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Autore: BulaBula    10/05/2009    13 recensioni
Naruto ha vissuto da quando è bambino in un orfanotrofio di campagna, ma all'età di 17 anni viene adottato da una ricca famiglia di città. La sua dolcezza e la sua ingenuità di ragazzo di campagna stupiranno tutte le nuove persone che incontrerà e conquisteranno il loro affetto. Ma...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Ci sono amicizie che superano ogni silenzio.
Sono più forti della distanza, del dolore, delle incomprensioni.
Sono quelle da salvare per sempre e da rincorrere quando ci sfuggono per colpa di un errore.
Sono quelle amicizie che ho ritrovato nel periodo più buio della mia vita, quando pensavo di essere solo al mondo.
Quando ero lontano da te.



Con il Capodanno si erano esaurite le feste, e di lì a pochi giorni si era tornati a scuola e al lavoro. Addio feste e risate, la dura vita degli studenti doveva ricominciare.
Non erano tornati sui banchi neanche da una settimana che già i professori li tormentavano con compiti e interrogazioni, e chi più ne ha più ne metta.
Però quello era il periodo in cui si iniziava a parlare di gite scolastiche: i rappresentanti delle varie classi, disposte a coppie, si riunivano in riunioni con il collegio dei docenti per decidere chi sarebbe partito e quali sarebbero state le eventuali mete.
Siccome negli anni precedenti non era mai partita, quell'anno toccava alla classe di Naruto andare in gita, quindi Neji era spesso occupato con il rappresentante della classe che sarebbe partita insieme a loro.
Suonò finalmente la campanella dell'ultima ora "Anche oggi è finita" pensò Naruto alzandosi stancamente dal banco e preparandosi la borsa, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata al posto accanto a lui, ormai vuoto.
Gaara era partito da più di due settimane, eppure ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che non sarebbe più stato al suo fianco.
Scosse violentemente la testa per scacciare le lacrime che minacciavano di uscire, sperando che nessuno dei suoi amici lo avesse visto: da quando avevano appreso la notizia Kiba, Neji e gli altri si erano preoccupati per lui, e avevano tentato in tutti i modi di farlo distrarre e di farlo stare bene.
Effettivamente non era servito a granchè, anche se lo aveva reso davvero felice il comportamento degli amici, però il dolore per Gaara e per le altre questioni era ancora troppo forte; tuttavia non voleva che si preoccupassero troppo, quindi davanti a loro cercava di essere il solito Naruto, sempre sorridente.
Stava per uscire dal portone principale quando incrociò Sasuke, fermo davanti all'entrata. I due si scambiarono un'occhiata fugace e imbarazzata, che durò troppo poco perchè arrivò subito Sakura che si avvinghiò al braccio di Sasuke e lo trascinò via. Naruto sospirò avviandosi per la strada del ritorno. dopo il giorno in cui Sasuke lo aveva visto piangere, il giorno in cui dopo tanto tempo si erano parlati, avevano continuato a comportarsi come stavano facendo da un sacco di tempo, continuando a ignorarsi. Nessuno dei due aveva il coraggio di approfondire il discorso, anche perchè ormai si erano resi conto dei loro reali sentimenti.
continuando a camminare, a un certo punto vide Kiba che camminava strascicando i piedi poco davanti a lui; lo chiamò per farlo fermare e lo raggiunse in pochi passi.
-Ehi Kiba!
-Ehi!- mormorò il ragazzo non troppo entusiasta, Naruto se ne accorse.
-Mmm? Che succede? Come mai non sei con Neji?
Domanda sbagliata. Kiba afflosciò il capo sconsolato. -Ehi!!- lo scosse leggermente per la spalla -si può sapere che cos'hai? così mi fai preoccupare..
Alzò la testa a malincuore.
-Ha la riunione con il rappresentante della B.. per la gita- aggiunse vedendo la faccia mezzo interrogativa del biondo.
-Ah, giusto.. è per quello che sei così giù?- annuì -ma perchè?
chiese Naruto ancora, non riusciva a capire dove fosse il problema.
-Beh... insomma mi da fastidio che passi tanto tempo con un altro..
-Aaah... sei geloso- ci pensò un po' su e fece una faccia un po’ inorridita.
-Ma il rappresentante della B non è Lee?? Non puoi certo essere geloso di lui!!
Abbozzò un sorriso.
-No, Lee si è dimesso dopo la giornata dello sport perchè non si sentiva più degno di avere quel ruolo.. Insomma le sue solite cavolate.. Ora al suo posto c'è Takagi.
-Non ce l'ho presente..
-Ti dico solo che ha una cotta per Neji dal primo anno di liceo. Ci prova fisso, ma lui non ci è mai stato.
-Certo, perchè gli piacevi tu!- esclamò Naruto, cogliendolo di sorpresa.
-Non credo di piacergli dal primo anno..
-No, è vero, secondo quello che mi ha detto Shika gli piaci da molto prima!
Pensava che a una notizia del genere si sarebbe quantomeno risollevato un po', ma ottenne l'effetto contrario.
-Ma cosa..?
-Gli piaccio da così tanto...e non si è ancora stancato di me...?
-Che vuoi dire?
Kiba non rispose più, Naruto lo osservò meglio in volto e potè notare che gli occhi del ragazzo stavano diventando lucidi. Si fermò in mezzo alla strada, lo prese per un braccio e, senza dire una parola, lo trascinò su una panchina abbastanza isolata. Quindi si sedettero entrambi e Kiba riniziò a parlare
-Io.. non lo so più che cosa mi sta succedendo...
Mormorò mettendosi le mani sul viso.
Naruto lo guardò preoccupato, invitandolo a continuare, a sfogarsi. Non aveva mai visto Kiba in quelle condizioni, nemmeno alla giornata dello sport. Lì era solo arrabbiato, ora sembrava davvero messo male, sembrava triste.
-Mi sento così insicuro.. il solo sapere che Neji ormai passa più tempo solo con quel tipo che con me mi sta facendo diventare pazzo..
-Ma Kiba, lo sappiamo tutti che Neji non ti tradirebbe mai.... non devi avere paura...
-Invece sì. Ultimamente è così indaffarato con la scuola e nell'organizzare la gita che.. in pratica non passiamo più del tempo insieme, nemmeno mi cerca. Le poche volte che ho provato a chiedergli di uscire in questi ultimi giorni mi ha risposto che era stanco e che non ce la faceva. sembrava così freddo...- Naruto vide scendere una lacrima solitaria sul volto del ragazzo, e d'impeto gli strinse la mano per fargli forza -Ho paura... Naruto ho paura che lui non mi voglia più..
-Kiba, di sicuro non è così... Neji è innamorato di te, persino uno come me se n'è accorto!
Lo guardò insicuro -Innamorato, dici?
-Certo!
-Ma non me l'ha mai detto
-Che c'entra? Tu glielo hai mai detto?
-Io? perchè tu dici che io sono... innamorato di lui?
-è evidente, mi sembra- gli disse ridacchiando, poi aggiunse -senza di lui non puoi stare...
D'improvviso entrambi i ragazzi si resero conto di essersi innamorati veramente, perchè sentivano di non poter vivere senza quella persona.
Kiba lo guardava con gli occhi spalancati, stringendo ancora la mano che naruto gli aveva porto; questi lo riscosse dal suo stato di trance, sorridendo, dopo aver guardato l'orologio.
-A quest'ora la riunione dovrebbe essere finita... che aspetti? Vai da lui!!
Kiba sorrise, e si alzò, mettendosi a correre verso la scuola senza dire una parola.
Naruto rimase seduto sulla panchina con il sorriso ancora sul volto; aiutare Kiba in quel momento di sconforto lo aveva fatto stare meglio, gli sembrava. Poi però gli vennero in mente le cose che aveva detto all'amico per fargli capire che amava Neji, e le applicò a se stesso. Si prese la testa tra le mani mormorando: -Lo amo... io lo amo davvero...
Le lacrime non riuscivano a fermarsi.

Kiba correva a perdifiato, aveva anche rischiato di venire investito e di uccidere una vecchietta che si trascinava dietro due buste della spesa, che gli lanciò dietro qualche maledizione in un dialetto sconosciuto nell'era moderna.
Lui amava Neji. Lui amava Neji! Era così, dunque; quell'insieme di sentimenti che il ragazzo gli faceva provare, quello era l'amore! Finalmente aveva capito perché non voleva separarsi da lui, perché lo amava.
In balia di questi pensieri arrivò davanti al cancello della scuola, dove scorse Neji in lontananza che si avviava al punto dov'era lui, SOLO. Niente Takagi all'orizzonte.
il ragazzo, non appena lo scorse ansante all'entrata, fece una faccia stupita, non si aspettava di vederlo lì. Si avvicinò a lui, notò che aveva il fiatone, doveva aver corso; ci capiva sempre di meno.
-Che ci fai qui?
Non osava guardarlo in faccia -Sono venuto a prenderti
-Eh?
Finalmente alzò gli occhi, deciso a dire le cose chiare e tonde -Sì perchè ultimamente non stavamo più insieme e... quindi...
Ma perchè certe cose erano così imbarazzanti da dire, maledizione??? Cavolo, stava anche arrossendo, e Neji lo guardava sempre più stupito, di certo lo stava prendendo per un cretino. Troppo imbarazzato per continuare a guardarlo, tuffò il viso nell'ampio petto dell'altro, abbracciandolo.
Neji rimase con le braccia a mezz'aria, non sapendo come comportarsi; decise di abbracciarlo a sua volta. Ultimamente Kiba era strano, come se volesse chiedergli qualcosa ma non ne avesse il coraggio.
-Si può sapere che hai?
Gli chiese dopo qualche minuto, visto che l’altro non sembrava voler proseguire il discorso.
-In questi giorni siamo stati poco insieme e tu eri sempre con quel tipo!- sputò tutt’a un tratto –ero.. geloso..
Sussurrò l’ultima parola, ma Neji riuscì a sentirlo benissimo; sorrise, interrompendolo, visto che dal nervoso e dall’imbarazzo aveva attaccato a parlare a manetta senza fermarsi. Si chinò un po’ per sfiorargli le labbra
-Ti amo
Gli disse semplicemente. Quello spalancò gli occhi, poi sorrise anche lui
-Anch’io
Ecco. Se l’erano detti, finalmente; da quel momento non ci sarebbero stati più dubbi o incomprensioni. Mentre ancora lo abbracciava, Kiba mormorò
-Naruto aveva ragione
-Mmm?
-Sai, prima ero un po’ giù e lui mi ha aiutato. Se non fosse stato per lui non sarei venuto qui da te non ti avrei detto quelle cose… - socchiuse gli occhi come se fosse dispiaciuto –sono un pessimo amico...
-Perché?
-Perché Naruto sta soffrendo per via di Gaara e io non riesco a farlo stare meglio!
Neji gli sorrise dolcemente –Ti sta a cuore, eh?
Arrossì: -Certo! Come non potrebbe?- borbottò seccato.
-Allora va da lui. Prova a farlo star meglio dicendogli questo che hai detto a me.
-Devo dirgli che lo amo?
Chiese confuso. Neji gli diede un pugno in testa.
-NON quello! Digli che ti sta a cuore, che è un tuo amico. Fagli capire che non è solo.
Lo fissò per qualche istante, poi gli saltò al collo come era solito fare.
-Oh Neji, tu sì che sei un uomo maturo!!
-Idiota, lasciami!!!

Tornò di corsa alla panchina dove erano seduti prima, sperando che Naruto non si fosse mosso di lì, anche se non ci sperava più di tanto. Tuttavia lo vide seduto dove la aveva lasciato, con le spalle ricurve. Si avvicinò e vide che piangeva.
Non appena lo vide, Naruto cercò di asciugarsi le lacrime alla bell’e meglio chiedendogli con un finto sorriso come fosse andata con Neji. Kiba non rispose subito, quella vista gli aveva fatto comprendere il vero stato d’animo dell’amico. Si sentì in colpa a soprattutto impotente.
Lo abbracciò di scatto senza dire una parola, facendosi prendere dal momento, dalla situazione. Anche se Naruto era una persona molto migliore di lui, era la persona più simile a se stesso che avesse mai incontrato. L’unico con cui si sentiva meglio era Neji. Naruto l’aveva colpito fin dal primo momento per la sua allegria, per la sua disponibilità, erano subito entrati in sintonia.
Non gliel’aveva mai detto, perché non era tipo da fare certi discorsi, ma non aveva mai avuto un amico come lui.
-Kiba.. che…?
-grazie!- gli disse allegro –per merito tuo ora va tutto bene! Grazie!!
Ripetè; il ragazzo rimase sorpreso –N-non ho fatto nulla, io..
Si staccò dall’abbraccio, un po’ imbarazzato
-Non voglio vederti così triste, Naruto! Sennò come faremo in gita se tu sei così? Io non mi divertirò di certo!
-ah..io..
Non sapeva cosa rispondere, sapeva che Kiba stava cercando di tirarlo su, ma non riusciva a essere del tutto sereno..
-Sai, oggi mi hai fatto fare un po’ di chiarezza nei miei sentimenti, e sai cos’ho capito? Sei il mio migliore amico, Naruto! Ti voglio bene!
Osservava stupefatto il sorriso allegro di Kiba, cercando i segni della menzogna. Era serio, non lo stava dicendo per tirarlo su.
-Anche tu!
Per la prima volta da giorni fece un sorriso sincero.

Alla fine il giorno della gita era arrivato. Si erano incontrati alla stazione del treno a un orario improponibile e i professori correvano da una parte all’altra caricando valigie, facendo l’appello e sgridando quelli che facevano gli stupidi (Scommetto che su tratta di Kiba ndME Ma noooo… che dici, non ti fidi di me??nd KIBA_CHE_TRAFFICA_CON_LE_ROTAIE_DEL_TRENO sì sì come no…ndME idiota! Vedi di non iniziare da subito a fare casino!!!!ndNEJI_CHE_TRASCINA_VIA_KIBA_DI_PESO).
La famiglia Uchiha per l’occasione si era riunita alla stazione, e Mikoto faceva passare il suo sguardo apprensivo da Sasuke a Naruto
-E mi raccomando, state attenti e soprattutto MANGIATE! Non voglio ritrovarvi deperiti! Però promettete che starete attenti!!- la donna era sull’orlo delle lacrime.
Itachi sbuffò –Mamma… non stanno andando in guerra.. sono solo tre giorni… anche di meno.
-Che c’entra? Io sono sensibile per certe cose.
-Tranquilla, staremo bene!- le disse Naruto con un sorriso –Ti chiamerò ogni giorno!
Le si illuminarono gli occhi –Grazie Naruto!!- si voltò speranzosa verso l’altro figlio –Anche tu chiamerai…?
-Sì, sì…- borbottò.
Si allontanarono senza rivolgersi la parola, Sasuke fu subito accalappiato da Sakura, che per quella gita aveva grandi aspettative, mentre Naruto si diresse verso gli amici.
Itachi osservò i due ragazzi per qualche istante: il loro rapporto non era migliorato; tutti i familiari si erano ormai accorti che facevano di tutto per far finta che l’altro non esistesse. Magari in quel viaggio le cose sarebbero potute cambiare. Sapeva che dipendeva tutto da Sasuke, perché era stato lui il primo a rifiutare ogni rapporto col biondo. Sentì un mormorio provenire dalla sua sinistra, e vide Karen a occhi chiusi con le mani giunte che sussurrava.
-Che stai facendo?
Le chiese un po’ spaventato.
-Prego affinchè in questi giorni le cose tra loro due tornino com’erano i primi giorni
Mormorò triste. Non aveva scordato che le cose avevano iniziato ad andare male da QUELLA notte.
Itachi sospirò: -Lo spero anch’io..

Di solito si parte per allontanarsi dai propri problemi, per staccare la spina.
Quel viaggio per me fu invece l’esatto contrario: non fece altro che avvicinarmi di più al mio problema, mi mise di fronte ai miei veri sentimenti.
Per questo il mio umore quella mattina era nero, perché sapeva che sarebbe andato tutto male; capii solo in seguito che tutto quello che successe fu solo un bene..
O forse no?






Come vi avevo detto, capitolo in cui non succede praticamente nulla. Volevo solo far penare un po’ anche la nostra coppia da fotoromanzo. Ma soprattutto, capitolo all’insegna della friendship! Povero Naruto, ne sta passando abbastanza, ma la certezza di avere al suo fianco un vero amico lo ha tirato un po’ su! E inoltre ha definitivamente capito quali sono i suoi veri sentimenti!
Bene bene. Ora, si parte per la gita! Ah ah ah!! Prossimo capitolo denso di azione! Uhm… azione? Bah! Comunque il prossimo mi piace molto!!
Purtroppo pubblico in una pausa che ho preso per non fondermi il cervello (dico solo che sto studiando praticamente senza interruzione, se non per dormire e mangiare, dalle tre di ieri... quindi ammazzerò tutti i miei professori) quindi purtroppo non posso rispondere ai tanti e bellissimi commenti! Sono felice che il capitolo vi sia piaciuto, che abbiate apprezzato Gaara e, non temete, le cose andranno meglio!
Scusate se non vi rispondo, ma sappiate che via mo tutte!! Anche chi legge, chi mette tra i preferiti eccetera eccetera, non escludo nessuno! Nel mio cuore c’è posto per tuttiiii!
Bene, e dopo l’ennesima cazzata, torno a studiare!!
Ciaooooo!!!
  
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