ricordargli che, disgraziatamente per lui, anche io ho un nome, quando mi squilla il cellulare.

Guardo i miei fratelli e Kagome allibita per qualche attimo, poi mi affretto a rispondere.

-Pronto?-

-Ayame, tesoro, dove siete?- dice la voce di mio padre, dall’altra parte dell’apparecchio.

-Oh, papà!- esclamo, sentendo la speranza invadermi il cuore. Non avevo capito di quanto fossi stata tesa fino a quel momento.

-Ayame, cosa è successo?- mi chiede Inu Taisho, la voce un po’ distorta dal cellulare, ma sempre dolce.

-E’ successo un…un… una catastrofe!- dico, allontanandomi di qualche passo, nervosa e agitata.

-Come una catastrofe?!?- grida la voce di mamma, più alta di qualche ottava.

-La macchina di Maru si è fermata in mezzo all’autostrada e abbiamo fatto un pezzo di strada a piedi, e c’erano quei corvacci…-

-Corvacci?- chiede mio padre, stranito.

-Si!- dico, -ma non è importante. Ad un certo punto è spuntato Kyosuke e non-so-come ha… rubato i poteri demoniaci di Maru e…-

-Come rubato i poteri demoniaci?- esclamano forte gli altri due, costringendomi a togliermi il cellulare dall’orecchio, certa che l’urlo dei nostri genitori si sia sentito fin dall’altra parte del Giappone. Maru alza leggermente un sopracciglio.

-E poi ci ha spediti nell’epoca Sengoku.- termino.

Tre secondi di silenzio.

-Ma Sesshomaru sta bene, vero? Vero???- mi chiede trafelato papà, con un tremito nella voce.

-Si, sta bene. Fisicamente.- aggiungo, dopo averci pensato un attimo.

Sento mamma e papà sospirare.

-Ve lo passo?- chiedo loro, ben sapendo che sarebbe stata la loro prossima richiesta.

-Si, grazie cara.- mi risponde mamma, così io passo il cellulare a Maru.

Vedo con la coda dell’occhio un Inuyasha sorpreso guardare Sesshomaru: gli sguardi dei due fratellastri si incontrarono qualche secondo, entrambi con la stessa espressione confusa e sorpresa, sebbene, lo ammetto, sia abbastanza strano immaginare Sesshomaru con un’espressione. Tuttavia, mi dico, probabilmente ciò è dato al fatto che io abbia chiamato papà suo padre. E forse anche perché tale padre si è dimostrato molto più preoccupato per lui di come si sarebbe dimostrato a quel tempo.

-Figliolo? Stai bene?- sento nostro padre chiedere, così riporto tutta l’attenzione a Maru e al mio cellulare stretto tra le sue -bellissime- mani.

-Si… credo. Si.- aggiunge, sembrando più sicuro di sé.

-Ma sei sicurooo?- grida mia madre, probabilmente spaventata che lui non la senta.

-Certo, Izayoi. Non ti preoccupare.- risponde Maru, facendo trasalire l’Inuyasha del passato.

Certo: Izayoi era anche il nome della sua madre naturale e di certo non può sapere che nostra madre è la sua reincarnazione.

Sorrido dolcemente, cercando di non farmi notare, a causa del tono di voce e delle parole di Sesshomaru. Avendo le sue due “versioni” così vicine, è facile fare un confronto ed è altrettanto facile notare le enormi differenze.

-Figliolo.- sta dicendo papà. -Dovrei essere in Europa: se mi veniste a cercare…-

-No.- lo interrompe Maru. -Ce la caveremo.- assicura, con le stesse parole che aveva usato per convincermi ad andare a cercare Kagome pochi minuti prima.

Non sento la risposta di mio padre, distratta dal discorso che avevano intrapreso i due Inuyasha, Miroku, Sango e la Kagome del passato che, ogni tanto, si premurava di lanciare qualche occhiatina a Kacchan, probabilmente per chiedersi quale sarebbe stato il momento giusto per andarle a parlare.

-State attenti.- dice nostro padre. -E prendevi cura gli uni degli altri… specialmente di Inuyasha.- aggiunge dopo una piccola pausa. Io e Maru ci scambiamo uno sguardo d’intesa e dopodiché Maru tranquillizza nuovamente i nostri genitori.

-Certo. Staremo attenti noi a Inuyasha.- dice, mentre Inucchan si gira verso di noi sentendosi preso in causa.

-Cosa?!?- domanda, con una divertentissima espressione da trota ammuffita.

-Papà dice che ti dobbiamo tenere d’occhio.-

-Cosa? Ma non è vero!-

-Si, figliolo.- risponde Inu, accondiscendente.

-No!-

-Si.-

-Ayame è più piccola! Ha meno esperienza!-

E adesso cosa cavolo c’entro io?!?

-Tua sorella è più giudiziosa.- afferma lui, sempre con tono accondiscendente, come se stesse spiegando al figlio perché non doveva accettare caramelle dagli sconosciuti.

-Si, Inucchan, tua sorella è più giudiziosa.- ripeto io, sottovoce, guardandomi le unghie con finta modestia.

-Su questo ho parecchio da obiettare.-

-Cosa vorresti dire, imbecille?- esclamo io, già immaginando dove voleva andare a parare.

-Dico semplicemente che le tue scelte sono alquanto… discutibili.-

Io stringo i pugni. -Come ti permetti, razza di… di… pechinese rabbioso!- ringhio, avvicinandomi di qualche passo verso di lui con tutta l’intenzione di prenderlo a pugni.

Se si azzarda a insultare di nuovo l’amore della mia vita si sarebbe ritroverà senza denti in un batter d’occhio!

-Ayame, tesoro, sii giudiziosa.- dice mio padre, dalla cornetta.

Io mi blocco sul posto e ghigno rivolta a Inucchan, che assottiglia gli occhi e mi lancia un’occhiata terribile, prima di voltarsi a sua volta e andarsi a sedere a ridosso di un albero, imbronciandosi.

Roteo gli occhi, anche se ormai non mi stupisco più dei comportamenti di Inucchan, e prendo dalle mani di Maru il mio telefono che mi affretto a rimettere in borsa.

Non so per quale Kami, ma questa mattina prima di scendere dalla macchina ho avuto la geniale idea di portarmi dietro la borsa, con il cellulare, l’IPod e qualche altra utile cosuccia come la mia spazzola portatile e un paio di pacchetti di chewing gum alla menta. Si, li ho comprati proprio perché alla pubblicità dicono sempre che fanno diventare i denti color “biaco-accecante-come-una-luce-da-camera-operatoria”, ma credo che, alla fine, sia solo l’ennesima bufala. In ogni caso, sono buoni.

-Quindi voi siete… venuti dal futuro?- domanda titubante Kagome, aggrottando le sopracciglia.

Inucchan si limita ad annuire un volta sola, evitando di guardarla in faccia.

-Come avete fatto? Sono certa di non avervi mai visto al Pozzo Mangiaossa.-

-Pozzo Mangiaossa?- chiede Kacchan, guardando la sua gemella negli occhi. Entrambe si fissano per qualche secondo, poi distolgono lo sguardo quasi contemporaneamente.

-Siamo arrivati con una delle Perle Ako.- interviene Maru, squadrando tutti i presenti con i suoi penetranti occhi neri.

Perle Ako? Non credevo si chiamassero così.

-E che diavolo sono?- esclama Inuyasha, con tono tagliente e diffidente.

-Semplice:- risponde Maru, paziente. -sono perle che permettono di viaggiare nel passato per un periodo limitato di tempo.-

-Impossibile! Lo saprei sicuramente se esistessero gemme di questo tipo!-

-A quanto pare non lo sai, Inuyasha.- esclama Sesshomaru di questo tempo, tagliente, e guardando il fratellastro con la sua solita espressione gelida.

Rabbrividisco: sono quasi certa che Sesshomaru sarebbe capace di portare una tormenta di neve con la sola potenza del suo sopracciglio inarcato.

Scuoto la testa e mi vado sedere vicino a Kacchan, intrecciando le dita con le sue, per darle un po’ di conforto. Lei mi sorride e io mi limito a strizzarle l’occhio, complice.

-Quindi provenite dal futuro, come Kagome?- ci chiede Sango, parlando per la prima volta.

-Si.- dico io. -Dal ventunesimo secolo.-

-E tu… sei me?- chiede Kagome, girandosi nella nostra direzione e guardando la mia amica.

-No. Sono la tua reincarnazione.- le spiega, con un mezzo sorriso, cercando di non incontrare lo sguardo di Inucchan, che la sta ancora fissando da dietro Kagome.

Io incrocio le braccia sotto il seno.

-Qualunque sia la spiegazione, dovete tornarvene a casa! Siete assolutamente fuori luogo e qui ci sono parecchi problemi da sistemare: di certo non potete restare a disturbare Padron Sesshomaru!-

Ah, mi sembrava strano che il rospo non ci avesse ancora messo la lingua!

-Jaken, stai zitto.- lo zittisce immediatamente Sesshomaru.

-Ma padrone…-

-Il tuo padrone ha detto zitto.- dice a mezza voce Miroku, dandogli una botta in testa con il suo bastone da monaco.

Io ridacchio con una mano davanti alla bocca, seguita da Rin, che, probabilmente, ha visto quella scena mille volte.

-Tralasciando la rana, sapete come tornare a casa?- ci chiede Miroku, guardandoci alternativamente e, nello stesso tempo, tenendo d’occhio Jaken. Sapevo dai racconti di Inuyasha che avrebbe potuto purificarlo immediatamente, se avesse voluto.

-E’ la grandezza della perla che indica quanto tempo dura il viaggio nel passato.- dico.

-E questa quanto era grande?-

Io e Maru ci guardiamo per qualche istante e, ancora, non riesco a capacitarmi di quanto sia bello anche da umano. Io, al contrario suo, da umana sono talmente sciatta da fare paura.

-Parecchio.- concludo, dopo qualche secondo di silenzio. -E comunque, prima di tornare, dobbiamo recuperare i poteri demoniaci di Sesshomaru.- dico, evitando di usare il diminutivo: non è il caso di metterlo più in imbarazzo di quello che si sente.

-E perché mai?- chiede Inucchan, uscendo dalla sua nube di depressione e ostilità.

-Perché mai?- chiedo io, allibita. -Che domande sono, Inuyasha?-

Mio fratello non risponde, mentre Kacchan sbuffa e dice qualcosa che assomiglia terribilmente a un: -Che infantile…-

In ogni caso, io sono totalmente d’accordo.

-Inuyasha!-

-Sarà pericoloso.- sussurra, ma vedo già che non è convinto di quello che dice. Dopo tanti anni e specialmente negli ultimi mesi, deve essersi affezionato parecchio a lui.

-E chi se ne frega. E’ tuo fratello, più di quanto lo sono io.-

E qui il discorso cade.

 

-Chi?!?-

-Na-ra-ku.- mi fa lo spelling Miroku, mentre mi si avvicina lentamente da dietro. -Ma non ti devi preoccupare, dolce signorina: ci sono gli uomini che ti proteggeranno!- conclude, prima di palparmi il sedere. Il Miroku di quest’epoca deve adorare i jeans, dato che è tutto il tempo che fissa le mie gambe e quelle di Kagome.

Con un movimento fulmineo -prodotto di molti anni di allenamento- gli stampo una cinquina su una guancia, seguita da Sango che gli cala in testa una specie di boomerang gigante.

-Beeeello quello! Cos’è?- chiedo, indicando con il dito l’oggetto e ignorando il monaco che prende a scusarsi con Sango, usando lo stesso tono e gli stessi soprannomi di quello del mio tempo. Prevedibile.

-Si chiama Hiraikotsu ed è la mia arma da sterminatrice: è costruito con ossa di demone.-

-Oh.- sussurro, guardando ammirata Hiraikotsu e pensando che deve essere un’arma immensamente pesante. -Lo usi spesso su Miroku?- chiedo, gioviale, facendo scoppiare a ridere la giovane sterminatrice.

-Certo. La sua perversione non ha limiti.- mi risponde, alzando gli occhi al cielo.

-Comunque, saremmo felici se viaggiaste con noi.- dice Kagome, rivolgendosi alla sua gemella e sorridendole timidamente.

-Che cosa?!?- esclama Inuyasha, seguito a ruota da mio fratello. Le loro voci, identiche, si sovrappongono per qualche istante e mi sembra di sentire un eco.

Io e le due Kagome ci scambiamo occhiate ironiche.

-Non abbiamo assolutamente bisogno di viaggiare con loro! Recupereremo i poteri demoniaci di mio fratello e aspetteremo di tornare a casa!- ci dice Inucchan, facendo inarcare un sopracciglio a Maru. Effettivamente, ora che ci penso, sono rare le volte che Inucchan si rivolge a Maru chiamandolo “fratello”.

-Non avevi detto tu che “sarebbe stato pericoloso”? Più siamo, meglio è.- dico, incrociando le braccia.

-Ayame ha ragione.- dice Maru e sono certissima che quelle parole gli costino davvero molto. Per un attimo, mi rendo conto di ammirarlo davvero per come sta affrontando la sua situazione e mi riprometto di parlargli il prima possibile.

Inucchan sbuffa. -Perché diavolo oggi nessuno mi da retta?!?- chiede, senza rivolgersi a nessuno in particolare.

-Perché dici idiozie.- dice glaciale Kacchan, non guardandolo in faccia e chinandosi a prendere la sua borsa.

Rimango per un attimo a bocca aperta e fisso la mia amica. Wow, che caratterino ragazzi!

-Kacchan, mi sorprendi ogni momento di più.- le sussurro. Lei mi guarda maliziosa e io mi ritrovo con un espressione da trota: impossibile che quella sia la Kagome che conosco! Cosa le è successo da un momento all’altro? E’ stata sostituita e io non me ne sono accorta?

La guardo recuperare la sua borsa e avvicinarsi alla sua gemella. -Ci avviamo? Da qualche parte dovremmo pure iniziare a cercare, no?- domanda, mentre Miroku le si avvicina di soppiatto e le palpa il sedere, subito colpito da Sango. Ma non gli bastano tutte le botte che si prende durante il giorno, a quello là? E’ puro masochismo!

Rin mi si avvicina correndo e si volta in direzione di Sesshomaru.

-Signor Sesshomaru!- chiama con la sua vocina squillante. Il demone bianco si gira, mentre io alzo un sopracciglio in direzione della bambina.

-Signor Sesshomaru, la prego: andiamo anche noi con Ayame e gli altri?-

Spalanco gli occhi sorpresa e guardo anche io il demone supplicante: sarebbe stato splendido restare con Rin durante la mia permanenza nel Sengoku.

Mi sembra di sentire l’Inuyasha del passato protestare vivacemente, subito zittito da Kagome. In ogni caso, dubito che la sua opinione in questo ambito sarebbe stata importante.

-Non dire sciocchezze, Rin! Di certo il padrone non viaggerà mai con questa genta…-

-Si.-

Jaken si zittisce di botto, con la bocca ancora spalancata e si volta verso il suo padrone. Vedendo l’occhiataccia che quello gli sta rivolgendo, si sbriga a inchinarsi e a blaterare qualche scusa, che Sesshomaru prontamente evita.

Da parte sua, la piccola Rin mi sorride a trentadue denti e mi salta in braccio, cingendomi il collo con le due braccine. -Che bello, Aya-chan, viaggeremo insieme!-

Io non le rispondo, troppo occupata a fissare Sesshomaru che, dopo aver brillantemente esposto la sua idea, si incammina, seguito da Jaken tutto omaggi e inchini.

-Sesshomaru, dannato, dobbiamo andare dall’altra parte: Naraku è per di là!- esclama Inuyasha, indicando la direzione con lo spadone che in mano sua sembra leggero come una piuma.

-Non stiamo andando a cercare Naraku.- risponde lui, continuando a camminare e non degnandolo neanche di un’occhiata. Quando si dice freddo come un iceberg…

Mi giro verso il mio ragazzo e lo guardo con un sopracciglio alzato: che è preso al suo sé passato, tutto d’un tratto?

Lui fa spallucce e ci supera, andando dietro al gruppo che si stava iniziando a muovere.

-Io gli uomini non li capirò mai.- dico a Rin, mentre lei ridacchia ancora tra le mie braccia.

Mi incammino anche io, rimanendo in coda al gruppo. Dunque: due Sesshomaru, due Inuyasha, Miroku depravato, Sango sterminatrice, due Kagome, tra cui una incazzatissimissima, un nanetto rompiballe e come dimenticare la piccola Rin? Ah, si, ci sono anche io.

Insomma: gruppo vacanze Sengoku, si parte!!! Dopotutto, poteva andare peggio no?

 

 

 

Angolino dell’autrice: Buonasera a tutti! Non vedevo l’ora di pubblicare questo capitolo: Ayame e gli altri fanno conoscenza con gli abitanti del Sengoku, ovviamente interrotti da Inu e Izayoi, preoccupatissimi per i loro tre pargoli. Ho cercato di dare spazio a tutti i personaggi (anche a Jaken!), al meglio che ho potuto: spero di aver fatto un lavoro passabile.

Vi ringrazio infinitamente per le recensioni e per aver letto questa storia: siete dei tesori, tutti voi! Fatemi sapere cosa pensate del capitolo e alla prossima ;*

Sami

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: samy_97_