Anime & Manga > High School DxD
Segui la storia  |       
Autore: slenderguy93    08/10/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se durante il tuo primo appuntamento, qualcosa andasse storto? E intendo incredibilmente, terribilmente storto. Così tanto da cambiarti per sempre. Dante Nandini, diciotto anni, da poco trasferito in Giappone, sta per scoprirlo. Le conseguenze di quel giorno saranno tali da influenzare non solo la sua, ma anche miliardi di altre vite.
"Alcune persone passano la loro vita cercando uno scopo, un obbiettivo che dia valore alla loro esistenza. Altre semplicemente vivono l’attimo seguendo i loro desideri.
Io appartenevo sicuramente alla prima categoria. Perfino ora, mentre giaccio nel mio sangue mi chiedo: tutto ciò che ho fatto, ha un senso?
Mentre il pentacolo azzurro che mi circonda inizia a risplendere, alzo lo sguardo verso quella ragazza dai capelli neri, e la fisso negli occhi.
Desidero vederla ancora una volta."
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuma Amano
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
L’aria è fresca e gradevole sul mio viso.
Mi trovo seduto su uno sdraio nel balcone dell’appartamento che hanno assegnato a me ed Asia. È al decimo piano di un condominio di lusso, gli ambienti sono ampi ed arredati con gusto.
Lei dorme nella stanza accanto la mia, il volto spesso contratto mentre si agita e lamenta nel sonno.
Non mi sorprende. Anche lei ha visto il proprio mondo stravolto, e ci è dentro da più tempo di me. A cui vanno aggiunte le ultime due settimane passate a vegliarmi temendo che non mi svegliassi più…
Cosa fare? Ho due scelte: tener fede ai miei principii e passare le prossime tre settimane a prepararla a ciò che mi succederà, confidando nel mio collega giapponese; oppure mettermi a 90° e dare ai caduti e ai diavoli ciò che vogliono.
La scelta dovrebbe essere semplice, tra il fidarmi di qualcuno come noi o dei bastardi che non pensano ad altro che a sfruttarci; eppure quel Shemhaza… no, ha millenni di esperienza più di me, non devo farmi fregare.
Però c’è qualcosa che mi inquieta ed impedisce di dormire. Nonostante sia ormai deciso salvare almeno la mia umanità, qualcosa continua a tormentarmi…
Io… non voglio…


 
[Ducato degli Astaroth]


 
Un uomo dalle nere e ricche vesti nobiliari sta attraversando un corridoio buio e polveroso, da cui ha avuto accesso superando una porta a combinazione nascosta in una grotta incuneata tra le montagne.
Alcuni minuti più tardi finalmente raggiunge una stanza illuminata: dopo aver bussato, entra in un laboratorio pieno di strani macchinari. In mezzo alla stanza si trova un giovane uomo dai capelli e dall’ampia tunica verdi.
“Ajuka. Vedo che rubi tempo alle ricerche ufficiali. È davvero un esperimento così interessante?” questi gira il capo verso il nuovo arrivato incrociando i suoi calmi occhi blu.
“Nulla di innovativo, ma è abbastanza importante da andare fatto. Volevo confrontare i dati raccolti dal mio predecessore con quelli di una cavia di nuova generazione. Da quando è stata stipulata la tregua, questo tipo di soggetti è diventato difficile da procurarsi…” a qualche metro da lui, una ragazza bionda con due nere ali piumate galleggia in un liquido arancio dentro una vasca di vetro, collegata a numerosi cavi in vari punti del corpo.
I suoi occhi sono chiusi e sembra incosciente, ma di tanto in tanto le sue palpebre tremolano come se stesse vivendo un incubo.
“Dai test fisiologici risulta che ha meno di due secoli, ma proviene comunque dal Paradiso: probabilmente è una dell’ultimi lotti, successivi alla tregua. Sembra che dalla fine della guerra non siano stati fatti upgrade nel sistema di generazione degli angeli, perciò… per Dio la pace era davvero più importante del ripulire l’inferno, oppure…  aveva trovato qualcosa di più urgente da fare.” Il nuovo arrivato si gratta la testa, scompigliandosi lievemente la chioma rossa.
“Più urgente? Dopo millenni di continui tentativi di purificarci, mi risulta difficile crederlo. Hai finito i test?” lo scienziato scuote la testa.
“Solo quelli fisici. Preferirei svolgerne anche sulla psiche e sull’anima, prima di passarla a Falbium. Digli che se vuole posso mandargli i backup della memoria, non è un problema farne due copie.”
“Non è a lui che intendo consegnarla. Non è una prigioniera di guerra.” L’altro inarca le sopracciglia.
“È una terrorista catturata nel territorio assegnato a tua sorella. Sirzechs, cosa c’è dietro?.”
“I Grigori ci hanno fatto una proposta molto allettante. Un buon modo per risolvere questo incidente, ma in cambio ci chiedono di restituire la ragazza. Mi spiace Ajuka,  ho intenzione di accettare.”
“Capisco… non pensavo avrebbero giocato quella carta, ma direi che ciò potrebbe portarci a grandi benefici. Hai intenzione di discuterne prima con Serafall, o il fine giustifica i mezzi?” la risposta del Maou cremisi è uno sguardo colpevole.
“Comprensibile, considerata la situazione di Rias. Beh, prendila pure. Vorrei però poter tenere d’occhio la loro “moneta di scambio”, credo che abbia un enorme potenziale.”
“D’accordo, quindi ti occupi tu di supervisionare lo scambio?”
“Certamente. Fammi sapere la data.”
 

[Dante]


 
Sono di nuovo nella sala delle riunioni, solo che stavolta ad attendermi sono in otto: oltre i quattro che già conosco, c’è una donna dai capelli viola, un uomo con la barba in armatura con un ascia e uno scudo a tracolla, un biondo in toga con un cerchietto in testa, e quello che ha tutta l’aria di essere uno scienziato pazzo, tra camice, occhiali ed espressione nevrotica di chi non vede l’ora di tornare ai propri esperimenti.
“Bene, dopo una settimana di riflessioni sei giunto ad una decisione. Qual è?” tengo lo sguardo fisso verso di loro, imponendomi di non lasciar trasparire nulla.
“Accetto la vostra proposta… a due condizioni.” Un sorriso si dipinge sul volto di Azazel.
“Sentiamo…”
 
Un ora dopo…

“Allora, com’è andata?” Asia sembra impaziente, ma non preoccupata.
“Abbiamo raggiunto un accordo su alcune questioni, e mi hanno affidato la mia prima missione.”
“Davvero? Pensavo che avresti continuato l’addestramento un altro po’…”
“Pare che la missione sarà parte dell’addestramento, purtroppo non so dirti quanto durerà, perciò potrei restare lontano a lungo.” Lei si morde le labbra.
“È così quindi…” rimaniamo in silenzio per un po’, e senza rendercene conto raggiungiamo il parco che frequentiamo di solito.
“Io… avrei qualcosa da fare, ci vediamo stasera.” Asia si allontana chiaramente agitata e confusa, ma stavolta non posso aiutarla. Alla fine, non ho potuto fare altro che abbandonarla.
“Neppure tra voi è tutto rose e fiori, eh?” …Vali.
“Anche a te piace questo parco, oppure sei ancora in fissa con me? Attualmente sono probabilmente il più debole dei combattenti tra i Grigori.” Lui sorride.
“Vero. Attualmente. Ma con la missione che ti è stata affidata, farai passi da gigante, me lo sento. Io ed Albion siamo passati solo per un saluto, ma ho l’impressione che anche tu voglia qualcosa da me. “ 
“Hai ragione. Dubito che il ruolo che ti hanno assegnato durerà a lungo, perciò vorrei una promessa da te. In cambio diventerò velocemente il combattente potente che tanto desideri.” Il suo ghigno si allarga.
“Sentiamo.” La mia espressione si fa dura come l’acciaio.
“Giura che eseguirai il tuo dovere di guerriero per tenere Asia al sicuro, e che non farai nulla che possa metterla in pericolo.” Lui si fa pensieroso, e dopo qualche minuto annuisce.
“A parole.”
“Ok, ok, giuro di tenere Asia Argento al sicuro e di non fare nulla che possa metterla in pericolo. Contento?” tocca a me assentire.
“Bene, se è tutto…” sulla sua schiena compaiono un paio di ali bianco azzurre, e otto nere. Quelle chiare sembrano un rilascio del SG, quelle nere sono ali da pipistrello tipiche dei demoni... ma da quanto ne so loro ne hanno solo due.
“Che diamine significa?” lui si alza in volo, fluttuando a qualche metro da me.
“Significa che dovrai impegnarti molto se vuoi raggiungermi. Alla prossima, Dante Nandini.”
“…Alla prossima Vali.” in un turbine fulmineo, si dirige verso il palazzo.
Ora mi resta solo una cosa da fare…
 

[Reynalle]


 
La mia mente sta galleggiando in un limbo, persa tra i ricordi nel tentativo di fuggire dalla realtà che mi circonda. Ed ovviamente…
“Tesoro, sei tornata!”
“Scusa se non sono riuscita a liberarmi prima, ma il lavoro mi ha tenuta davvero impegnata. Ti prometto che mi farò perdonare…” segue bacio appassionato e caduta sul materasso, e poi…
Flash!
“Ah, ecco arrivata la nostra angioletta! Sei l’ospite d’onore, non è educato farti aspettare.” Il  mio amato giace sul letto in fin di vita, sforzandosi di convincermi ad allontanarmi.
Ad aver parlato è uno dei tre diavoli che occupano la sua stanza, e tutti loro mi fissavano pieni di aspettativa.
“Voi… MOSTRI!” forgio una lancia di luce, e spalancando le ali, mi lancio contro di loro.
Due avanzano evocando degli scudi magici che mi respingono, il terzo, con uno schiocco di dita, solleva il mio uomo schiacciandolo sul soffitto, quindi gli dà nuovamente fuoco.
“NOOO!” l’ultima immagine che ho di lui è un ammasso di carne arrostita, che mi guarda disperato, poi le fiamme coprono tutto.
“Che ragazza birichina, approfittare delle pause dal lavoro per portare avanti una relazione clandestina con un umano… Mi sorprende che tu non sia ancora caduta.” mentre parla, la stanza si riempie di fumo e cenere, e il poco autocontrollo che mi resta svanisce.
“Voi non potrete mai capire… VI UCCIDERÒ!” creo una seconda lancia, quindi dopo averne scagliata una contro la protezione dei due diavoli in prima linea, eseguo un balzo contro il soffitto in fiamme, e lo sfrutto come trampolino per lanciarmi contro quel maledetto assassino.
Che non rimane fermo a guardare, ed evoca delle catene magiche che mi bloccano a un soffio dal trapassargli il cuore.
“Calmati, o le tue ali diventeranno di un magnifico nero inchiostro. Uff, quelli come te sono davvero i più stupidi. Demoni ed angeli che amano gli umani… il più grande insulto al buonsenso. Avanti, ci pensiamo noi a riportarti sulla retta via.”  Mentre mi rivolge un sorriso divertito, fa un cenno agli altri due. Questi prendono le catene che mi bloccano braccia e gambe, e mi trascinano sul letto fissandole a dei sigilli posti lì intorno.
“Andiamo per gradi, questo letto ti è famigliare, inoltre qui c'é ancora il suo odore… direi che per iniziare è l’ideale.” Cerco con tutte le forze di liberarmi o almeno creare qualche arma.
Inutile. Il maledetto si avvicina e con un altro schiocco di dita, incenerisce la mia tunica.
“Mmmh, direi che se dobbiamo lavorare su una bellezza come te hai diritto ad un bonus. Hai qualche preferenza?” ormai la mia mente é vuota: le sue parole scivolano via senza essere udite, il mio corpo, che continua futilmente ad agitarsi, non percepisce il loro tocco…

“Ma che volgari. Già in terza base senza averle offerto neanche un mazzo di fiori o almeno da bere?” una nuova voce risuona forte e decisa, calamitando l’attenzione dei tre all’esterno della casa.
A un paio di metri dalla finestra fluttua un angelo caduto con dieci ali, intento ad osservare la scena divertito.
“Tu… non è possibile!” i diavoli ora stanno tremando, le pupille dilatate dal terrore.
Il capo evoca un cerchio di teletrasporto, ma prima che lo completi, i suoi due compagni vengono annientati da svariate lance, e lui si ritrova una spada di luce puntata alla gola.
“Patetico. Se ci si vuole concedere sfizi di questo tipo, bisogna o preparare un sistema difensivo e vie di fuga adeguate, o essere abbastanza potenti da non temere imboscate.”
“Ti prego, è tutta tua, ma abbi pietà!”
“No. Sono quelli come te ad essere i più stupidi, ed ora pagherai il prezzo di tale idiozia.” Lo sbatte faccia al muro, quindi evoca una lancia fluttuante, che si appoggia delicatamente poco sotto il coccige.
“Ora verifichiamo quanto sei “retto” tu…”
 
Mezz’ora dopo…

“Allora, come va signorina? Spero tu abbia gradito lo spettacolo...” Sono raggomitolata sul letto, lo sguardo spento.
All’inizio l’umiliazione e la sofferenza di quel demone mi avevano fatta sentire meglio, ma dopo un po’ mi sono resa conto che questo non mi avrebbe restituito…
“Su, non piangere. Ormai ciò che è successo non si può cambiare. Su una cosa però quegli idioti avevano ragione. Le storie d’amore tra umani e creature bibliche non possono funzionare, non nel lungo periodo. Ancora pochi decenni e il finale sarebbe stato lo stesso.” Il dolore si fa più intenso.
“Questo… lo sapevo, però… avrei voluto stare con lui un po’ di più… e vederlo andarsene con un sorriso sulle labbra…” lui sospira sfiduciato.
“È proprio per questo che salvo rare eccezioni, le relazioni con gli umani sono vietate in paradiso. Il vostro dovere è vegliare su di loro senza farvi coinvolgere. Beh, ormai è fatta, a questo punto credo ti convenga…”
“Unirmi a voi? No, pagherò per i miei errori consegnandomi  ai miei compagni.” Lui mi guarda con condiscendenza.
“Compagni? Con cui non potevi neanche parlare di ciò che ti sta… stava a cuore di più al mondo? E poi, hai controllato le tue ali ultimamente?” sento il respiro mancarmi.
Giro la testa temendo quel che potrei vedere. Le mie ali… sono incredibilmente torbide e scure, e le piume ancora bianche si contano sulle dita delle mani.
“Capisco che tu non voglia fuggire dalle tue responsabilità, ma non credi di aver già sofferto abbastanza? Hai messo tutta te stessa nella causa, e non hai neanche ricevuto un premio all’altezza della tua abnegazione. Solo qualche istante rubato… Ti rivelerò una cosa. Per i diavoli gli umani sono bestiame da cui mietere anime, per noi utili strumenti, per il Paradiso pedine atte a dimostrare la sua grandezza e influenza. Tra le tre fazioni ci sono meno differenze di quel che si immagini, io lo so bene, ero un arcangelo dopotutto”
 …strumenti… come noi?
Noi angeli siamo stati creati per volere di nostro Padre, è possibile che non provi nulla per noi, che la nostra esistenza sia atta solo a eseguire il suo volere?
Le leggi che ci ha imposto, la nostra programmazione… parlano chiaro. Come l’enorme numero di caduti, anche tra i serafini; perfino alcuni arcangeli hanno abbandonato il paradiso.
“Vieni con me. Ti proteggerò accogliendoti nella mia legione, dove potrai avere tutto ciò che desideri, e potrai prenderti tutte le soddisfazioni che vorrai.” Mi porge la mano, sorridendomi dolcemente. .. ora lo riconosco.
È uno dei caduti più famosi…
Tocco esitante la sua mano, quindi la stringo. Lui mi attira a sé, con delicatezza.
Sento calore… le lacrime che ho cercato di trattenere sgorgano copiose. Scoppio a piangere disperata.
“Coraggio, ora mi occuperò io di te… forse mi hai già riconosciuto, comunque, io sono Kokabiel. Benvenuta tra i Grigori.” Il tono della voce era caldo e rassicurante, ma…

Tump, tump, tump.


Ormai so che quando parla così, significa che si sta divertendo ad ingannare qualcuno, qualcuno che diventerà una delle sue fonti di piacere.


Tump, tump, tump.


“Kokabiel-sama… è venuto anche oggi.” Cerco di ricompormi.
So bene che più la sua preda soffre e mostra paura, più lui si divertirà.
“Quindi è lui il tuo capo. Bah, non che mi interessi più di tanto, ormai. Allora, come va Yuuma-chan?” non è lui.
È quel ragazzino. Pare sia venuto a divertirsi anche lui, a modo suo.
“Una favola, moccioso. Non lo vedi? Che ci sei venuto a fare qui, vuoi qualche consiglio su come fare tua Asia-chan?” lui mi fissa intento, soffermandosi sui miei occhi.
Abbasso lo sguardo.
“Non direi. Volevo solo assicurarmi che prendessi il tuo nuovo incarico per il verso giusto, ma pare che il tuo caro leader non te ne abbia ancora parlato, eh? Curioso, considerando che inizierà tra due giorni.” Di cosa sta parlando? Mi è  stato davvero assegnato un incarico?
“Per farla breve sarai l’accompagnatrice di Asia. Le farai da guida, da amica se necessario, e ovviamente la proteggerai a costo della vita, se non vuoi finire nel Cocito. Spero che non combinerai cazzate, perché altrimenti interromperò la mia missione, tornerò qui, e troverò il modo di liberarti dal ghiaccio per poterti uccidere con le mie mani.” Non è possibile.
Vuol dire che entro due giorni sarò libera? Anche se dovrò fare da balia a quella frignona.
“Sono stato abbastanza chiaro Reynalle?”  la sua aura e il suo atteggiamento sono molto diversi da quelli che conosco, perfino mentre mi ordinava di fuggire…
“Sei stato chiaro, Dante. È la mia ultima possibilità, non voglio certo sprecarla.”
“Bene, ti lascio al tuo compito allora. Spero riuscirai a completarlo.” detto ciò, se ne va a passo spedito.
Proprio quando pensi di aver toccato il fondo…
 

[Dante]


 
Mi sono lasciato il carcere militare alle spalle, ed ora mi sto dirigendo al punto d’incontro, dove mi riunirò con la scorta assegnatami.
[Vedo che sei diventato spietato, Dante. Accanirti così su una donna schiacciata nella mente e nello spirito… non è da te.]
“Ma guarda chi si è svegliato. Dormito bene Ddraig?”
[Non glissare. Cos’è successo?]
“Sono solo stato costretto a scegliere se vendere il mio culo ai demoni, o quello di Asia agli scienziati dei Grigori. Nulla di che, insomma. Per quel che riguarda quella stronza, ammesso e non concesso che un paio di colleghi morti bastino per schiacciarla, questo è comunque ciò che si merita. È vissuta di inganni ed espedienti trattando gli altri come oggetti, ed io non mi farò fregare ancora: devo avere certezze.”
[Quindi è per questo che hanno fatto l’operazione, mi volevano fuori gioco. Qual è stata la scelta?]
“I demoni. Sarò il loro bravo soldatino, in modo di avere l’occasione in futuro di fargliela pagare.”
[Quindi hai scelto la vita. Ottimo.]
“Vita? Gli schiavi non possiedono la propria vita, e finché non riceverò l’ordine di fare rapporto, ogni errore che commetto potrebbe essere l’ultimo. Incredibile, ciò che ho passato finora non è stato che il preludio di quello che mi aspetta…”
[Se non passassi così tanto tempo a lagnarti avresti capito una cosa. O magari la stai ignorando di proposito.]
“Basta così, Ddraig. Non mi serve la paternale. Mi aspetta un addio difficile, perciò abbi il buon gusto di stare zitto.” Finalmente tace.
Durante la discussione, avevo raggiunto il punto d’incontro: ad attendermi ci sono una dozzina di soldati, Asia e Ikuse Tobio.
“Ho sempre odiato gli addii, anche con persone che conosco appena…” mi giro di scatto.
Curioso, non pensavo che si sarebbe scomodato il vice-governatore in persona solo per salutarmi.
“Shemhazai-sama. In tal caso, posso sapere perché è qui?”
“Perché distogliere lo sguardo da ciò che è doloroso non è il modo giusto di affrontare la vita. I problemi in genere non si risolvono da soli. Comunque, tutto ciò che posso fare è augurarti buona fortuna.”
“Molte grazie.” Mi giro verso Asia, che pare un po’ titubante.
“Dante, io… sono stata davvero felice, in questi ultimi tempi, e questo lo devo soprattutto a te, non solo per avermi protetta, ma anche per essermi stata vicina, aiutandomi a colmare le lacune sul mondo che mi era stato precluso e diventando mio amico. Grazie davvero.” Estrae un sacchetto di stoffa, e me lo porge.
Incuriosito lo apro e ne osservo il contenuto. Un vecchio crocifisso in legno, legato ad una cordicella.
“So che hai rinunciato al tuo per poter tornare, perciò vorrei darti questo. È il primo che abbia mai avuto, l’ho ricevuto nel convento dove sono cresciuta. Non è molto, ma spero possa aiutarti…” prima che finisca, la abbraccio.
“Non credere di essere stata un peso, senza di te sarei morto o peggio. Lo tratterò come il più prezioso dei tesori, perciò, anche tu abbi cura di te. Sono sicuro che troverai altri amici fidati con cui divertirti. Arrivederci, Asia.” Mi stacco lentamente da lei, e raggiungo i caduti.
Scambio un cenno di capo con Ikuse, quindi seguo la mia scorta fino al portale che ci avrebbe portati sulla terra.
Sto ricambiando un ultimo saluto con la mano di Asia, quando una luce crepuscolare mi acceca.
…Mi ritrovo nel parco in cui ho concluso l’appuntamento con Reynalle, circondato dai dodici caduti pesantemente corazzati.
Di fronte a noi attendono  due gruppi che ormai conosco bene, i Sitri e i Gremory; guidati da… Ajuka Beelzebub.
“Ben arrivati. Capitano, qui abbiamo la ragazza, un po’ malconcia ma senza danni permanenti. Almeno spero… su, puoi andare.” Il Maou fa cenno a una ragazza bionda di raggiungere il nostro gruppo. Indossa un semplice abito di tela, e… Mitelt?!
I capelli sono sciolti e la sua espressione vacua , con lo sguardo vitreo e perso.
Sono stranamente sollevato dal fatto che sia viva, ma le sue condizioni mi inquietano parecchio. Cosa avranno mai fatto per ridurre così una come lei?
Cerco di incrociare i suoi occhi, ma pare proprio non vedermi.
“Bene, è il tuo turno umano.” All’ordine del caposquadra, mi faccio avanti lasciandomi alle spalle i caduti, che attivano nuovamente il portale appena lascio la sua zona d’azione.
Ora sono solo di fronte ai dodici demoni e il superdemone.
“Salute a voi. Pare che sia stato un addio molto breve… comunque, posso sapere chi avrò il piacere di servire per i prossimi 10000 anni?” alla mia domanda, la Gremory si fa avanti porgendomi un rotolo di pergamena, e mi sorride cordialmente.
“Sarò lieta di accoglierti nella mia famiglia, Dante Nandini. Firma alla fine della pergamena, e diventerai membro del casato Gremory.”  Apro e osservo il rotolo.
É piuttosto lungo, e ci vorrà un po’ per leggerlo. Mi accomodo su una panchina li vicino ed inizio a leggere.


Cinque minuti dopo…


Come mi aspettavo, è un contratto di servitù di stampo medioevale, in cui divento proprietà della rossa che in cambio mi garantirà mezzi di sussistenza e altri benefici necessari alla vita “dignitosa” di un demone. Dovrò rendere conto di ogni mia azione alla mia padrona, che provvederà a ricompensarmi adeguatamente.
Modo elegante per dire che se agisco di mia iniziativa in situazioni non preventivate, verrò punito. Nulla di nuovo sotto il sole.
“Serve del sangue o cosa?” lei mi porge una penna.
“È tutto già pronto, nome e cognome e sarà finita.” Al contrario. Tutto ha inizio da qui, e ti assicuro che non sarà affatto piacevole per te.
“Molto bene!” con un sorriso sancisco il mio destino, legandomi a per sempre a Rias Gremory.
Lei estrae otto pedoni rossi, e attivando un cerchio magico posto intorno a me,  li inserisce con una luce intensa nel mio torace.
Tutto ciò che sento è una intensa sensazione di estraniamento, come se la mia coscienza si stesse disincarnando, ma dura solo un attimo.
Pochi istanti dopo mi sento di nuovo normale, e mi trovo circondato dai miei nuovi compagni, che mi danno il benvenuto nella loro famiglia.

 

Sono seduto all’ombra di un grande albero nel cortile della scuola, al riparo dai raggi solari che negli ultimi giorni paiono volermi incenerire le cornee.
"Vuoi l'ultimo involtino, Dante-kun?" Una Kyoko Shizuki allegra e sorridente ni porge la scatola degli involtini primavera, davanti allo sguardo mogio di Nathan. Inquietante...
"Sono a posto, grazie. Mi puoi spiegare di nuovo il perché di questo banchetto? Dopo quasi un mese di assenza é ... strano ” lei passa indispettita l'involtino a Nathan, che, al settimo cielo, inizia a sgranocchiarlo in modo compulsivo.
"Innanzitutto qualche piatto cinese d'asporto non lo chiamerei banchetto. Comunque non è ovvio? É per festeggiare la fine della tua malattia." La fisso incredulo.
Se le prime assenze dell'anno le ho fatte a causa dei casini coi Grigori, lo devo solo a lei, che incurante delle mie emicranie e altri problemi simili, ogni mattina in cui tardavo a rispondere ai suoi messaggi si presentava al mio appartamento per spedirmi a calci in culo a scuola.
"Se tento di saltare un giorno mi linci, se salto tre settimane si fa festa?!" Lei mi guarda male.
“Che razza di opinione hai di me? Quelle erano cose da nulla, non certo da ricovero. E poi Sona kaichou ha garantito per te..." ah ecco.
Se non ci fossero state prove e testimoni  che mi giustificassero sarei stato mangiato vivo. Altro che involtini.
"Slurp. Ottimi." Lancio uno sguardo compassionevole al nostro compagno. Come avrà fatto a sopportarla fino ad ora?!
"Non starai pensando ad altre malignità, spero..." evito accuratamente lo sguardo sospettoso di Kyoko.
"Ma figurati. Piuttosto dovreste sapere che nel prossimo futuro sarò parecchio impegnato, temo non ci saranno molte occasioni per vederci.”
"Perché sei entrato nel club dell’occulto, giusto?" Nathan finisce di bere il suo te' al limone, incurante delle nostre occhiate sbigottite.
"Come fai a saperlo?!" esclamiamo all'unisono io e Kyoko.
“Sono diventato il loro consulente sulle leggende metropolitane americane, argomento che pare il club stia trattando in questo periodo. Tu invece?" anche io mi metto a fissare una impicciona a caso.
"Me l'ha confidato Sona-kaichou, dopotutto lei e Rias-buchou sono amiche d'infanzia; e quando sono andata a ringraziarla per avermi tenuta informata sulle tue condizioni me l'ha detto." Inizio a sospettare qualcosa...
"Sai, mi ha chiesto lei di aiutare un certo studente trasferito ad ambientarsi, quindi mi sentivo responsabile." Avrei dovuto arrivarci, gli indizi c'erano tutti.
Il suono della campanella indica la fine della pausa pranzo, perciò ci affrettiamo a ripulire. Mentre ci dirigiamo verso l'edificio i miei pensieri si focalizzano su ciò che mi aspetta dopo scuola.
[Coraggio partner, ormai siamo in ballo.]
Lo so Ddraig. Farò del mio meglio.
 
Mentre la fiumana di studenti lascia l'istituto, io sono davanti all'ingresso del vecchio edificio scolastico, e cerco di calmare l'ansia che mi attanaglia come una morsa. 
Con un sospiro, busso vigorosamente al portone. Al terzo colpo, esso si apre: ad aspettarmi dall'altro lato trovo Akeno Himejima, la vice presidente del club,  nonché regina della Gremory.
"Ti stavamo aspettando Dante-kun, seguimi, prego." Mi fa strada per l'edificio arredato con un ricco stile occidentale fino ad un ampio studio, dove comodamente seduti sul divano trovo la torre e il cavallo.
La prima si chiama Koneko Toujo, frequenta il primo anno ed è considerata la mascotte della scuola. É una ragazzina albina con gli occhi nocciola-dorato, dal fisico minuto; è nota per la sua riservatezza.
Al mio arrivo era già girata verso la porta con le narici frementi: evidentemente le sue capacità percettive o il suo olfatto sono particolarmente sviluppati.
Il secondo è Kiba Yuuto, un ragazzo del secondo anno biondo noto come "il principe", per ovvi motivi oggetto delle fantasie di gran parte delle ragazze dell'istituto.
Mi accoglie con un sorriso gentile, ma riesco a percepire della tensione in lui. Evidentemente il nostro primo incontro ha fatto effetto, anche se cercano di nasconderlo.
Mentre stavo meditando su come attaccare bottone, Himejima fa ritorno scortando la... nostra Lady. Quest'ultima si accomoda dietro la scrivania e mi rivolge un ampio sorriso.
"Benvenuto nel club di ricerca dell’occulto Dante-kun, credimi se ti dico che siamo felici di averti qui. Immagino ti starai chiedendo in cosa consistano le attività..."
"Addestramento e studi per adattarsi al nuovo status di demone, dopodiché allenamenti mirati a migliorare le prestazioni in combattimento; il tutto contornato da qualche contratto che al casato male non fa, giusto?" I quattro mi guardano sorpresi, quindi la rossa congiunge le mani.
"Sona me l'aveva detto che eri un tipetto interessante, ma non mi aspettavo fossi così ben informato. I Grigori devono aver raccolto molti dati su di noi..." scuoto la testa.
"Non così tanti. Queste erano soprattutto  mie supposizioni, da te confermate. Considerale come un' aggiunta al mio curriculum. Da cosa si comincia?" Sebbene presa alla sprovvista, la Gremory continua a mostrarsi sicura di sé.
"Dal sigillo del casato, direi. Akeno, procedi.” la vice si fa avanti e mi applica un sigillo magico sulla mano.
"Con questo sarai riconosciuto come membro della famiglia, e potrai usare i nostri cerchi di teletrasporto." La Gremory mi indica una pila di libri sulla scrivania.
"Questi ti saranno utili per comprendere meglio il mondo dei demoni. Presto ti procureremo dei contratti semplici con cui fare esperienza, perciò se hai qualche dubbio, questo è il momento di esternarlo.” passo lo sguardo da un membro del club all'altro, per poi fermarlo sulla mia nuova padrona.
"Per ora nulla. Solo... l'avversione per la luce è un effetto collaterale della trasformazione? Se sì, devo aumentare gli allenamenti per superare la spossatezza da essa derivata?"
"Piuttosto dovresti spostarli alla mattina, è questo il modo corretto di superarla. É fin troppo facile per noi diavoli allenarsi di notte, quando le nostre capacità sono amplificate." Ecco la conferma di quanto già sospettavo.
Raccolgo i libri in una sacca, quindi punto gli occhi sulla rossa.
“É tutto o c'è qualcos'altro che dovrei sapere?" Le due ragazze più grandi si guardano, quindi la rossa fa un cenno alla mora.
“É tutto. Abbiamo applicato dei sigilli nel tuo appartamento, quindi puoi già utilizzare il teletrasporto. É molto comodo e veloce!” Mi strizza un occhio mentre la sua regina attiva il cerchio.
“A domani, Dante-kun."
"...Senpai..."
"Ara, non vedo l'ora di vederti all'opera..."
"...Ci vediamo, ragazzi." Faccio un cenno con la mano al mio nuovo gruppo, poi entro nel portale. La luce scarlatta emanata dal cerchio mi acceca qualche istante, quindi mi ritrovo a casa.
[O sono degli attori da oscar, o erano sinceri. Allora Dante, li consideri ancora dei mostri?]
...Non fare domande stupide, Ddraig. Se è così che vogliono giocarsela, non fanno altro che rendermi le cose più semplici.
[...Hai DAVVERO molto da imparare, ragazzo.]
Bene, il primo giorno è andato di lusso. Ne restano solo... qualche decina di migliaia?
Mi sa che dovrò riprendere a frequentare i corsi di yoga...
 
 
 
NdA
 
Un salve dal vostro Slenderguy!
Siamo finalmente arrivati al punto in cui la mia fic si ricollega direttamente alla novel originale.
Tuttavia, vista la condizione del protagonista, il suo rapporto con il gruppo Gremory sarà ovviamente differente.
Come si evolverà la situazione? Dante riuscirà a dare un po’ di fiducia al prossimo? Qualcuno riuscirà un giorno a scrivere delle NdA decenti?
Le risposte nei prossimi capitoli!
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > High School DxD / Vai alla pagina dell'autore: slenderguy93