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Autore: Artemide5775    14/10/2016    0 recensioni
Erza Scarlett é una ragazza di vent'anni che ha lasciato la carriera di modella e fa la cameriera in un semplice ristorantino.
Un giorno si ritrova a dover fare i conti con una cotta che negli anni si era trasformata in vero amore. Era stata respinta e credeva di aver chiuso definitivamente con quella storia, ma, per un sadico gioco del destino, lo incontrerà. Lui, il suo primo amore.
N.A: accenni Gruvia, Lories, Gale e Nalu.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gerard, Levy McGarden, Lluvia, Lucy Heartphilia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4


 

Due giorni dopo, di mattina, le quattro ragazze e Gajeel, l'amico di Lluvia, si ritrovarono a casa di quest'ultima, pronti a saltare sul furgone a sei posti del Redfox.

Erza era una delle più energiche insieme a Lluvia, mentre gli altri non lo erano così tanto. Levy riusciva a chiudere gli occhi per appena tre ore a notte sin dal giorno della sua festa di fidanzamento. Mentre Lucy era stata sveglia quasi tutta la notte a causa di Aries che, sapendo della partenza della manager, si era agitata. Infatti aveva il timore che i fan potessero odiarla siccome avevano scoperto della sua relazione con Loki. Quest'ultimo invece era partito per un album fotografico a New York e ciò non aiutava il già gran dispiacere di Aries che, senza di lui che la calmasse, non riusciva a stare tranquilla.
La povera Heartphilia stava cominciando ad odiare ogni forma di scuse.

-Gajeel-kun, Lluvia é davvero sbadata!- esclamò improvvisamente la turchina affacciandosi dalla cucina dove stava preparando del caffè e del thè per tutti.

Il moro aggrottò la fronte, sembrano un po' confuso e infastidito. -Che vuoi?- chiese, in modo piuttosto scortese.

Erza non ci badò molto, mentre Levy non faceva altro che fissarlo e rimanerne un bel po' spaventata. Era molto alto, aveva i capelli lunghi e corvini, gli occhi rosso cremisi, a posto delle sopracciglia aveva dei piercing, oltre che nel resto del corpo, e i suoi vestiti erano stracciati verso il basso. "Sembra un delinquente" pensò l'azzurra, lanciando un'occhiata preoccupata alla bionda al suo fianco. Essa mescolò bene la polvere per il mal di testa nell'acqua e non fece caso all'amica. -Pss, Lu-chan...- la chiamò la McGarden, piano.

La manager si girò verso di lei, curiosa e anche un bel po' stremata. Infatti si portò una mano sulla testa, dolorante. Ancora le sembrava di sentire Aries scusarsi e tormentarsi per motivi che non stavano nè in cielo nè in terra. -Mi devi dire qualcosa?- domandò piano.

Levy annuì e le si avvicinò con le labbra all'orecchio, provando a non attirare l'attenzione. Tuttavia era impossibile siccome Erza era sulla poltrona alla loro sinistra, lei e Lucy sul divano al centro e Gajeel sul divano a destra. Erano circondate da persone che potevano sentirle senza troppo problemi. -Non ti sembra peggiorato?- domandò, ripensando a quando, l'ultima volta che l'aveva visto, portava la metà di quei piercing e i capelli erano almeno la metà più corti. Per non parlare della sua stazza, allora discreta, ma minore.

-Lluvia si é dimenticata di presentare come si deve Erza-san, Lucy-san, Levy-san e Gajeel-kun- spiegò la turchina, sinceramente dispiaciuta.

-Ci conosciamo già- le disse Erza prendendo la tazza di thè al limone dalle mani dell'amica. -Grazie- ringraziò, sorridendo.

Era chiaramente più raggiante del solito. Quasi sembrava essere in pace con se stessa, in qualche modo. -Davvero?- domandò la padrona di casa lanciando un'occhiata al resto dei presenti.

Lucy accennò un gesto con la testa, Levy annuì, un po' esitante, e Gajeel scrollò semplicemente le spalle. -Parli sempre delle tue amiche, donna. Le conosco- rispose in modo schietto.

"Parla di noi a lui?" sussultò per la sorpresa la minuta editrice.

La Lockser si andò a sedere vicino alle due sul divano e bevve il suo thè. -Abbiamo il volo alle nove- controllò Levy, un po' in ansia. Era davvero sicuro che quel ragazzo guidasse la macchina che li avrebbe portati all'aeroporto?

Non poteva farlo Lucy?

Anche Erza aveva la patente! Sarebbe solo servita una macchina...

-Lluvia é pronta- disse allegra la turchina intraprendendo poi una conversazione con il moro.

Levy fece per dire il suo timore alla scarlatta, ma decise di tacere appena la vide sorridere in modo troppo smagliante e assolutamente fuori norma. Stava male?

-É tutto apposto, Erza?- chiese, titubante.

-Splendidamente- rispose l'altra, attirando l'attenzione di Lucy che stava rispondendo a Loki.
La bionda inarcò un sopracciglio notando la felicità sul volto dell'amica.

Dava i brividi quel suo sguardo troppo felice e tranquillo. Sembrava una hippy dopo essersi fumata qualche tipo di erba. -Hem... Lluvia, hai messo qualcosa nella sua tazza?- domandò la Heartphilia richiamando la turchina e distraendola dalla sua conversazione col moro.

-Eh? No- scosse la testa, perplessa. -Qualcosa non va?- chiese riprendendo in mano la sua tazza per poi sorseggiare un po' il contenuto.

La McGarden indicò con la testa la Scarlett che beveva e sorrideva come non mai. -Oh... Forse anche Erza-san vuole incontrare qualcuno lì- ipotizzò, pensando alla sua gran voglia di veder Gray dal vivo, finalmente.

-Forse...- sussurrò fra sé e sé l'azzurra.

-Dovremmo partire tra poco. Avete preso tutto?- Erza sembrò tornare leggermente in sé, seppur continuasse ad aver qualcosa di strano. Un luccichio che non sembrava appartenerle ma che le donava una radiosità unica e piuttosto positiva.

-Erza-san ha ragione- asserì la gelataia, alzandosi. -Gajeel-kun potresti mettere in moto la macchina?- domandò al suo migliore amico.

Questo fu d'accordo e ci andò. -Non metteteci troppo, donne- disse loro prima di andare.

Levy, piuttosto in ansia per il dover andare col moro, subito si mise davanti alla turchina. -É sicuro che lui ci accompagni? Ha una vera patente?- domandò mostrando di essere piuttosto in ansia.

Dopo un momento di perplessità per lo strano comportamento dell'amica, la Lockser le rispose: - Gajeel-kun giuda spesso quando va in qualche locale fuori città per un concerto. Ama cantare e suonare la chitarra- rivelò, sorridendo. -Levy-san non si deve preoccupare. Ha pure accompagnato spesso Lluvia a casa dei suoi genitori che é un'ora e mezza con la macchina.-

La McGarden si calmò un po'. -Va bene allora...- continuava, però, a non essere molto convinta.

-Io ho portato il minimo indispensabile e l'ho già messo in macchina- disse Lucy posando finalmente il cellulare.

Tutte si ritrovarono a guardare Erza che, come avevano visto quasi mezz'ora prima, aveva portato tre valigie gigantesche, più un borsone e una borsa molto grande. Grazie al cielo Gajeel aveva un furgone a sei posti piuttosto spazioso e loro erano cinque.

-Lluvia non vede l'ora!- esclamò entusiasta la turchina perdendosi in uno dei suoi sogni ad occhi aperti.

"Vedrò Gerard..." pensò la rossa cominciando a sorridere leggermente con gli occhi felici, ma anche malinconici.

-Cominciamo ad andare in aeroporto?- domandò Lucy guardando l'orario sullo strano orologio a forma di una sorta di fata stilizzata. A quanto sapeva, era il simbolo principale che rappresentava la serie TV in cui recitava Gray Fullbuster, l'attore che piaceva alla padrona di casa.

-Direi di sì, Lu-chan.- Levy prese la piccola borsa a tracolla che aveva abbandonato sul divano e se la mise. -In tanto che arriviamo e facciamo il check-in e tutto il resto sarà ora di partire- informò le sue amiche.

Le altre si trovarono d'accordo, perciò, furono tutte ben presti dentro il furgoncino grigio ferro del moro.

***

Verso l'ora di pranzo, circa, arrivarono all'aeroporto Internazionale di San Diego. Levy svegliò Lucy, che si era seduta al suo fianco, mentre Lluvia, Erza e Gajeel stavano già per scendere dall'aereo.

-Gajeel-kun é buffo quando dorme- disse sorridendo la turchina, mentre il Redfox si limitò a grugnire e zittirla.

Erza era la più silenziosa. Era stata seduta vicino a una coppietta e non era riuscita a non pensare che, seppur avesse rivisto Gerard, le cose tra di loro non sarebbero cambiate, ma, che, sarebbero rimasti solo amici.

-Domani inizia il Comic-con, vero Er-chan?- le domandò Levy mentre si stava alzando.

Lucy sbadigliò. -Che sonno... Stanotte mi farò un bella dormita- dichiarò sgranchiendosi le braccia e prendendo, in seguito, le sue cose.

Non avendo ricevuto risposta da parte della rossa, Levy la richiamò più di una volta prima che essa fosse sottratta dai suoi pensieri. -Hemh...?- farfugliò connettendosi con la realtà. -Hai parlato?-

-Ti ho chiesto se inizia domani il Comic-con o é già iniziato oggi...- le rispose, preoccupata. -Tutto bene?-

La Scarlet si portò una mano sulla testa, sentendola pesante. -Mh... sì, abbastanza. Solo un po' di nausea. Non sono abituata a volare- mormorò, accennando poi un sorriso. In verità, non aveva mai volato prima di allora, eppure, invece che essere spaventata da quello che sarebbe potuto succede durante il viaggio, aveva quasi solo pensato a Gerard. Finendo con lo sentirsi in colpa riguardo Simon. Kagura aveva ragione, il suo migliore amico non avrebbe mai smesso di aspettarla fino a che non gli avrebbe detto di smetterla.

-Venite?!- li richiamò bruscamente, vicino all'uscita, Gajeel per poi scendere dall'aereo.

-Andiamo- disse la rossa sistemandosi meglio la sua borsa sulla spalla e avviandosi, seguita a ruota dalle altre due.

In qualcosa come venti minuti furono fuori dall'aeroporto con accanto tutti i loro bagagli. -E ora che si fa?- domandò Levy, spalancando gli occhi quando, dopo che Lucy aveva acceso il suo telefono, esso aveva preso a vibrare e avvisare l'arrivo di qualcosa come un centinaio o più di messaggi. -É... é successo qualcosa di grave?- domandò alla coinquilina.

Immersa nella lettura di essi, la bionda le rispose distrattamente con un semplice: -No, tutto come al solito.-

-Meredy-san ha detto a Lluvia che fra poco arriverà un mini-bus che ci porterà in albergo- spiegò la turchina rimettendo il suo cellulare nella borsa.

-Mini-bus?- Gajeel aggrottò la fronte. -Ci saremmo entrati lo stesso tutti in un semplice taxi- dichiarò sicuro.

-Ma siamo in cinque!- ribatté Levy.

-Hai il fisico di una marmocchia, avremmo potuto ficcarti in braccio a qualcuno. Magari nel bagagliaio- disse per poi ghignare.

-Come?!- si indispettì l'azzurra mettendo le mani suoi propri fianchi e gonfiando leggermente le guance, come una bambina.

Il moro stava per ribattere quando Erza li fermò entrambi. Infatti un mini-bus nero si era fermato davanti a loro.

Esso si aprì e ne uscì una bella ragazza sulla ventina. Capelli rosa legati in due code laterali, occhi rossi e un bel fisico magro ma abbondante nei punti giusti. -Ciao Lluvia. Spero che voi abbiate fatto un buon viaggio- disse loro.

-Meredy-san!- esclamò la Lockser, felice. Le due amiche si abbracciarono, contente di essersi riviste così presto, al contrario delle altre volte. Infatti, si vedevano ogni un paio di mesi. Grazie al cielo esisteva Skype e almeno con quello riuscivano a vedersi e parlarsi un po' più spesso.

-Grazie mille Meredy- Erza si avvicinò alle due appena esse si staccarono una dall'altra e ringraziò l'attrice.

La rosa sorrise. -Di nulla. Spero che il mio lavoro mi permetta di stare un po' con voi.-

-Sei davvero indaffarata- dichiarò Levy. Per quanto fosse importante lavorare, non ci teneva ad avere un lavoro che non le permettesse neanche di prendersi un'ora o due di libertà. E poi, non sarebbe stata neanche libera veramente a causa dei fan che volevano autografi o foto. No, era meglio essere un'anonima editrice.

-Già... molto- annuì appena Meredy.

-Dovremmo andare- una ragazza dei capelli corvini era alla guida.

-Sì, hai ragione Ultear- asserì la rosa.

-Ultear? La manager di Meredy-san?- domandò Lluvia osservando la mora.

-Sì, é lei. Dobbiamo fare in fretta perché fra un'ora e mezza ho un'intervista- avvertì l'amica rosa di Lluvia.

-Va bene- annuì Erza.

In pochi minuti caricarono tutti i bagagli e partirono verso l'albergo. Finalmente la loro vacanza era ufficialmente iniziata.


 
   
 
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