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Autore: LobaTheNerd    07/10/2016    2 recensioni
Stiles Stilinski é un orfano che,dopo la morte dei suoi genitori,si ritrova costretto a servire la sua matrigna e i suoi fratellastri,che fanno di tutto per rendergli la vita un inferno.
Derek Hale é un principe che non vuole sposarsi e che preferisce passare le sue giornate a cavallo,piuttosto che stare agli obblighi reali.
Ma quando il destino deciderà di farli incontrare,nulla sarà più come prima.
Specialmente dopo un ballo a palazzo,quando i due sono determinati a ritrovarsi a tutti i costi.
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Sterek Cenerentola!AU #No lupi mannari / Tutti umani (o quasi)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  Capitolo 7


Lasciatosi alle spalle la sala da ballo,Stiles seguì Derek lungo un corridoio ornato da dipinti di vario genere,dai semplici paesaggi a gloriose scene di battaglia,ma anche ritratti.

Uno in particolare colse l'attenzione del castano: era un ritratto della famiglia Hale,molto prima dell'incendio che costò loro la vita.

Riconobbe la Regina Talia,seduta compostamente sul suo trono con espressione regale. Tuttavia sorrideva,mentre stringeva in braccio una bambina dagli occhi vispi,quella che Stiles presumette fosse la Principessa Cora da piccola.

Alla destra della regina stava una versione più giovane di Re Peter,il quale poggiava la mano sulla spalla di un Derek adolescente,il quale ,a sua volta,stringeva la mano della defunta sorella Laura,colei che sarebbe dovuta diventare la legittima erede al trono.

La famiglia reale sembrava essere molto felice in passato. Probabilmente felici quanto lo era stata la famiglia Stilinski prima della morte di Claudia.

Il Derek del dipinto era forse il più felice del gruppo,e a Stiles ricordò molto di sé stesso.

Con stupore si rese conto che, malgrado la differenza di ceto sociale,lui e il principe avevano parecchie cose in comune: entrambi avevano perso i genitori prematuramente,ed entrambi portavano sulle spalle la responsabilità della propria casa,anche se in modo differente. Derek aveva i suoi obblighi reali ed era destinato a succedere a Peter come Re,mentre Stiles portava avanti la villa di famiglia stando dietro, nel frattempo, ai capricci della sua matrigna e dei suoi fratellastri.

"E' un bel dipinto,non é vero?"

La voce del vero Derek,dietro di lui,lo riportò alla realtà con un sussulto.

"Ehm...si,é molto...cioè..sembrate molto felici" rispose,imbarazzato.

"E' vero" annuì il principe,guardando anche lui il ritratto con un velo di malinconia. "In realtà é uno dei miei preferiti. Ora che non sono più qui ho un modo per ricordarli. Tutti tranne mio zio,ovviamente"

"Almeno tu hai un loro ritratto" commentò triste il castano. "Io non ho nulla che me li ricordi se non la mia casa"

Derek spostò lo sguardo dal ritratto agli occhi di Stiles,il quale vi lesse comprensione ed empatia. "Anche tu hai perso i tuoi genitori? Mi dispiace."

In genere Stiles non sopportava dover ricevere le condoglianze altrui,ma Derek non lo stava compatendo,perché era l'unico che potesse veramente capire cosa volesse dire rimanere orfani in tenera età.

"Vogliamo andare?" ruppe il silenzio il moro,facendo cenno a Stiles di seguirlo.

"Oh,uhm...certo" balbettò il castano. "Hai detto che volevi mostrarmi qualcosa. Che cos'é?"

"Lo vedrai" rispose semplicemente Derek,dandogli un sorriso divertito alla curiosità del giovane.

Man mano che avanzarono ebbero modo di approfondire la loro conoscenza.

Stiles scoprì che Derek era un appassionato lettore,soprattutto di leggende sui lupi  mannari,il che suscitò l'ilarità del più giovane,seguito da un "Allora sei davvero un Sourwolf!" seguito da uno sbuffo e un'alzata di occhi al cielo da parte del moro.

Apprese anche che il principe era un abile spadaccino e che amava passare le sue giornate a cavallo,con grande disappunto di suo zio.
Derek arrivò anche a confidargli quanto odiasse i suoi obblighi reali e di come desiderasse essere una persona normale,in modo di poter avere tutta la libertà desiderata.

Stiles raccontò a Derek della sua infanzia,di come era solito giocare a nascondino con i suoi amici,e anche di quella volta in cui Scott aveva cercato di impressionare Allison portandole dei fiori colti dal giardino di Bobby Finstock,il loro ex insegnante e istruttore sportivo,solo per essere scoperto e rincorso per tutto il villaggio da un furente coach (ovviamente non facendo nomi) e tanti altri aneddoti. Soprattutto non si dimenticò di raccontare quella volta in cui Allison aveva preso a calci il sedere di Matt dopo il suo fallito tentativo di baciarla,il che divertì molto il maggiore.

Derek cercava di seguirlo più che poteva,visibilmente interessato a ciò che il castano aveva da dire.

 Ciò fece molto piacere a Stiles,il quale era consapevole di quanto potesse essere spesso irritante la sua parlatina,e apprezzò molto il fatto che il principe cercasse di stargli dietro malgrado gli sforzi evidenti. Spesso,quando parlava, i suoi amici tendevano ad avere la testa da un'altra parte e a distrarsi,ma Derek non era così,e Stiles ne fu notevolmente sorpreso,ma anche compiaciuto.

Arrivarono finalmente davanti a una porta,che il principe aprì,rivelando un vasto e splendente giardino.

Stiles si guardò attorno a bocca aperta. "Se mia madre fosse ancora viva avrebbe adorato questo posto" commentò.

"Io e mia sorella spendiamo qui il nostro tempo libero. Da bambini,insieme a mia sorella maggiore, giocavamo a rincorrerci per il labirinto. Laura era quella che vinceva sempre" disse Derek,con un leggero sorriso. Il castano,tuttavia,vide nei suoi occhi smeraldo un velo di tristezza.

Instintivamente prese le mani del moro tra le sue. L'altro sembrò sorpreso da quel gesto,tuttavia non fece segno di volersi ritirare.

"Anche a me manca la mia famiglia. Capisco bene come ti senti." sospirò il castano. "Ma loro per me non sono morti. Loro vivono qui" e nel dirlo, portò una mano di Derek sul punto dove si trovava il suo cuore. "Loro vivono dentro di me. Li sento accanto ogni giorno e so che resteranno per sempre al mio fianco. Anche se non nel modo in cui avrei voluto. Bisogna sempre essere gentili e avere coraggio per andare avanti."

Derek lo fissò negli occhi senza dire una parola,ma il suo sguardo era così intenso che Stiles si ritrovò a deglutire,a corto di parole.

Poi,con un gesto che scioccò il castano,il principe afferrò i lati del suo viso e lo tirò verso di sé,facendo unire le loro labbra in un casto bacio,che dopo lo shock iniziale,il ragazzo ricambiò.

Stiles aveva sempre creduto nell'amore fin da piccolo,e aveva sognato il momento in cui anche lui avrebbe trovato la sua anime gemella,ma da quando Jennifer e i suoi figli avevano preso possesso della casa,il ragazzo aveva messo da parte le sue fantasticherie per prendersi cura della villa,onorando la memoria dei suoi defunti genitori.

Eppure,quando stava per mettere da parte i suoi sogni,Derek era apparso nella sua vita come una tempesta,ribaltando tutta la sua esistenza,e poco tempo era bastato a Stiles per innamorarsi di lui.

E ora lì,tra le braccia di Derek,con le labbra incollate alle sue,Stiles si sentiva per la prima volta dopo tanti anni 'accolto'.

Il nodo nello stomaco che sentiva era stranamente piacevole,e il castano si lasciò andare,assaporando le labbra di Derek come fosse la cosa più buona mai creata.

A corto di fiato,i due dovettero a malincuore allontanarsi,ma rimasero abbracciati per quelle che sembravano ore,col cuore che martellava come un tamburo nelle loro casse toraciche,il respiro corto,le guance arrossate e le labbra gonfie per il bacio.

"Wow..." sussurrò Stiles.

"Wow." concordò Derek,sorridendo,per poi staccarsi e accennare al sentiero davanti a loro. "Andiamo?"

Il castano annuì,intrecciando le dita con quelle del moro,sorridendo.

Arrivati alla fine del sentiero,svoltarono a destra dove due siepi si aprivano a V per rivelare un enorme labirinto.

Stiles restò a bocca aperta per la sua immensità. "E' enorme!"

"Già" concordò Derek.

Il principe fece un passo avanti e indicò l'entrata con un cenno del capo. "Entriamo?"

Il castano annuì vigorosamente e il moro ridacchiò.

Procedettero in silenzio,con Stiles che si guardava attorno da una parte all'altra mentre si faceva guidare da Derek,il quale conosceva la strada a menadito,come se lo avesse fatto molte più volte di quanto avesse ammesso,il che probabilmente era vero.

Il castano,tuttavia,stava attento a memorizzare ogni svolta e ogni direzione,non volendo dimenticare nemmeno un istante di quella sera.

Arrivarono finalmente al centro del labirinto,dove si entrava attraverso una siepe a forma di arco,contornata da rose.

Lo spazio era ampio,occupato da una lunga panchina color argento che scintillava alla luce della luna,la quale sembrava non aver mai conosciuto un granello di polvere.

Derek lo invitò a sedercisi con un gesto della mano,e Stiles acconsentì,arrossendo quando il principe prese posto alla sua sinistra e gli prese una mano fra le sue,fissandolo negli occhi.

"Non ti mancheranno al ballo?" gli chiese il castano.

"Può darsi" sospirò Derek. "Ma non mi importa. E poi i balli come questo non mi entusiasmano molto"

"I balli come questo?"

"Saprai sicuramente lo scopo di questa serata" disse il moro.

"Dovrai scegliere la tua futura sposa. O il tuo futuro sposo" ricordò Stiles.

Il principe annuì. "Quando mio zio ha lanciato questo ballo" spiegò. "Io non ne sapevo niente,ed ero totalmente contrario. Ed ero furioso,non lo nego. Furioso che qualcun altro decida della mia vita e cosa é meglio per me. Soprattutto se quella persona é mio zio. Io non volevo nemmeno parteciparci."

"E cosa ti ha fatto cambiare idea?" gli chiese incuriosito il castano.

"Tu."

Il più giovane sbatté le palpebre,sorpreso. "Io?"

Derek annuì. "Volevo rivederti ancora,volevo conoscerti meglio. Non avevo mai incontrato una persona come te prima d'ora. Tu hai un grande cuore,l'ho capito quando sei corso in mio aiuto questa mattina con il mio cavallo. Mi hai aiutato senza neanche conoscermi.

Credo che nessuno nel regno abbia tanta bontà e gentilezza quanto te"

Stiles arrossì fino alla punta delle orecchie,lievemente imbarazzato,ma soprattutto lusingato. Non era abituato a ricevere complimenti del genere da chi non fosse uno dei suoi amici o dei suoi genitori,figuriamoci dal principe in persona!

Tuttavia sorrise,scuotendo leggermente la testa.

"Io ero venuto qui per vedere il Sourwolf,non il principe" ammisse con una risatina  imbarazzata.

Derek lo fissò sorpreso. "Non sei venuto qui per essere notato dal principe?"

"No". Stiles scosse la testa. "Non mi interessava il principe. Io non riuscivo a smettere di pensare a te. Anche io volevo rivederti qui al ballo. Non sospettavo che fossi il legittimo erede al trono."

Nell'ammettere ciò,si sentì le guance andare a fuoco.

"E ne sei rimasto deluso nello scoprire che sono io?" chiese Derek,il quale sembrava quasi...in ansia?

Stiles gli sorrise. "Stranamente no"

Il moro rise,accarezzandogli il dorso della mano col pollice.

Passarono diversi minuti prima che il maggiore riprese la parola. "Sono felice che tu sia qui. Ti conosco solo da stamattina,eppure mi sento già legato a te." Sospirò. "Tu mi piaci molto. Anzi,credo addirittura di amarti. So di avere davanti la persona giusta per me,se tu vorrai farmi l'onore di averti al mio fianco per il resto dei miei giorni"

Comprendendo la richiesta di Derek,Stiles sgranò gli occhi. "I-io? M-ma?"

Come desiderava digli di si,a dirgli che ciò avrebbe reso felice anche lui...ma lui non era che un semplice orfano trasformato in un servo dalla sua famiglia acquisita.

Come poteva accettare,pur desiderandolo con tutto il cuore?

E,più importante,Derek lo avrebbe amato lo stesso come diceva, se avesse saputo che fosse un semplice servo?

Le parole di Scott gli risuonarono nella testa all'improvviso:"Vostra Altezza. Sono desolato,vi prego di perdonarmi".Vostra Altezza.

E all'improvviso tutto fu chiaro.

Scott ed Allison lo avevano scambiato per un principe. E così anche tutti gli ospiti e Derek stesso. Derek lo credeva un principe. E Stiles decisamente non lo era,tutt'altro!

"Credo che tu sia in errore,Derek" disse,abbassando lo sguardo.

"No,invece. So quel che voglio. So CHI voglio. E sei tu." ribatté il moro corrugando le sopracciglia.

"Io non sono chi tu pensi che io sia"

Il principe si accigliò. "Che vuoi dire?"

Stiles sospirò: ora o mai più,si disse.

"Derek,..io non sono un principe. Questi vestiti.." disse,indicando il completo scarlatto e le scarpe di cristallo che indossava. "...sono un dono di una mia cara amica. Io non sono in grado di renderti felice".

"Si invece!" esclamò con forza il maggiore. "Credi che a me importi se sei un principe o no? Mi credi così superficiale?"

"N-no...io"

"No ascoltami" ribatté il moro,stringendo la presa sulla sua mano. Il suo sguardo era deciso. "Non mi interessa chi sei o da dove vieni.

A me importa di quello che hai dentro: la tua bontà,la gentilezza e il resto,é questo ciò che mi ha fatto innamorare di te,non solo il tuo aspetto.  Dal momento in cui ti ho visto sapevo che eri diverso da tutti gli altri. Nessun altro può rendermi felice se non tu!"

Se possibile,gli si avvicinò ancora di più,facando aderire le coscia con quella del minore,e portando il viso a pochi centimetri dal suo.

"Io ho bisogno di te. Io ti amo." gli sussurrò sulle labbra,prima di catturare lasua bocca in un altro bacio.

Questo,stavolta,fu più passionale. Si baciarono come se fosse vitale quanto respirare,staccandosi solo il tempo necessario per riprendere fiato,per poi rituffarsi sulle labbra dell'altro.

Le loro lingue danzavano lente l'una contro l'altra,assaporandosi a vicenda.

Stiles faceva scorrere le mani tra i capelli corvini di Derek ,sorpreso di trovarli soffici sotto il suo palmo,mentre il principe gli accarezzava una guancia.

Separatosi per una boccata d'aria,Derek fece scontrare la fronte contro quella di Stiles.

"Ti amo,Derek" sussurrò Stiles.

Sentì il moro sorridere,sollevato. "Dimmi il tuo nome. Devo saperlo,ti prego"

Il castano si morse il labbro,e stava per schiudere le labbra per rivelarsi,quando...


DONG!


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Note dell'Autrice:
Scusate,scusate,scusateeeeeeeeeeee! *arriva correndo col fiatone e cade a terra sfinita*
Sono in un mega ritardo. Scusatemi. Stavolta ho davvero superato il mio record di ritardi. Wow. Sono un disastro totale. Linciatemi pure,me lo merito.
Da quando é iniziata la scuola non ho un minuto di pace,e sto trovando difficoltà nel trovare tempo per scrivere. Ma io non mollo!
Spero di farmi perdonare con questo capitolo,dove i nostri beniamini si conoscono meglio e...accade il limonage! ;)
Spero di aver reso bene la scena e i personaggi. Derek é probabilmente OOC,lo so. Ci tengo ,tuttavia,a precisare che Kate in questa storia non esiste e che non ha nulla a che fare con l'incendio,quindi Derek non é così diffidente verso le relazioni come lo é nella serie. Spero di essere stata chiara. Diciamo solo che il caso dell'incendio in questa fic rimarrà irrisolto.
Spero di riuscire il prossimo capitolo non troppo tardi.
Il prossimo capitolo della mia Sterek!Sirenetta arriverà stasera o domani. Dipende da quanto é collaborativo il mio computer.
Alla prossima! :*
  
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