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Autore: cicciottina    12/05/2009    2 recensioni
[-ohi teme!- la sua voce squillante e fastidiosa mi bloccò sulla porta: -torna per cena, altrimenti quella mi ammazza!- ghignò Naruto stravaccato sulla sua poltrona con una vecchia edizione della trilogia della pomiciata già in mano. Io mi limitai a fulminarlo con lo sguardo prima di dislocarmi con un jutsu veloce oltre le mura del villaggio. Quella missione dovevo finirla in fretta e tornare veramente per cena: non potevo mancare al compleanno di Seito altrimenti Sakura mi avrebbe lasciato sul divano per una settimana.] Nuova raccolta di one-shot sui personaggi principali dello shippuden, una famiglia in particolare! spoiler per chi non legge le scan fino al capitolo 446, più o meno.
prologo [sasuke pov]
1- smalto [team7 - naruto pov]
2- pentole e coperte [team7 - sakura pov]
3- di cavoli, api, fiori e cicogne
4- quattro giorni, sedici ore e quarantasette minuti
5- sharingan
6- regali di compleanno e mogli pericolose [naruto pov]
7- invasione [sasuke pov]
8- il Sensei
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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1c

Smalto



Lo conoscevo da una vita ormai, vent'anni anni per essere precisi, ma non riuscivo ad abituarmi alle sue cazzate, nemmeno dopo tanto tempo -e innumerevoli cazzate-, nonostante tutto gli volevo troppo bene, era questa la triste verità.
Era fine febbraio e come sempre stavo lavorando del mio ufficio, a timbrare inutili scartoffie in quel caldo pomeriggio invernale, quando improvvisamente sentii dei rumori fuori dalla mia porta. Passi pensanti a ritmo di una camminata veloce accompagnati dai un brontolio continuo e alcune imprecazioni da parte di Ebisu, il mio assistente. La porta si spalancò all'improvviso ma io non alzai nemmeno lo sguardo dai moduli, sapevo chi era appena entrato nel mio studio con tanta irruenza.
-mi scusi Hokage-sama, ma non sono riuscito a fermarlo!- si scusò prontamente Ebisu chinando il capo e rimanendo alle spalle del mio ospite irriverente.
-non fa niente...lasciaci soli Ebisu!- gli ordinai con tono gentile, e lui senza dir nulla uscì chiudendosi la porta alle spalle: -siediti- continuai rivolto all'altra persona che era entrata spavalda senza bussare. Non alzai il capo nemmeno un secondo, dovevo finire assolutamente quell'enorme pila di moduli entro sera se volevo tornare a casa dalla mia mogliettina.
L'uomo si accomodò pesantemente su una delle poltroncine rosse davanti alla mia scrivania, incrociò le braccia al petto come sempre e poi sbuffando accavallò anche  le gambe. Alzai lo sguardo un momento per vedere la sua espressione: gli occhi neri e profondi guardavano il soffitto pensierosi, quasi scocciati, come se i pensieri che lo affliggevano fossero irritanti per lui. Sasuke Uchiha era davvero un uomo complicato.
Era stata per me un fratello da sempre, anche se lui se n'era reso conto solo all'alba dei diciott'anni, il mio migliore amico e il mio compagno di squadra per anni; lo conoscevo come le mie tasche nonostante il suo carattere difficile e scontroso, e quindi sapevo anche cosa volesse da me prima che aprisse la bocca.
-dammi una missione!- ordinò senza muovere un muscolo del corpo, io continuai ad ascoltarlo senza mai smettere di timbrare moduli.
-lunga..- aggiunse dopo qualche secondo di silenzio aggrottando le sopracciglia in maniera eloquente, come sempre stava scappando dai sui problemi aspettando che si "calmassero da soli".
Imperterrito non alzai lo sguardo, non ne avevo bisogno: ogni due mesi quella scena si ripeteva nello stesso identico modo nel mio ufficio, Sasuke arrivava tutto incazzato con un diavolo per capello e poi usciva ancora più irritato ma con una soluzione ai suoi problemi. Stessa routine da quasi nove anni.
-e di livello A!- concluse posando lo sguardo intono a se, quell'ultimo particolare era strano, non nuovo ma strano, preludio di una litigata gravosa e difficile da risolvere. Voleva una missione complessa per doversi preoccupare solo di quella e non pensare alle persone che si era lasciato dietro.
Timbrai l'ultimo foglio della pila e lo accatastai sugli altri, poi presi il plico tra le mani e sistemai ordinatamente su un mobile accanto alla scrivania in mogano senza mai guardare Sasuke. Sapevo che quel mio atteggiamento lo innervosiva, ma finire il lavoro burocratico veniva prima delle sue crisi matrimoniali.
Tornai al mio posto davanti a lui e finalmente alzai gli occhi per incontrare i suoi neri e nervosi.
-che hai combinato?- gli chiesi sorreggendomi stancamente una tempia con il dorso della mano. Anche in quel caso conoscevo la risposta i suoi problemi erano sempre gli stessi: non sapeva relazionarsi con gli altri e finiva sempre per apparire stronzo e distaccato: non che non lo fosse realmente, ma non era capace di parlare con una persona senza offenderla con i suoi modi arroganti e inaciditi.
-si è messa lo smalto!- fu la sua risposta rapida e misteriosa, provai a tentennare un po' ma senza successo, sapevo cosa significasse quel gesto per Sakura.
-magari non è come pensi..- provai a ipotizzare: -...magari aveva solo voglia di cambiare un po'!?!- in fondo le donne sono creature misteriose
-non dire cazzate BAKA!!- inveì Sasuke ancora prima che terminassi la frase, aveva uno sguardo strano, normalmente era felice quando la vedeva con lo smalto, ma non in quel caso e la cosa mi incuriosiva parecchio così aggrottai le sopracciglia in cerca di spiegazioni.
-ho visto Sakura con lo smalto solo tre volte da quando la conosco!!!- esclamò sbattendo una mano sul bracciolo della poltrona: - e quanti figli abbiamo io e Sakura?- mi chiese allungando il collo verso di me, voleva davvero una risposta? 
-tre..- mi sentivo idiota a rispondergli, sapevamo benissimo entrambi che lui aveva tre figli maschi, tre piccoli Uchiha pestiferi.
Sasuke si fermò davanti alla mia risposta allibita e riprese il suo autocontrollo incrociando le mani sotto al mento con i gomiti ben piantati sui braccioli, soffiò fuori tutta l'aria dai polmoni e poi la riprese prima di parlare: -Sakura è incinta! e non me lo vuole dire...- decretò solenne
Quante volte avevo visto questa scena? con altri dialoghi, ma sempre la stessa!?! decine, forse centinaia di volte! Sasuke e Sakura erano sposati da quasi nove anni, con tre figli di otto, sette e quattro anni -Seito Hitochi e Keisuke-  e anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura li adorava, per lui avere tre maschi era stata una benedizione per ricreare i vecchi fasti del suo clan. Ma nonostante i figli e la vita coniugale quei due riuscivano a litigare di continuo per della cavolate e Sasuke ogni volta correva da me a farsi dare una missione urgente per star fuori di casa finchè lei non si fosse calmata. Li odiavo.
-tu sei pazzo!- mormorai sconsolato scrollando il capo, ma l'espressione torva del mio migliore amico mi convinse a provare di risolvere con lui il problema.
-quando si è data lo smalto?- chiesi alzando gli occhi al cielo, la risposta arrivò fulminea: -ieri sera- rispose senza bisogno di pensare, era addirittura preparato!?!
-e tu le hai chiesto spiegazioni?-  domandai sperando che la risposta fosse si, non poteva essere così coglione da allarmarsi solo per una manicure. Ma purtroppo lo stavo sopravvalutando e la sua risposta mi fece letteralmente uscire gli occhi dalle orbite: -no!- mormorò accigliato come se gli avessi chiesto un'idiozia.
-ma sei scemo?- esclamai gridando e insultandolo mentalmente molto di più: -tu pensi che tua moglie sia incinta e non voglia dirtelo solo per uno smalto e invece che andare da lei a chiederglielo, vieni qui a chiedere a me una missione impegnativa!?!- gli urlai in faccia senza troppi giri di parole e senza riprendere fiato, ma non potevo credere che fosse tanto stupido. -altroché teme! qui il baka sei tu Sas'ke!- brontolai infine riprendendo compostezza.
Sasuke mi guardò con astio, sapevo che aveva capito perfettamente di essere nel torto ma che per lui era più importante il fatto che lei non gliel'avesse detto.
-magari non lo sa ancora!- provai a ipotizzare giustificando Sakura, in fondo era tipico del suo carattere preoccuparsi sempre della salute di tutti tranne che della sua. Da quando poi aveva una famiglia andava in missione solo in casi eccezionali e lavorava ormai solo in ospedale.
-impossibile!- mi bloccò Sasuke prima che potessi esporgli la mia tesi: -è un medico! e poi le altre volte prima lo diceva a me e poi si dava lo smalto!- la sua insistenza sugli avverbi temporali mi fece capire qual'era secondo lui il problema: probabilmente si era convinto che lei volesse tenergli nascosta la gravidanza: che imbecille! La teoria di Sasuke non stava in piedi. Il segnale dello smalto era solo una stronzata, Sakura si metteva lo smalto solo per vezzo e per sentirsi bella nonostante la gravidanza, poteva benissimo aver deciso di dare un tocco di colore alle sue giornate. Ma Sasuke non aveva mai capito davvero cosa spingeva sua moglie a laccarsi le unghie, quindi in parte poteva essere giustificato: lui vedeva quella manicure come un segnale dato al mondo della sua condizione....non avevo più aggettivi per descrivere la sua mancanza di cervello...
-non dire stronzate!- lo sgridai, sembrava rincretinito ma in fondo ogni volta che si parlava di Sakura lui si rincretiniva: -e poi se anche fosse incinta, dov'è il problema? ne avete già tre, uno in più che ti cambia!?!- gli chiesi, in effetti non avevo colto a pieno se il nodo del problema fosse la gravidanza o la questione dello smalto. Sasuke trasalì, conoscendolo non aveva ancora pensato alla possibilità di un nuovo Uchiha, ma solo al fatto che lei gli aveva nascosto qualcosa.
-non sarebbe certo un problema! ma lei mi sta mentendo, questo è il punto!!- lo sapevo, sapevo benissimo che era abbastanza coglione da prendersela per una cosa cretina come quella, magari Sakura stava solo aspettando di essere sicura o il momento giusto per dirglielo. Tutte le mie teorie sull'ormai ex-teme erano confermate.
-sei proprio idiota allora!!?- gli domandai sinceramente stupito, quella donna gli faceva perdere la testa giorno dopo giorno: -senti, non fare il coglione, torna da tua moglie e smettila di rompere le palle a me...tanto una missione non te la do finchè non le parli!- esclamai imperioso, dovevo costringerlo ad affrontarla se volevo uscire da quelle questioni.
Sasuke rimase fermo qualche secondo, sembrava spaesato. Normalmente non gli davo ordini anche se comunque ero l'hokage, lo trattavo come un mio consigliere, come amico; ma quello era un caso a parte, solo un cretino come lui poteva aver bisogno di un ordine diretto per parlare alla sua donna!

Dopo quell'episodio Sasuke non si fece vedere in tutto il villaggio per due giorni, e nemmeno Sakura in ospedale. Avevo due tesi ugualmente plausibili per indovinare dove fossero finiti: la prima, quella che auspicavo maggiormente ma che mi convinceva meno, prevedeva che si fossero chiariti e chiusi insieme in camera da letto per due giorni dopo aver spedito la prole dalla madre di Sakura. In realtà, per come erano passati tranquillamente quei due giorni, quella era l'ipotesi più concreta, perchè se avessero litigato veramente -la mia seconda ipotesi- di sicuro avremmo sentito i boati del combattimento fino al quartier generale e mi sarei ritrovato tre piccoli orfani da sfamare nell'ufficio.
Ero già pronto a convocare due chunin sacrificali da spedire a casa Uchiha per controllare che fossero ancora vivi, quando un tonfo sordo e alcune proteste masticate a bassa voce mi risvegliarono dalle mie previsioni apocalittiche. Ero voltato con le spalle verso la porta a guardare il tramonto primaverile sulle colline attorno a Konoha, ma sapevo che dietro di me c'era Sasuke Uchiha, solo lui poteva entrare e sedersi così silenziosamente ignorando tutte le regole dell'etichetta e dell'educazione; perciò mi voltai flemmatico con tutta la calma.
-oh guarda un po' chi è risorto!?!- esclamai fingendomi sarcasticamente stupito mentre mi rigiravo una penna tra le dita.
Sasuke mi grugnì una risposta incomprensibile che somigliava stranamente a "baka.."
Si era accomodato sulla solita poltroncina, le gambe spalancate e la testa reclinata con un'espressione serena che mi preoccupava alquanto. Non era da lui essere così stravaccato e rilassato. Ma una lampadina mi si accese all'improvviso: prima ipotesi confermata!
-stavo per mandare qualcuno a cercarti brutto coglione, dov'eri finito?!!- chiesi con una punta di malizia nel tono della voce, la sua espressione era un libro aperto per me. Era stato con sua moglie per due giorni e si erano riappacificati nella maniera più antica del mondo, solo quello poteva averlo reso così rilassato.
-ho avuto da fare...- brontolò senza guardarmi, gli occhi chiusi e le mani incrociate sul diaframma
-...e hai risolto le tue turbe verso la manicure??- domandai sempre più malizioso rilassandomi definitivamente anch'io contro lo schienale.
-in parte...- rispose sospirando.
Sempre il solito: per sapere qualcosa da lui bisognava strappargli le parole dalla gola con le pinze. Sasuke non era cambiato poi molto in quegli anni a Konoha: era diventato un po' meno asociale e si faceva vedere addirittura in giro con la famiglia ogni tanto, ma il suo caratteraccio arrogante Sakura non era riuscita a smussarlo un granchè. Lei sosteneva convinta che nel privato di casa sua fosse molto più morbido, ma persino io stentavo a crederlo. Non me lo vedevo proprio Sas'ke a giocare coi suoi figli o coccolare Sakura in giardino...
-quanto sei rompicoglioni....allora me lo vuoi dire? è incinta o no??- mi stava facendo perdere la pazienza, insomma ero o  no il suo migliore amico, suo fratello, non poteva dirmelo senza fare troppo il sofisticato e smetterla di trattare tutti dall'alto in basso. E poi in fondo, dopo avermi rotto l'anima per una vita con i suoi drammi esistenziali, aveva il dovere di aggiornarmi sulla situazione.
-fino a due giorni fa no...- un ghigno malizioso si aprì sul suo volto a conferma della mia teoria del sesso-riappacificatore. Sasuke era sempre Sasuke, e lei era davvero l'unica donna della sua vita: l'unica che avesse mai guardato, l'unica che avesse mai voluto, l'unica capace di amarlo: -...ma la prossima settimana ripeterà le analisi!- concluse altezzoso come per vantarsi delle sue doti di inseminatore folle: che coglione!
-povera Sakura: oltre a dover sopportare il tuo carattere di merda e le tue turbe esistenziali, deve anche sorbirsi le tue molestie...povera Sakura-chan- esclamai fingendomi esasperato, anche perchè in fondo conoscevo il legame di profondo amore che avevano costruito insieme.
Sasuke però mi stupì, non si incazzò come mi aspettavo, anzi rise in un certo senso -anche se la sua risata somigliava più a un latrato inquietante.
-come si vede che non la conosci....- biascicò alludendo probabilmente a cose che non mi era dato sapere, poi con ancora il suo ghigno divertito stampato in faccia si alzò diretto verso la porta per uscire. Le mani ben ficcate nelle tasche, la katana penzolante sul fianco sinistro e il ventaglio degli Uchiha sul retro del giubbotto. Ah Sasuke era sempre il solito, veniva da me per raccontarmi tutto ma dovevo sempre essere io a strappargli le parole di bocca...coglione!
-ehi teme! aspetta...- lo bloccai quando aveva già la mano sulla maniglia della porta: -perchè non fate una femmina stavolta!?! così magari un giorno potrebbe sposare Minato e unirsi al grande clan degli Uzumaki....- sapevo che l'avrei fatto incazzare a morte, ma quello era il mio scopo.
Sasuke mi fulminò con lo sguardo e il suo sharingan scattò mosso dall'ira, provocandomi una pericolosissima risarola, ma il mio caro Uchiha non amava essere preso in giro, ne che il nome del suo clan fosse infangato; infatti la sua reazione non tardò ad arrivare, afferrò un vaso pieno di fiori che tenevo al lato della porta, lo svuotò con un gesto fluido e veloce e me lo scagliò contro in un impeto di violenza sbraitando cupo: -FOTTITI BAKA!!-








Spazio Autrice:
Allora che ne dite della prima shot???
spero che vi abbia fatto ridere almeno un po'... ehm almeno uno scopo era questo.
Volevo anche mostrare un Sas'ke un po' vacillante davanti ai problemi coniugali...
che scappa come ha sempre fatto!!!
E un'amicizia che negli anni è rimasta tale mutando i suoi meccanismi
Ho alzato il rating per la innumerevoli parolacce....
ma scrivere dal punto di vista di Naruto necessitava un certo tipo di linguaggio!!
Normalmente non sono così scurrile,
però pensando poi ad una discussione tra maschi mi è venuto naturale metterle...
in fondo di solito gli uomini hanno bisogni di insultarsi a vicenda per dimostrarsi affetto!!!!
Detto questo, ringrazio infinitamente
Liam_Jango, fede8701 e Iander_94 per le rece
e quelli che mi hanno aggiunta ai preferiti!!
mille grazie anche a tutti coloro che hanno semplicemente letto
baci.















  
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