Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Jess_95    11/05/2009    6 recensioni
-Tu non hai idea di quanto ci sia stata male!!- aveva chi occhi pieni di odio e disprezzo – sono cresciuta sai.., non sono più la ragazzina che conoscevi, e ho capito tante cose…ma una non sono proprio riuscita - si interrupe guardandolo dritto negli occhi. -Perchè?!...come ti sei permesso di allontanarmi!! Come ti sei permesso di decidere per me?!!- il mezzodemone era ferito da tanta ira. -Era la cosa giusta! - non sapeva che avrebbe causato tanto dolore. -Era la cosa giusta…chi diavolo sei tu per dire che era la cosa giusta?!!- alla ragazza tuonò in mente un ricordo. (MODIFICATO 1°Capitolo)
Genere: Generale, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Don't leave me

Don’t leave me…

 

Ciuao!!!salve a tutti…Innanzi tutto vorrei ringraziare di nuovo Achaori, Mikamey e Ryanforever per aver recensito la mia one-shot….davvero mille grazie!!

Passiamo a questa nuova storia…voglio precisare che non ho riscritto come piace a me la storia del manga, ma solo scritto una nuova avventura…post-manga ( diciamo così).

I personaggi non sono miei ma della venerabile Rumiko Takashi.

Come leggerete ci saranno un po’ di cambiamenti soprattutto per quanto riguarda Kagome…

Va beh…spero che mi farete sapere cosa ne pensate in molti…

Buona lettura

 

La decisione giusta

 

Un anno fa…

 

Inuyasha l’aveva portata davanti al pozzo, era teso,sapeva che sarebbe stato difficile,ma era la decisione giusta.

Lei era dietro di lui in attesa che lui le dicesse perché l’aveva portata lì.

-Kagome…- sentiva il suo cuore battere come un tamburo..non sapeva come dirglielo.

-Inuyasha che c’è?…mi sembri strano- domandò la ragazza intimorita dall’espressione del mezzodemone.

Inuyasha le si avvicino lentamente, e l’abbracciò.

Kagome ricambiò l’abbraccio, confusa…non capiva cosa stesse accadendo.

Il ragazzo si staccò lentamente,come se volesse mantenere quel contatto per sempre la guardò dritta negli occhi.

-Kagome…devi tornare nella tua epoca- freddo, cercava di essere il più distaccato possibile per non far trasparire la sofferenza che provava nel pronunciare quelle parole

-Inuyasha…ma cosa dici?- la ragazza cercò di avvicinarsi ma lui si spostò.

Kagome era in preda alla paura, non capiva il perché delle sue parole.

-Inuyasha…spiegami che significa!- era confusa e arrabbiata- Se è uno scherzo sappi che è di cattivo gusto…-spiegò lei cercando di trattenere le lacrime.

-Kagome mi dispiace…- sussurrò lui.

La ragazza indietreggiò verso il pozzo, cercando di tirare fuori da Inuyasha qualche spiegazione che potesse farle capire il significato delle sue frasi.

Sentì il vuoto sotto di sé e vide Inuyasha allontanarsi sempre di più da lei.

In un attimo si ritrovò in quel luogo freddo umido con le mani sporche di terra bagnata e la gonna verde della divisa sgualcita, non sapeva cosa pensare.

Era arrabbiata, provò a tornare indietro, così pensando di essere tornata nell’epoca sengoku alzò il viso, ma vide solo il soffitto di una vecchia capanna.

Cosa diavolo succede?

Perché non riesco più a tornare indietro?”

Frugò nella tasca della sua gonna ma non trovò la boccetta contenente i frammenti della sfera.

Inuyasha…no…non può essere…

I miei frammenti,

Perché?

Non capisco!
Maledizione!!”

 

***

Era passato un anno da quel giorno, e sia Kagome che Inuyasha  non si videro più.

***

-Kagome scendi!! Su vieni a fare colazione!- sentì il grido di sua madre che la incitava a sottrarsi dal tepore delle coperte del suo letto.

Così si alzò, andò in bagno e come al solito indossò quella divisa verde che le riportava alla mente tanti ricordi che aveva lasciato nell'oscurità della sua mente sperando di non dovervi avere più a che fare.

Si pettinò e scese le scale, e come tutte le mattine prese al volo una fetta di tost dal piatto riposto davanti a una sedia che ogni mattina aspettava di ospitare qualcuno che però puntualmente la lasciava lì riposta in ordine.

Odiava essere in ritardo a scuola, finalmente che ora poteva andare a scuola tutti i giorni preferiva andarci in anticipo.

- Kagome, mangia qualcos'altro sono le 7:15 hai ancora tempo per arrivare a scuola! -  sua madre ogni mattina le ripeteva la stessa frase come un disco  inceppato nel  lettore cd , nella  speranza  di essere  ascoltata.

-No…mamma non ti preoccupare!- la ragazza si infilò le scarpe e uscì salutando tutti.

Ci vollero più di cinque minuti  per scendere tutti i gradini delle scale che la portavano al marciapiede.

Percorse la strada, ormai settembre era arrivato e con lui anche un fresco venticello che ogni mattina le scompigliava i capelli e lei con la solita aria scocciata cercava di metterli a posto ma loro si ribellavano sempre.

-Ciao Eri…Ciao Ayumi- davanti al cancello della scuola l'aspettavano come ogni mattina le sue due migliori amiche, erano le uniche che dopo il suo ritorno regolare a acuola non avevano fatto domande, come se avessero avuto timore di sapere la risposta.

-Ciao!!- risposero all’unisono e due compagne.

Così dopo i cinque minuti di chiacchiere la campanella suonò e si avviarono in classe.

Le lezioni passarono in fretta…più del solito.

Le tre ragazze si salutarono fuori dalla scuola e ognuna prese la sua strada.

Durante il tragitto tornarono dei ricordi alla mente di Kagome.

I ricordi delle medie…la scuola in cui andava prima le piaceva molto di più delle superiori, almeno lì non si studiava poi così tanto.

Ricordò anche il fatidico esame di stato passato con un sei per il rotto della cuffia, infondo aveva fatto tante assenze.

Salì le scale e vide qualcosa muoversi tra i cespugli del giardino, così incuriosita si avvicino ma sentì uno strano rumore che la lasciò immobile lì davanti.

Corse nel magazzino del nonno cercando qualcosa per difendersi, così prese una scopa e perlustrò il giardino in cerca di quel qualcosa che l’aveva spaventata.

Ad un tratto vide un luccichio da un punto del prato.

Il suo cuore perse un battito, le cadde la scopa dalle mani…senti le lacrime calde riempire i suoi occhi.

Non ci credeva, non poteva essere.

Sconvolta corse in casa, spalancò la porta e volò in camera sua, senza salutare nessuno.

Si chiuse nella stanza e con la schiena appoggiata alla porta scivolò seduta sul pavimento, iniziò a piangere, non riusciva a fermare quelle piccole gocce di dolore che le correvano sul viso, quelle che si era tenuta dentro tante volte per evitare di far preoccupare ulteriormente sua madre.

Si sentia sola, si sentiva dannatamente sola dal quel maledetto giorno in cui aveva varcato la soglia di casa sapendo di rimanerci per il resto della sua vita; era andato tutto storto, tutto diversamente da ciò che sperava lei.

Quando si calmò scese le scale, incontrò i visi dei suoi familiari preoccupati per la sua assenza durante la giornata, ma non domandarono nulla.

Kagome uscì in giardino e si diresse verso quel bagliore che l’aveva colpita qualche ora prima.

Raccolse la boccetta, e si avviò verso il Goshinboku.

Era ferma davanti a quell’albero, aveva gli occhi gonfi e rossi, per le troppe lacrime versate.

Ma aveva preso una decisione.

E sapeva che era quella giusta.

 

Ho modificato il capitolo perchè non mi piaceva come l'avevo scritto e poi c'erano i codici tra le scatole che rovinavano la lettura.

Comunque spero che sia meglio di prima XD

Ciuao!!Inukag4ever

 

  
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