Chissà se al mondo, da qualche parte, esiste qualcuno così fortunato da amare senza soffrire, qualcuno che affonda il viso in una rosa senza spine e ne aspira l'aroma senza ferirsi.
Chissà.
O perlomeno che soffre, sì, ma [ragionevolmente]..per quanto poi possa essere ragionevole l'amore.
Qualcuno che al massimo litiga per inezie e poi fa pace, qualcuno che non conosce questa sensazione di viscere che si infiammano e cuore che si raggela.. nei libri si parla sempre del contrario: cuori spezzati e freddo allo stomaco.
Chi ha scritto quei libri non amava Draco.
(Amava! Ma è poi amore questo?)
A causa sua ho provato addirittura il desiderio piú inconfessabile, ignomignoso, credo anche senza precedenti che una strega, specie se dal sangue puro e
antico come il mio, possa concepire: se Draco stesso, o mio padre, o peggio mia madre, lo sapessero mi caverebbero gli occhi cosicché io non li possa più guardare in viso.
Ebbene sì: ho desiderato d'esser Babbana. E non solo, ma che lo fosse anche lui! È vergognoso, lo so, anche solo immaginare noi due, con la nostra ascendenza e col nostro lignaggio, come luridi Babbani!
Ma se lo fossimo, non ci troveremmo in mezzo a una guerra. Usciremmo a mangiare un gelato tenendoci per mano, andremmo al cinema (penso si chiami così) e ci baceremmo a lungo nelle ultime file. E poi ci sposeremmo e saremmo uniti come Lucius e Narcissa, ma più fortunati, e vivremmo in una bella villa accogliente, non in una gelida magione soggiogata da maghi oscuri. Se fossimo Babbani non saremmo in guerra e Draco apparterrebbe a me, non all'Oscuro Signore. L'Oscuro Signore è divertito dal nostro amore: per lui è una magnifica...magica occasione per piegarci ancora di più al suo volere: a entrambi è sufficiente la sua minaccia di far male all'altro per farci scattare sull'attenti, rassegnati al suo volere per terrore..Oh esser Babbana, e non sapere nulla di maledizioni e purezza del sangue e stupidi ragazzi sfregiati in fronte. E sapere il cuore di Draco traboccare solo di limpido amore per me, non di nera e vischiosa paura del Signore Oscuro, che è per il nostro amore e per tutto il mondo magico come petrolio sulle ali di un gabbiano: ci impedisce di spiccare liberi il volo.