Capitolo 32: inizio della
battaglia finale
Eravamo
pronti per affrontare i nostri nemici, prima ancora che attaccassero Konoha.
Io e i
miei compagni ci mettemmo d’accordo su come e quando agire.
Decidemmo
che fra una settimana esatta, alle 9.00 in punto, ci saremo ritrovati tutti
vicino al covo del nemico pronti a conciare per le feste quegli esseri.
Anche Sasuke l’avrebbe pagata cara.
Giunsi
a una conclusione. I vampiri odiano gli Uchiha. Anche
Sakura, la quale ci teneva a riavere indietro il nostro compagno, dopo la sua
trasformazione, mi disse che per lei non contava più niente. Era solo un
traditore e come tale doveva pagare per le sue malefatte.
Credo
che questo odio nei suoi confronti fosse dovuto al fatto, che lei credeva che Sasuke avesse ordinato a Kaji di
usarla e ucciderla a sangue freddo.
Non le dissi che Sasuke
non centrava con le intenzioni di Kaji nei suoi
confronti. Odiava Sasuke? A me andava più che bene.
Lo considderavo solo un lurido essere umano che giocava con le
cose che non conosceva. Pretendeva di avere controllo su cose molto più potenti
di lui, come i bijuu e i vampiri, ma si sbagliava di
grosso. A giocare con il fuoco ci si brucia e presto Sasuke
ne sarebbe rimasto scottato.
La
mattina in questione arrivò in fretta.
Tutto
taceva.
C’era
troppa calma per i miei gusti.
Anche
gli uccellini non cinguettavano e un o stormo di corvi neri provenienti da Konha volava e gracchiava sopra le nostre teste.
Qualcosa
non andava.
Mi
concentrai sul mio udito per percepire dei rumori all’interno del covo…niente.
Si
sentiva solo il rumore delle zampette di alcuni animaletti che si trovavano al
suo interno, ma nulla che potesse ricordare dei respiri di esseri umani o passi
pesanti tipici dei vampiri.
“Forse
hanno avuto paura e si sono ritirati!” optò Crystian.
Kira gli
tirò un pugno in testa “Da quando i vampiri scappano? Sai? noi affrontiamo tutto
quello che ci troviamo davanti, non come te che corri via come una femminuccia”
I due
cominciarono a litigare.
Li
lasciai perdere. Ero preoccupato, non potevo stare dietro alle loro
stupidaggini.
“Naruto, forse hanno semplicemente spostato la loro base dopo
che noi siamo venuti a conoscenza di questo nascondiglio!” disse Sakura.
Mi
fermai a riflettere. La sua teoria poteva essere plausibile, ma qualcosa mi
diceva che non era nemmeno quella la risposta.
Improvvisamente
mi venne in mente il motivo per cui
avevamo deciso di attaccare per primi: salvaguardare Konoha.
Konoha. Konoha. Konoha.
Mi si
ghiacciò il “sangue” nelle vene a quel pensiero.
Mi
concentrai nuovamente, ordinando con voce brusca a quei due marmocchi di
tacere. I due si azzittirono subito e mi
guardarono in modo strano. Chissà che voce mi era uscita.
Ero
nervoso e la mia rabbia aumentò quando sentii le urla di centinaia di persone.
Sasuke e i
puro sangue erano a Konoha.
Strinsi
i pugni fino a farmi male.
Sakura
mi prese una mano e la strinse
“Naruto, cosa succede?” mi chiese preoccupata. Il mio volto
le doveva aver fatto capire che qualcosa non andava.
“Sono a
Konoha!” dissi
Sakura
si portò una mano alla bocca “Come è possibile?”
“e meno
male che dovevamo essere noi ad attaccare per primi!” dissi Crystian
che fu da tutti ignorato.
“Devono
aver seguito i nostri spostamenti. Possono benissimo averlo fatto, dato la loro
capacità di mischiarsi agli umani!” disse Kira.
Doveva
per forza essere andata così, ma ora cosa dovevamo fare?
Era
ovvio, recarci al villaggio e combattere.
“Ma Naruto, se combattiamo a Konoha e
scateniamo i bijuu, il villaggio ne risentirà
parecchio!” mi disse Sakura
“Allora
cosa vuoi che facciamo?” le dissi in malo modo.
Sakura
purtroppo aveva ragione. Il luogo dove
ci eravamo allenati era ridotto piuttosto male. Konoha
alla fine della battaglia avrebbe potuto anche non esistere più. Ma cambiava
qualcosa se non fossimo intervenuti?
Assolutamente
no. sarebbe stata la stessa cosa…se non peggio, con
l’unica differenza che i sopravvissuti sarebbero dovuti sottostare al dominio
di quegli esseri.
Sakura
fece il mio stesso ragionamento, perché fu proprio lei a chiedermi di
dimenticare quello che mi aveva appena detto e a dare il via alla marcia verso Konoha.
Quando
arrivammo all’interno del villaggio, davanti agli occhi ci apparve il caos.
Avevamo
paura di distruggere il villaggio, ma subito ci venne in mente una domanda.
Cosa c’è da distruggere?
I due
puro sangue si erano scatenati e i loro chakra o più
esattamente i chakra dei loro bijuu
erano percepibili anche se si trovavano dalla parte opposta dalla nostra
posizione.
Quanta
energia che possedevano quei mostri.
La
battaglia sarebbe stata dura da vincere, ma noi avevamo un asso nella manica
che loro non si aspettavano.
“Kaji” gridai attirando l’attenzione del nemico, quando mi
ritrovai vicino a lui.
Il suo
aspetto era notevolmente cambiato.
Da bel
ragazzo che era, ora assomigliava tutto per tutto a un bijuu…al
bijuu dalle 7 code.
Non so
come facesse, ma era già in grado di controllare pienamente i poteri del bijuu.
Sakura
fece la stessa cosa con la puro sangue femmina.- Anche lei aveva pieno
controllo del bijuu. Infatti tutte le sue code erano li
a scodinzolare davanti ai miei occhi.
Il loro
corpo era completamente avvolto dal chakra del
demone. Di sicuro al livello in cui ci trovavamo ora, non avevamo speranze.
Decidemmo
di ricorre ai bijuu anche noi.
Sakura
si ricoprì subito di chakra azzurro e due code cominciavano
ad apparire.
Anche
il suo aspetto cambiava notevolmente con l’ausilio di Nibi,
ma prendetemi per pazzo, io la trovavo comunque bellissima.
Io al
contrario degli altri, non arrivai al massimo della potenza, mi trattenni alla
settima coda.
Tecnicamente
io e Kaji eravamo a un livello simile…avrebbe
vinto chi dei due aveva più resistenza.
Sakura
invece era svantaggiata, ma per sua fortuna Crystian
ricorrendo al suo bijuu andò a darle man forte.
Erano
due contro uno, ma l’avversaria aveva comunque un numero di code a disposizione
più alto. 4 se ricordo bene e se la mia mente non mi inganna le due code del nibi più le tre code del sanbi,
faceva 5.
Potevano
farcela benissimo.
Lo
scontro iniziò e tutti quanti ricorremmo ai nostri attacchi più potenti. Nessuno
di noi sembrava voler cedere.
La lotta
andava avanti da diversi minuti e le poche abitazioni rimaste in piedi, vennero
ridotte ad un cumolo di polvere dai nostri colpi, quando l’avversario riusciva
a schivarlo.
Ormai
di Konoha era rimasto poco. Solo la parte nord del
villaggio era rimasta intatta…la parte dove si
trovava il palazzo dell’hokage.
Mi
venne un dubbio. Non avevo visto ne percepito nessun ninja che conoscevo.
Dubitavo del fatto che erano andati a nascondersi.
In quel
momento di distrazione, non mi accorsi dell’avvicinamento di Kaji, il quale mi colpì con una sfera di Chakra buttandomi a terra.
Approfittò
della situazione per saltarmi addosso
e bloccarmi braccia e gambe.
Ero
immobilizzato.
Kaji già
sorrideva soddisfatto, ma si era dimenticato che non ero solo in quella assurda
lotta.
Infatti
Sakura con un colpo di testa al fianco di Kaji, me lo
torse da dosso.
“Sta
attento!” mi disse con una voce, non più tanto femminile, tornando alla
battaglia.
Io mi
ero stancato di lottare e decisi di aumentare la mia potenza. Ecco che la 8°
coda veniva a dar sfoggio della sua bellezza. Ora Kaji
sarebbe stato messo alle strette.
Mi
sbagliai. Era ancora carico di energia e il fatto che ora ero diventato più
potente, non lo spaventò minimamente.
In battaglia
non ha importanza la potenza….si conta molto, ma in
uno scontro vince chi riesce a tenere più a lungo il sangue freddo.
Continuammo
ancora a lungo una battaglia senza esclusioni di colpi, finchè
il mio udito non captò qualcosa.
“Naruto!” mi chiamò Sakura.
Anche
lei aveva percepito la mia stessa cosa e potevo leggere la paura nei suoi
occhi.
Incredibile
come un misero essere umano potesse incutere timore a dei vampiri.
L’essere
umano in questione era ovviamente Sasuke.
Probabilmente
sapendo del nostro intervento, quel verme aveva pensato bene di prendere in
ostaggio in nostri amici, in modo tale da ricattarci nel caso qualcosa fosse
andato storto.
Furono le grida di Ino
ad attirare la nostra attenzione e concentrandoci meglio, sentimmo anche le
voci di Kakashi, Tsunade e
altri nostri amici.
Tutti quanti
erano in preda al panico. Non potevo sapere cosa stesse succedendo, ma
conoscendo l’Uchiha, i miei amici erano tutti preda a
delle allucinazioni, che avrebbero potuto portare loro alla morte.
Solo Kakashi e Tsunade erano svegli.
Dovevamo
intervenire. Solo Sasuke può decidere quando una
tortura mentale può avere fine e più si attendeva, più si rischiava di arrivare
a una tragedia.
Io e
Sakura ci scambiammo uno sguardo.
Era ora
di tirare fuori la nostra arma segreta.
Speravamo
di non doverla usare per limitare i danni, ma da come si era messa la
situazione contava poco la nostra preoccupazione nei confronti del villaggio.
Tutti e
due chiudemmo gli occhi. Il chakra che ci circondava
sembrò svanire, in realtà si era semplicemente spostato per prendere una forma
propria.
Ci
volle un attimo e Nibi e Kyuubi
apparvero davanti a noi in tutta la loro maestosità e potenza.
Ora si
sarebbero dovuti occupare loro dei puro sangue, mentre noi andavamo a salvare
il maggior numero di amici possibile.
“Kyuubi, Nibi annientate questi
esseri che non meritano di esistere!” dissi.
Non avevo
paura di un loro rifiuto. Sentivo la loro voglia di scontrarsi con dei loro
simili e inoltre ora eravamo amici…fra demoni si ci
capiva.
“Crystian, lasciamo tutto nelle tue mani!” disse Sakura al
ragazzino ancora immerso nella battaglia.
Ora non
restava che sperare che la fortuna fosse dalla nostra parte.