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Autore: Goten    09/05/2009    32 recensioni
I miei sensi si allertarono improvvisamente.
<< Che cosa è questo odore?! >> Esclamai voltandomi verso i miei fratelli, mentre un lampo illuminava a giorno l'intera radura.
Tutti quanti stavano annusando l'aria, vedevo chiaramente nei loro pensieri lo stupore per quello strano aroma. L'odore arrivava da li, ma di chi era quella sciarpa?
<< Un'umana è stata qui?! >> Sibilò a bassissima voce Rosalie, stupita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci con il nuovo capitolo! Sono certa che questo vi piacerà un sacco! ^^ Non posso evitare di ringraziarvi, siete sempre meravigliose con le vostre parole e con i vostri commenti! GRAZIE DI CUORE!! Goten^^ p.s. Il prossimo aggiornamento è lunedì.

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Capitolo 9


La madre di Bella sgranò gli occhi sorpresa, non si aspettava che cercassi sua figlia. Come fa Bella a conoscere questo ragazzo? E' il suo fidanzato? Perché non mi a detto nulla? Devo fare due chiacchiere con lei... Avrei tanto voluto ridere dei suoi pensieri, ma tutto il mio essere venne attirato come una calamita dalla visione che stava camminando dietro di lei; Isabella.

<< Tesoro, c'è qui un ragazzo che ti cerca. >> Le disse sua madre continuando a guardarmi.

Vidi Bella fermarsi in mezzo al corridoio e aggrottare le sopracciglia. Fece pochi passi verso di noi per poi fermarsi con un cipiglio stupito. << Edward? >> Era più un mormorio titubante.

<< Ciao, Bella. >> La salutai. Non potevo farci nulla, la mia voce diventava suadente ogni vota che lei mi era vicina.

Quasi morii di gioia quando vidi il suo speciale sorriso nascere sulle sue labbra, sua madre si era fatta da parte per farmi passare, a passo svelto mi raggiunse, mi sentivo tanto come un fidanzato che tornava a casa e ritrovava la sua donna. Non resistetti e l'abbracciai, sentendomi finalmente a casa.

Questo è il mio posto.

Bella era rimasta per qualche istante immobile, non si aspettava di certo una cosa simile, fu la sua titubanza che mi fece rinsavire, stavo per scusarmi per la mia esuberanza quando sentii le sue braccia accogliermi e abbracciarmi calorosamente. Dio mio! Esisteva qualche cosa di più bello? No, non credevo.

Mi staccai piano, lasciando comunque che la mia mano rimanesse sempre in contatto con la sua. Ero stato separato da Bella, per troppo tempo.

<< Edward, che sorpresa. Come mi hai trovato? >> Mi domandò, sinceramente curiosa.

Le sorrisi, anche se non poteva vedermi. << Alice. >> Risposi solo.

<< Aaah, capisco. >> La sua espressione di complicità mi piacque molto, forse più del dovuto.

<< Bella, perché non fai accomodare il tuo amico. >> Ci eravamo completamente scordati di sua madre, se avessi potuto sarei arrossito per l'imbarazzo.

La mano di Bella mi tirò dentro casa, era molto carina, piccola, ma confortevole.

<< Accomodati. >> Mi disse, senza mai lasciarmi, e di questo ne fui dannatamente felice.

Mi misi seduto sul divano nel piccolo salottino color giallo canarino. Sua madre era andata in cucina, voleva lasciarci un po di tempo per noi, prima di cominciare con il suo terzo grado. << Prima che mi dimentichi, questi sono per te. >> Con la mano libera, allungai il primo regalo.

Lo misi nella mano di Bella, osservandola, lievemente ansioso. Le sarebbe piaciuto?

<< Cosa è? >>Domandò vaga, mentre le sue dita lo accarezzavano gentili. Poi capì. << Un telefono cellulare?! >> Esclamò sorpresa. << E' giusto? Edward, mi hai preso un cellulare? >>

Socchiusi appena le labbra. << Si. >> Ammisi.

<< Perché? >> Era confusa. << Io non lo uso, non ho nessuno da chiamare, non... >>

<< Hai me. >> Esclamai, e il suo cuore aumentò il battito. << Mi... sei mancata, in questi giorni. >> Era stata una ammissione maledettamente difficile da fare.

Il rosso sul suo viso però, mi diede coraggio. << Anche tu, mi sei mancato. >> Era stato un mormorio basso, ma l'avevo sentito. Io le ero mancato!

Era un momento, decisamente imbarazzante. << Il... >> Mi schiarii la voce. << Il mio numero è l'unico che c'è in memoria. E' memorizzato sotto il numero uno. >> Apprezzò il mio cambio di argomento, il suo dito schiacciò il tasto e qualche istante dopo, il mio cellulare prese a suonare. Avevo memorizzato una suoneria particolare per lei.

<< Claire de Lune? >> Mi domandò sorpresa.

<< La conosci? >> Se avesse potuto vedermi, in quel preciso momento, avrebbe sicuramente notato l'adorazione che provavo per lei. La mia piccola umana...

Mi sorrise gentile. << E' una delle mie preferite. >>

Gongolai interiormente per un attimo, era anche una delle mie preferite! Presi il peluche azzurro a forma di pinguino e lo misi fra le sue mani.

<< E questo? Cosa... >> Lo tastò sinceramente incuriosita, sembrava una bambina che riceveva il suo primo regalo. Sul suo viso passarono diverse espressioni, la curiosità lasciò spazio all'incertezza, fino al sorriso smagliante. << E' un pinguino! >> Esultò felice della scoperta. << Edward! Mi hai trovato Chris! >> Mi abbracciò di slancio, sentivo il suo cuore battere come le ali di un uccellino. << Ti sei ricordato della mia Dodo. >> Ridacchiò felice. Io un po meno perché dovetti dividerla per il resto della serata con il peluche, che ricevette molti più abbracci di me. Ma potevo considerarmi contento, quasi soddisfatto.

Se Bella era un umana speciale, sua madre era invece una fonte inesauribile di domande! Ci mancava solamente che mi chiedesse la lunghezza dei miei canini e poi avrebbe saputo quasi tutto di me!

<< Mamma, adesso basta. Edward è stanco. >> La voce gentile di Bella interruppe la serie infinita di domande che la mente perversa di sua madre stava elaborando.

<< Si, hai ragione. >> Sorrise lievemente imbarazzata. << Ti fermi da noi per stanotte? >>

Ecco, questa era la classica domanda che non avevo previsto. << Oh no... io non vorr... >>

<< Si, certo! >> Mi interruppe Bella, non potei evitare di voltarmi guardandola sorpreso.

<< Bella, davvero non serve, posso andare in albergo. >> Provai a dire, ma Renèe, la madre di Bella si affiancò a sua figlia.

<< Non se ne parla, dormirai da noi, abbiamo una piccola stanza per gli ospiti. >>

Fu così, che mi ritrovai nella stanza accanto a quella di Bella, tutti dormivano, o almeno così credevo, finché non sentii dei passi leggeri fuori dalla mia porta.

Il profumo di Bella mi arrivò chiaramente, era davanti alla mia porta, ma perché non entrava? Pensava che stessi dormendo? Rimasi in ascolto, mi alzai di scatto quando sentii i passi allontanarsi. Aprii la porta, chiamandola sottovoce. << Bella. >> Si fermò, voltandosi piano. Era così graziosa, veramente incantevole. La magliettina ed i ridottissimi pantaloncini azzurrini mi lasciarono veramente poco all'immaginazione. Bella era una donna veramente attraente.

<< Edward, ti ho svegliato? >> Era tornata verso di me.

<< No. >> Tutto questo parlare a bassissima voce mi stava divertendo. << Non stavo dormendo. Vuoi entrare? >> Le proposi, sperando in una sua risposta affermativa.

Un sorriso imbarazzato le comparve sul viso, ma esultai dentro di me, quando la vidi muovere i primi passi verso la mia stanza. Chiusi la porta con calma studiata. Mi sentivo agitato, non era la prima volta che io e lei stavamo da soli.

Eppure, vedere Bella, seduta sul mio letto, con le gambe poste sotto di se e i capelli sciolti morbidi a contornarne il viso, mi fece sentire estremamente possessivo nei suoi confronti. Mi azzardai a prendere un respiro profondo, il suo profumo mi colpii e stordii.

<< Edward? >> Mi chiamò dolcemente. Non mi ero mai sentito così attratto da qualcuno come in quel momento.

Con calma, mi sedetti davanti a lei. Mi sentivo veramente un predatore e lei, era la mia bellissima, meravigliosa preda.

<< Bella. >> La chiamai, ed eccola di nuovo la mia voce roca. Chiusi gli occhi quando le sue mani si posarono gentili sul mio viso.

Ah cielo! Che carezze meravigliose! Sarei rimasto così per tutta la mia non vita, avevo bisogno di altro? No, mi bastava lei... Socchiusi le labbra, prendendo un po di aria. << Non sai quanto ho desiderato che tu tornassi... da me. >> Mormorai, sentendomi completamente incatenato a lei.

<< Perché? >> Sussurrò, respirando l'aria satura del mio e del suo profumo, le sue dita continuavano ad accarezzarmi.

Il veleno stava sgorgando lento e fluido nella mia bocca, lo ingoiai e mi avvicinai al suo viso, appoggiai le mie labbra fredde sulla sua guancia sussurrandole... << Volevo sentirti... >> Le baciai lo zigomo. << Abbracciarti... >> Scesi verso la sua mascella, senza mai staccare le labbra. << Baciarti... >> Le donai un bacio anche li. << Respirare il tuo odore... >> Scivolai verso le sue labbra, passandoci sopra con le mie, ma senza fermarmi. << Sentire il tuo corpo caldo sul mio freddo... >> Le baciai l'altra guancia, mentre sentivo chiaramente il calore aumentare dal suo corpo e il suo cure battere furioso. << Fare l'amore con te tutta la notte... >> Le mie labbra scivolarono nuovamente sulle sue, sfiorandole ad ogni parola. << Guardarti dormire su di me... ritrovare il mio mondo, ritrovare te, la cosa più importante che ho a questo mondo. >>

La sua bocca fu sulla mia e la mia sulla sua, unite, bramose e piene di passione.

Le sue mani mi tenevano morbidamente il viso, le sue labbra erano dolci, buone, soffici. Senza staccarmi da lei, piano piano la feci stendere sul letto, le sue braccia scivolarono sul mio collo, stringendomi con gentilezza a se.

Il suo corpo minuto sotto il mio emanava un calore che mi stava facendo diventare matto. Non avrei resistito ancora molto, lo sentivo...

Feci forza su me stesso, delicatamente mi separai da lei, spostandomi dal suo corpo, ma tenendola sempre fra le mie braccia. La mia mano continuava ad accarezzarle una guancia. << Mi piaci Isabella. >> Le sussurrai, felice come non mai, quando udii la sua voce dire..

<< Anche tu. >>

   
 
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