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Autore: Annoiata    11/05/2009    1 recensioni
Kazuya si girò, come gli aveva detto il padre. Davanti a lui c'era un vetro trasparente, che dava su una stanza dalle pareti completamente bianche. C'era poca luce. -Guarda bene, Kazuya...- disse sottovoce Heihachi. -Guarda e stupisciti- Kazuya si appoggiò al vetro, cercando di intravedere quello che c'era dentro. Nella stanza si accesero delle potentissime luci al neon, che costrinsero Kazuya a chiudere per un attimo gli occhi. Quando però li riaprì, ciò che vide nella camera, lo lasciò sconcertato.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heihachi Mishima, Jun Kazama, Kazuya Mishima
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte! Come promesso, ecco qui il quinto capitolo! Ho fatto più in fretta che potevo! Ringrazio tutti voi che state seguendo la mia ff, e anche pigna che l'ha messa tra i preferiti^^Un grande grz a Diamondeyes, della quale mi sono accorta solo adesso...XP

Capitolo 5

Satoshi, Heihachi e Kazuya, camminavano in ordine per il corridoio principale del livello cinque, avvolti da un silenzio di tenebra.

Kazuya non riusciva a credere ai suoi occhi. Il corridoio grigio sembrava interminabile, così com’era, uniformemente tappezzato da pareti grigie, sembrava un lungo tubo d’acciaio, una trappola mortale. Kazuya era sempre più confuso. Durate tutto il tragitto non avevano incontrato che pareti metalliche. L’unica variazione nel  tetro paesaggio era stata quella porta dalla quale era uscito quel ragazzo, quel Miyamoto.

“Chi sarà mai questo ragazzino? Perché il vecchio lo tiene con sé?” si chiese ancora una volta. E ancora una volta, nessuna risposta, ma solo altre domande si fecero spazio nella sua testa. Gli interrogativi erano troppi, e dovevano avere una risposta. Era stanco di tutto questo mistero, ma non osava ammettere che la curiosità cresceva ad ogni passo. Cercava risposte? Ebbene, le avrebbe avute.

-Ehi Miyamoto, cosa c’era in quella camera?- chiese Kazuya bruscamente. Heihachi non si voltò, continuò a camminare, deciso a lasciar fare al figlio.

-Uh?- Il ragazzo si girò sorpreso.  A Kazuya  non sfuggì il suo sguardo ingenuo. –Intende dire la stanza del nocciolo?- rispose. 

Il nocciolo? Heihachi adesso si cimentava nel campo del nucleare? Pensò Kazuya. Possibile. Tutto era possibile a quel punto. -Quella da dove sei uscito- intimò Kazuya.

-Non c’era nulla d’importante, stavo solo conducendo qualche esperimento-

-Ed eri da solo lì dentro?-

-Beh, sì… mi piace stare da solo… era da tempo che volevo provare a scindere un atomo in più parti di quanto si potesse fare normalmente- rispose con naturalezza.

-Normalmente?- chiese Kazuya con un sorriso sarcastico

-Non è l’aggettivo più appropriato, eh? In effetti qui si fanno esperimenti che vanno al di là del convenzionale… e poi, la fisica nucleare è così affascinante…- disse il ragazzo volgendo la testa al soffitto.

-Già- rispose Kazuya glaciale. Ci fu un silenzio imbarazzante subito dopo, che dette a Kazuya il tempo di notare ancora altre luci esplose. Decise di rompere quel  distacco.

-Che è successo a quelle luci? Ne ho viste altre simili prima…- chiese. In realtà avrebbe voluto fare molte altre domande, ma si dovette accontentare. Satoshi volse la sua attenzione a queste ultime.

-Un sovraccarico di energia dovuto alla…-

-Basta!- sbottò Heihachi. –Adesso smettila Satoshi, mi sembra che abbiate parlato abbastanza, non ti pare? Kazuya saprà quello che vuole fra pochi istanti-

-Si signore, certamente, mi scusi-

-Bene. Adesso puoi anche smetterla di fare domande Kazuya, siamo arrivati-

Kazuya alzò lo sguardo e notò che il corridoio non proseguiva più in linea retta, ma c’era uno svincolo. Le pareti di freddo metallo i piegavano paurosamente e svoltavano a sinistra. “Finalmente” pensò. Presero quella specie di deviazione e si trovarono davanti ad una porta simile a quella di prima. Heihachi vi poggiò sopra la mano, attivando così uno scanner di riconoscimento per le impronte digitali. I tre entrarono con cautela, ritrovandosi in un’enorme stanza lugubre e spoglia. Satoshi, non appena mise piede lì dentro, non potè astenersi dal

-Girati, Kazuya-

Kazuya si girò, come gli aveva detto il padre. Davanti a lui c'era un vetro trasparente, che dava su una stanza dalle pareti completamente bianche. C'era poca luce. -Guarda bene, Kazuya...- disse sottovoce Heihachi. -Guarda e stupisciti- Kazuya si appoggiò al vetro, cercando di intravedere quello che c'era dentro. Nella stanza si accesero delle potentissime luci al neon, che costrinsero Kazuya a chiudere per un attimo gli occhi. Quando però li riaprì, ciò che vide nella camera, lo lasciò sconcertato.

Una figura umana,  coperta a malapena da alcune bende candide, era adagiata lievemente per terra. Kazuya la guardò bene. Non era possibile, quel viso, quei capelli… era proprio lei, ancora come se la ricordava.

 Jun Kazama.

Bene, finito! ditemi che ne pensate, io vado a scrivere il prossimo capitolo^^

 

  
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